Areoplano tedesco disceso ad Arricourt

Areoplano tedesco disceso ad Arricourtfc*: Gl'incidenti alla frontiera franco-germanica L'iofito Illatorniprovveereper l'avvenire (Servisi» speciale della Stampa) Wsney, al, em. I ma» donneggiato, sicché dovette .essere Stemau», alle ore 7,45, un areoplano te- smontato. Il terzo areoplano, avendo sba- j desco dalla forma di biplano, e aul quale si S"at° rotta venne ad atterrare ad Arra- j trovavano il capitano Devall (capo della se-lcourt- '« quanto all'ultimo areoplano, non sione aerea di Darmstadt) e il tenente von è ancora segnalato il suo arrivo a Metz. Mirbach, del reggimento di fanteria N. 31, _ ." nuovo prefetto della Meurt et Mosetle, ha atterrato all'estremità nord di Arra-iB1Sn°r Rebul, subito avvertito dell'incidencourt, a cento metri dalla strada diparti- jte- ne «a dato Immediatamente comunicamentale N. 16. |zlone al Governo. Egli ha latto al corri¬ li capitano Devall ha dichiaralo che era, "pondente dell'Affensia Fournier le seguenpartito da Darmstadt, dirigendosi a Metz « dichiarazioni: e che era stato costretto ad atterrare man- — vi e alcun dubbio che l'incidente candogli la benzina. Ha soggiunto che, d'ai- 31 dev? ad un semplice orrore. Gli ufficiali tronde, credeva di prendere terra in terri- tedeschi sono in buona fede quando ditorio tedesco. Il capitano della gendarme-|chlaran° di essere discesi in territorio Iran fece dire in tedesco, da un ano seguace che Iconosceva il francese: j — Risponda che noi sappiamo di essere in territorio francese. Il comandante dei doganieri richiese 1 documenti, ma i boy-scout» non ne portavano alcuno e non vollero dichiarare a quale società ossi appartenessero. Finalmente essi, in seguito allo proteste, Uscirono dal territorio francese senza che venissero loro sequestrato le bandiere. ria ed il sotto-prefetto di Luneville e le a! tre autorità, subito avvertite, si sono recate sul posto. L'areoplano è sorvegliato dai gendarmi e dai doganieri. {Ag. Stefani). "Provocazione tedesca» (tosi dice la stampa francesi (Servizio tacciale della Stampa). Parigi, 22, notte. A proposito 'dell'atterramento di un areoplano militare tedesco sul suolo francese, fatto che provoca una sensazione enorme, i giornali parlano nettamente di una « provocazione tedesca » e fanno questa piccola effemeride degli ultimi avvenimenti: 3 aprile: Io « Zeppelin^ 4 » è sceso a ' Luneville; 12 aprile : una « banda » di tedeschi provoca degli incidenti a Nancy; 15 aprile: il capitano Lemcrle viene arbitrariamente arrestato sotto l'accusa di spionaggio; 20 aprile: viene arrestato, dietro accusa di spionaggio, il capitano Saraty, a Aschafenbarg; 20 aprile: una banda di boy-seouls "di Metz penetra in territorio francese fra Noveant ed Armeville. spiegando la bandiera tedesca. 22 aprile : discesa di un bipiano militare tedesco ad VtrracouTt. La «Ma ufficiosa - Istruzioni a Canbon Ecco ora il testo della nota ufficiosa sull'atterramento dei biplano tedesco: «Stamane, allo ore 7,30, è atterrato presso Arracourt, a cinquo chilometri dalla frontiera, un biplano tedesco. L'apparecchio, di modello Heller, con motore di settanta cavalli, era montato da due 'Ufficiali in divisa: un capitario aviatore ed un sottotemente di fanteria, eci aveva volato su territorio francese per circa sei chilometri. Gii ufficiali hanno dichiarato di essere partiti da Darmstadt, diretti a Metz, verso le cinque del mattini o; di avere •perduta la direzione, a causa della nebbia nei dimtoml di Dieuza e di non esigerti accorti di essere in territorio francese che dopo avare atterrato od interrogato gli abitanti. al! sotto-prefetto di LuneviMe ha verificato ! itinerario seguito daM'areoplano ed ha interrogato gli ufficiali che do montavano. Tre ufficiali aviatori de! cani-ri di Toul, Epinal e Verdun ed un capitano aviatore di Nancy sono stati inviati sul posto dall'Autorità militare. Le Autorità, civili e «ìiiìttarrl sono d'accordo nel riconoscere che l'atterramento è dovuto ad un caso di forza maggiore. I ri? euiltali dell'Inchiesta, attualmente accertati, 'lasciano credere che il biplano potrà riprendere iJ suo volo in serata. * Sono state inviate istruzioni all'Ambasciatore a .Berlino, per invitarlo a richiamare tutta t'atuenzione del Governo Imperiale sui ripetuti atterramenti di dirigibili ed areoplani tedeschi In Francia, presso la frontiera, e sui gravi inconvenienti che potrebbero nascere da questi deplorevoli Incidenti. C&mhan è stato incaricato di domandare alla Caneellerl-a^iedesca di far proQdere misure per evitare il ripetersi di simili fatti. Sono state d'altronde rateiate conversazioni tra l due Governi par giungere, quanto più presto è possibile, ad un accordo, che-precisi le norme da applicarsi nelle difficoltà che possono sorgere tra loro, riguardo aU'areonautica >. L'areoplano riparto Ulteriori particolari dicono che appena l'areoplano ebbe toccato terra, i due ufficiali tedeschi, che si erano smarriti poco prima per la nebbia, incontrarono una bambina, alla quale chiesero in francese: « Dove siamo ? ». La bambina, che era la figlia del sindaco di Arracourt, rispose loro: « Siete in Francia!». Tosto vennero avvertiti il setto-prefetto di Lune\'ille, il commissario speciale di Arracourt ed il capitano della gendarmeria del dipartimento. Gli ufficiali dell'areoplano subito domandarono di poter fare per-. cose solo per forza maggiore. Essi, del resto, come ormai è accertato, si erano perduti nella nebbia, che era assai fitta nella mattinata. " Questo si chiama giocare eoi fitto! „ l giornali francesi commentano variamente questo incidente, « Ècco — scrive li Temps — una nuova imprudenza tedesca. Noi speravamo che l'esperienza dell'incidente di Nancy bastasse a ristabilire una maggior prudenza da entrambe le parti, allo scopo di evitare qualsiasi incidente, ma invece non è cosi. Tale speranza fu delusa, e a ciò non basta l'affare dei boyseouls. Noi vediamo qui che i membri di Una Società militare, comandata da un ufficiale dell'esercito attivo tedesco, sono entrati domenica in territorio francese m uniforme e con Musiche e bandiere. Qui, bisogna confessarlo, si tratta di giovani spensierati, sebbene ancho dei diciottenni sieno già in grado di distinguere il palo della frontiera e di com prendeva ciò che essi stanno per commetterò La stampa tedesca ha tòrto di continuare ora a parlare dell'incidente di Nancy, e sarebbe un'imprudenza da parte nostra il volerlo risollevare. Ma intanto, con questi continui incidenti bisogna però riconoscere che gli aviatori tedeschi, fanno dei coniinai voli sul territorio francese,, e che alle volte persino dei piccoli drappelli dì boy-scouts 'si