Lo sciopero dei metallurgici automobilisti

Lo sciopero dei metallurgici automobilisti Lo sciopero dei metallurgici automobilisti e d e o à numattina ali cli. .,: . - Li . , lamautomobilisti scioperanti a radunarsi rm dueiB| saloni, del primo piano e del sotterraneo. al-;neìLa pioggia ha costretto ieri a e n l e o . à i n o e a e i a, ù , d a o i a o i a a e o egi snree di lu ri fò a fia o v n i i e i ) a n o o oosi nne a a. a a, iei. a lanisi oo a nve l'Associazione Generale degli Operai. Mancava Bruno Buozzi, segretario della Federazione, 11 quale ha dovuto recarsi a Milano. Nel Comizio al primo plano ha preso subitoli la parola Ziminiani, ti quale dice che c';è'if; fatto 'nuovo della rientrata in fabbrica dei capi, accompagnati dalle guardie, e raccomanda perciò di recarsi davanti alle officine, non per commettere degli atti di violenza, ma per dimostrare che nemmeno l'entrata, dei capi, avvenuta di sorpresa, ha scoraggiato gli operai. Avverte che corre voce che gli industriali intendano far fischiare le sirene per tre giorn: e poi se gli operai non tornano al lavoro, prò clamare la « serrata » fino a ottobre. Ma siccome gli industriali non possono volere li rovina dell'industria, indubbiamente non si tratta che" di un ultimo tentativo per impaurir! gli scioperanti. Si cerca anche dì commuoverli,' facendo presente che vi sono dei padri di famiglia, l quali soffrono la miseria, ma quando questi padri di famiglia sono ammalati o disoccupati, soffrono la stessa miseria e nessuno si preoccupa di essi. ' Gli industriali hanno preparato un altro trucco: faranno uscire un manifesto, firmato da pseudo-padri di famiglia per incolpare i dirigenti della Federazione di volere essi To sciòpero e per invitare gli operai a riprendere 11 lavoro. Bisogna dunque stare in guardia; Arvonio dice che da diversi sintomi ha potuto capire che sta per venir fuori qualche cosa di nuovo. Ora, che sono cadute tutte le loro illusioni, gli industriali saranno obbligati a venire a trattative. Tutto il proletariato 6 solidale con gli scioperanti, persino gli operai automobilisti che lavorano nel « garage » di Tripoli hanno inviato 40 lire, con l'augurio di vittoria. 3lon rimane dunque che confermare il proposito di resistenza. Sarebbe peggio per gli industrFali se insistessero a voler infliggere una sconfitta, perchè le officine sarebbero poi sempre a soqquadro. Marchiani si spiega-che dopo 60 giorni gli industriali tentino di trascinare gli operai alla resa. Ci sono riusciti l'anno scorso, perchè gli operai erano divisi e non ricevevano aiuti da nessuno, ma quest'anno il loro tentativo cadrà nel vuoto, perchè gli scioperanti sono sorretti dalla più completa solidarietà e sono disposti a reagire se gli industriali ricorreranno alla violenza. Leone legge un manifesto che, egli annuncia? sta per essere affisso in città e che egli attribuisce ai monarchici è agl'i industriali. La lettura del manifesto viene urlata e fischiata.' Leone lo confuta vibratamente e grida, fra grandi applausi, che gli operai hanno giurato di non entrare, 'fino a vittoria conseguita, negli stabilimenti. Giorda annuncia che il Comitato dì agitazione si riserva di deliberare appena avrà veduto il manifesto affisso in città, e siccome nel manifesto medesimo si attaccano i dirigenti dello sciopero, egli ripete che la massa è uscita spontaneamente dalle officine e che i dirigenti non hanno mai ostacolato le trattative per il componimento dello sciopero e non hanno alcuna ragione di fare delle speculazioni politiche. Siccome poi si allude al recente " crack » della Mutua, presieduta dal Del Bondio, afferma che esso non intéressa affatto le organizzazioni operaie ,e ricorda perciò agli avversari il « crack «della Banca di Varese e lo scandalo del Palazzo di Giustizia. Ziminiani incita gli operai, ad affrontare i nuovi attacchi, che vengono dagli industriali, i quali fingono ora di preoccuparsidei padri di famiglia colpiti dallo sciopero, mentre non si sono mai preoccupati di quelli che hanno rovinati coi loro giuochi di Borsa. Il Comizio termina con la comunicazione di una lettera del Segretariato internazionale me tallurgico, che avverte di avere rivolto l'invito a tutte le Federazioni estere di venire in aiuto agli scioperanti, e, dopo un ultimo fervorino dì Ziminiani, per la resistenza, il Comizio è sciolto. Lo varie comunicazioni sono poi ripe tute nella riunione, che ha luogo nel salone sotterraneo. Un po' di dimostrazione tendelai.-urogsenprIntla gi pomeL'otrotàlit:ngaininmdovaroscseconepitenscP.imNobaBovecadibipatatrè. tudagialCrchcodichvacodevotrspcualprIndeqamrogcALdateqpsEbACEdLogfnvgi dcSul'tatefeCDinanzi allo stabilimento « Fiat » ieri nel. pomeriggio si radunarono alla spicciolata po-j| co più di cinquecento scioperanti con l'intènto di osservare se entravano capi-reparto a lavorare.- I funzionari, dopo una breve attesa, li fecero allontanare. Puro nelle adiacenze della « Seat » vi fu un assembramento di scioperanti e la forzai pubblica intervenne .numerosa. 11 funzionario che dirigeva, il servizio d'ordine ordinò gli squilli e sciolse i dimostranti, senza incidenti notevoli. Fu operato un arresto non mantenuto. Il manifesto attribuito agli industriali Nel Comizio di ieri mattina fu molto discusso un manifesto che oggi sarebbe affisso in città e che varii oratori attribuirono agli industriali. Il comm. Craponne ci ha autorizzati a smentire tale notizia; gli industriali sono assolutamente estranei alla pubblicazione del manifesto. Esso è cosi concepito; i Compagni! « E' ora di finirla! Cozzare contro il ferro, uniremo col romperci la testa e nessuno del rnostri dirigènti avrebbe la capacità di risa- snarcela. ' se« Il puntiglio che noi stiamo sostenendo da 6due mesi in qua contro le potenti ind. auto- r.mob. serve unicamente a preparare le solite mpiattaforme per le prossime elezioni politiche] ti quei due o tre dirigenti, che senza sentire:mgli effetti delle nostre lunghe privazioni con-iCtinuano a consigliarci alla resistenza lasciali-; duci poi. coinè sempre, abbandonati a noiWstessi. . . 1 e. Attorniamo dunque al lavoro sicuri che, gI nostri superiori sapranno apprezzare que- ssto aluto che spiega la nostra buona volontà, Se vorranno ancora riconfermarci le stesse con- ddizioni assicurando loro un lavorò nnnt.irnm • Emancipiamoci da quegli sfruttatori cliei a null'altro mirano che all'arrivismo per poi abbandonare il campo quando la pappa è per1xloro assicurata. Basta pensare all'Impressionante crak della Mutua Impiegali Ferroviari! diretta da uno dei nostri Capi dirigenti, per; affermare che i nostri interessi sono dubbia-: mente amministrati. « Seguono le firme degli operai, molti del pquali padri di famiglia: » i St di ti

Persone citate: Bruno Buozzi, Giorda, Marchiani

Luoghi citati: Milano, Tripoli