Il Sindaco interviene nel conflitto fra industriali e operai automobilisti

Il Sindaco interviene nel conflitto fra industriali e operai automobilisti CONSIGLIO COJVTUflflliE DI TORINO Il Sindaco interviene nel conflitto fra industriali e operai automobilisti euaagorno9 aprile 1913) ■11 SEvDACO .apre la seduta alle 10,10. Appena letto» ed approvato il verbale della seduta ut Insedi. CASMilNI, dopo aver accennato alla gravita- dello sciopero dei metallurgici, gravità proveniente e dal numero degli operai scioperanti, e per il rigoglio dell'industria colpito, nota come, per chi guarda «passionatameiutc il comflitto, la distanza clic; separa scioperanti oi\ industriali non è così grande come fu .altra volta, e come sia facilmente superabile.'..Crede fierciò che una persona autorevole, che» si introducesse fra le due parti in conflitto, ©Direbbe facilmente appianare la divergenze esistenti. Questa persona, dice, potrebbe essere? anche la prima autorità cittadina. Domanda .quindi al Sindaco quanto egli abbia già creduto di fare perchè lo '«eiopero del metalUirRiel abbia fine più presto che n possibile, per il benessere e il vigoroso andansento delle industrie cittadine, SCtORATI porta l'attenzione del Consiglio «ul richiamo della Federazione nazionale dei sedici addetti ai servizi di vigilanza igienica (oggi dalla Stampa pubblicalo), a proposito del concorso ad un potato di ispettore igienista all'Ufficio d'Igiene di Torino, RAGLIAMI non è in genere favorevole «Ile petizioni e alle domando collettive di Federa«ioni. Leghe od altro associazioni; ma in duetto caso dichiara di appoggiare le domande dei medici, ritenendo assolutamente necessario un rimaneggiameiato completo degli organici dell'Ufficio sanitario, AMAR insiste sulla opportunità che si pubblichi uno stato generale di tutti coloro che percepiscono uno stipendio od un compenso qualsiasi dal Comune. LAVINI domanda se sia vero che il Municipio abbia già affidato a duo ingegneri la compilazione dei progetti per il nuovo Mattatoio e per la nuova .isede della. Biblioteca civica. BALSAMO-CRiI^EUJI lamenta le cattive condizioni in cui si trova ancora il nuovo Osservatorio di Pino Torinese, il quale continua ad essere lasciato così incompleto, da non poter funzionare, anohe per la scarsità di fondi di cui e dotato dal Governo. Invita la Giunti a richiamare energicamente il Governo alJ'adempimento completo dei suoi impegni. AVEZZANO sollecita ancora una volta le pratiche per la castrazione del cavalcavia, assolutamente, urgesitemente necessario, sulla strada antica di circonvallazione tra le antiche barriere di Kizza e di Stupìnigi. CORSI avverte che anche il Consorzio uni versitario riconobbe le pessime condizioni in cui si trova l'Osservatorio astronomico, tanto che nell'ultima sua seduta emise ap^ punto un voto in tal senso al Governo. Si associa quindi alle raccomandazioni di Bal«ame-Crivelli. Rileva però che la strada di accesso, che ancora non è finita, deve essere compiuta dal Comune di Torino. Ripeto poi al sindaco la preghiera, già fattagli da Casalini, a proposito dello sciopero metallurgico. Crede che nessuno meglio del ■indaco possa compiere il primo passo per riavvicinare le parti in conflitto. li Sindaco interviene nelle sciopero degli automobilisti Il SIND0CO rispondendo a Casalini e Corsi, 'dichiara che non ha difficoltà alcuna ad accettare il mandato che essi vorrebbero affidargli. Ha già iniziato anzi le trattative, sulle iiuali però non crede per ora opportuno dare informazioni. Annunzia che un altro convegno avrà domani mattina con i rappresentanti degli industriali, assicura ad ogni modo che, per quanto non sia incoraggiato dall'esito avuto nel precedente sciopero, farà tutto il possibile perchè l'opera sua riesca, utile e possa cooperare a far cessare uno stato di cose che, prolungandosi, può recare danni incalcolabili e alle industrie cittadine e a molte delle cinquemila famiglie sulle eiuali ora cadono dolorosamente le conseguenze dello sciopero. A Sdorati risponde di non credere che la Federazione nazionale degli igienisti abbia perfettamente ragione nel giudicare gli stipendi! dei nostri medici. Crede' poi che sia poco corretto il minacciare di boicottaggio un concorso che il Municipio ha bandito iti base ai suoi organici, e che per ciò non poteva essere bandito altrimenti. Accetta la raccomandazione di Amar e risponde a Lavini che realmente la Giunta ha ordinato i due progetti per presentarli al Consiglio, e li ha ordinati a due ingegneri estranei all'unico tecnico, perchè questo è già •sovraccarico di lavoro. Per ciò che riguarda il nuovo Osservatorio astronomico, avverte che il Municipio ha assoltOj ed anche largamente, tutti i suoi impegni. Chi non adempie invece i suoi dogegnèri. Chi non adempie invece i suoi doveri materiali e morali è il Governo. Il Municipio Io ha già richiamato energicamente, ma non può andare più in là, e fare cioè ciò che esso non crede di dover fare. Confida che le dimissioni presentate dal direttore attuale in segno di protesta non saranno dal Governo accettate, ma serviranno ad indurlo ad una salutare resipiscenza. FIORro dà spiegazioni ad Avezzano sul cavalcavia da lui tante volte invocato: credo chalmStnetrqutoglvaCdedzptae pevtutacppaainpintchtàumfanciCècempptnpAgpcepctpddtsvrlanapdsotucTmscapmctApqcmlgrdrdpbalnt' sppeGpnvn