permettono di varcare la frontiera. Noi speravamo che i tedeschi avrebbero seguito il nostro esèmpio', cercando di evitare qualunque incidente, ma invece anche oggi due ufficiali tedeschi scendono nel territorio di Arracourt. Nel momento in cui scriviamo non è avvenuto alcun incidente, ed è una fortuna. La popolazione della frontiera è eccitata ed in lotta con i giornali tedeschi, che giorni fa, dopo gli incidenti di Nancy, trattavano la Francia come il rigagnolo dell'Europa. Ora ecco che proprio in questo momento vengono fatte, precisamente dove trovasi quella popolazione, delle, incursioni. Questo si chiama giuncare col fuoco e si finirà, a furia di incidenti, col venire ad una tragedia. Si potrebbero invece consigliare i boy-scouts a dirigersi verso la parte opposta alla frontiera, ai dirigibili ed agli aeroplani di non venire a volare sul nostro territorio e correre poi il rischio di essere trascinati dalle correnti fino a 150 chilometri sul nostro suolo. Noi domandiamo ora: se Invece di aeroplani, di dirigibili e di boy-scouts tedeschi spintisi in territorio francese, si trattasse di aeroplani, di dirigibili, di 6ov-seouts francesi che la sfortuna avesse spinti in terra tedesca, cìie cosa sarebbe accaduto? che cosa avrebbe detto l'opinione .tedesca? Basta ricordare il modo corPil quale è stato tratta.to'I'fticMente' di Nancy per immaginare il modo nel quale sarebbero stati trattati gli altri, sé/ifiVecedi essere l'autrice, la Germania fosse stata fa vittima. E' per questo che noi invitiamo i nostri vicini ad essere sinceri e leali, ad essere più attenti, a non fare ciò che essi non vorrebbero fosse fatto loro s. " Qualcosa si sta preparalo iti La Patrie scrive: Ufficiale francese arrestato in Germania Berlino, 22, mattino. Il « Lokal Anzeiger » conferma la notizia che un capitano dell'esercito francese, certo Sarruy, sarebbe stato arrestato a Aschaf fenbourg, per accusa di spionaggio. Camera dei Deputati Il bilancio del Tesoro Discorso critico dell'on. Vollemborg (Per (Me fretto « per telefono alta Stampa). La crìtica di Wollenborg Roma, 22, sera. (Seduta di martedì 22 aprile) Presidenza del presidente Marcar». La seduta comincia alle ore M.&. La commemoracene del Re di Grecia «Se si domandasse se questa volta la colpa è della Germania noi risponderemmo di no. Ciò che e vero però si è che i dirigibili e gli areoplani degli ufficiali tedeschi volano sulle nostre fortezze ed esaminano le nostre posizioni strategiche; poi cadono per difètto di abilità. Sta bene : questa volta ò mancanza di abilità, rna vi poteva essere però nel loro viaggio qualche cosa di affine collo spionaggio. Ecco Quello che bisogna constatare: che qualche cosa bì sta preparando a che questi incidenti non sono che i prodromi. E dire che i tedeschi avevano annunziato che se un aviatore francete si fosse avanzato sul suolo tedesco l'avrebbero preso a fucilate! Ecco che ancora una volta di più il contegno corretto della Francia appare evidente. A proposito poi del capitano francese Lernerlc, arrestato arbitrariamente sotto l'accusa di spionaggio, sappiamo ora che egli è stato rimesso in libertà: questo dimostra che i tedeschi hanno riconosciuto i loro torti. Abbiamo noi pensato di richiedere alla Germania sanzioni per coloro che hanno arrestato il capitano temerle? Abbiamo noi chiesto di punire chi aveva commosso il delitto come essi hanno chiesto di punire i colpevoli del delitto dì Nancy? • . Vlntranstgeant : r Un nuovo incidente si t- prodotto questa mattina ad Arracourt. I nostri vicini naturalnjènte ci risponderanno che essi non sono andati a cercarlo. Fortuna per loro che noi nemmeno questa volta non diamo troppa im oortanza alla faccenda! Quando però un aviatore francese, che non era nemmeno militare, scese in Germania fu accolto assai male. Ora ciò che noi abbiamo fatto per il dirigibile Zeppelin daremo anche per l'areoplano. 11 Governo francése farà ancora vedere la sua correttezza e libererà i due aviatori. NOI non vogliamo incidenti e non vogliamo questioni. Poiché, però, gli ufficiai] tedeschi che sono scesi questa mattina sul nostro territorio lamenteranno Ir stesse cause che per la ca- Inatteso allarme solla salate del Pap Ibi rieadata? - Incerta smentite Rema, 22. notte. (A.) — Un evidente nervosismo ha invaso oggi alcuni circoli che seguono. da vicino la malattia del Pontefice. Che cosa era avvenuto? Sarebbe difficile precisarloi sarebbe puro difficile garantire la fondatezza di tali dicerie o trovare qualche indizio sicuro di quanto fino alle 16 si andava almanaccando. Il Papa, si diceva oggi, non si è alzato: le sue forze hanno subito una d-apressione impreveduta : il Papa non sì nutrisce .come si è affermato : si sa, con sicurezza, che dalla dispensa del Pontefice nulla è uscito per lui tranne ciò che si riferisce alla dieta liquida assoluta. Il Papa continua soffrire di disturbi intestinali danno preoccupazioni ancora alcuni fenomeni nefritici. Persino le finestre della stanza del Pontefice da stamane non si • sono aperte. La camera è stata tenuta per tutta la giornata in una semioscurità, con un grado di calore ohe non è un indizio buono. Silenzio prmenpinte • L'« Osservatore Fiomano», che aveva prò messo di dare ogni sera notizie sul Papa stesserà invece tacs; segno che qualcosa di nuovo doveva esser avvenuto. Tali sono le affermazioni e i dubbi che vorrebbero acr ereditare l'allarme che è smentito nelle sfere ufficiali, e non viene ammesso da quelle ufficiose e giudicato esagerato, in alcuni ambienti, che anteriormente erano informati con qualche precisione sulla malattia di Pio X. La cronaca, della .mattinata è rapito sem?. plice: il PapSj a quanto si dice, dopo aver riposato discretamente tutta la notte, ha preso qualche ristoro. Di buon "mattino si sono fermati nella camera di Pio X, per assisterlo,' la sorella Arnia, la nipote signorina Gilda e mons. Parolai : la signora Maria, dopo una breve visita, è tornata a casa insieme al signor Angelo, il quale è poi uscito per passeggiare e si è recato, da sodo, sul Corso e in Piazza Colonna'. 