L'inaugurazione del Congresso degl'insegnanti secondari a Parma

L'inaugurazione del Congresso degl'insegnanti secondari a Parma L'inaugurazione del Congresso degl'insegnanti secondari a Parma (Per telefono alla Stampa). Parma, 80, ter». Fin da ieri l'affluenza dei congressisti 6 stata considerevole o nella notte b andata aumenando. Quando stamane, alle ore 9,30, il teatro Jlegio si ù aperto per accoglierò gli intervenuti. l';impia sala presentava un bel colpo i'ocehio. Fra lo nere * redingotes » dei professori, la nota gain viene portata dulie signore. Si nota a mancanza assoluta del Governo. Si dice — daslleevged io per dovere di cronaca trasmetto la voce' — che il Governo non abbia voluto presentarsi *ealtu ribalta del regio teatro, temendo una le-:1 vaia di scudi da pai-te dogli insegnanti. Loi vedreino in seguito. Certo l'uditorio è unpocojcmbronciato. Fra gli onorevoli presenti noto : Veroni, Sca-1lori, Rattono, Cardani, Bonoml, Battelli, Bere-' rnini, Nava; i senatori Mariotti, Lagasi, Foà.!me' pure proscnte il marchese Mosti, segretario politico del partito radicale. I discorsi inaugurali Finalmente, alle ore 10,30. il presidente del a'.'.'incili, fi «ioso degli intcrvi C|c* Pavanelli. fra i, silenzio reM-l^è ■ j ^ ... , . fcome oggi suino da tutti comprose le asp.raz.o- nn degli insegnanti che non mirano ad interessi lpersonali, ma di classe. Parma o citta di bat-icvaglia, ma anche di vittoria, « Ed è la vittoria ^ pdei nostri diritti — esclama l'oratore — che deve uscire da questo Congresso ». Il senatore Giovanni Mariotti, sindaco di Parmu, porta il saluto in nome della nostra ecittà e formula l'augurio che una nuova legge ;,■airionf» nCsorga a giorni a rendere definitivi i desiderata della classo degli insegnanti. 11 prof. Benedetti, presidente della Federazione degli insegnanti medi, si alza accolto da applausi entusiastici clic durano parecchi minuti. Dico che più di due mesi or sono, inaugurando il convegno di Bergamo, rammentava il poco interessamento dell'opinione pubblica, della stampa o del mondo politico ai problemi della scuola secondaria. Da quel giorno in poi t=i è fatta parecchia strada; ne hanno parlato i giornali, se ne è pur parlato in Parlamento e l'opiniono pubblica si « appassionata al nostro problema. L'oratore continua difendendo la posizione rtituale degli insegnanti, che giustifica dalle accuse e dagli attacchi. Dimostra evidente la concomitanza del problema economico e di «niello dolla riforma scolastica e spiega quali richieste siano il contenuto dell'agitazione odlernu. Critica l'atteggiamento tlell'on. Credoro ed il auo. tentennamento noi presentare il progetto di logge che ha preparato, o che sta per preparare. (A questo punto l'on. Veroni si risente di una frase sarcastica dell'oratore ed esclama: — E' ridicolo! Il Ministro lo ha detto e bastai). vddlaazazirnapzccli prof.' Benedetti, continuando chiede dal p(Parlamento un'azione enorgica e positiva. Si dichiara contrarlo a qualsiasi aumento di tassa scolastica o questa non è solo la sua opinione personale, ina anche della Federazione. So il Governo non é sollecito alla presentazione del disegno di legge, lo si deve sollecitare. So il disegno di legge non piace, si deve correggere. Ma la legge deve essere "approvata « risolvere degnamente il problema. Raccomanda ai deputati che facciano opera presso ti Ministro del Tesoro perche provveda in altro modo al bisogni degli insegnanti senza l'inasprimento delle tasse. Per ultimo, dopo aver affermato che la classe degli insegnanti sente la necessità di mantenersi forte e vigile, pronta alla difesa della propria causa con tutti i mezzi che la dignità esige, manda un saluto alla città colta e gentile, lieto che. tocchi agli insegnanti per i primi di porgere il devoto omaggio della Patria allo spirito alato di quel signore dell'altissimo canto, del quale l'anima del popolo, di cui fu figlio, ebbe fulgore sublime. Il prof. Benedetti termina fra gli applausi, mentre il segretario Ghirlandi, fra il brusio ceneraio, riesce a leggero lo adesioni che già vi mandai, fra le quali applaudite quelle del eenatoro Mazzoni e del senatore Pastro. L'ambiente, come dicevo, è un po' nervoso. !Lna voce grida: «E il Governo? », alla quale rispondo un coro di « Oh! » prolungati e qualche fischio. 