La Quadruplice balcanica alla prova dopo la conquista

La Quadruplice balcanica alla prova dopo la conquista La Quadruplice balcanica alla prova dopo la conquista (Servizio speciale della STAMPA) . iServiiio spedale delta Stampa) Vienna, 16, notte. ,zata di qualche Tutti gli ufficiali e i soldati serbi, che erano'stati congedati, dopo la conclusione dell'armistizio, sono stati richiamati d'urgenza. Notizie che giungono dalla Serbia a questi circoli ' bene informati dicono che continuano attivamente i concentramenti di truppe serbe in Macedonia Intanto le truppe bulgare della linea di Ciatalgia vengono ritirate e adunate nei centri macedoni, contro le truppe serbe. La tensione tra la Bulgaria e la Serbia, per la divisione dei territori conquistati, si fa ofrni giorno più sensibile. Il conflitto, ora solo tnito di tendenze, fra i due paesi, che si delineava già da molto tempo, diviene improvvisamente acuto, alla vigilia della conclusione della pace. C'è in questa lunga crisi balcanica qualche cosa sempre di tormentoso,. di impreveduto che fa pensare. I soldati bulgari e serbi abbassano le armi di fronte ai turchi e si minacciano la guerra. Cosi il problema balcanico non è ancora risolto: là pace non è ancora venuta I paesi balcanici sono ora troppo stanchi, esauriti di uomini e di denari, nel loro estremo sforzo compiuto, per poter pensare seriamente ad una nuova partita d'armi. Una guerra fra la Serbia e la Bulgaria, anche se non ei troverà un accordo fra le loro aspirazioni, non verrà. Ma son tipiche le voci di Belgrado e di Sofia dei giornali, dei circoli politici, degli uomini di Stato, che dimostrano uno spirito inquieto, intollerante, Violento e fanno già del compagno d'armi di ieri un nemico di domani, e lasciano Intuire i tarli micidiali che rodono dalle fondamenta la lega balcanica. Alla vigilia della riunione della Conferenza per la pace è> interessante precisare rapidamente queeti nuovi movimenti che si delineano. La causa del conflitto La. causa del conflitto è nota. Sta nella elivisione del bottino turco. I bulgari pre tendono di avere molta parte del territorio turco, conquistato ed ora occupato' dai serbi, affermando che tale diritto viene loro dal trattato di alleanza, concluso con la Serbia. I sorbi parlano invece di nuovi diritti e si rifiutano di sgombrare queste terre contestate. Si tratta della Macedonia: dei centri di Monastir, Koprulu, Dibra, Struga, Kitscevo, Tetovo, Uskub. ; Vi sono nei due paesi degli intransigenti, che acutizzano il conflitto. In Serbia sono ■ i militari che hanno in questo momento un grafi potere e tentano di dominare anche la politica generale del paese. Essi dicono: «Tutto ciò che è stato conquistato dalla Serbia è serbo. Dove siamo restiamo». Nelle ultime settimane il comando serbo ha concentrato intanto molte truppe, in pieno assetto di guerra, nei punti macedoni, più avanzati verso le linee bulgare. In Bulgaria gli intransigenti sono i militari e i bulgari macedoni. Si sa che vivono in Bulgaria molti emigrati dalla Macedonia, penetrati in grandi masse nell'esercito, nella burocrazia, in tutti gli uffici pubblici e saliti fino ai più alti graeli. Questi macedoni sono per una grande Bulgaria, che conglobi tutta la Macedonia ■ Invece i Gabinetti di Belgrado e di Sofia Paste e Ghescioff, i veri bulgari delle Provincie orientali, sono più moderati e cercano seriamente un accordo, sentendo il pericolo grave di questo conflitto, che fa il giuoco di qualche grande Potenza e minac eia di schiantare la lega balcanica La revisione del trattato Però anche i circoli più moderati serbi domandano qualche concessióne alla Bulgaria, superiore a quelle stiupulate. Chiedono in sostanza una revisione del trattato di alleanza, concluso alla vigilia della guerra con la' Turchia. Si è detto che la risoluzione del conflitto ò stata rimessa alla Russia. Posso dirvi che non si è giunti ancora a questo punto. Oggi le trattative si svolgono ancora direttamente fra i Gabinetti di Sofia e di Belgrado. Esse mirarlo a far accettare alla Bulgaria il principio di una revisione del trattato. Se la Bulgaria accetterà questo principio, si passerà poi alla determinazione dei punti specifici, alla discussione della divisione ter ritoriale. Se le trattative invece falli rari no, si domanderà, entro certi limiti, l'arbitrato della Russia. Le