11 Pontefice ' è .stato visitato. anche dal cardinale Mérey dèi Vali il quale si ,è 'ùtfj trattenuto- per- eiroa mezz'ora a colloquio con a Santo Padre. Il doti. Amici è uscito oggi alle 13 dal Vaticano. Ub dono iHianlc I* sorelle del Papa, che avevano visitato il Papa nella mattinata, sono rientrate nei Palazzi, apostolici alla 17.10. Poco dopo i pellegrini della diocesi di Cambray, in nu> mero di 350, guidati da quell'arcivescovo, mona Delamaire, sono stati ricevuti- dai Card. Merry dèi Val, cui hanno' offerto l'obolo con un gruppo in bronzo raffigurante fi Ven. Carato di Ars, ora innalzato agli onori degli altari, che supplica la Vergine di restituire la salute a un infermo steso su una lettiga, gruppo che è la riprodu zione di uno esistente in una Chiesa della archidiooesi di Gasnbray. L'arcivescovo di Gambray nel suo discorso, ha espresso la speranza che Colei che ridonò la salute 'all'infermo stese sulla lettiga, assicuri ii cojhpteto ristabi'Mrnento in salute del Santo Padre. Il gruppo è stato trasportato nella stanza di Pio X, che si è compiaciuto molto del dono. Il prof. Marchlafava e il dott. Amici, verso le 20 hanno visitato, come di consueto, il Pontefice. Dopo la visita mi consta che'è stata fatta questa comunicazione telefonica a un alto personaggio: « Il Papa anche oggi ha panato qualche tempo sopra la poltrona. Verso sera si.sono sparse notizie allarmanti sulla sua salute, ma chi telefona è in grado di smentirle ». Tale è la cronaca, delle dicerie e dei fatti di oggi sulla malattia di Pio X. WOLLEMBORG si propone di contribuire al chiarimento della 'situazione finanziarla, senza cadere in pessimismi od In lirismi ugualmente pericolosi. Combatterà alcune asserzioni ministeriali, notando come ora, conchiusa (/> ila pace, è ormai lecito dire ciò che, mentre DI SAN GIULIANO (segni di viva ottennio- ■ d la guerra {u patriottismo tacere ne) -• Compio il doloroso ufficio di comuni-; * ni«*VAN7n dissimulato care alla Camera che il 18 marzo cessava di! Ln disavanzo dissimulato vivere s. M. Giorgio I, Re degli Elleni, spemo da mano assassina nell'ora del trionfo e deila gloria, che, attraverso mezzo secolo di sforzi e di lotte, l'alto senno ed il perseverante volere dell Augusto Sovrano aveva tanto contribuito a preparare e meritare. li Governo italiano senza indugio si è reso interprete dei sentimenti di tutta la Nazione, Afferma che 1 esercizio del 1911-18, che. secondo l'on. ministro del Tesoro, si sarebbe chiuso con un avanzo di oltre 100 milioni, si è invece chiuso con un disavanzo di oltre 58 milioni. Ed invano si è voluto dissimulare questo disavanzo col pericoloso espediente di Ingrossare le entrate del bilancio di compe- esprimendo al Governo ed al popolo elioni".- :*nza con le cifre degli avanzi accertati dei le più vive e sincere condoglianze. Mutano I precedenti esercizi. nel corso vario della storia e nell'intreccio I Ritiene eh» le spese incontrate per la guercomplicalo delle situazioni internazionali gli { «a con la Turchia avrebbero dovuto essere personale di soccorso. Questa autorizzazione fu loro accordata. Stasera tardi, poi, un comunicato ufficioso annunciava: «Il Governo è stato informato che, in seguito all'inchiesta aperta dall'autorità civile e militare, era stato riconosciuto che gli ufficiali tedeschi furono costretti ad atterrare col loro biplano per motivi di forca maggiore. In tali condizioni è stato ciato agli aviatori l'autorizzazione di ripartire. Essi hanno lasciato Arracourt, alle 5, per via aerea, dirigendosi a Metz. Prima della loro partenza, gli ufficiali che montavano il biplano hanno tenuto a ringraziare i! sotto-prefetto di Luneville della sua cortesìa e delle misure prese per proteggere il loro apparecchio. Il biplano ha ripreso il volo senza che sia avvenuta alcuna manilestazione tra la folla, quantunque essa l'osse numerosissima ». Intanto si apprende che questo areoplano era partito nella mattinata da Darmstadt insieme con altri tre biplani militari Tutti dovevano dirigersi verso est in compagnia di uno Zeppelin. Uno degli areoplani ha dovuto prendere terra a Deuspont, nel Palatinato : si ignora per quale causa, ras> ei sperava che potesse riprendere il volo in serata. Lo Zeppelin, è sceeo pure sul terreno (Mie manovre nella stessa loca. MI». Uno degli altri areoplani ha tatto un venire al centro di aviazione la richiesta di dula del Zeppelin, ci sia permesso di osservare che tutte queste loro disgrazie dipendono dalla mancanza di abilità. Sono ben disgraziati i. nostri vicini, dobbiamo confessarlo! Se il nervosismo che esiste in Germania per l'incidente di Nancy esistesse anche m Francia, che cosa accadrebbe? Per fortuna rMe la nostra opinione pubblica è calma e sa ponderare gli avvenimenti! Anche questo incidente però dimostra una volta di più quanto sia necessario un codice internazionale dell'aria. Fra vicini che si trovano a contatto, unn vita simile non e niù possibile, se la mala lede dell'uno di essi coglie tutte le occasioni per creare delie difficoltà. Se noi non volessimo mostrare alla Germania il nostro contegno calmo potremmo chiederle spiegazione, ran. noi non faremo nulla e se si esita in Germania a riconoscere la nostra costami» benevolenza, l'Europa potrà ancora una. volta convincersi che la Francia non ha alcuna Intenzione di turbare la pace del mondo à'. L'ineidtnte ili " bty-steuts., Eccovi ora 4M particolari sull'incidente dei boy-scouts. Domenica, nel pomeriggio, dodici o quindici boy-scouts tedeschi, dai 14 ai 15 anni, guidati da un capo dell'età di 20 anni, in tenuta di campagna, giunsero alla frontiera portando con loro bandiere tedesche. Giunti a Noveant, essi varcarono la frontiera, dopo di avere inchinato le loro bandiere dinanzi al palo indicatore bianco, azzurro, bleu e rosso. Il capo dei doganieri, visto che questa comitiva di giovani ,con alla testa le bandiere tedesche, penetrava nel territorio francese, si fece un dovere di avvertirli di non prose Iguire, ma essi invece proseguirono ancora senza curarci dolio proteste del gendarme. Dopo qualche tempo, però, essi fusorio co- *reMi » ritornare indietro. AUtr* fi e«|* atteggiamenti politici; ma restano le affinità durevoli a conciliare gli interessi, talora tran-, siloriamente divergenti, e questi non possono offuscare la visione dell'armonia dei più alti interessi permanenti, mentre su tutta la cozzante complessità di sentimenti, di passioni, di interessi, di dissensi e di multiformi fattori politici, sociali e morali, che agitano e dividono il mondo, si eleva sovrana la concordia e solidale l'indignazione della coscienza universale, contro il delitto esecrando. (Vive approvazioni). 11 genio ellenico ed il genio latino, associati all'opera immortale dell'elevazióne della umanità alle più alte cima del pensiero e ai più luminosi splendori della bellezza, hanno impresso nella scienza, nell'arto,, nella filosofia, nelle religioni e nello istituzioni del mondo moderno un'orma comune, trasformata e complicata da fattori posteriori diversi, ma non cancellata nè cancellabile mai. Risorsero, dopo lunghi secoli di dolore, l'Italia c la Grecia, ed oggi ! 