La malattia del Papa

La malattia del Papa La malattia del Papa H ppot liaitehiafaVa assicura un miglioramento sensibile - Non tutte le inquietudini sono eessate nei Circoli vaticani - Congetture, induzioni e previsioni della stampa cattolica estera. ( Per telefono alla STAMPA) 19, -natiino. L diii dl P i i Le condizioni del Papa si avviano verso un deciso miglioramento, per quello almeno che ^riguarda l'infermità sopravvenuta dopo la ricaduta. Pio X ha passato la notte -mollo tranquillamente. Stamane il professore Marchia fava si e recato, alle ore 7,30, |H Vaticano, dove, dopo un breve colloquio Con il dottore Amici (il quale aveva già v'iettato il Santo Padre nelle prime ore dopo l'alba], ha visitato a sua volta Pio X, che ha trovato alquanto sollevato. Venne poscia redatto il bollettino, che è còsi concepito : , « Ore 8 ant. : Sua Santità ha passato la notte molto tranquilla. Stamane la temperatura è di 36,6. La tosse e l'espettorazione sono diminuite. Lo stato delle forze è migliorato. — Firmati: Ettore Marchiafava e Andrea Amici »• - D'ora innanzi, migliorando le condizioni dell'infermo, verrà pubblicato giornalmente U» solò bollettino. All'uscita dall'appartamento di Merry del Val, dopo la redazione del bollettino, i sanitari si sono incontrati con i congiunti del Pontefice, ai quali hanno dato la notizia del soddisfacente stato del Pana, additando come sintomo del crescente miglioramento la circostanza che dora innanzi verrà pubblicato giornalmente, un solo bollettino. ' Ai congiunti del Papa si era aggiunto ^ttamane il fratello del Papa, signor Angelo Sarto, collettore postale nella provincia di Mantova, il quale ebbe un commovente, affettuoso incontro con l'infermo. Egli si era recato iu Vaticano alle 7,30. entrando dal portone di bronzo. Dopo che sono usciti i medici dalla stanza dell'infermo, egli si avvicinò al capezzale del fratello. L'incontro è stato veramente commovente. Pio X si è sollevato a sedere sul letto, ed i fratelli si sono baciati con effusione. con suo fratello Angele Roma, 19, seca. o del Papa il Sulla visita del fratello del Papa, il Giornale d'Italia pubblica i"seguenti particolari dell'incontro: Alle 7,30 di stamane il signor Angelo Sarto è entrato in Vaticano. Uopo aver scambiato cordiali saluti con i famigliari, è stato introdotto nella camera del Santo Padre, il quale era stato avvertito dell'arrivo del fratello. Poiché all'annunzili dell'arrivo dell'amatissimo, fratello il Papa ha mostrato una. viva ansietà i famigliari si sono molto preoccupati per le conseguenze dell'incontro, ed hanno chiesto al dott. Amici iu quale maniera regolarsi. 11 medico curante, preoccupato, ha pregalo il signor Sarto di attendere qualche minuto nello studio prima di entrare nella camera del Papa e 1 ha telefonato a casa del prof. Marchiafava. per chiedere consiglio. 11 prof. Marchiafava ha risposto che stava .pei* uscire diretto in Vaticano e che desiderava essere presente all'incontro. Infatti, pochi minuti dopo, il prof. Marchiafava è giunto ed ha condotto con sè il signor Angelo Sarto al letto dell'infermo. La scena è stata commoventissima: Angelo Sarto, piangendo, si è inginocchiato presso il letto del fratello. Questi, dal canto suo, versando làgrime di gioia e di tenerezza, tentava, di sollevarsi sui guanciali per abbracciare il fratello; frattanto protestava fra i singhiozzi che sorgesse in piedi e che non poteva perméttere quell'atto di ossequio. Infatti i due fratelli si sono abbracciati e baciati ripetutamente, senza poter far altro che chiamarsi a nome. Tutti i presenti piangevano: tinche it prof. Marchiafava aveva le ciglia umide di pianto. T medici non hanno consentito Che il