Le figure dei ricettatori italiani e francesinel processo del mezzo milione

Le figure dei ricettatori italiani e francesinel processo del mezzo milione BEATI JB PENE Le figure dei ricettatori italiani e francesinel processo del mezzo milione sso del mezzo(Corte d'Assia di Torino). t t h il Abbiamo ieri, ricostruita, sulta fede dallatto; cosd'accusa, l'istruttoria di questo complesso af- odtaTC fino all'arresto dot due francesi Laurier; Ce -nehourg, avvenuto a Genova, in circostanze : a stranr. I.o indagini, comò dicemmo, trassero fojoalla convinzione che il Laurier ed il Rebourg il fossero implicati in .parecchi furti commessi comall'estero ed anche a quello a danno della Lacontessa Lazza* Yalperga I valori, carapen- pdio in parte di croest furti, avvolti in un pai- comco. erano sLati gettati via dal Rebourg allatto prebiliSa? staaw ^&ata£btoJS£Z? ch^l^om^no £L n tìara4-ao «^VamaCKiSSiifl pa§effarresto sbarazzasse al momento vmla una distinta di deposito al Credit Lyon- *trnaie di Nizza, ed un conto -pervenutogli con setlettera seguente nel suo alìogglo in quella "acitta, dimostrò *;he il pregiudicato Laurier, perfa jqnale a suo diTC veniva casualmente a Ge- cornova con pochi danari in dosso, per visitare Dper ilirtoito detta citte, e che invece si era e utrovalo compagno di viaggio, di Intimità, di oparresto col Rebourg, possessore di compendii feufurtivi e di ingenti gemme), aveva fatto un rodeposito al Credit Lyonnals ed aveva da que- (Cet'lrtituto fatto comprare appunto a Genova audue azioni della Navigazione Generale dello mestesso genere di quello possedute dal Rebourg. ziodi averlo trovato a caso a VchtimigHa. ma è f'°smontilo da informazioni che assodano come I" esso parli da Nizza diretto a Marsiglia, chia- fesmatovi da un tetearamma urgente^ lorL'Autorità di Polizia italiana Inviò apposi- j.e talmente, a Marsiglia un Commissario per ot- detenere informazioni dal Gastaldi colà ancor di detenuto, .sullo eventuali relazioni diretto del deItebourg ù del Laurier. cogli autori del furto prLazzari. ma per diritto della difesa del Ga- cerstakil, l'incombente non .potò essere esperito, fatIn tale condizione di cose, abbandonato per allsolo difetto di prova l'addebito che dalle stes- sase poteva sorgere contro il Rebourg e Laurier per identificare In essi altri fra gli autori ma- Coferiali del reato, rimase a loro carico quello il di dolosi intromettitori nello smercio di parto del compendio furtivo. su? t^Uitoli ù anzfla clntelSd?averto LuSwtoftSS vicinisLim^^MÙrte! da un*la- J^dro e ricettatore che se no sbarazzava, le Sfcontraddizioni, te smentite, il contegno tenuto d.,afl'atlo dell'arresto o in causa, le preordinate siddifese per comprovare ai compratori dei titoli nnla proprietà spettante ai venditori, dimostrò Prla loro resnonsabilitù penate e ne determinò- il e rinvio a giudizio che deve, per connessità, cs- moser riimito a quello dei principali accusati. 1 tos■ soII '"coupon,, riTelatora ! sto,to,lm „ra i„ i-«f,n,i*^,.;o „„i «■„.»•' ricS^att--dOTàtto5ffiu« *Civen£ *SaTl'Aiitorità iruntirente l'avviso che alla Banca g1Crvmm*>TiMaiA iH Tnrinn ora vcUitrt ■nvosentato defazione Italiana ° Torino era --stato presentato Qeall'incasso un. tagliando di una obbl'wiwione 'aK. 2969 delia Navigazione Generate Florio RubatUno, compresa nell'elenco dei ti- nlioli derubati alla Contessa Lazzari. iBeE' stranamente notevole che altra obbliga- 711zione della stessa Società, di numero prossimo 207a quella smaltita a Torino, e cioè l'obbllgazio- tune N. 2071, figura fra quelle contenute nel di pacchi gittati via dal Rebourg e che egli dico Fedi aver avuta a Parigi nel novembre 1911 dal naladro o (ricettatore Wendenbergh. acL'istruttoria fu perciò condotta ad accertare suanche questo nuovo elemento di causa e ven- dane a. conoscere che il tagliando N. 2069 appar- detne,& all'»n8«*nere bacenlote, che Io aveva ceacquistato in un opUa relativa cartella, nel- farRoma N 4%tamr fardono1 One^i^aviva'a renSfa volta^SSSa H "srtSmlrV iftf ^ azsuo banco Tto Bandi l^rl^ nel nre^o azdi0Lb?133.