'una si è già affermata tra le Nazioni maggiori, e l'altra, guidata attraverso a gravi ostacoli dalla illuminata esperienza del Sovrano così crudelmente ucciso, s'affaccia oggi con meritata fortuna a nuovi orizzonti di prosperità, e di grandezza. (Approvazioni). Proseguendo colla saggia misura che assicura i felici successi e li consolida nella via dsl progresso, la Grecia continuerà, ad avere la .simpatia, cordiale dell'Italia, che .si. associa con tutto il cuore alla sua legittima soddisfazione per l'opera compiuta, come con tutto il cuore si associa al suo cordoglio indelebile per la morto crudele del Sovrano illuminato e saggio, che di quell'opera mirabile fu tra i collaboratori più benemeriti, ftpprouaiiont). Vadano in quest'ora storica a S. M. il Re Costantino ed all'Augusta sua Consorte i fervidi voti del Govèrno, del Parlamento e della Nazione Italiana. (Vivissime approvazioni). PRESIDENTE (segni di attenzione) — Non appena fu nota la tragica-l'ine di Re Giorgio d.i Grecia, mi .affrettai, sicuro di interpretare fedelmente il .Vostro pensiero, ad esprimere a mezzo del nostro ministro degli Affari Estèri, -alla Camera ellenica le condoglianze della nostra Assemblea. Ma ora credo che voi vorrete, con voto solenne, giusta anche, un invito del ministro degli Esteri, rinnovare tali condoglianze che, mentre riaffermano i legami che avvinsero già Grecia e Roma nella storia della civiltà e lé avvinsero in tempi più recenti nelle lotte redentrici g col sacrificio dei nostri Santone di Santa Rosa e Antonio Fratti, sono anche giusto, .-dovuto omaggio aliai elevatezza, dèi senthnenU..che. guida;! Jfcmif nella vìtà-'1%ua '-Il '•detum^"'princtfìe;,'dèf! |<ruaM resta a ricordo iBdirtenttcabilo'- il-' sae testamento. [Approvazioni; ajiptauii). ■ .•■«,-. Pongo a partito la proposta dell'oli ministro degli Esteri. E' approvata all'unanimità. L'attentai» al Re di Spagna DI iSAN GIULIANO: — Ho l'onore di comunicare alla Camera che il giorno 13 corrente, a Madrid, un altro attentato, fortunatamente fallito,' è stato commesso contro S.: M. Alfonso XIII, re di Spagna. c L'augusto Sovrano, che tante voile ha dimostrato di aver tanto, forte l'animo e' tanto indomito il coraggio quanto-ha delta ed illuminata-la mente, ha con la sua serena fermezza, di fronte al pericolo improvviso, meritato una volta di più le entusiastiche ovazioni del suo popolo, cui si 6ono unite le felicitazioni unanimi e calorose di tutto il mondo civile. ' Il Governo italiano si è senza indugio reso interprete presso il Governo spagnuolo dei sentimenti del Parlamento e della Nazione, alla quale non possono essere-indifferenti le gioie ed i dolori della Nazione sorella. . « Un lungo .e variò, passato, che. risalo beh oltre i limiti.'dèlia sioria accertata, iiu. creato' tra i due pòpoli profónde-'affinità è multifórmi rapporti, che l'avvenire feconderà pel bene di entrambi e dell'umanità, elevandoli a sempre più alti destini e chiamandoli a contribuire in crescente misura ad ogni opera di civiltà e di progresso. k Vadano alla Spagna ed/ài suo Re j nostri voti cordiali ». (Vivissime approvazioni), ■PRESIDENTE: — La Camera si associa unanime alle nobili parole teste pronunciate dal ministro • degli Affari esteri ed esprime a 6. M. il Re di Spagna le più vive congratulazioni per Io scampato pericolo. (Vivissime approvazioni). L'on. PRESIDENTE- commemora-gli onorevoli Giuseppe De-Vecchi, Eugenio Bona,.Federico ,Garlanda, Pietro Casilli ed i senatori Afrlvabehe, Caravaggio e Carlo GuerrieriGonzaga.' Si. associano alle parole del presidente gli onorevoli MAGGIORINO FERRARIS, GIOLITTI a nome del Governo, POZZO MARCO, QUAGLINO, RONDAVI, PODRECCA. DI BAGNO; e la Camera delibera di mandare le condoglianze alle rispettive famiglie. Ninni importanti disegni di legge GIOLITTI presenta il disegno di legge: c Modificazioni agli articoli 73,. *7, SI-e 62 del testo unico della legge elettorale politica 30' giugno 1912 »; ■DI SAN GIULIANO presenta parecchi disegni-"di legge, fra cui quello per modificare il vigente trattato di commercio e di navigazione con gli Stati Uniti; ' SPINGARDI un progetto per la modificazione al reclutamento del fi. Esercito; LEONARDI-CATTOLICA ritira il disegno sui provvedimenti per la Marina libera e ne pre- il [ini. Mi Jan Sua diretto a Parigi Reme, 22, notte. Il Cardinale Vincenzo Vaiuiutelli, . Leeitq pontificio a Parigi, per il centenario di Granami, è partito, come 'è noto, ieri-'sera alle 19,55, verso la Francia II Cardinale prasfc posto in un vagone-salon speciale, 'hviato dal Presidente della Società t Paris-Lyon Mediterranée ». Viaggiano col cardinale, mons. Cerotti, padre La Fontaine, il suo Segretario, nonché un segretario dolla Società Ferroviaria francese. A salutare il Legato Pontifìcio, alla stazione, erano parecchi ecclesiastici ed alcuni componenti la colonia francese a Roma.. - -, , intorno a questo viaggio si è voluto affermare; senta un altro togSMaat^ . . . che il Cawìinale Vincenzo Vannutellì avrebbe! CALISSANO presenta il progetto circa la trattato un accordo fra la Santa Sede e ia | elevazione a L. 6000 dei ' depositi - fruttiferi Francia, ma l'«Osservatore Ramano» ha ca-:pressò le Casse Postali di Risparmio; . tesoricamento smentito questa missione. Ini CREDARO presenta un progetto per il.conrealtà, — dice la «Tribuna», — non sembra; corso del Governo alle feste pel contenario che il Card. Vannutellì sia investilo di alcunaj di. G. .Verdi a Bussato ed a Parma; ed un altro Le entrate doganali Rema! 22, sera. Dopo speciale autorizzato, è certo che oggi m!ce, si approva senza discussione-il disegno di Francia qualcuno cerca un ravvicinamento i legge : » Autorizzazione di spesa pt-r l'applitra la Francia e il Vaticano. Ciò potreobe fa-!cazTone della legge elettorale politica e riverire qualche colloquio tra il caitìina:£; e;chjesta di maggiori assegnazioni per lo stesquaìche personaggio irancese. j «0 >,COpo. » '■ SI inizia la discussione sul Bilancio del Tesoro Mentre incomincia a parlare" l'ón. Wollem Lo riscossioni dei diritti doganali e-maritii-jbo*g,! accompagnato dal- sottosegretario di mi; nella seconda decade del corrente mese, stat0 on, dì Scalea entra nella tribuna dinloammontarono a lire 11.430.000, con l'aumento malica per assistere alla seduta l'ahvtasnia J^SS^^^m^^etm^ri^k si reea.nella tribuna della stampa per fare portastone di altre granaglie, ÌSne di seoonda mUrUmàom, oBo e m «et» aonù- perl&oisntarl, ai quali viene presentate • I- giornalisti, si CnMengono hióveneate m ivenastoe^esfi il senatore Leia«e, e po-.