I responsabili

I responsabili I responsabili Sobrero ci telefona da Roma, 18. notte. La seduta della Camera stava por finire, -Montecitorio l\nnf nel quando fu nota a Montecitorio l^tlóK' pubblicazione, nel fonteste? dé^&\&le, n.Au * • - "«pressione non : fu .molto viva, poiché l'effetto era scontato, . . - . —, j.v.wn- vnutiu vuh vuanto viene stasera alla luco non è che la t conferma ufficiale delle informazioni che vi irkVVm£l&«° .W* W ,r,,ette*rH 'S"0" • 1 consistono "ella parte della reazione in cui si scoperchiano le tombe di parecchi |Illustri parlamentari defunti, cioè, eli ono- ! rev.olj Zanardelli, Locava, AscanioBranca, Luigi terrari. Per ciò che riguarda i viven¬ e a i à , - , - , e a n e , e l o 0 i l l o e i - - ti. le pubblicazioni avanti lettera nulla apprendono di nuovo al pubblico italiano. Stasera, a Montecitorio era commentata come una menomazione dei diritti del Parlamento, Ja pubblicazione nel testo ufficiale di una parte, sia (pure eslfiua. della relazione. Parecchi deputati dichiaravano d1 voler portare alla Camera la. questione ilei mancato se-|Kl'ei,o da parte della Commiàsione di inchie- Slcfnhpluimnfeqaa 1 0 e a n l e sta.; questione vecchia, ormai, poicliii'le'ri-ìvcluzioni compiute a suo tempo dalla «Stani-|pa». .provocarono nelle riunioni tenute nell'ultimo mese dalla Commissione, vivacissime- proteste del commissario on. Cesare Viva, il qualo volle che la sua protesta fòsse inserita a verbale. Comunque, ciò che può interessare il pubblico consiste nell'avere una idea possibilmente esatta del contenuto complessivo della relazione. Ora. è bene avvertire, a tale proposito, che soltanto mediante la conoscenza del testo della relazione nella sua interezza sarà pos- sibilo un giudizio esatto sulle responsabilità pomicile e'morali affermate nella relazione. | La pubblicazione oggi avvenuta è una pubblicazione monca, che non può dare una'idea dei fatti svoltisi, dell'ambiente moralein cui i fatti sono avvenuti, «miniente for-l mate dai sistemi di corruzione impiegati inii*pecie dalle ultime tra le Ditte costruttrici del Palazzo di Giustizia. La relazione, che'vedrà dopo domani la luce, è composta so-!pra tutte, per ciò che si riferisce alla parte Iscandalosa dell'affaro del Palazzo di Giustizia, di Irò grandi .elementi: l.o i due capitoli sulle responsabilità politiche e morali di cui si conoscono soltanto le conclusioni; 2.o la. relaziono del senatore Mortara sui lodi o arbitrati, della qualo pure si conoscono soltanto le conclusioni; 3.o la relaziono conta.bìlo compiuta dal referendario consigliere di Stato De Rosa, relazione uncòra completamente ignorata, nella quale vengono elencale, dopo desunte dai registri, tutte qnaiej.wmi.milioni ««io m«u inravi e -i provvedimenti per l.'menire costituisce,, almeno-per ora una ;o^v, ita traScm-^iteJV%-f^Ù^^neTl^ di giudizio, cioè, l'esposizione elei fatti per vaOutóre l'importanza di tale esposizione. j Occorre ricordare i sistemi seguiti dalla^Commissione di inchiesta per la parto della relazione che si riferisce alle responsabilità.|La Commi-tsiono attribuì importanza capi- tale alla esposizione dei fatti; per ciò adot- tò i'1 sistema di far precedere alla breve, schematica, conclusione, la indicazione deirfatti e indizi, che determinarono le rcspon-,sabilità dei deputati compromessi. iI a conoscenza dei fatti, conoscenza ancora manoante, costituisce per tanto la pregiudi- ziàle necessaria per qualsiasi deduzione in- ; lòrnc. Jle conclusioni nelle quali la Com-;missione* venuta. IAltro ina pel giudiz t venuta uaportante elemento, oggi ignorato [io, consiste nei documenti Inter- aJIa relazione della esposizione dei * — ~?!