°unitamente ad uWblìgaz onTfer- ^royiaria italiana 3 ,per cento, a cinque azioni S^Beni Stabili pei- L. 319 cadmia; ed a cinque fLDazioni Ferroviarie Mediterranee per lire 409 Gacirca caduna. Sull'azione Navigazione, il Lar- *hdono aveva fatto col cambiavalute Galvano In Pietro, via Regino, 17, operazioni per le quali IMtale azione aveva consegnata nel 1911 e Va- e veva ripresa nel 1912, vendendola poi al Sa- prcerdote. 'è Sentite il Baudi Enrico, che è un giovane smhwalegato di commercio non provviste a suo e dire, di larghi capitali, dichiarò che il titolo qu2069 di cui è ca$p. venduto da lui al Lardo- stene, l'aveva acquistato nell'agosto 1911 in To-i_ rrno da tale Diena Benvenuto, insieme ad al-\ tri titoli che crede ricordare fossero di Ren-J dita sul Debite Pubblico. Col Diena si recò dal, csimbisia Gallo in via Cavour N. 9 a vendere! 1 detti Utoii di rendita, e in, quel mentre il Diena trattò la vendita, ^^Hettueta Però^di'n*ain t suoi valori che poss^-a,p«-chè diceva ridi averne comprato per 8000 lire da tal lorta j, Ferdinando, conosciuto vagamente come sedi- Verante protessoro di chimica. Comesto di aver , faito vendite ad un cambista isepre Abramo in *'via Roma N. 33, Si ricredette il Baudi sulla Panatura di tali titoli quando gli si contestò t—che il Lardone aveva da lui comprato obbligazioni diverse e non Rendita. A sua volta il Diena Benvenuto di Salomone e Searc Rosina, di anni 22, egli pure come il Baudi, già residente a Torino, ora impiegato a Genova presso ima libreria, confessò di aver acquistato nell'estate 1911. varii titoli,, di cui non ricorda più la specie, dal Torta, ed: ammfc»e che vi fossero delle Navigazione Rubattino, Ferrovia Vittorio Emanuele e Lane Borgo Seste, per un valore di L. 6 o 7000. Il contratto fu steso col Tòrta nel bar Mulassano; i titoli ci! furono'portati a casa, nessun teste presenziò il contratto. Ammise egli puro di non aver a disposizione sua larghi capitali da speculare, di non aver mai fatti altri acquisti dal Torta e di aver venduto .una metà di essi al Baudi. Ammise inoltre di aver venduto al cambista Segre Àbramo altri fra i titoli avuti dal Torta, ed è notevole che il Segre nel settembre 1911 già aveva dichiarato nella precedente istruttoria di aver comperato dal Diena, allora abitante in via Saluzzo, un titolo quintuplo Lane Borgosesia, N. 708. per L. 2050. e una Navigazione Italiana, K. 9840. che sono nella distinta Lazzari II Segre allora diceva essere certo di conoscere il Diena (esame 31 novembre 1911), ora" (30 dicembre 1912) non lo riconosce, come non riconosce il Baudi per colui che nella vendita accompagnava il Diena, e a sua volta, o; costui nega che il suo compagno tosse il Baudi - od il Torta. r; Contesso per contro il Diena di aver avuto : a compagno nell'ufficio dell'agente di camo fojo signor Lardone, il Baudi e non sa'Spiegare il perchè di tale accompagnamento, ma lo si i comprendo perchè nega dì aver offerto al a Lardone una quantità di titoli - p6v contro il Diena ammette di aver oc. - compngnato 11 Baudi dal cambista Gallo ove o presenziò la vendita di titoli dei quali ignora w ^ «isiira«^ n tìaUo- e «*ucstl in data 13 novembre 1911 fl partecipò all'autorità di aver acquistata una o vmorio Emanuele. N. 3l02ti7, colpita di seque¬ - *tr?