Una ricognizione della divisione Tassoni a venti chilometri da Derna

Una ricognizione della divisione Tassoni a venti chilometri da Derna DAIilifl IilBIA Una ricognizione della divisione Tassoni a venti chilometri da Derna (Per telegrafo da lie.ngasi dal nostro invialo speciale) Eccovi, i particolari della ricognizionemanovra brillantemente compiuta dalla divisipne Tassoni su Sidi. Aziz, di cui vi detti la sommaria notizia con un precedente tele, grammo. Alle ore otto del aiorno 10, la divisione tutta, eccetto i. riparti che presidiano le opere di difesa di Verna o addetti ai varii servizi, si raccolse, secoli'éo l'ordine diramato dal Comando la sera, precedente, sull'altopiano petroso ad est del Derna. lira un mattino coperto da una nuvolaglia grinta, leggera che velava, scn-\ sa oscurarlo, il sole. Il generale Tassoni, poiché le truppe furono raccolte, tenne ■ rappòrto ed impartì, gli ordini per l'operazione. La Divisione sarebbe avanzala dal ridotto del Rudero, verso est c sud-est, in direzione di. Martuba. Il grosso sarebbe stalo preceduto da un distaccamento di avanguardia, di due battaglioni, e sarebbe stalo fiancheggiato sulla destra' da un distaccamento mobile di altri due battaglioni. Ancora sulla destra un altro distaccamento, pure di due battaglioni, avrebbe occupato Sidi Azi:, e qui avrebbe preso posizione, mentre le altre due colonne di cui sopra, vaie a dire, il grosso, colla sua avanguardia, c la colonna, fiancheggiatile, sarebbero avanzate. Per comprendere compiutamente la. bellezza, di questo piano di. manovra, bisogna conóscere le particolarità topografiche del terreno, o, almeno, avere sottocchio una approssimativo, riproduzione di esse. Ma, per intuire la sicurezza, di, effettuazione del piano slcsso, basta osservare che il grosso della Divisione, avanzando, non. polcva temere che un attacco, o sul fronte, o sulla destra, dato che sulla, sinistra, veniva ad avere il mare; e, tanto nel caso dell'attacco sul Ironie, quanto nel caso dell'attacco sulla destra, noi ci trovavamo ili condizioni, con lo spostamento dell'uno, o dell'altro dei DERMA, 12 pgcce ppfaacSctalodi snvcU\ d\adistaccamenti fiancheggiatili, di contr'at-ì laccare il nemico sul suo fianco, ed, even-1 lualmcnte, di tagliargli le retrovie, j La marcia in avanti La Divisione si mise in marcia poco dopo le ore 8. Giunta alle nostre opere estreme orientali del Rudero -e del Belvedere, si suddivise nelle varie colonne segnate, dall'ordine di operazioni: quella principale e quella fiancheggiatile, proseguirono verso Casr r% Lcbcn; la terza, staccata, volse verso sud, verso Sidi Aziz, il cui bianco Marabutto sì vedeva biancheggiare, lontano, entro un solutissimo celo di nebbia, svilo sfondo dei monti., che limitavano l'orizzonte meridio- *"/.«' colonna principale /ormate dall'B.Ò !tbattaglione ascari eritrei e dal battaqlioMne alpino Saluzzo, che costituivano l'avan-\dguardia, al comando del colonnello del ?.o reggimento alpini, Ualinasso. Seguiva il rdEsrs[unurècc\g[cComando della Divisione, col Quartiere Generale, al completo. II generale Tassoni era accompagnato dal generale Etna, dal capo di Stato Maggióre della Divisione, maggiore Bruno, dal sotto-capo, capitano Telimi, ■ dai. direttori dei vari servizi, dal direttore dell'Ufficio politico, ten. col. Chiosai. Se- guiva il grosso, comandalo dal colonnello di artiglieria negassi, formato dai battaglioni alpini Fenes'trellc e Mondovi, da due batterie di artiglieria da montagna, dalla