^~~5*^io! epistolario Don». p?"i^^ardoJLuzzatfo, oppure la ri&^£j?^S^ d6lIe ri«$*fc-oon le ST»onsabi]it*i potrà essere fatta soltanto a relazione pubblicata. Allora talune delle conclusioni della Commissione appariranno forse anche severe, «altre troppo miti. Certo, taluno delle affermazioni contenute nelle schematiche conclusioni pubblicate, hanno prodotto fin da ora una impressione penosa. La motivazione adottata rispetto all'on. Attilio Brunialti è giudicata, per citare un ca«o, gravissima più per quel che lascia intendere che per quello che dfee. La Commissione unanime ha ritenuto per l'on. Brunialti che «non risultando, «JIo state dei fatti, elementi di più gravi responsabilità, essa è però convinta che la di lui condotta, quale consigliere di Stato e giudice dei due arbitrati, sfa etata grandemente scorretta ». Ora, tra le righe di questo giudizio traspare ìun complesso di sospetti, che fanno del|l'on. Brunialti il deputato più gravemente compromesso nell'affare del Palazzo di Giù stizia. ' Un'altra affermazione, sebbene di natura diversa, della Commissione di inchiesta, ha pure penosamente impressionato, ed è quella òhe all'on. Zanardelli risalga la responsabilità, se non politica, morale, dell'impiego pel Palazzo di Giustizia della più costosa pietra, di Rezzato, in parziale sostituzione del travertino. Si prevedo che questo ac cemi0 «Gl'opera dell'on. Zanardelli detenni **sra< .hwr,\ 6 ,denlr? la TCaiacla'1 V,'1 lu"g0 strascico di polenuclie. Un alti» delle prime | impressioni e che le conclusiom sullo re: "PonsatoUità obbligheramio una parte dei 'depu^U. ohe ne sono oggetto, a lasciare VI,a pohtica. l TutI' iudistintamente i deputati, di cui isi occupa questa seconda parte della rela zione, dichiarano di essere perfettamente 'sicuri di dimostrare alla Camera la com!pietà correttezza del loro operato. A ripro Iva di questa sicurezza viene citato il fatto che l'on. Abignente, presidente della filmila generale del bilancio, sarà tra i primi a chiedere che la relazione venga posta all'ordine del giorno per la discussione qua si immediata alla Camera. Ma, pur ammettendo la verità di quanto sostengono i deputati colpiti, vi è da chiedersi se sarà possibile quella discussione serena che solo può permettere agli accusati di difendersi esaurientemente. Con una Camera di 400 deputati, coll'inovitabile scatenarsi delle -jg, possano difendersi nella condizione da , > 'desiderata. Taluni di essi vengono ad J«^re prcgiudicaU dalla impossibilità di ^ SS»? SU hnpu" tr'uev^o1 loffi S1™*1'10 son,»iario. j lutto ciò senza contare lo conseguenze ^he qualunque possa essere il giudizio che le conclusioni della Commissione avranno |in«yiten«niente nella lotta elettorale per ognuno dei deputati di cui si occupa Tin chiesta. 11 bilancio della situazione appare quindi tutt altro che lieto per la piccola rschiera di deputati responsabili. Quando ,si penta poi che taluni di essi apparten igono al Consiglio di Stato, alla Magistra- tura, alla Giunta generale del bilancio, ap pare evidente la inejuttabilita per essi di ; abbandonare tali cariche e impieghi di na;tura delicatissima, qualora, a discussione I".nita.» non risultino completaniente di- uiiihh, uuu ibuiuuu uuuipieianienie ai strutte te affermazioni della Commissione d inchiesta a loro riguardo.

Persone citate: Attilio Brunialti, Brunialti, De Rosa, Mortara, Sobrero, Zanardelli

Luoghi citati: Rezzato, Roma