11 Presidente tenta ristabilire l'ordine, e fra le risate ironiche annunzia che S. E. il Ministro ha ringraziato per il cortese invito rivoltogli dalla Presidenza. . Incomincia poi il turno per i discorsi dei tenitori e deputati. Parlano gli onorevoli senatore Lagasi, i debutati Ivanoc Bonoml, Gardani, Scalori, (Battelli, Bercnini' e il senatore Foà, tutti a favore delle richieste degli insegnanti. Seguono, portando l'adesione, con parola elevata, il profeaisore Tartufavi, rettore dell'Università di Parma, il professore Segrè, rappresentante l'Associazione nazionale dei professori universitari, e il professore Foresti, per i capi di Istituto. ,\ mezzogiorno, il sindaco Mariotti invita l congressisti al » vermouth » d'onore, e la seduta viene rimandata alle '15,80 pomeridiane. U fatati penirMtana La seduta pomeridiana e aperta alle ore 16,30. Bopo ohe i congressisti hanno potuto godersi il sontuoso vermouth d'onore offerto dal Municipio. Assume la presidenza il prof. Saul Piazze ii duale dà. lettura di nuove adesioni, fra le quali, applaudltissime, quello degli insegnanti delle scuole medie di Trieste. ^ Parla quindi il pror. Foglia, rappresentante l'Unione Magistrale Italiana. Egli paragona la posizione attualo a quella degli insegnanti elementari del maggio 1911, dichiarando poro e augurando che non sia per essi come una volta una disillusione, presentandosi una legge come quella Daneo-Credaro. H prof. Cordel) 11 Prot. Cordelli, dell'Unione Nazionale Mon *e Pensioni, lo seguo portando l'adesione del1 Unione stossa. Le adesioni sono anche portate dal prof. Sorca- insegnante di disegno e calligrafia, Parla poi l'on. Giacoboni, il quale lamenta le condizioni presenti degli insegnanti, augu randosi che il Governo porti dei miglioramenU> Crisi numerica a ■iglioramenti economici E si passa alla discussione del primo toma |che riguarda la crisi numerica ed i migliora- l^e^Sff^S SRR ISffi f1 e incorsi in un sbaglio, perchè il Governo non riceve sei milionism' ^dici milioni per l6 ta3S0 scolastiche. I congresso "conoscerà cno è (limcile * compensata il S del prOfeS80rj enamento e no h tù , attrattiva ner ;,a nostr, ^nv3,V „ , . , i ? "osl™ gioventù, c constatando che, mentre Presenta quindi il seguente ordine del giorno: «Il congresso, riconoscendo che ò dìTfl Cile e mal ricompensata la carriera dell' inse- dspnrelshvDihsvanno spopolandosi Te facoltà universitarie di lettere o scienze, si vedono molto spesso deserti i concorsi per le cattedre maschili nelle scuole medie, deplora che l'incuria passata abbia reso quasi impossibile oggi e per molti anni ancora il regolare svolgimento della funziono scolastica in seguito alla mancanza di alcune migliaia di persone; deplora che il Governo, contrariamente ulle tassative disposizioni di leggi, chiami ad insegnare giovani ancora studenti dello facoltà universitarie e persone sfornito di tutti i titoli professionali, proclama detta riforma urgente ed improrogabile; urgente, perchè ossa devo tosto richiamare nella carriera dell'insegnamento la maggiore e migliore parlo della gioventù universitaria e provvedere quindi gli innumerevoli professori che ora mancano, senza dei quali e intempestiva qualunquo riformo didattica della scuola; improrogabile, perchè non è più umanamente possibile lasciare nelle attuali ristrettezze chi serenamente lavora e presiede all'educazione delle nuove generazioni ». Salo alla tribuna il prof. Caroz2i, il quale constata che le aule universitario si disertano e che deve essere immediato il riparo a lanto ma- pe' Pf «** èia natna che ci perde, è l'Italia che e a o a a à i , , o à l . e a i , a a , i a a perde al cospetto anche delle altre nazioni. La scuola media rappresenta quella scuola che dà il fondamento della nazione Parla, poi il prof. Conti di Roma. Egli dice che è un malo affidare l'insegnamento delle scuole medie a preti e donne, sia perchè occor. re una scuola laica, sia perchè lu donna non è capace di svolgerò argomenti di cui solo l'uomo è competente e capace di comprenderne tutta l'importanza. La signora Levi non è di questo parere e si ribella. Altra cosa ò che la donna insegni nello scuole ed altra cosa è che insegnino i preti. Essa