colonna di munizioni, e da un re parlo della sanità, dalla stazione radio-telegrafica e dalle salmerie. La colonna flaiicheg»Unite, comandata dal colonnello Tiorzìni, del t.:i reggimcnlo alpini, era formala da una eompa/jnia, di ascari e dai battaglioni alpini] Ivrea ed Edolo. i |/llfcgGeslplmp'igds1Divediamo, avanzando colla, colonna, principale, i luoghi, dove si. svolse, la Qrah-[tde giornata del 17 settembre, il vallone tor-\ tuoso dal Demina, e l'alluretla di Casr el Lebeu. Qui giungiamo; indisturbati, verso le ore 10, e sostiamo qualche minuto. E' questo il limite, estremo da noi conquistalo durante la guerra. Dinanzi a noi, verde di erbe e di cespugli bassi, di lentischio, di pruno, di salvia fiorila, di usuoc, di asfodeli e di anemoni, si distende la grande, pianura del Ecteia. lj'attraversiamo, seguendo la via. carovaniera di Marliiba-\iIlomba-Tobruk. Si cammina cclcremcnlc, IpQdtptcsenza incontrare ne ostacoli, né resistenze. I dLa giornata, coperta e non calda, favorisce dla. marcia.'D'altra parte, le truppe so»o\danimale da un sincero, evidentissimo eniusiasmo: questa improvvisa, coraggiosa avanzata, infonde in. tulli un'animazione nuova, e l'aspetto del paese, ridente e promettente, di una fertilità eccezionale, ravviva giocondamente i desideri della conquisla. Tratto tratto, lontano, si vede qualche cammello, qualche cavallo, qualche ba¬ czcgcpcuno al paco ...... .. „„„■- ,-qAnche alt ascari, che fanno il servizio di,.;, " , ' ' , , . , . [lavanscoperta, hanno veduto [uggire, lonta-\iiissimo, qualche beduino. icle prime schioppettate ! d• 'Ed ecco verso le 11,30, quando slamai quasi all'estremila del Vetcja, le prime schioppettate. E' uno dei posti turchi, che vigilano il paese? E' qualche gruppo di pa- stori? Per un momento le fucilate si. wUefl- sificano, e noi. vediamo gli sparatori appo- stati a circa cinquecento metri dal luogoì[ove sono giunte, le nostra avaitguardie,\'protelti da una piega del terreno e da ce-'spitgli. A'oit rispondiamo al fuoco e conti- uniamo ad avanzare. Due beduini si alzano\improvvisamente da terra, una cinquantina di metri avanti ad una pattuglia di ascari, e sparano contro di essa. Dalla pattuglia allora parte un colpo di fucile, che fulmina uno dei due imprudenti aggressori; l'altro fugge, velocissimo, e. scompare. E davanti all'avanzata, calma, sicura delle nostre truppe, fuggono anche gli altri sparatori. Lontano vediamo alcuni pastori, che spingono i loro greggi in direzione di Martuba, poi. subilo scompaiono in un. avvallamento del terreno. Giungiantft ad un uadi, elk solva la. pia pura, scendendo versa «ordì fondo, ri parato, è un accani nani culo di nomadi, un gruppo di quattro o cinque grandi tende, capaci ciascuna di contenere una. quindicina di persone. L'accamptnncnto è deserto e presenta le traccio di un improvviso, rapidissimo abbandono. Oli abitanti erano i pastori, che abbiamo veduto fuggire poco fa, c che hanno tentato per un momento.di arrestare la nostra, avanzata, colle loro po- cl'npuTungndncrm] apa,btol'dlti prcche e. fortunatamente innocue fucilale. Soltanto in una tenda si trovano una. vecchia e. un cieco. Sono naturalmente rispettati e confortati a non aver nessun timore. Andiamo oltre e troviamo un altro piccolo accampamento, anche questo coi, segni] di. un precipitoso abbandono. Anche qui\Ai fuggiaschi hanno lasciato un paio di pcr-\Asane, che non potevano accompagnarli.i"nella tuga abbastanza rapidamente: due\dqflilsvecchie. L'avanzata continua, salutata