- dicendo prima di averla acquistata il 19 n settembre dn. due donno, e rettificando poi la a "a,a tn quella del 2 stesso ed il vendltoro nella , persona di uno sconosciuto. Ora poi non ri- corda se costui sia il Baudi o il Dienti, e Da indagini eseguite risultò che il Torta uon a e un professore di chimica, ma un eletti-teista i operaio nella Società Piemontese, pei cliaufi feur presso la famiglia del banchiere Barban roux, poi corridore automobilista in America - (Cuba). Dedito alla bella vita, risultò che in a autunno 1911 era a Torino, che rionrtì per l'.V o mertea. Non comparve al mandato di compari . zione, e da una pretesa lettera citata, ma non TeTetaTEPOTETRTETEè f'°"!a?22S fcU°h-\7\J ù?-« «i,ov»"otV' per e I" m8Jf*te1. attf"2iblH wnstiflcariani del pos- fesso di jah valor1 Per somme non adatte aUa loro condizione, per il complesso insonuna del- - j.e risultanze di causa, la posizione del Baudi, - del Diena e del Torta apparve essere quella r di ricettatori di mala fede di parte del bottino l del furto della contessa Lazzari, che in epoca o prossima al delitto, e. forse prima del suo ac- certamente, venne dagli audaci ed abili mal, fattori disperso in varie città del Regno ed r all'estero, a mezzo di vari e dtsparati emis- sari. r Furono perciò rinvimi 'a, giudizio della - Corte per connessila di causa anche il Baudi, o il Diena ed il Torta, o _ i*e accuse» o Lu,«i fu Giovanni, da Getta, pregiudicalo, deto- J^K'IS 'ni^ttn^nS e Sfi^S» 4L?*£2s££K S^tSES 9i? ™ o d.,.Safom<?no/ Segre Rosina, da Torino, ivi rete sidente; lorta terminando di Amedeo, da Toi nno, oi-a a Cuba (America); sono accusati: i ò Prlmi dne di avere nel 1911 all'estero (1 rancia.) l e nel novembre 1912 in Genova, dopo il furto - molto rilevante perpetrato a danno della con1 tossa Lazzari, senza che consti del loco concor- ■ so al medesimo, acquistato, ricevuto e nasco ! sto, e di essersi intromessi per fare acquistare •' ricevere e nascondere, titoli e valori esportati £ *S»^«» *Sg&^W£J>* a g11,0 31 « agosto 1911, nella casa ed in danno o deua contessa Ìj e chiave, con a ° P111 persone, conoscendone la furtiva prove- o Qeua contessa Lazzari predetta, con uso di e 'alea chiave, con scasso e con l'opera di tre - nlenza; e cioè titolo 02S.147 Istituto Romano di iBeni Stabili, titolo quintuplo Lane Borgosesia - 711, titolo Elettricità Alta Italia 28WI, titolo o 2071 Navigazione Generale Italiana, titolo quin- tuplo Ferrovie Sarde 1718 ed i relativi taglianl di in numero di tre delle Borgosesia, due delle o Ferrovie Sarde, uno della Navigazione Italial na, uno dell'Istituto Romano. Gli altri tro sono accusati di avere in Torino, nell'agosto 1911, e successivamente al furto molto rilevante a - danno della contessa Lazzari, senza che consti - dei loro concorso al medesimo, acquistato, ria cevut0 e nascosto, e di essersi intromessi per - far acquistare, ricevere e nascondere titoli di a rendIta^ obbligazioni ferroviarie 3 per cento, ^ azioni "eli'Istituto Romano del Beni Stabili, o azioni 'errovlarie meridionali, azioni Naviga- ^*JSS^SJS^ ^LK^dì i S^f^SSLSfS0^?» d* }l% c»^«i,d' e fLDl,tafl,°,ne della contessa Valperga di Masino 9 Gabriella, a di lei danno, con scasso e falsa - *hiave, ad opera di tro ? Più persone riunite, o In notte imprecisata dall' 8 luglio ad 18 agosto i IMI. ver un valore di oltre- L. 500 000 in valori - e L. oO.OOO in gioielli, conoscendo la furtiva, - provenienza dei titoli a loro mani pervenuti 'è concorrendo tutti nell'opera delittuosa di e smercio dei titoli medesimi presso gli agenti o e cambisti Lardone, Segre, Gallo, presso dei o quali ed a mezzo dei quali alcuni fra i titoli - stessi vennero sequestrati. -i_ ^mm -\ , LM