fa voti che dal congresso non sia tolto il nome della donna. Segue il prof. Nicoli, il quule dichiara che non è la questione delle donne e degli uomini che dove impensierire. Il prof. Moro dice che in certe scuole l'insegnamento è affidato a studenti universitari non ancora laureati. <• Bisogna impedire ciò — egli grida — assolutamente, perchè rappresenta un krumiraggio'i. Il prof. Rigot parla in difesa dei professori pareggiati. Il prof. Pizzarelli spezza una lancia a favore delle donne, lo quali possono insegnare dovunque e sono degne di posti ancora più alti. Il prof. Pepe è molto più piccante per ciò che riguarda la condizione economica della classe. Si scalda mollo, tanto da essere richiamato dal presidente all'argomento, mentre l'uditorio rumoreggia. Ha un'altra volta la parola Lega, il quale sostiene essere necessaria la riforma del di ritti dei professori regi, quanto di quelli dei professori pareggiati. Quanto ai preti ed olle donne, con suo rinchescirnento, dice essere questa la prova più certa della diserzione degli uomini dalla carriera dell'insegnamento. Dopo, il Presidente mette ai voti l'ordine del giorno del prof. Lega con l'emendamento del prof. Moro; ed a maggioranza, con OìTsoIo voto contrario, l'ordine del giorno ò "approvato. * La relazione del Consiglio Federale Prima obe l'assemblea p&bsi alla discussione del secondo tema sull'azione federale per la riforma economica, il prof. Marchettlni lancia la proposta che sia discussa in seduta \ segreta o che ora si passi alla relazione del laHccd0. si ur » Consiglio federale Anche il prof. Vettori presenta una mozione d'ordine per sospendere la discussione deltema. Il prof. Senna si unisce al Marchottini per la discussione in seduta segreta, essendo ferii i gomento grave e richiedendo il segreto del presenti. n Congresso si contenta di invertire soltanto l'ordine del giorno e di passare alla discussione del quarto tema, e, cioè, alla relè zione del Consiglio federale. Il Presidente, ad ogni modo, fa dare aria all'ambiente, e per dieci minuti sospende la seduta. Alla ripresa, il professore Benedetti fa una lunga disanima dell'opera del Consiglio federale. 11 secondo e terzo tema verranno discussi domani, non essendo arrivati i relatori. 11 professore Benedetti dice, come prima cura del Consiglio federale, che entrò in carica nel 1912. sia stata di lasciare in di sparto tutte le questioni secondarie c di af fermare la preponderanza assoluta delle questioni economiche. Si diede all'opera di ordinamento interno e di propaganda; si cercò di riannodare le fila, e mentre i soci nel m° erano 3125, nel 1913 salirono a 5300. Egli dice che la relazione è affrettata, ma confida che i colleglli vorranno dare un giudi aio corrispondente più che all'altezza dell'o-itera, a quello della fede della Federazione | jea olla sua abnegazione. Fra applausi fragorosi e prolungati viene presentato un ordine del giorno, proposto dal prof. Micalello Nicodemo. Laureati « maestri di ginnastica Prima, pero, di passare all'ordine del giorno, sorge una vivacissima discussione fra gli insegnanti laureati e quelli dell'educazione fisica. In difesa di Questi ultimi sorge il se-i Lnatoro Pio Foa, di Torino, il quale viene spesso interrotto da mormori e proteste da parte dei congressisti. Dopo il professore Foà, un insegnante di educazione ilsica difende gli interessi della sua classe, ma l'oratore è nella impossibilità di continuare, polche le proteste e gli urli dell'uditorio si accentuano in modo clamorosissimo e sconveniente fra persone educate. La discussione quindi si chiudo con l'approvaziono dell'ordine del giorno, c, cioè: « Il Ijì Congresso della Federazione nazionale degli insegnanti medi prende otto della relazione presentata dal Consiglio federale; esprime a sua volta la sua ammirazione per l'opera da essa spiegala a beneficio delle scuole c della classo degli insegnanti, che ha saputo raccogliere in un fascio energie vigoroso e fattive ». La seduta è tolta e rimandata a domani. Domapi. Indubbiamente, sarà la giornata più interessante del Congresso Al Teatro Jlegio. questa sera, il Municipio ha indetto per i congressisti una serata musicale.

Luoghi citati: Bergamo, Cile, Italia, Parma, Roma, Torino, Trieste