ragioni serbe ; Vediamo le ragioni dei due contendenti. Il punto di vista serbo mi è stato diffusamente spiegato dal ministro serbo a Vienna, il dottor Jovan Jovanovic, che conosce perfettamente il problema. La lega balcanica — mi dice il diplomatico'serbo — si è' costituita su questi due principi fondamentali: che fosse stabilito un equilibrio fra le forze degli Stati balcanici e fosse assicurata una difesa mutua degli Stati balcanici contro la Turchia. Si trattava cioè di; un principio interno e di un principio esterno. Quest'ultimo, dopo le vittorie degli Stati balcanici, è ora totalmente compiuto: mentre il primo, che dovrebbe mantenere ancora intatto il suo vigore, per una difesa degli Stati balcanici contro l'avan- gavitegmfoesescolaudaLtrlaspSnastcotocmSliqdmedsbcevlcnvqscbsctdMmtflcSlt•ndnrsdupdps e a l l i a a i e zata di qualche Potenza europea e per una garanzia di pace tra gli Stati balcanici, viene .ora minacciato nella divisione del territorio conquistato. Per unirsi nella guerra contro i turchi', gli Stati balcanici dovevano garantirsi, prima di tutto, un certo equilibrio fra le loro forze, una certa simmetria geografica, che escludesse la possibilità di conflitti fra di essi. L'alleanza non si sarebbe certo potuta concludere se essa avesse avuto per risultato la costituzione di una grande Bulgaria o di una grande Serbia a danno e con pericolo degli altri Stati balcanici. Ciò che era vero alle origini deve rimaner fermo ancor oggi. Le pretese della Bulgaria sono invece contro questo principio e, minacciano veramente la costituzione di una grande Bulgaria, che spezzerebbe l'equilibrio fra le forze degli Stati balcanici e minaccerebbe una egemonia bulgara nei Balcani. La Serbia, che viene respinta dalla costa albanese, il Montenegro, che ha dovuto restituire Scutàri, la Grecia, che dovrà ancora abbandonare un buon tratto del territorio albanese, perdono molta parte di ciò che hanno.conquistato: solo la Bulgaria può mantenere quasi tutto il territorio occupato. Si può calcolare che, nelle condizioni attuali, 5 decimi e tre quarti (69 mila chilometri quadrati) dell'intero territorio conquistato djg-li alleati, saranno annessi alla Bulgaria: mentre la Grecia ne avrà solo i due decimi e la Serbia e il Montenegro, insieme, due decimi e un quarto. Ciò significherebbe uno spostamento violento e pericoloso di equilibri, che minaccerebbe gli altri Stati balcanici, perchè: per la naturale e più facile espansione dei grandi Stati, la Bulgaria avrebbe un impulso a ingrandirsi ancora ntll'avvenire, a -spese duella Serbia e della Grecia; -Sopra tutto la Serbia, se dovesse restata nei confini stabiliti dal primo trattato e voluti dai bulgari, dopo che ha già perduto quasi tutto il territorio albanese conquistato, si troverebbe di fronte alfa Bulgaria in una condizione di fatale inferiorità, che mettere* be seriamente a rischio la pace balcanica e sarebbe causa di continui movimenti peri colosi. - I bulgari affermano che una parte del territorio, ora occupato dai serbi, è assegnato dal trattato alla Bulgaria. Questo è vero, Ma, per quanto non sia giunto ancora il momento di rilevare tutti i dispositivi del trattato, posso affermarvi che esso si era fondato su ipotesi e su proporzioni assai lontane dai fatti concreti, dai risultati ultimi cui ha.condotto la guerra balcanica. Nessun Stato balcanico prevedeva una così trionfa le vittoria contro la armi turche. Nel trattato per ciò non si parlava nè della Tracia •nè di Adi'ianopoli, che sono invece ora guadagnate dai Bulgari, in più delle previsto ni, mentre si teneva invece conto delle aspirazioni serbe verso il mare Adriatico, che sono state invece frustrate dalla creazione dell'Albania autonoma. Si ha in sostanza una nuova situazione, assolutamente impreveduta, che vuole una radicale revisione del trattato. I bulgari affermano ancora di essere i più forti e di aver affrontato la maggiore impresa contro la Turchia. Noi lo riconosciamo e per questo ammettiamo che essi abbiano anche la parte maggiore della conquista, che, per mantenere l'equilibrio delle forze, dovrebbe essere cosi ripartita : Bulgaria 3 decimi e mezzo; Grecia 2 1/2; Serbia 2 1/2; Montenegro 1 1/2: Se i bulgari hanno combattuto le più grandi battaglie con il più forte nucleo turco, non bisogna però dimenticare che tutti gli alleati hanno fatto il