-a e rrn laser * nostra ttlbuet, Inscritte nel bilancio ordtnarfo, anziché inscriverle in un separato conto corrente: ciò che, se è legale, certamente non giova alla sincerità del bilancio. Era più seggio partito chiedere direttamente i fondi per la guerra alla Camera,. piuttosto ohe provvedere con espedienti fiscali applicati in-via amministrativa e con forme attenuate di debiti, come emissioni di buoni del Tesoro e aumento della circolazione cartacea; mentre già alcu ne proposte, come quelle per modificazione al regime degli spiriti e per gli aumenti delle tasse scolastiche, sono i prodromi di un nuovo periodo di inasprimenti fiscali. , Nota che il sistema dei conti correnti aperti tra H Ministero del Tesoro e quelli della Guerra e della Marina, secondo lo spirito della nostra legislazione e le norme di un retto sistema finanziario, dovrebbe avere carattere meramente transitorio, mentre invece è andato acquistando carattere di stabilità. Anche in occasione del terremoto calabrosiculo fu aperto un conto corrente; ma le spese aggravarono i rispettivi esercizi finanziari. Trova anche pericoloso SI sistema delle anticipazióni del Tesoro ai vari Ministeri, censurando quanto a questo riguardo si è fatto, principalmente col Ministero dei Lavori Pubblici. ' Nota che lo entrate furono artifici a'mente ingrossate, incluticndovene alcune che non erano effettivamente tali: e che, tornando ad uri non lodevole sistema che era già stato abbandonato, ad alcune spese si e provveduto con debiti; cosi per alcune spese ferroviarie e per quelle relative alla costruzione di odifizi scolastici. In questo modo si è appunto artificialmente Ingrossato il reddito netto delle ferrovie. Non aveva dunque torto, ne ora stato soverchiamente pessimista l'oratore quando, nel maggio del 19». illustrava Iti una sua relazione la solidità del Tesoro, ma raccomandava vivamente - la- massima prudenza per l'avvenire. Riferendosi; A questo proposito, ad alcune polemiche giornalistiche con l'on.' ministro del Tesoro, respinge l'accusa di gontraddiEione che gli fu allora da questi rivolta, difendendo le conclusioni esposte e le previsioni ospresse in tale occasione. L'oratore riposa per pochi minuti. Per la sincerità' dei. bilancio. Riprendendo il suo discorso, l'on. WOLLEMBORG censura l'uso di accorgimenti contabili nella formazione dei bilanci: accorgimenti che costituiscono sempre un perìcolo ttor.' l'accertamento' della verità di una situazione-finanziaria:-,-, v Con tali espedienti si giunge a confonuere i-caratteri di un bilancio di competenza con quelli dì un bilancio di cassa. In sostanza, sì provvede alle spese, attingendo al credito ed agii avanzi di cassa. E, a rendere sempre meno chiara la situazióne, concorre la creazione di speciali casse con i relativi speciali bilanci. Aggiungasi la illusione del cosidetto « consolidamento » di alcune spese e l'artificiale riparto di altre urgenti in un grande numero di esercizi. Ciò che equivale alla creazione di onerosi debiti coi fornitori ed imprenditóri. Si augura che il Ministro del Tesoro faccia atto di lodevole resipiscenza, rinunziando a tali pericolosi espedienti. Di tale resipiscenza potrebbe èssere indizio il fatto di avere rinunziato alla doppia scritturazione delle'l&ensioni. E' bsn vero che alle critiche dell'oratore l'on. Ministro potrà rispondere che tutti i provvedimenti censurati furono approvati dal voto del Parlamento, ma come il Parlamento, secondo il motto inglese, non potrà mal mutare l'uomo in donna, cosi la volontà del Parlamento stesso non potrà mai per. forza di espedienti e di congegni più o meno ingegnosi mutare la verità-e Ia'realtà delle cose. (Interrtizioni del Ministro del Tesoro). . Anche in finanza conviene dire la verità, e niente altro che la verità. V Italia, con la meravigliosa abnegazione dei suoi contribuenti, ha dimostrato di essere dégna di conoscere e di sapere guardare in faccia a qualunque situazione (bene). Passando a considerare le, previsione per l'avvenire, l'oratore segnala l'incremento dell'entrata, il che significa il sempre maggiore sacrificio del contribuente. E' questo d'altronde un fenomeno comune anche agli altri Stati, in quanto l'incremento delle entrate è conseguenza dell'universale maggior Costo della vita. Senonchè, lo sforzo eccessivo dei contribuenti è rivelato da alcuni indici, quali l'aumentato numero dei fallimenti e la diminuzione dei depositi a scopo di risparmio ed altri. Aumenta d'altra parte In modo impressionante la previsione delle spese; perciò l'oratore non può prestar fede alla previsione di trentaqualtro milioni di avanzo, annunziati per l'esercizio 1913-1914. L'oratore osserva che già al momento presente risultano inadeguate molte delle previsioni,'e principalmente quelle attinenti alia difesa nazionale e quelle per la messa in valore della colonia libica. Altri conti di spese per 1 prossimi esercizi si ravvisano nelle esigenze di molti servizi, tra cui la scuola primaria e le scuole secondarie, le belle arti, i telefoni, il catasto, il demanio forestale, le ferrovie ed altri. (Interruzioni del Ministro del Tesoro). Concludendo, l'oratore osserva che dal quadro da lui tracciato' della situazione finanziaria non conviene trarne motivo di scoramento, v Italia ha- in sé tale dovizia d'ascose forze da superara ben più gravi difficoltà; ma conviene saper guardare in faccia la situazione c provvedere tempestivamente e adeguatamente con l'anima che vince ogni battaglia. (l'ii>« approvazioni; molle congratulazioni). Là Seduta è tolta alte oro 18,30. Illa Gresil e Illa Spagia Un testamento parlamentare Roma, 22, notte. n mmistro degli affari esteri, comunicando alla Camera l'uccisione del Re di Grecia e -l'attentato al Re di Spagna, ha pronanoiato duo discorsi nei quali ha fatto della fine diplomazia. NeUe. carnrneoaomwone di re Giorgio si è lanciato in una volata, classica per trovar modo di ammonirò mellifluamente la Grecia a non persistere nell'attuale atteggiamento poco amichevole per» l'Italia. E infatti ha detto: «Gli ■Reggiamenti politici mutevoli, non devono atte^ nuare le affinità durevoli e le superabili difficoltà a conciliare interessi transitori non devono offuscare la visione dell'armonia degli aiti interessi permanenti ». In altri termini ha fraternamente, ammonito il sud coflegia Venizelos a non ostinarsi nelle pre*1 tese territoriali che sono in antitesi col pioviteli interessi politici dell'Italia, a non insistere nelle inutili pretese della Grecia sul» ia costa albanese, che guarda l'isola di Cor* fù, perchè l'Italia non potrà mai permettere che emette, costa sia occupata da uns» Potenza militare qualsiasi, capace di faro della baia di Corfù una base navale, e gli' ha inoltf» ricordato il grand© Interesse che ha la Grecia, specialmente ora che s'affaccia con meritata fortuna, a nuovi orizzonti di prosperità e di grandezza, di