che fra pochi giorni possa essere presentata al Consiglio la relativa convenzione tra il Comune e l'Amministrazione delle ferrovie dello Stato. LAVINI fa rilevare che il Consiglio non ha nemmeno ancora deliberato in massima il trasporto del 'Mattatoio. Gli sembra quindi alquanto prematura la compilazione del progetto pei nuovi edilìzi. . U lilialmente si entra nella discussione degli argomenti all'ordine del giorno e si arriva al Nuovo piano regolatore II SINDACO fa notare clic, innanzi tutto il Consiglio dovrebbe deliberare sulla proposta della Giunta per la sospensione del rilascio dei permessi pei progetti eli costruzioni edizio non conformi alle prescrizioni del nuovo piano regolatore. Ma su proposta di Sincero tale discussione è rinviata alla seduta segreta e si inizia quindi la discussione generale sul piano regolatore. LAVINI. dopo aver accennato alia gravità ed all'importanza della questiono che sta davanti al Consiglio, fa notare die il piano attuale prevedo già delle correzioni che importeranno certo spese di milioni e milioni. li' allarmato pensando alle correzioni avvenire cui si dovrà provvedere dopo l'esecuzione del piano attuale, che egli assolutamente .non approva. Trova stranissimo che non se ne sia affidata la compilazione a qualcuno dei noti architetti specializzatisi in questa materia, invece di ricorrere all'Ufficio tecnico municipale, che non ha alcuna responsabilità ed ha invece una tradizione semisecolare di errori. Trova il piano compilato a linee cosi contorte, così convulse, così fantastiche, che chiunque lo veda e non conosca la nostra città, può credersi di fronte al piano non di una città ih pianura, ma di una città su monti e colline. Nessun criterio, tranne la fantasia, guidò i compilatori dell'Ufficio tecnico: non quello delle stazioni ferroviario, ciie avrebbe dovuto essere il principalissiino. Crede che la stazione di Porta Nuova là dove è ora non abbia più di venti anni di vita, e che quindi fin d'ora si dovrebbe prevedere e provvedere alla sua nuova sede, specialmente in un piano che 6 destinato S svilupparsi almeno in trent'anni. La Giunta ha pensato già al porto fluviale e non alla futura grande stazione ferroviaria! Del resto non ha pensato nemmeno a tutti gli edifici pubblici, come musei, l'Accademia di Belle Arti. l'Ergastolo, il Municipio, il Palazzo di giustizia, ecc. ecc. Le piazze previste non sono tali clic vi si possa sostenere alcuno di questi edificii, perchè la maggior parte di esse sono formate esclusivamente dall'incrocio di due vie. Crede poi di dovor segnalare lo sconcio del prolungamento del corso Massimo D'Azeglio che entrerà nella plaga della cascina Ceiesa" tra una vaccheria e il gruppo delle case popolari. Cita alcune altre parti del piano in cui erede di poter riscontrare gravi errori, che rendono il nuovo piano regolatore assolutamente indegno delle tradizioni edilizie torinesi. •PAGLIANI enumera i vantaggi delle vio a scacchiera, la cui tradizione la Giunta ora vorrebbe rompere, sia per il ricambio dell'aria, nelle, case, sia agli effetti della luce solare: infatti la nostra città antica, so anche non sopraintesero ai suoi primi piani grandi architetti, fu edificata in modo che tutte le pareti delle case, anche solo in taluno ore del giorno, ricevono i benefici dei raggi del sole. òa copr10udrestcutupcucofi picosirofachdGda11tuqLinvsdddsvtoamplviscdsslznmzFLa nostra città è riconosciuta, bella sopratutto per la magnifica vista delie Alpi e della collina, che eia quasi tutte le arterie si gode Trova inopportuna, strana, la. mania di scimmiottare altro città e guastare le caratteristiche della nostra. BACHI avrebbe voluto proporre con alcuni colleglli una sospensiva, anche perchè in una assemblea come il Consiglio il piano non si può discutere nei suoi dottagli, e dalla copia mandata ai consiglieri questi non possono certo farsi un'idea esatta. Egli condivido molte delle idee espresse da Lavini e da Paglioni. Ammette die il Comune si trovò alquanto impegnato per le costruzioni lasciate venire su qua e. là disordinatamente alla periferia, cosicché, a meno che si vogliano spendere milioni e milioni di espioprii, del piano regolatore parecchie grandi linee si trovavano già naturalmente tracciate. Prospetta egli pure la necessità di prevedere la costruzione della nuova futura grande stazione ferroviaria ed il nuovo palazzo municipale, non crede che il piano presentato oggi dalla Giunta possa essere approvato così senz'altro, in blocco, ad occhi chiusi. Sarebbe favorevole alia costituzione di una Commissione speciale consigliare, che prendesse in esame il piano, studiasse tutte le osservazioni desìi interessati, si recasse a constatare de risa e sul luogo le conseguenze dei tracciati del piano. Sopraitntto non crede clic il Consiglio possa approvare il piano, di una così grande estensione, sotto la sola responsabilità della Giunta. Essenzialmente si deve esaminare il piano regolatore in correlazione alla questio ne. delle stazioni ferroviario. Alle 18 il seguito della discussione è rinviata a vcuerdi, ma il Consiglio resta adunato in seduta segreta. » NloSdasmniltitrgcuradtr—as1nidacrfdacesgtdcmHi

Persone citate: Casalini, Paglioni

Luoghi citati: Avezzano, Comune Di Torino, Pino Torinese, Torino