L'Austria non muta il suo punto di vista e la situazione resta "criticissima,,

L'Austria non muta il suo punto di vista e la situazione resta "criticissima,, L'Austria non muta il suo punto di vista e la situazione resta "criticissima,, Diehiarazioni autorizzate dopo un gran Consiglio dei ministri a Vienna (Ser vizio «peci!alto délja -.STi&WrlPA) Vienna, 2, notte. Mercoledì ^scoréo^conihientaiido il momento alla, vigilia delle ■Conferenza degli Ambasciatori, osservai come in conseguenza dei. nuovi clementi che si presentavano nella situazione per l'intervento della diplomazia italiaha, vi era a credere che assai probabilmente t'accordo austro-italiano acrebbegià fallo sentire la sua influenza sulla. Conferenza di Londra c che ad ogni modo vi era a ritenere che una eventuale azione si sarebbe svolta meno precipitosamente di quello che prima si poteva, ritenere,, anche se l'esito delta. Conferenza fosse stalo insoddisfacente dal punto di rista austriaco. Queste, due. osservazioni sono oggi confermale dai fatti. Nella riunione degli Ambasciatori di ieri le Potenze della •' Triplice intesa» hanno assunto un atteggiamento più. deciso a favore di una pressione sul Montenegro, e d'altra parte, per quanto la seduta della. Conferenza non. abbia dato i risultati immediatamente domandati dal Gabinetto 'di Vienna, non si porla ancora di una azione precisa dell'Austria^ Il naoYo "passo ., a Ceftigne Diciamo subito, prima, di esaminare j diversi punti interessanti della questione, che, nonostante i segni più. pacifici che si sono avuti ieri a Londra, la situazione rimane sempre grave e non si può parlare ancora di miglioramenti. Alta Conferenza degli Ambasciatori di ieri le Potenze della « Tripfice intesa » hanno dichiaralo di non aderire ancora a mezzi coercitivi contro il Montenegro, che reputavano prematuri, e di non vedere alcun pericolo nella ulteriore permanenza dette truppe montcnegrine a Scutari. Peraltro, l'Inghilterra ha preso Viniziativa perchè si faccia immediatamente un nuovo passo collettivo delle Potenze a Ccttigne in tèrmini categorici ed energici per intimare al Montenegro di sgomberare Scutari ed avvertirlo che tutte le conseguenze di una sua ulteriore resistenza lo troverebbero isolato. Apprendo intanto nei circoli diplomatici che questo passo è è già stalo compiuto stasera a Celligne. Le Potenze della « Triplice Intesa » sono partile dal principio che la risposta fatta dal Montenegro alla Nàta delle Potenze è tale da non escludere aurora la possibilità di-trattative prima, di passare alle misure di fatto. Infatti, esso non ha insistilo iucondizionafamente sul possesso 'montenegrino di Scutari. L'Auslria, appoggiata dalle sue Aliente, pensa invece che solo un'azione immediata può evitare più gravi pericoli e schiarire la situazione, ed è perciò rimasta ferma al suo punto di vista già manifestato. Nel circoli ufficiosi austriaci si osserva a questo proposito che il rinvio della Conferenza a lunedi, ed il fatto che l'Ambasciatore austro-ungarico rimane ancora a far parte della riunione degli Ambasciatori, non deve affatto lasciar concludere ad una rinunzia di azione da parie dell'Austria, poiché il Gabinetto di Vienna pensa che, se anche dovesse ricorrere alle misure coercitive, non ne avverrebbe una rottura del concerto europeo, dal momento che aveste misure sarebbero dirette soltanto ad attuare una decisione presa concordementi dalle Potenze. Con tuli* eia. vi è a credere che il risultalo della Conferenza diitiieri rappresenti anzitutto und nuova dìfd-^sfone. dell'azione dell'Austria, che verrebbe iniziata in ogni caso solo, dopo la prossima Conferenza di lunedi. Le esortazioni dello Zar Nessun compenso territoriale In questi tre giorni può, però, avvenire un colpo di scena che, allo sialo attuale delle cose, non si può più catcgorie.ani.enlc escludcre: cioè un, atto di sottomissione del Montenegro. Apprendo dai circoli russi che: anche oggi il Gabinetto di Pietroburgo ha invialo speciali consigli urgenti al Governo montenegrino per indurlo alla moderazione promettendogli in cambio dei compensi: apprendo che lo Zar \icola ha diretto una simile esortazione, personale a Re Nicola. La risposta del Montenegro, come sapete, lasr.in