vivere in ottimi rapporti colila vicina e potente ItaliaNel discorso in onore del re di Spagna, i'on. Di San Giuliano è stato molto cauto, memoro probabilmente del gran chiasso fatto a Parigi c a Madrid per le sue diobian-azioni che erano in corso degli accordi mediterranei tra l'Italia e la Spagna. Oggi si è limitato a dire che l'avvenire fa* condola le profonde affinità e i moltiformS rapporti tra i due popoli. Evidentemente la odierne affermazioni. sono molto più vaghe di quello che egli fece nella discussione dei bilancio degli affari esteri. Si può anche arguire che sulla via degli accordi mediterò rane!, anziché un passo avanti, si e fatto un -passo indietro. ; Auguriamoci che ciò non sia, perchè sarebbe davvero deplorevole che il Governò spagnuolo si fosse arrostato di fronte alla gelosia di un'altra Potenza. La Spegna ha tutto da guadagno re e nulla da perdere da un intimo riavviednamento all'Italia, ed ò ben naturale elio essa tuteli la sua potenza mediterranea per mezzo di un accordo coll'Italia, che è la Potenza più mediterranea del mondo. Sono gli interessi presenti non i ricordi del passato che spingono l'Italia e la Spagna ad intendersi e procedere in pieno accordo. La circostanza che il presidente dsl Consiglio, presentando il suo disegno di legga contenente le modificazioni alla leggo elettorale politica, non ha chiesto nulla sulla via da seguire, — la qjual cosa vuol dire che il disegno di legge prenderà la via ordinaria degli uffici che non è la più breve, —« è stata molto cctfhirnentata nella sala dei Passi Perduti, ove alcuni deputati hanno ravvisato ih ciò un indizio sicuro che l'on. GioKtti non ha fretta di veder approvato"3 disegno di legge, ossia che le eiezioni generali avranno luogo in autunno. La presentazione del disegno di legge contenente i provvedimenti per la istruzione classica tecnica nautica e normale è passato quasi del tutto inosservato. Dopo lo svolgimento delle interrogazioni, tra le quali una sulle eterne difficoltà ai introdurre fiori italiani in Francia e il sorteggio degli uffici, abbiamo assistito al canto del cigno cteìi'on. Wcllamborg, deputato di sei. legisitalure. L'on. Wollemborg, dì cui l'ultima elezione fu molto contrastata, si è tenuto quasi sempre in disparte durante la presente legislatura; convintissimo che non sarebbe stato rieletto, non ha voluto prender parte nemmeno alle votazioni segrete. Ora oho la Camera è entrate nel periodo agonico, è uscito dalla costante riserva per pronunciare un grande discorso finanziario, direi quasi per dettare il suo testamento parlamentare. L'on. Wollemborg è un vecchio e impenitente pessimista in fatto di finanza. Sono molti anni ohe egli sostiene ohe il bilancio è in forte disavanzo, come sono molti anni che i suoi apprezzamenti e le sue previsioni sono fortunatamente smentiti dai fatti. L'on. Wollemborg è stato sempre agli antipodi dell'on. Maggiorino' Ferraris: quegli sempre molto pessimista, questi sempre molto ottimista. Parecchi dicevano che esageravano l'uno e l'altro, ma dei due non è stato l'on. Wollemborg che si è trovato in pieno accordo colla realtà; è stato l'onorevole Maggiorino Ferraris che ha avuto una graude soddisfazione: «la guerra fatta, colle ordinarie risorse ». Le colonie italiane in Is?izzera hanno festeggiata il Natale di Roma Basilea, ss, nottt. Ieri, 21 aprile, M Natale di Roma fu festeggiato da tutto le eolonile italiane della Svizzera. Da Basilea a Zurigo si ebbero delle simpatiche dimostrazioni di italianità. In parecchie città, come a Zurigo, Il Natale di Roma fu festeggiato ieri per la coincidenza con la domenica. A Basilea si celebrò con I-intervento del console d'Italia, commendatore Nagar, del console di, Francia e delle più note autorità cittadine.. Ebbe luogo un concerto, dopo un discorso del presidente della « Dante Alighieri», nob. ing. Tommast. Il pianista torinese, docente all'Accademia di Ginevra, ligo Borelli, fu molto applaudito. La riunione fu animata e simpaticamente cordiale. Erano notate numerose spiccate personalità della colonia iteRene e cittadine. 0. Ex soHdale ti taoza Impazzite Savona, 22, notte. H' trentaduenne Cesare Slitta, trovandoti mesi sono a Cogoleto, corno vice brigadiere delle guardie di- finanza, s'innamorò di una; ragazza del paese, colla quale ben presto annodava un'intima relazione. Dopo alquanto tempo, raffreddatosi i rapporti fra f due innamorati, la ragazza fece frequenti scenate allo Slitta ed infine narrò ogni cosa ai suoi superiori, ohe dopo un'accurata inchièste, lo espulsero dal Corpo. Il povero giovane ne provò un grande dolore. La disoccupazione o la vergogna della punizione di fronte ai suoi superiori ed ai suoi compagni lo pr-eoccuiparono assai. - Abbandonò senz'altro l'Italia e si recò a Montone, presso un sua ,1'ra'tello; allo scopo di trovarsi un'occupazione cho gli facesse guadagnare da vivere. Il fratello di lui però, dopo alcuni giorni cohstatò ohe l'ex vice brigadiere non aveva la mente a posto, perchè commetteva una quantità dt stramberie e teneva un linguaggio sn-anissimo e econnesso, e decise di riaccompagnarlo in Italia per farlo visitare. Ieri, nel viaggio, lo Slitta, rimasto incustodito nello scompartimento, essendosi 11 fratello di lui allontanato un momento, tentava prclpitarsi dal tinstrino, ma una signora lo afferrò per le gambe e lo tenne slado gridando, tinche non giunsero in aiuto alcuni altri DaseesKeri, tra cui il fratello. Giunto il treno alla nostra stazione, nei pochi minuti di fermata il pazzo scendeva ad un tratto e ten. tava gettarsi sotto il diretto proveniente da Torino, ma venne anche questa volta trattenuto In tempo. U disgraziato avendo dato in ismante, veniva trasportato in barella ali pOT)édale di San Paolo, donde, essendo stato riconosciuto pazzo pericoloso, veniva acconv pacnato al Manicomio provinciale di « Proto- bagnato Zanino », su qu^* **■ uuguicw. -. —e- - fece dunaue ritorno allo stesso paese dove fri diservizio nella R. Guardia dt Finanza, ejlovw ebbe a conttaarre quelle relaslon» *• f» ni fatele. i Areoplano tedesco disceso ad Arricourt Gl'incidenti alla frontiera franco-germanica Areoplano tedesco disceso ad Arricourt L'iofito Illatorniprovveereper l'avvenire (Servisi» speciale della Stampa) Wsney, al, em. I mStemau», alle ore 7,45, un areoplano te- smdesco dalla forma di biplano, e aul quale si S"trovavano il capitano Devall (capo della se-lcosione aerea di Darmstadt) e il tenente von è Mirbach, del reggimento di fanteria N. 31, _ ."ha atterrato all'estremità nord di Arra-iB1Scourt, a cento metri dalla strada diparti- jte- mentale N. 16. |zloli capitano Devall ha dichiaralo che era, "popartito