Un monumento a G. Gioacchino Belli in Trastevere

Un monumento a G. Gioacchino Belli in Trastevere Un monumento a G. Gioacchino Belli in Trastevere Roma, 4, notte. °SV. alle ì:,,30. è stato inaugurato 11 mo "umento a Giuseppe Gioacchino Belli, sorto per iniziativa di un Comitato romano, che promosse all'uopo una sottoscrizione popo- ha re L'opera d'arte il monumento, opera dello scultore Michele Tripisciano, sorge in piazza d"Italla, in Trastevere, e rappresenta il poeta nell'abito del tempo, appoggiato al parapetto del ponte Quattro Capi; sembra che il poeta si ispiri alla visione della sua cara e vecchia Roma. In basso si legge: « Al suo poeta — G. G.Selli — il popolo di Soma — MCMXM ». Sotto la figura del Belli è scolpita una figura allego, rica, virile, rappresentante il Tevere, coro, nato di pampini: vicino gli stanno la lupa e i gemelli. Ai lati lunghi s'aprono due vasche: due mascheroni simbolici, l'uno raffigurante la Poesia coronata d'alloro, e l'altro la Satira, gettano acqua. A tergo del monumento, in un rilievo, un gruppo di popolani, raccolto attorno alla statua di Pasquino, legge una pasquinata, affissa al basamento. Il monumento, che 6 costato circa HO mila, lire, misura una lunghe/za di dieci metri; metri 4,30 di larghezza, e 6 di altezza, i.a cubatura 6 In travertino. Alle 15 la piazza d'Italia, dove sorge il monumento, è gremita di pubblico. Tutte le Associazioni di Trastevere, con musiche e bandiere, e gli allievi di parecchi ricreatori!, si dispongono intorno al monumento, ai piedi del quale sono deposte varie corone di alloro, fra cui una corona di Roma. In attesa dell'arrivo delle Autorità, la musica. Comunale e quelle dei ricreatori suonano marcie patriottiche. Alle 13,30, dopo gli squilli di tromba, è fatta cadere la tela che avvolge il monumento. La foila applaude, agitando i fazzoletti e i cappelli, mentre le Musiche suonano. Sono presenti alla cerimonia il sindaco Nathan. Domenico Gnoli, il sottosegretario di Stato all'istruzione, on. Vicini, in rappresentanza anche del ministro, gli onorevoli Barellai e Campanozzi. deputati di Roma; Corrado Ricci! Ferdinando Martini, Luigi Cesana e i membri del Comitato. La commemorazione dt D. Gnoli Terminati gli applausi, Domenico Gnoli prende la parola. R conte Gnoli rileva 11 pensiero del Belli, cresciuto tra i rivolgimenti del principio del secolo xix. «Fu un poeta — dice — frammentario e contraddittorio; c'erano in lui due anime, ed ebbe il bisogno di due lingue per manifestarle, n poeta italiano è morto, il dialettale invece si avanza sicuro sulla via dell'immortalità. Belli è il creatore della poesia yuyuiu. uo studio e s'immedesimò in es 90. Nel 1830 e nel 1831 incominciò il diluvio dej suoi sonetti. Egli ne scriveva sino o _ . o e i e o e a e . te a i è » inim put'sia popolare romanesca. Egli per primo intese che il romanesco, essendo parlato solo dal popolo minuto, doveva esprimere la vita e l'anima del popolo. Lo studiò c s'immedesimò in so .voi is*» - "ricominciò il din... ._ scriveva sino a otto e dieci al giorno. In pochi anni ne compose circa duemila e duecento. Fu specialmente conosciuto per le sue vasaninnU e momn- t a a e a - - w».wuuMk fumica e rate nella Roma pontificia, il conte Gnoli elude con queste parole : « li monumento del Belli completo la bella corona dei poeti regionali, che.rappresentano nell'unito della Patria la policromia delle nostre genti. A nome del Comitato consegno al Sindaco di Roma il monumento che si è voluto porre in mezzo al generoso 0 forte popolo di Trastevere, dal quale specialmente il Belli trasse la materia dei suoi versi Immortali ». L'oratore, è vivamente applaudito. Prende quindi la parola 11 sindaco Nathan il quale si dice superbo e orgoglioso di ricevere In consegna il monumento a nome del romani, poiché esso corrisponde nella sua fattura e nella sua positura alio spirito di esso. Dopo aver rilevato che il monumento sorge appunto per volontà popolare, ricorda l'opera del Belli, che per mezzo della satira seppe col suol sonetti rinsaldare lo spirito e il sentimento patriottico. Il Sindaco 'termina al grido di Viva Boma! avqgeXDgoVCerimdvdupceddtptnmmcrctQsa . Una mostra di arte retrospettiva A rendere più solenne la celebrazione del Belli, stamane alle 11 è stota solennemente inaugurato, nelle sale del Gabinetto nazionale delle stampe a Palazzo Corsini, l'esposizione di Incisioni, acquarelli, disegni 0 fotografie riguardanti « Roma al tempo di Giuseppe Gioacchino Belli », il grande poeta romanesco. La mostra, che è state organizzato dal professor Federico Hermanin, direttore della Galleria nazionale di arte antica, coadiuvato dal restauratore Bartolucci-Ferreolo, illustra la vita della città di Roma dal 1812 al 18&5. In essa figurano i ritratti di personaggi illustri, di prelati, di cardinali, di pontefici, di professori, di maestri di musica, di artisti, ecc., nominati dal Belli nelle sue poesie. E' pure esposto il ritratto del Belli inciso dai suo amico Giuseppe Pazzi. Si vedono inoltre de acquaforti di Bartolomeo Pinelll, gli acquarelli di Antonio Bertacclni, le incisioni, i disegni e le litografie di Giustino Carocci, di Michele Danesi, di I. Corsi, di Raffaele Fidanza, di Pietro Fontana, di F. Femi, di Luigi Barocci, di Karel Undeumann-Frommel e di molti altri' artisti italiani e stranieri, raffiguranti episodi degli i antichi carnevali romani, scene popolari, co| stomi di quell'epoca, feste, allegorie, satire, 'girandole, giostre, cortei papali, vedute di i Roma. E' molto interessante un gruppo di caricature in acquarello, riproducenti artisti e 'cittadini di ogni sorte, eseguite dal pittore |D. Pizzala. | Ad alcune stampe esposte sono applicati dei i cartelli coi sonetti scritti dal Belli, relativi ai : singoli personaggi, ai gruppi di figure e ai ' monumenti rappresentati nella mostra.

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