Le truffe del sedicente conte Rossi sulla riviera ligure

Le truffe del sedicente conte Rossi sulla riviera ligure Le truffe del sedicente conte Rossi sulla riviera ligure Partoneaurlzio. 19, fra. r.o trufie del sedicente conte Rossi, in danno, della Cooperativa pellettieri di VenUmiglia, lo scandalo che esse hanno sollevato, io persone coinvolte nella faccendu, sono l'oggetto che: interessa tutta la Riviera Ligure, data la notorietà dei protagonisti e la entiià del doto, che: ascendo a circa mezzo milione. La « Società Peli altieri &. sedente In VenUmiglia, si era costituita nel marzo JS02 con sessaiilaclnquemlla lire di capitale in azioni. Il Consiglio ùlarnministrazione era costituito da operai: presietlsva. l'operaio Giuseppe Sosio: il collegio dei sindaci era formato dai signori: geoni. Federico Notavi; Angelo Azzaretti, chimico-farmacista; Dandolo Rossi, segretario-contabile; Materasso. cassiere, di professione operaio pellattiere. Gli altri erano lutti onerai. La lavorazione ed » commercio dei pellami avevano eia. conferito un posto eminente nel commercio del genere alla "Società anonima caeperativa tra pellatfieri ed affini» in VenUmiglia, talché il pro dott0 era ricercatissimo e si prevedevano ottimi dividendi. Senonchè la dismlsurata fiducia riposta dagli operai nel segretario Rossi: la 11- berta lasciatagli di fave e disfare a suo taJcnj0 _ Inva<Jendo un Ciimp0 non suo _ operazioni commerciali e finanziarie, senza controllo del Consiglio d'amministrazione ne del collefi0. sindacale; la scaltrezza dello slesso segretario, furono causa di una vera ra¬ vina. Ed ceco come: il Rossi Dandolo, contabile clcll'azieiiaa, teneva nelle sue mani tutti i rejgg£ & ffimnl ^ìX&SZ di amministrazione e dei sindaci, facendo seni pre comparire la Società in floridissime condizioni. In latto, però, le azioni erano molto in ribasso, tantoché, nel 1900 o 1907, già mezzo milione era il deficit della situazione finanzia- op'fdgSLlauacdoc ria, mentre ognuno credeva che tutto andasse la "J681'10' ?nzi % 8°nfle vele! Dandolo Rossi, creduto il perno dell'azienda, non era dunque cne il perno della rovina di essa, poiché, secondo le imputazioni confer- «nategli dalla Camera di Consiglio del Tribù^ ** TtZSft£SS3S& indebite, abusi di effetti in bianco, di accetta zioni cambiarie e di somme di denaro, che menarono grave scandalo in tutta la regione, Emrat0 èome segretario-contabile a cento Ui.e ,nensili, il Rossi si converti poco tempc enlo mpo dopo in un pezzo grosso dell'azienda, appro i Attendo della grande fiducia che la sua parsi i»on a, il suo tatto ed anche la sua iMelìigen- . avevano lBpiraU) nell'amministrazione della ;cooperativa. E cominciò a menar vita di gran I signore, con relativo automobile, scialàequan: do a profusione il denaro altrui, e, novi dimen¬ dican>j0 dl prcmunirsi dalle eventuali insinua• 7Ìonj d(>i pettegoli e di coloro che a ragione !si meravigliavano del suo nuovo stato di vita, |col far credere di essere rappresentante di i grandi e rinomate case di automobili, di : chamvome, di assicurazioni, ecc., che, per le i cifre forti d'affari che egli faceva in grazia del suo savoir fnlre e del buon nome di esse, gli corrispondevano laute provvigioni. Presto la Sezione d'Accusa, presso la Corto di \ppelln di Genova rivedrà l'istruttoria, avendo, come sapete, la Cooperativa di VenUmiglia, fatta opposizione alla recente sentenza della Ca ..?£*^^&^lé^ai<itep<tténìò che dichiarava mera di Consiglio m >an neaio, cne nicmaraya| arico del '>non luogo ii procedimento penale a !Rossi per uno dei tanti reati ascrittigli, ;

Persone citate: Angelo Azzaretti, Federico Notavi, Giuseppe Sosio, Rossi

Luoghi citati: Genova