da Darmstadt, dirigendosi a Metz « e che era stato costretto ad atterrare man- —candogli la benzina. Ha soggiunto che, d'ai- 31 tronde, credeva di prendere terra in terri- tedtorio tedesco. Il capitano della gendarme-|chria ed il sotto-prefetto di Luneville e le a! tre autorità, subito avvertite, si sono recate sul posto. L'areoplano è sorvegliato dai gendarmi e dai doganieri. {Ag. Stefani). "Provocazione tedesca» (tosi dice la stampa francesi (Servizio tacciale della Stampa). Parigi, 22, notte. A proposito 'dell'atterramento di un areoplano militare tedesco sul suolo francese, fatto che provoca una sensazione enorme, i giornali parlano nettamente di una « provocazione tedesca » e fanno questa piccola effemeride degli ultimi avvenimenti: 3 aprile: Io « Zeppelin^ 4 » è sceso a ' Luneville; 12 aprile : una « banda » di tedeschi provoca degli incidenti a Nancy; 15 aprile: il capitano Lemcrle viene arbitrariamente arrestato sotto l'accusa di spionaggio; 20 aprile: viene arrestato, dietro accusa di spionaggio, il capitano Saraty, a Aschafenbarg; 20 aprile: una banda di boy-seouls "di Metz penetra in territorio francese fra Noveant ed Armeville. spiegando la bandiera tedesca. 22 aprile : discesa di un bipiano militare tedesco ad VtrracouTt. La «Ma ufficiosa - Istruzioni a Canbon Ecco ora il testo della nota ufficiosa sull'atterramento dei biplano tedesco: «Stamane, allo ore 7,30, è atterrato presso Arracourt, a cinquo chilometri dalla frontiera, un biplano tedesco. L'apparecchio, di modello Heller, con motore di settanta cavalli, era montato da due 'Ufficiali in divisa: un capitario aviatore ed un sottotemente di fanteria, eci aveva volato su territorio francese per circa sei chilometri. Gii ufficiali hanno dichiarato di essere partiti da Darmstadt, diretti a Metz, verso le cinque del mattini o; di avere •perduta la direzione, a causa della nebbia nei dimtoml di Dieuza e di non esigerti accorti di essere in territorio francese che dopo avare atterrato od interrogato gli abitanti. al! sotto-prefetto di LuneviMe ha verificato ! itinerario seguito daM'areoplano ed ha interrogato gli ufficiali che do montavano. Tre ufficiali aviatori de! cani-ri di Toul, Epinal e Verdun ed un capitano aviatore di Nancy sono stati inviati sul posto dall'Autorità militare. Le Autorità, civili e «ìiiìttarrl sono d'accordo nel riconoscere che l'atterramento è dovuto ad un caso di forza maggiore. I ri? euiltali dell'Inchiesta, attualmente accertati, 'lasciano credere che il biplano potrà riprendere iJ suo volo in serata. * Sono state inviate istruzioni all'Ambasciatore a .Berlino, per invitarlo a richiamare tutta t'atuenzione del Governo Imperiale sui ripetuti atterramenti di dirigibili ed areoplani tedeschi In Francia, presso la frontiera, e sui gravi inconvenienti che potrebbero nascere da questi deplorevoli Incidenti. C&mhan è stato incaricato di domandare alla Caneellerl-a^iedesca di far proQdere misure per evitare il ripetersi di simili fatti. Sono state d'altronde rateiate conversazioni tra l due Governi par giungere, quanto più presto è possibile, ad un accordo, che-precisi le norme da applicarsi nelle difficoltà che possono sorgere tra loro, riguardo aU'areonautica >. L'areoplano riparto Ulteriori particolari dicono che appena l'areoplano ebbe toccato terra, i due ufficiali tedeschi, che si erano smarriti poco prima per la nebbia, incontrarono una bambina, alla quale chiesero in francese: « Dove siamo ? ». La bambina, che era la figlia del sindaco di Arracourt, rispose loro: « Siete in Francia!». Tosto vennero avvertiti il setto-prefetto di Lune\'ille, il commissario speciale di Arracourt ed il capitano della gendarmeria del dipartimento. Gli ufficiali dell'areoplano subito domandarono di poter fare per-. cosstoduma"mprriestale defuseSodeniMsi chdiprLaa unsocitoripiditeceindoindefrteNgqdsisiui ade dsursaccdmdsevnsvèCanzaavgqii tdadpasbrscmvscmranotscGcvnnlpersonale di soccorso. Questa autorizzazione fu loro accordata. Stasera tardi, poi, un comunicato ufficioso annunciava: «Il Governo è stato informato che, in seguito all'inchiesta aperta dall'autorità civile e militare, era stato riconosciuto che gli ufficiali tedeschi furono costretti ad atterrare col loro biplano per motivi di forca maggiore. In tali condizioni è stato ciato agli aviatori l'autorizzazione di ripartire. Essi hanno lasciato Arracourt, alle 5, per via aerea, dirigendosi a Metz. Prima della loro partenza, gli ufficiali che montavano il biplano hanno tenuto a ringraziare i! sotto-prefetto di Luneville della sua cortesìa e delle misure prese per proteggere il loro apparecchio. Il biplano ha ripreso il volo senza che sia avvenuta alcuna manilestazione tra la folla, quantunque essa l'osse numerosissima ». Intanto si apprende che questo areoplano era partito nella mattinata da Darmstadt insieme con altri tre biplani militari Tutti dovevano dirigersi verso est in compagnia di uno Zeppelin. Uno degli areoplani ha dovuto prendere terra a Deuspont, nel Palatinato : si ignora per quale causa, ras> ei sperava che potesse riprendere il volo in serata. Lo Zeppelin, è sceeo pure sul terreno (Mie manovre nella stessa loca. MI». Uno degli altri areoplani ha tatto un venire al centro di aviazione la richiesta di dvddsnmrpdsdcttdgsI- I ma» donneggiato, sicché dovette .essere smontato. Il terzo areoplano, avendo sba- j S"at° rotta venne ad atterrare ad Arra- j lcourt- '« quanto all'ultimo areoplano, non è ancora segnalato il suo arrivo a Metz. _ ." nuovo prefetto della Meurt et Mosetle, iB1Sn°r Rebul, subito avvertito dell'incidenjte- ne «a dato Immediatamente comunica|zlone al Governo. Egli ha latto al corri¬ "pondente dell'Affensia Fournier le seguen « dichiarazioni: — vi e alcun dubbio che l'incidente 31 dev? ad un semplice orrore. Gli ufficiali tedeschi sono in buona fede quando di|chlaran° di essere discesi in territorio Iran e a o , o a , r io; a se li o ne al y ic è i? i, nare ui a e aan lite ue è me rna ffico na e: la oto ra ar-. cose solo per forza maggiore. Essi, del resto, come ormai è accertato, si erano perduti nella nebbia, che era assai fitta nella mattinata. " Questo si chiama giocare eoi fitto! „ l giornali francesi commentano variamente questo incidente, « Ècco — scrive li Temps — una nuova imprudenza tedesca. Noi speravamo che l'esperienza dell'incidente di Nancy bastasse a ristabilire una maggior prudenza da entrambe le parti, allo scopo di evitare qualsiasi incidente, ma invece non è cosi. Tale speranza fu delusa, e a ciò non basta l'affare dei boyseouls. Noi vediamo qui che i membri di Una Società militare, comandata da un ufficiale dell'esercito attivo tedesco, sono