signor Angelo Sarto si trattenesse più a lungo al capezzale dell'infermo il quale voleva a tutti i costi raccontare al fratello le ■ue sofferenze, i suoi timori, le sue sperante. Il prof. Marchiafava, facendo cortese violenza, ha condotto via Angelo Sarto. « Torna, Angelo, torna, Angelo! » ha esclamato il Papa. Subito dopo i due medici hanno cominciato la visita consueta. .La Tribuna riferisce il seguente caratteristico dialogo avuto da un reporter con il signor Angelo Sarto in piazza lìustieucci in prossimità dell'abitazione delle sue sorolle. Alle domande del reporter egli si è schermito con abilità evidentemente premeditata. Il signor Angelo Sarto vestiva di nero: aveva un paletot pure nero. In terrogato a bruciapelo sulla salute del suo augusto fratello, il Sarto sorrise, socchiu se gli occhietti celesti furbescamente e rispose: « Se vuole istruzioni sul modo di fare una lettera raccomandata ben volentieri: per il resto non sono un medico ». Cosi dicendo si è allontanato. Alle 16,25 la signora Maria Sarto e la nipote Gilda, insieme al signor Angelo Sarto nono tornati in Vaticano. Nel pomeriggio il Papa Iva potuto prendere qualche ristoro e riposare quietamente. Nella sua visita consueta, il dott. Amici ha constatato il continuato miglioramento. Stamane sono circolate alcune voci allarmanti, «econdo cui oggi Pio X avrebbe ricevuto il Viatico. All'uopo si darebbe recato in Vaticano il penitenziere maggiore Cardinale Serafino VannuteKi. Questa voce è risultata assolutamente infondata, e isolo possiamo annunziare die anche continuando il miglioramento, il Viatico verrà iniyartito aderendo così al desiderio di Pio X, ma in forma privata, da mons. Zampini, cappellano del Papa. Stonane e giunto il (pellegrinaggio novarese, di 807 persone, che presero alloggioparte nell'ospizio di Santa Marta e partenegli alberghi della città Roma, 10, notte. Tillanti dichiarazioni del dott Amici Tranquillanti dichiarazioni del dott. AmicNel pomeriggio le sorelle e la nipote dePapa, col signor Angelo Sarto, si sono recale in Vaticano alle ore 16,30. Stassera iprof. Marchiafava e il dottor Amici hannovisitato l'infermo alle 18,50. La visita è stala brevissima. Le condizioni si mantengonosoddisfacenti, perdurando il miglioramentoAnche durante la giornata di oggi, Pio Xè staio senza febbre, e stassera la tempe- ratura è 3t>.;. 1 medici hanno con piacereconstatato che il miglioramento prosegue,•é^^tJ^'A &e.ldottorSftWlKrtràBdirsi scongiurato; se hf man-!SSl5r febbre e i fenomeni catarrali Ipa-rfranno «radatamente entro un periodo di& 0^**iórn$ In tale ceso la guarigiono potrà considcrànsl comaUfii fi non resterà ohe da eom.m*U)ff\ì^r'gaùn>miÌ(ìT\fi generale, conse^uenA della-malattia avuta. A chi è sembratdi c*tì*»ó-aOfWio che ogxi, nonostante ltepfeW gfa«3ta prima***"» aiauo rimart«hraao aaMriÉaB*mta io pMaiaat dette fine sire della camera del Papa, il dottor Aulici -èl>a risposto cho non vi è affatto da prflbccu- dparsi. 11 Pontefice è amante della .penombra panche quando è nelle migliori condizioni di salute, vNesso, dissidio tra i due mediti Curanti A proposito poi della notizia di un gra- tavissimo dissidio clic sarebbe sorto tra il mprofessore Marchiafava e il dottore Amici, ncirca il pronostico sulla malattia che afflig- dge il Pontefice, il «Giornalo d'Italia» per anformazioni avute da persone degne di fede ndicc di potere assicurare che il professore mMarchiafava ed il dottore Amici sono stati ^fino ad oggi perfettamente, d'accordo nella diagnosi della malattia e neUa prognosi che cmentre il dottoro Amici avrebbe insi- ,pne, stito perchè venisse subito somministrato, a scanso di responsabilità, lo stesso « Giornalo d'Italia » si dice in grado di affermavo che la notizia, ò destituita di fondamento, e che il professore Marchiafava non è mai stato interrogato in proposito e per .conseguenza non si è miai espresso in alcun senso, A questo proposito" il «Giornale d'Italia» dice di potere dichiaravo ohe Pio X, preoccupato della sua malattia, si fa somministrare il viatico tutti i giorni. li giornale hi fine chiama paradossale la notizia, secondo la quale, nelle urine del Pontefice si sarebbe riscontrato il nove per mille di albumina, e conchiudc dicendo che l'affezione bronchiale ora tende lentamente a risolversi, il che ■ fa bene sperare per la guarigione. dfmClcmruPctscstlIn Vaticano si è ancora in trepidazione (A.) — Le buone notizie della giornata del *(A.) Poutcllce hanno oggi la sanzione contortan te non dal bollettino della sera, che c stato sospeso, ma dallo dichiarazioni ufficiali fatte dal prof. Marchiafava, che il nodo bronchiale sinistro, che lino a questo momento ha causato sofferenze al Pontefice ed ansie ai suoi famigliari, tende sempre a migliorare. Interrogato circa la possibilità di una. imminente convalescenza, il prof. Marchiafava ha escluso cho questa possa iniziarsi prima della line del corrente mese, poiché occorrerà per lo meno che trascorrano 10 giorni, dalia constatazione che il Pontefice non hu più febbre, per potere affermare clic ogni preoccupazione per la malattia possa dirsi completamento superata, e bisognerà che infraliamo le funzioni dei reni e quelle del cuore si mantengano.buone e le forze lo sostengano. A queste dichiarazioni tranquillizzanti dell'illustre clinico non si può però dire che corrisponda in Vaticano Ja tranquillità che esse legittimerebbero. Pòche voci escono dai palazzi apostolici, <'he non sono del tutto tranquillizzanti, e. da tujli si mautiene un rigoroso silenzio. Le voci che escono sono sempre piene di tristezza: non si esclude affatto la guarigione, ma la si ritiene lontana e penosamente raggiungibile. Si dice che il Pontefice soffre e soffre sempre enormemente: respira a fatica e alle volte sembra debba essere quasi soffocato dal catarro. Si dice pure che per queste sofferenze si ò ricorso all'ossigeno. Ciò troverebbe riscontro nella provvista fatta dal Vaticano di purecclù serbatoi di ossigeno presso una farmacia nota ed eccreditata, fra i cattolici e posta nel centro della vecchia Roma. La noiizia merita però conferma, perchè è noto ormai come nelle bronchiti o polmoniti l'ossigeno non 6 più soltanto adoperato nei momenti di gravità suprema, ina lino dall'inizio del male c negli istanti di maggiore sofferenza dopo la tosse e quando il malato, già un po' estenuato di forze, ha qualche minuto di respirazione affannosa. Ad ogni modo si dice da queste voci che escono clandestinamente dal Valicano, sempre più silenzioso, che la spossatezza delPapa è sempre grave e che se oggi si può riscon trare molta calma, in sostanza si è sempre in grande pensiero e si è allarmati, perchè, anche astraendo dalle odierne condì zioni del Papa, è inevitabile conseguenza una lunghissima convalescenza del Santo Padre. Tatti i ricevimenti sono stati rimandati I medici hanno senz'altro diffidato coloro che sono incaricati della sorveglianza del Pontefice, che essi declinano qualsiasi responsabilità se Pio X commetterà anco ra, durante la malattia e durante la convalescenza, la minima imprudenza. Egli dovrà stare a letto e non uscire dalla sua camera prima di Maggio inoltrato e per l'intero Maggio astenersi dalle udienze. In seguito a ciò sono stati definitivamente rimandati tutti i ricevimenti di qualsiasi genere e sfosserà l'OJserrafore Romano annuncia, che il Comitato per le fèste costantiniane