loro dovere ed hanno cooperato al successo. I bulgari non avrebbero potuto mar ciare verso Adrianopoli e Costantinopoli se i serbi non avessero bàttuta e.inseguita l'armata turca del Vardar, — che avrebbe potuto altrimenti riversarsi sulla Bulgaria e attaccare.i bulgari alle spalle, —• e se i greci, .con la loro flotta, non avessero impedito il trasporto delle riserve turche dal l'Asia e tenuto in iscacco al sud le forze turche. irclElqflrdrtlcstfctfmtcmealtsc sostenere. Nel primo trattato di Parigi' sii*' Marocco, la Francia e la Spagna avevano delimitato nettamente le rispettive zone di influenza nel; Marocco. Quando però, dopo la guerra di conquista, la Francia dovette"! dare in compensa il Congo .alla Germania» il Gabinetto di Parigi poteva legittimamente ritenere di aver ceduto la terra africana ariche .per conto della Spagna, poi che anche la Spagna era obbligata ad un compenso; Era per ciò giusto che la Francia si rivalasse, per una parte, sulla Spagna: e par questo avvenne una revisione del trattato a favore della Francia. Nel caso nostro'inveee la Serbia nondeve dar alcun compenso, ma ri cave già verso ovest e vèrso sud assai più di quanto era preveduto liei trattato. Del resto anche i bulgari sono giunti sino a <CMr. talgia e Bulatr e. pure devono ritirarsi assai lontano da.queste posizioni avanzate. . La guerra del resto non aveva scopi di conquista, ma una missione di liberazione. 1 serbi hanno liberato i serbi dalla .servitù! turca, come i bulgari hanno salvato i loro fratelli. Si tratta di un principio nazionale, che deve rimanere anche nella' divisiòrie dei1 territori conquistati. Infine i bulgari hanno; fatto lo sforzo massimo. Se i serbi hanno messo in armi, corse affermano, quattrocento mila uomini, i bulgari hanno potuto raccogliere 820 mila uomini : 420 mila sulle prime linee, 70 mala dietro il fronte, in riserva, e 70 mila nei servizi di tappa E insieme alla più difficile azione hanno avuto anche le maggiori perdite, che sono almeno quat-, tro volte superiori a quelle dei serbi. f Un colpo di scena? La Macedonia autonoma? Lo ragioni bulgare non sono forse esauienti. Ma i circoli più intransigenti di Sofia sono decisi a farlo valere ad oltranza. Essi riservato anzi un colpo di scena, per il caso che non si raggiunga un accordo soddisfacente. Secóndo notizie che. mi giungono da Sofìa,e che mi vengono confermate in qualche circolo bene informato di Vienna, pare che a Sofìa si pensi, come « estrema. : ratio*), per non cedere alla Serbia tutti i terri contestati e però evitare una guèrra, presentare alle Potenze la proposta di statuire una Macedonia autonoma. A torno questo piano, che avrebbe certo l'appoggio di qualche grande Potenza, si lavora già ora in qualche circolo di Sofia. Una Macedonia autonoma — si pensa — sarebbe una Macedonia sopratutto bulgara, ossia una provincia tutta intera ipotecata per una futura annessione alla Bulgaria. Un tale piano rovescierebbe, come si- vede, ancora una volta, tutto il nuovo quadro balcanico. Esso non è ancora deciso c non è certo pensato da tutti, ma rappresenta una tendenza tipica che deve essere eseguita e rappresen ta già ora un elemento nuovo della crist balcanica. VIRGINIO GAYDA. La replica bulgara II punto di vista bulgaro, quale si può conoscere con le informazioni che raccolgo, nei circoli bulgari di Vienna, è fin'ora contrario, come ho detto, ad una revisione del trattato. I bulgari dicono: , C'è da meravigliarsi anzitutto che proprio un alleato parli del pericolo di uno spostamento di equilibrio nei Balcani e sol levi in conseguenza la preoccupazione di un possibile conflitto fra gli alleati. La Bulgaria del resto è sempre stata più forte del la Serbia e rimarrà tale, non solo per ragioni' territoriali, ma anche per ragioni etnografiche, perchè i territori abitati dai bulgari, nei Balcani, sono assai p\ù estesi delle zone veramente serbe. Tutti i territori, occupati ora dalla Serbia e domandati dalla Bulgaria, spettano, alla Bulgaria, -per gli accordi precisi stabiliti' nel trattato d'alleanza. I serbi ribattono che la guerra ha creato una situazione nuova, che non si accorda più con le ipotesi, con i presupposti del vecchio trattato,-e citano il caso .della revisione del trattato franco-spagnuolo eoi Marocco. Ma il paragone non si può

Persone citate: Dibra, Jovan Jovanovic, Koprulu