Un discorso politico dell'ing. Bosio

Un discorso politico dell'ing. Bosio Un discorso politico dell'ing. Bosio Candidato politico pel collegio di Briclierasio San Seconda di Ptnerolo, 20, notte. Oggi, nella ridente borgata di San Secondo, il più meridionale Comune del vasto Collegio di Brlcheraslo-Torre Pollice, si sono raccolti numerosi sindaci a autorevoli personalità aeila regione per ascoltare il discorso del commendatore ingegnere Ernesto Bosio, sindaco di Pinerolo, il quale, in seguito alla pubblica rinuncia dell'on. prof. Enrico Soulier da rappresentante del Collegio, venne designato candidato politico d'elle forze costituzionali. San Secondò, fin dalle primo ore dplla serenissima giornata primaverile, e insolitamente animato: bandiere nazionali o stendami cogli stemmi dei Municipi dello vallate valdesi e della Luscrna, sventolano dai balconi e dalle finestre del pubblici e privati edilizi, n cortile dello scuole municipali, lindo e arcorato, è gremitissimo-di elettori di ogni classe e di ogni condizione, che salutano, con granai applausi, il comm. Boslo, al suo arrivo in paese. Il sindaco di San Secondo accompagna l'ing. Boslo nella sala municipale, dove, mentre viene offerto un rinfresco agli intervenuti, si procede alle presentazioni cordialissime del candidato; presentazioni che si riducono a cordiali e affettuoso Strette di mano, perche 1 ingegner Bosio 6 noto a popolarissimo in tutta, la plaga. A mezzogiorno In punto, nel cortile dell'Asilo Infantile, trasformato in un ampio e elegante padiglione, ha luogo il banchetto, in fine al quale ring. Boslo pronunetorà il suo discorso-programma. Gli Intervenuti sono circa 200: il festeggiato, comm. Boslo, siedo tre. sindaci di Cavour, cav. uff. Bertonl^ùstm, c di San Secondo, cav. N. Basile. Sparsi alle diverse lungho tavole, ornate di primole e m viole, oltre a tutti i consiglieri comunali ai San Secondo, si notano 1 sindaci dl.Osasco, slg. Vettone, di Bobbio Pollice, cay. Geymonat, di Luserna San Giovanni, cav. Jalle, di Androgna, sig. Travors Lorenzo, di Lusernetta, slg. Tomaso Re, di Rorii. sig. Muglia, di Inverso Porto, slg. Moimet. di Pramollo, signor Sappet Alessio, di Prarosttno, signor Paschetto, di San Germano Chisone, tenente-colonnello-cav. uff. Stefano Balmas, di Torre Penice, cav Arnoletto, di Villar Penice, signor Bonjour Giovanni. Oltre a alcuni narroci cattolici o valdesi del diversi Comuni, si notano i professori dott. Jahler e dott. Jalla, del Collegio Valdese, di Torre Pclllce, l'avv. Co tombino, di Torino, l'avv. Cesare Marcellino, l'avv. cav. Rol, direttore della Banca Commerciale di Torino, il comm. Masselli, di Cavour, il cav. avv. Fordott, il signor Bonlscontio, l'avv. M. Moggi, i signori dott. Berlelti. 1! cavaliere Orossi-Boero, l'avv. prof. Emilio bonaldY llbsro docente alla Regia Università ai Torino, il presidente della Società Operaia di San Secondo, con numerosi soci, il ie.0l°e0 sac. Martin, presidente dell'Asilo Infantile di San Secondo, e altre moltissime personalità del Collegio. Di Pinerolo sono presenti: u cav. Maffel, l'avv. Attilio Fcr. il banchiere ragioniere Annand, il prof. Giuseppe Perrcm. direttore didattico, il cav. avv. dottor A liaud, presidente del Consiglio notarile di Pinerolo. . Al levar delle mense, 11 segretario comunale di San Secondo legge numerose auesioiil.ua le altre quelle dell'avv. cav. uff Amedeo Buglione del comm. Poyron, consigliere P'ovin; clale di Cavour, del marchese Emanuele d San, Germano, dell'avv. Bachi, ut l orino, d undici consiglieri di Bobbio_Greihcu 0 elei sindaci di Fenile e di Campiscono. Il sinuato di San Secondo comunica una lettera dct: l'on Soulter, il quale dichiara di nuovo Ui non volersi più presentare, e raccomanda ai Uberi elettori, che per tanti anni hanno dato il voto-a lui. di combattere la buona battaglia patriottica sul nome di Ernesto Bosio. Evidentemente commosso, il comm. Bosio si alza a ringraziare della, magnifica dimostrazione di affetto fattagli da rari e provati amici, i quali si accingono a combatterò sul suo nome una battaglia per gli ideali che sono l'orgoglio del Collegio Industre e laborioso Dopo aver ringraziato l'amico Sodller e tutti i sindaci e. le Autorità intervenute, 1 Ing. Bosio In forma piana, tranquilla, ma eloquente, espone, le linee, generali del suo programma politico. Fedele all'istituto monarchico egli si dichiara seguace della politica liberalo e democratica dell'uomo illustre che presiede il Governo e che nelle ore di riposo cerca pace salute in una terra del Collegio e del suo fraterno amico Facta. Devoto alla famiglia.. die .credei -Ita base vera o etica della società civile, dichiara, che 1 suo studio affettuoso sarà sempre rivolto alla scuola primaria e media, che servono a integrare l'educazione famigliare. Il comm. Bosio, con lucida e sicura parola, si occupa, del problema agricolo, che giudica il maggior problema della vita italiana: «Nell'agricoltura, c'èl 'avvenire di molte plaghe ora ancora buone e spoglie: per"la. trasforma zionc e la ricostituzione delle colture occorrono spese di notevole importanza, che sarà bene affrontare coraggiosamente». Favorevole a un'azione dello Stato, clic protegga ogni Industria, egli vorrebbe che lo Stato favorisse intelligentemente specialmente l'industria madre, l'agricoltura e il tipico lavoratore italiano: il contadino; vorrebbe che a tutti gli agricoltori fosse esteso 1 obbligo delle assicurazioni. L'oratore accenna intine alia necessità delle spese per l'Esercito e per l'Armata, fra grandi applausi. Non è ammissibile l'amore verso la Patria! senza un sentimento di ammirazione verso l'Esercito e l'Armata, che, finche vi saranno dei confini da difendere, e si avranno degli altri Eserciti, delle altre Armate da eventualmente fronteggiare, dovranno pure esistere. Essi sono gli elementi di forza, che. mentre assicurano la integrità dei confini, nennetlono di godere i benefizi della pace con il più tranquillo e progressivo svolgimento di ogni funzione civile ». L'oratore si dichiara favorevole a tutto lo spese per l'Esercito e per l'Armata, compatibili con la potenzialità economica della Na- ''ione Con un nuovo saluto al Re e con un pensfe ro devoto e mesto ai caduti in Libia, nella guerra coloniale, che ha fatto dell'Italia una Potenza temuta e forte, l'oratore chiude il suo discorso fra un'ovazione interminabile e commossa. , , , Il sindaco di Cavour si alza e legge un oidlne del giorno, proponendo, fra gli applausi, la proclamazione del comm. Bosio a candidato liberale del Collegio. . Ultimo parla l'avv. Colombino, inneggiando alla Patria grande e forte, guerriera e'paciflca, e alla candidatura Bosio, degna di un popolo che, nella solitudine delle sue valli, lavoro per la famiglia e per il Paese.