ha comunicato alle diocesi che la solenne u cappella papale » indetta nella basilica vaticana per il prossimo 11 maggio, festa delle Pentecoste (stante le condizioni di salute di sua santità clic, quantunque migliorate, esigono cura e riposo) è rimandala sine die. Fantasticherie snl papa futuro . E' strano che i giornali cattolici stessi si lascino e si siano lasciati trasportare ad induzioni fantastiche e scorrette. Infatti, mentre taluni graudi giornali italiani non hanno parlato neanche lontanamente di Conclave, la diffusa clericale Germania è senz'altro arrivata a considerare questa evcntualità ed ha passato in rassegna il collegio cardinalizio ed è riuscito, non si sa i veramente corno, a tirare fuori la proba hllità di un Papa straniero. Un altro gior naie tedesco, quasi avesse saputo il pensiero della consorella Germania, ha fatto contemporaneamente il nome di questo pa- jpa straniero: il cardinale Van Rossum. O ira, a parte che sarà molto difficile fare del • le previsioni sul papa futuro anche a Conj clave aperto, quando le correnti che dò!minano nel sacro collegio potranno con un po' di studio essere individualizzate, as solutamente assurdo è oggi fare il nome di colui che sarà chiamato sulla sedia di gan 'Pietro. Si potrà fan e abbastanza pre 8t0, per via di logiche esclusioni, di età ed atteggiamenti, a fare il nome di un gruppo dibattili: Rampolla, Ferrata, Maffl, M&- sare- B' Po1 sommamente assurdo tirar fuor> 1uesto spauracchio del papa^tranie ro- cbe> all° stat0 dei f,attI'T n0Il ?,uò esseT* possibile e non lo sarà. Non è 11 caso di soffermarsi in una lunga dimostrazione di raggruppamenti e di cifre cho ci darebbe ro ragione. Basta accennare ai contrasti politici dell'uno c dell'altro gruppo di car riinali esteri per escludere questa possibie.lilà non ammessa forse che per abilità di - ter**» «litorale, e {<er impressionare, se è possibile, il Governo italiano, preparando il terreno a qualche candidatura un po' ostica all'Italia. in realtà gli stessi cardinali stranieri non vogliono, nelle odierno condizioni, un Pa- c«iZCT«oW..^del a candidatura neutra per indicare il nome dei due cardinali, che non appartengono nò alle nazioni della Triplice nè a quelle della Éntente. Questi due nomi, esclusi -gli americani di cui non è il caso di parlaro, non SOno altro che quelli del Mercfer, p'rima(e del Belgio, e del Van Rossura, olan^ese liv Curia c dai competenti non solo. &i scludc a papa estoTQ* ma si deplora che sddmspllgp°*s°n?.che deplorare, Pensate poi, per completare il quadro dell'assurdità, che un grande giornale francese repubblicano, il quale ha già mandato un suo inviato speciale per" il Conclave stesso, ha aggiunto, sempre parandò del Van Rossum, che gli- consta Bt* curamente come i gesuiti avrebbero pròola mato subito « la eselusiva » contro il frate redentorista olandese. Ma tutto questo ha un valore relativo intorno alla salute di Pier X ed al più non • può rappresentare che un buon augurio. Ma, in mezzo a'tante curiose fantasticherie cui ha dato pretesto questa dolorosa parentesi del Pontificato di,Pio X, non sarà, malo aver registrato lo strano contegno dei giornali cattolici, i quali hanno aperto, proprio loro, la discussione sul papa futuro, iaftn Àririann VI *! Vii Ull Alti lctliU V 1 ma un Leone XIII Beilinzooe, 19, nette. Il corrispondente vaticancsco della Gaisella di ' Losanna manda ai suo giornale queste previsioni di un probabile Conclave, del. quale ha fatto parlare la malattia di Pio X. « Se il futuro Conclave si aprisso fra qualche settimana o qualche mese, esso si presenterebbe in condizioni particolarissime, e, può darsi, uniche. Si può diro senza esagerazione clic