intravedere la possibilità di una. rinunzia di Scutari, ma pone per condizione dei compensi territoriali. Questi compensi territoriali vengono anche oggi rifiutati energicamente dall'Austria, che vuole una rinunzia pura e semplice di Scutari. Tuttavia, c bene rilevare a questo riguardo alcuni clementi essenziali della nuova situazione. Le trattative del Gabinetto di Vienna intavolate con quello di Roma hanno indotto l'Austria-. l.o) Ad. una rinunzia- dell'Austria ad una azione diretta, contro il. Montenegro su territorio montenegrino; 2.o) a. considerare il piano di un'azione più. avanzata, in Albania; 3.o) a discutere il problema di una ripartizione delle zone di influenza in Albania. L'azione italo-austriaco io Albania Tutto ciò è molto importante. L'opposizione dell'Austria a compensi territoriali al Montenegro è sorta quando queste trattative ilalo-austriachc non erano neppure, cominciate e l'Austria discuteva dell'Albania in una posizione simile a quella delle altre Potenze. Invece, l'attuale possibilità di a-, vere delimitala una propria zona di influenza in Albania e forse di occuparla lemporaiieainenfe per stabilire, quell'ordine, che è assolutamente necessario nel presente stato di anarchia del paese, deve certamente influire anche sul punto dei compensi teriloriali e sulla altitudine del Gabinetto di Vienna,, il quale, pur esigendo lo sgombero incondizionato di Scutari, può poi dimostrarsi disposto ad una eventuale revisione dei confini settentrionali dell'Albania. Non insisto di più su questo punto delicato ed importantissimo del problema, ma, da quanto ho dello, si può già abbastanza chiaramente intuire la nuova situazione che si va creando e. la valida azione della diplomazia italiana che vi lavora. Questi elementi alquanto impalpabili devono esser tenuti presenti per comprendere esattamente il momento attuale. Si può, in sostanza, dire che vi sono attualmente due questioni-, una limitata c specifica di Scutari, un'altra generale dell'Albania. Esse sono unite e possono risolversi contemporancauienlc, ma vanno tenute distinte perchè, mentre l'una si può dire tramontata o meglio si allontana dal punto centrale, la situazione dell'altra sorge ed accenna a dominare sempre più l'attuale momento vo nznhsitdmrsdRissndpEMtlMfpslUont tilico. Con questi .principi, deve -essere, an^he giudicata una eventuale prossima azte ne dell'Austria e forse dell'Italia. Le noti zie che giungono sul crescente stato di anarchia in Albania, ore l'Italia e l'Austria hanno tanti interessi da tutelare, rendono sempre più verosìmile una tale azione. " La decisione spetta all'Imperatore „ JVòtojDóte intanto è l'attirila che spiegano i. circoli, dirigenti di Vienna. Vi aveva partecipalo ieri l'annunzia 'di. un Consiglio della Corona convocato per oggi; all'ultimo momento, però, dice t'Ungaiische Corrèspondenz, questo Consiglio è stato sospeso e si è avuto invece un gran Consiglio dei, Ministri sotto la presidenza, del conte Rerchtold. ed a evi hanno partecipato pure il Ministro comune delle finanze, il Ministro della Guerra, i Ministri presidenti àu siriaco ed ungherese, i Ministri delle Finanze austriaco ed ungherese ed- il comandante della Marina. Il Consiglio è'stato preceduto dall'incontro di uomini di Stato. Erano avvenuti un lungo colloquio, fra i tre Ministri delle Finanze, quello comune, ^«c'Llto austriaco e quello ungherese, e un colloquio del Capo di Stato Maggiore coWAr- iduca Ereditario. Il gran Consiglio dei Minfstri, cominciato verso le 11, c durato fino alle 3 e tre quarti. Prima dell'adùnan- a un uomo di Stato dirigente ha partecipato ai giornalisti: « La situazione è criticissima : non possiamo farci delle illusioni. La politica dell'Austria è chiara; è stata chiara e sincera Un dall'inizio della ertoi; essa lo è anche ora. Perciò, ognuno sa che oosa avverrà : noi non abbiamo fatto segreto delle nostre intenzioni e saremo ora costretti ad attuarle ». "L'Italia è con; noi„ Dopo lo scioglimento del Consiglio dei Ministri, lo slesso uomo di Stato ha dichiarato' ai giornalisti: » La. decisione spetta ora all'Imperatore. Il Ooneiglio dei ministri si è già occupato di tutti i particolari che si riferiscono alla attuazione del nostro programma. Si