entrati domenica in territorio francese m uniforme e con Musiche e bandiere. Qui, bisogna confessarlo, si tratta di giovani spensierati, sebbene ancho dei diciottenni sieno già in grado di distinguere il palo della frontiera e di com prendeva ciò che essi stanno per commetterò La stampa tedesca ha tòrto di continuare ora a parlare dell'incidente di Nancy, e sarebbe un'imprudenza da parte nostra il volerlo risollevare. Ma intanto, con questi continui incidenti bisogna però riconoscere che gli aviatori tedeschi, fanno dei coniinai voli sul territorio francese,, e che alle volte persino dei piccoli drappelli dì boy-scouts 'si permettono di varcare la frontiera. Noi speravamo che i tedeschi avrebbero seguito il nostro esèmpio', cercando di evitare qualunque incidente, ma invece anche oggi due ufficiali tedeschi scendono nel territorio di Arracourt. Nel momento in cui scriviamo non è avvenuto alcun incidente, ed è una fortuna. La popolazione della frontiera è eccitata ed in lotta con i giornali tedeschi, che giorni fa, dopo gli incidenti di Nancy, trattavano la Francia come il rigagnolo dell'Europa. Ora ecco che proprio in questo momento vengono fatte, precisamente dove trovasi quella popolazione, delle, incursioni. Questo si chiama giuncare col fuoco e si finirà, a furia di incidenti, col venire ad una tragedia. Si potrebbero invece consigliare i boy-scouts a dirigersi verso la parte opposta alla frontiera, ai dirigibili ed agli aeroplani di non venire a volare sul nostro territorio e correre poi il rischio di essere trascinati dalle correnti fino a 150 chilometri sul nostro suolo. Noi domandiamo ora: se Invece di aeroplani, di dirigibili e di boy-scouts tedeschi spintisi in territorio francese, si trattasse di aeroplani, di dirigibili, di 6ov-seouts francesi che la sfortuna avesse spinti in terra tedesca, cìie cosa sarebbe accaduto? che cosa avrebbe detto l'opinione .tedesca? Basta ricordare il modo corPil quale è stato tratta.to'I'fticMente' di Nancy per immaginare il modo nel quale sarebbero stati trattati gli altri, sé/ifiVecedi essere l'autrice, la Germania fosse stata fa vittima. E' per questo che noi invitiamo i nostri vicini ad essere sinceri e leali, ad essere più attenti, a non fare ciò che essi non vorrebbero fosse fatto loro s. " Qualcosa si sta preparalo iti La Patrie scrive: aIchto fen«Se si domandasse se questa volta la colpa è della Germania noi risponderemmo di no. Ciò che e vero però si è che i dirigibili e gli areoplani degli ufficiali tedeschi volano sulle nostre fortezze ed esaminano le nostre posizioni strategiche; poi cadono per difètto di abilità. Sta bene : questa volta ò mancanza di abilità, rna vi poteva essere però nel loro viaggio qualche cosa di affine collo spionaggio. Ecco Quello che bisogna constatare: che qualche cosa bì sta preparando a che questi incidenti non sono che i prodromi. E dire che i tedeschi avevano annunziato che se un aviatore francete si fosse avanzato sul suolo tedesco l'avrebbero preso a fucilate! Ecco che ancora una volta di più il contegno corretto della Francia appare evidente. A proposito poi del capitano francese Lernerlc, arrestato arbitrariamente sotto l'accusa di spionaggio, sappiamo ora che egli è stato rimesso in libertà: questo dimostra che i tedeschi hanno riconosciuto i loro torti. Abbiamo noi pensato di richiedere alla Germania sanzioni per coloro che hanno arrestato il capitano temerle? Abbiamo noi chiesto di punire chi aveva commosso il delitto come essi hanno chiesto di punire i colpevoli del delitto dì Nancy? • . Vlntranstgeant : r Un nuovo incidente si t- prodotto questa mattina ad Arracourt. I nostri vicini naturalnjènte ci risponderanno che essi non sono andati a cercarlo. Fortuna per loro che noi nemmeno questa volta non diamo troppa im oortanza alla faccenda! Quando però un aviatore francese, che non era nemmeno militare, scese in Germania fu accolto assai male. Ora ciò che noi abbiamo fatto per il dirigibile Zeppelin daremo anche per l'areoplano. 11 Governo francése farà ancora vedere la sua correttezza e libererà i due aviatori. NOI non vogliamo incidenti e non vogliamo questioni. Poiché, però, gli ufficiai] tedeschi che sono scesi questa mattina sul nostro territorio lamenteranno Ir stesse cause che per la ca- IIbvavicersazasicmsi d-anucunufecodamzaaplagr• mstnuaferreufamtidiplriprsoasriMcapdctrcoilPpmmCbfiodsziaGsl'pdsdsPsatsmdoffin ihe atrati5, ma are orre so asa amri mot, a, il ul a. un di dula del Zeppelin, ci sia permesso di osservare che tutte queste loro disgrazie dipendono dalla mancanza di abilità. Sono ben disgraziati i. nostri vicini, dobbiamo confessarlo! Se il nervosismo che esiste in Germania per l'incidente di Nancy esistesse anche m Francia, che cosa accadrebbe? Per fortuna rMe la nostra opinione pubblica è calma e sa ponderare gli avvenimenti! Anche questo incidente però dimostra una volta di più quanto sia necessario un codice internazionale dell'aria. Fra vicini che si trovano a contatto, unn vita simile non e niù possibile, se la mala lede dell'uno di essi coglie tutte le occasioni per creare delie difficoltà. Se noi non volessimo mostrare alla Germania il nostro contegno calmo potremmo chiederle spiegazione, ran. noi non faremo nulla e se si esita in Germania a riconoscere la nostra costami» benevolenza, l'Europa potrà ancora una. volta convincersi che la Francia non ha alcuna Intenzione di turbare la pace del mondo à'. L'ineidtnte ili " bty-steuts., Eccovi ora 4M particolari sull'incidente dei boy-scouts. Domenica, nel pomeriggio, dodici o quindici boy-scouts tedeschi, dai 14 ai 15 anni, guidati da un capo dell'età di 20 anni, in tenuta di campagna, giunsero alla frontiera portando con loro bandiere tedesche. Giunti a Noveant, essi varcarono la frontiera, dopo di avere inchinato le loro bandiere dinanzi al palo indicatore bianco, azzurro, bleu e rosso. Il capo dei doganieri, visto che questa comitiva di giovani ,con alla testa le bandiere tedesche, penetrava nel territorio francese, si fece un dovere di avvertirli di non prose Iguire, ma essi invece proseguirono ancora senza curarci dolio proteste del gendarme. Dopo qualche tempo, però, essi fusorio co- *reMi » ritornare indietro. AUtr* fi e«|* ipn1pPrnaatFtercsFtpo fece dire in tedesco, da un ano seguace che conosceva il francese: — Risponda che noi sappiamo di essere in territorio francese. Il comandante dei doganieri richiese 1 documenti, ma i boy-scout» non ne portavano alcuno e non vollero dichiarare a quale società ossi appartenessero. Finalmente essi, in seguito allo proteste, Uscirono dal territorio francese senza che venissero loro sequestrato le bandiere.