l'elezione del futuro Papa dipenderebbe in gran parte dai cardinali stranieri. Attualmente, infatti, il Sacro Collegio cobiprende 59 cardinali,' dei quali 27 stranieri e 32 italiani, o, piuttòsto, 31, perchè fra questi ultimi se no trova uno, il cardinale Oreglia, precisamente "il decano del Sacro Collegio, che da quattro anni è immobilizzato per malattia e che non potrebbe partecipare al Conclave. La proporzione è quindi la seguente: 2.7 cardinali stranieri e 31 italiani, lo credo che da parecchi secoli i cardinali stranieri non siano mai stati cosi numerosi. Si può dunque affermare con tutta certezza che i carcimali stranieri eserciteranno nel prossimo Conciavo una influenza straordinaria per l'elezione del nuovo Papa, riy, « Si^ùè-'-dirc 'con ciò che bisogna aspét* tarsi all'elezione di un Papa straniero? Io non lo credo, senza tuttavia escluderlo in modo assoluto. « C'è presentemente a Roma un cardinale di nazionalità straniera, un olandese, il cardinale van Rossum, che occupa un alto posto nel Sacro Collegio, molto stimato dai suoi colleghi e che potrebbe diventare un serio candidato alla tiara. II cardinale van Rossum aveva rappresentato il Papa in qualità di legato all'ultimo Congresso eucaristico di Vienna, spiegandovi qualità di tatto rimarchevoli. Egli è ti solo cardinale straniero che potrebbe avere oggi qualche probabilità di riuscita, prima per il suo valore personale, poi perchè egli appartiene ad una piccola nazionalità neutra, ciò che può costituire una garanzia di imparzialità politica interna ed internazionale. Particolare assai curioso, che è utile ricordare in questo momento, l'ultimo Papa straniero fu precisamente un Papa olan dese, Adriano VI d'Utrecht, successo à Leone X sul principio del secolo svi. Dopo Adriano VI, tutti i Papi, senza eccezione, furono italiani. « Tuttavia, per molte ragioni che sarebbe troppo lungo enumerare, io credo che il prossimo Conclave non vorrà interrompere una tradizione quattro volto secolare II futuro Papa sarà un italiano. « Ma quello che si può considerare ancora come assolutamente probabile è che il nuovo Pontefice rappresenterà delle tendenze un po* diverse da quelle del Papa attuale. I Conclavi sono quasi sempre dèi Conclavi di reazione, vale a dire che dopo un Papa intransigente, si avrà un Papa liberale e viceversa. Questo movimento di altalena produce nel suo assieme un certo equilibrio molto profittevole al Governo della Santa Sede ed alla Chiesa. Si può dunque prevedere, senza tema d'ingannarsi di molto, che il successore di Pio X sarà animato da tendenze più moderate, più concilianti e più moderne. Una tale previsione ha maggior valore quando si con 6iderl che i cardinali stranieri I quali eser citeranno una influenza dì primo ordine nell'elezione del Papa, rappresentano, sai vo qualche eccezione, delle tendenze rela tivamente liberali. Il Conclave eleggerà molto probabilmente un Papa che rinnoverà le tradizióni di Leon* XIII e che apparterrà può darsi al gruppo dei cardinali nominati da quel Papa e che hanno avuta una parte importante sotto il suo pontificato. «Fra questi ultimi uno dei più ui vista è il cardinale Ferrata, ex-nunzio a Bruxelles ed a Parigi. Mi si assicura cho il cardinale Ferrata avrà l'appoggio di Rampolla e del suo gruppo. Ma non sarà il solo candidato, naturalmente, del gruppo moderalo. Un altro candidato, ugualmente serio, è il cardinale Maffl, arcivescovo di Pisa. Costui non è soltanto un astronomo ed un sapiente di primo ordine, ma è anche uno spirito molto largo, molto liberale, aperto a tutte le idee ; egli è pure un ardente patriota, ciò che colla sua giovinezza, imperocché gode di 54 anni—■■ può nuocer gli presso i