tratta di problemi e di misure finanziarie e militari sui quali in via generale già da ieri si ceno accordati i tre minietri delle finali¬ Ize. Ora, ai tratta semplicemente di stabilire : in modo preciso e protocollato, i particola- >ri di natura finanziaria. La imminenti di-\, , „, .spcwzlom miitiarl eono state invece parte-|cipate solo in linsa generale al Oonaigho dei ministri. Esss spettano completamente al Capo di atato Maggiore, lo spero, haconcluso l'uomo di Stalo, ohe l'astone mi-litare rimarrà di natura tosale: Per ciò cheooneerne l'Italia posso assicurare stia essa è oon noi». Inoltre, a mezzogiorno, il commissario del Governo alla Borsa ha pubblicato il seguente comunicato ufficiale: La situazione politica' non è cambiata. L'Austria-Ungheria mantiene il suo punto di vista, ehs le decisioni dell'Europa debbono essere eseguite al più presto. ; l'Àofitria agirebbe martedì. Cosi sono finite le dichiarazioni ufficiose e ufficiali fatte al pubblico. Da persona vicina a un Ministro che ha preso parte alla Conferenza ed è in grado di essere informata sul decorso del Consiglio dei Ministri, ricevo questi particolari che vi comunico con le debile riscrv\ma che non sembrano inverosimili; i« fi Consiglio dei Ministri ha discusso « lungamente sul risultalo della Conferenti sa degli Ambasciatori di ieri. Venne esali minata la situazione creala dalla tritìi zialiva inglese per uh nuovo passo delle « Potenze a Celligne. Si è constatalo che a essa non può rappresentare alcuna sod« disfazione per l'Austria c perciò non-vi è « alcuna, ragione che possa mutare il cor-^.« so logico delle sue- decisioni. Ili conse-'« guenza, s'è deliberalo di proseguire nella*« linea di condotto, indipendentemente dal-« l'iniziativa inglese e di iniziare■ l'azione « già annunziata col giorno di martedì « prossimo ». ìQueste informazioni, come vi dicevo, pos-\sono ritenersi abbastanza, attendibili. E' daInotare, a commento di esse che l'inizio di luna eventuale azione dell'Austria avverrebbe, in ogni caso, dopo la Conferenza degli Ambasciatóri di lunedi, i quali potrebbero trovarsi di fronte ad un nuovo fatto del Montenegro. "Égiuuto il momento di agire da sola!,, Le dichiarazioni precise del mio informatore trovano un riflesso nel comunicato ufficioso che viene stasera pubblicato dalla 'Wiener Allgémcine Zeittmg. Esso dice: « La seduta di ieri della riunione degli Ambasciatori non Ini dtito quei risultati che 'potrebbero portare ad una soluzione del. problema di Scutari- senza, l'impiego di rp^u^e" coercitivo contro il Montenegro. Da parte di una Potenza della Triplice* Intesa, fu bensì avaiuujù ima uropusta, ma rrriestà' proposta nó'ir si 'dimostra tale da essere accettata dall'Austria. La crisi di Scutdil è; dol re&ói acutizzata dalla Nota di risposta del Governi.» montenegrino, nella quale.,non solamente è contenuto un, rifiuto a sgomberare Scutari, ma il Montenegro ritorna sul problema della delimitazione dei confini nord a nord-est, c tenta di riaprirei la discussione' su quésto problema già deciso da lungo tèmpo dall'europa. Questa possibilità è naturalmente esclusa ed il modo con cui il Montenegro risponde alla, intimazione delle. Potenze di .sgomberare Scutari è una prova manifesti! clic attualmente non vi è da. aspettarsi una sottomissione del Montenegro. Un aggravamento deciso della crisi avverrebbe anche se si confermassero le notizie della Agenzia d'Atene, secondo mi Kssàd Pascià avrebbe emanato un proclama nel quale dichiara che l'Albania è uno Stato indipendente sotto la sovranità del Sultano. La notizia dell'Agenzia d'Atene dice anche che Essad Pascià ha accettato la domanda (atta dalla Grecia relativamente ai con lì iti meridionali dell'Albania. Se queste noti-zie fossero vere;, si dovrebbe calcolare sopra un aggravamento della situazione. Per riassi] lfncre. si può dire che la situazione è rima¬ sta, immutata; che tutte le notizie che parlàuo di un miglioramento della situazione non sono fondate; che finora non si scorge una arrendevolezza del Montenegro, e che l'Austria rimane ferma a <*h* si applichino al piti presto possibile le decisioni delle Potenze e, ritiene giunto il momento di agire da sola ».

Persone citate: Essad Pascià, Re Nicola