cardinali stranieri ». Ph \ sfcidiKriquatua dglsemmqdstdseclordèUsvtutatovdrcnl'nloteegemvcppLsondDriimropfitalenoveragalallt Perchè una povera donna voleva vedere il Papa Roma, 19, notte. Stamane una scena tragicomica si è svolt Stamane una scena tragicomica si è svolta Innanzi al portone di bronzo del Vaticano. Una povera donna,, dimessamente vestita, sulla trentina, ma che appariva più vecchia per i dolori o. mali sofferti, saliva la scala di accesso alla, porta dei Sacri Palazzi,' e tentava di entrare. Lo svizzero, di guardia fermò la donna, e le domandò: «Dove andate? Che cosa cercater». La donna, .che sembrava nervosa d' agitata.-rispose <li vo lersi recare dal Pontefice, per chiedergli giù stizia di alcuni torti subiti; e poiché lo svizzero naturalmente si opponeva a lasciarla passare, la donna lenlò-di forzare la (.onsego» vMfMMMHàfe **m in ivettcero non permise che ella passasse e, sospingendola, la mise fuori della porla, facendo contemporaneamente cenno alle guardie di pubblica sicurezza di servizio eli riceverla... in territorio italiano. ,, In soccorso, dello svizzero, un altro era accordo ed entrambi ora spingevano l'infelice donna oltre, la, soglia del portone. Sul limite orano accòrsi fine agenti, uno in divisa ed uno in borghese, e 11 maresciallo dei carabinieri di Borgo. La donna, che era divenuta seniore pili eccitata, oppose, come «sii svizzeri, ai' rappreseti tanti del Governo italiano una accanita resistenza. Si gettò, per terra, piangendo e gridando di volere a tutti i costi rei arsi dal Papa. — Ma perchè.volete andare dal Papa? — domandò il maresciallo, che s'accorse di avere a die fare con una pazza. — Voglio vedere il Papa per chiedergli giustizia. — ni quale torto? — Di i"iiK-.!lo che mi fu fatto da Un frate della Minerva, che, mi ha' sedotta, resa madre e poi lasciata nella miseria, insieme alla mia bambina. — Ti chi è questo frate? — ito so io. Ho i documenti in questa borsetta. E cC'?i dicendo la donna, che si era rannicchiata per terra, mostrò una.borsetta di pelle nera, che teneva alla cintola. — iMa il- Papa" sta male; come volete parlargli? Venite intanto al Commissariato; parlerete, se non con il Pontefice, con un delegato di pubblica sicurezza, — Non vengo. Voglio andare dal Papa. ' — (M,-., insomma, che'cosa volete che possa fare il rapa per voi? — Che mi faccia restituire il denaro di mio marito... — iDi vostro manto? — SI, del fiate? • , — Sia, vi eravate sposati? — Sicuro. -— E poi?- — Poi è morto, lasciando quanto aveva alla Chiesa, e me senza un soldo e la mia povera bambina senza nutrimento. — Dal Papà adesso non si può andarti: ma non tarderete ad avere ragione — seguitò il maresciallo, comprendendo il caso di mostrarsi indulgènte; — Venite'dal càv. Lucei. — .Ma clic Lucei; sono stanca di questi giri. Ho chiesto udienza al Papa, e monsignor Ramuzzi mi ha scritto di rivolgermi alle sorelle. Ieri sera sono stata al Vicariato,-e mi hanno consigliato di venire in Vaticano. Stamane sono stata dallo signore Sarto, ma la guardia mi ha detto elio esse si trovavano in Vaticano. Vengo qui. e mi si caccia via. — Come vi chiamate ? — Gelimele Ouanni; sono nata a Treviso, ma abito a Milano. — E la vostra bambina? — E* stata ricoverata, per cura di persone pietose, a Torino. •Mentre, il dialogo si svolgeva, Ja Guarnii si era calmata e, obbedendo al maresciallo, acconsenti a recarsi al Commissariato. Quivi fu interrogata dal delegato, al quale, piangendo p. smaniando, ha fatto le dichiarazioni che aveva già fatte, al maresciallo, esibendo dèi documenti a conferma della sua triste storia. La Guarnii, dopo l'interrogatorio, è stata trasferita alla Centrale, e sarà quindi rimpatriata;