ancora da. qualche fucilala rada, lontana. Una pattuglia di ascari sorprende un be\ duino, che si, era attardalo, \uggendo, e lo \arrcslano, poiché e armalo di. lucile. In vista di Martuba ì 1 j !te « battaglione degli ascari, e dei suolufMchM' 6 "'«"ulano lietamente sul terreno \dcUa nuova couwuiU. Attraversiamo, avanzando sempre, ancora tra vallette dì uadì, e. giungiamo in. vista delle prime, piante dell'oasi di Martuba. Esse si delincano, risibili a occhio nudo, sullo sfondo delle, allure, che chiudono l'orizzonte orientale, ed ai. cui piedi appunto sorge Martuba: un paesello, formato da [una savia e da tre. o quattro case, che noi non possiamo vedere, perchè nascoste in un avvallamento, ma a cui potremo giunge, re con un'altra-ora di marcia. Ma questo è ora il lìmite fissato dal. generale alla ricognizione. Sono le 13, e sostiamo a fare colazione. I due giornalisti, che. hanno se\giitlo la ricognizione, approfittano della [cortesia .del maggiore Tancredi, comandati- i] i Mentre così procedevamo noi, cioè, la co. |/o/itia principale e la colonna fiancheggiatile, la colonna slaccala, comandata dal colonnello Maddalena, del 2lì.o fucilieri, e formata dal battaglione del 7.0 fucilieri, comandalo dal maggiore Cei, dal battaglione del 22.o, comandato dal maaaiorc Guarnieri, e da due batterìe da montagna, era, avanzala sii Sidi Aziz, ove era giunta, salutata da poche innocue fucilate, sparale dal piccolo posto turco, che subito [uggì, poco prima di mezzogiorno. Presa opportunamente posizione, il colonnello Maddalena fece issare sul piccolo uggsloplaatslllpbvamèlsmdticidc■uomarabutto la bandiera italiana, e le truppe'cpresentarono le armi al grido di Viva il 'ite! Viva l'Italia! Un entusiasmo nuova, giocondissimo, animava i vecchi soldati delle giornate del settembre e dell'ottobre scorso, ed. i nuoci soldati della classe del 18t)2, per cui questa, cosi lieta, costituiva la , -[t'rima impresa di conquista, \ Verso le. ore li, te colonna principale r o ' o e i e, -\iu0,c.°: In. colonna fiancheggiante iniziarono il ripiegamento, riprendendo la via, del ritorno. Qualche schioppettata fu ancora sparala da qualche beduino contro le. ultime pattuglie di ascari, clic ora, nel ritorno, [or. alavano l'estrema retroguardia; ma non fu possibile cogliere i disturbatori, che si mantenevano prudentemente molto lontani, e che, del resto, ben presto cessarono il I Più disturbato fu invece il ripiegamento della colonna slaccata del colonnello Mad- e dalcna. Quando il capitano Carpentieri, o\di stat0 Maggiore, giunse a Sidi Aziz, re- a e ¬ cando l'ordine del generale Tassoni di iniziare il ripiegamento, già ì. soldati del piccolo posto turco, che al inatlino erano fuggiti, convenientemente appostati, avevano cominciato a sparare contro le nostre truppe. Malgrado questo fuoco, non intenso, ma insidioso, il ripiegamento si iniziò, e si compì con un ordine ed una calma veramente ammirevoli, Due soldati del 7.o reg- -qimcnto fucilieri rimasero feriti, ma molto i,.;' ' ■ , ' ' „ ,, [leggermente: luna ad. una mimo -\^uìin vn/j| l'altro una spalla. Medicali, continuarono a icamminarc, senza curarsi affatto dell'inci ! dente. ai Alle 18, tulle le truppe giungevano alla e linea delle ridotte. Avevano percorso una e quarantitip. di chilometri, ed ogni soldato - appariva fresco e gaio, come se ritornasse - «"« una passeggiata militare. Il più fervido - entusiasmo animava tutti, dai capi all'uloìlinio fante, fi primo passo nell'interno del,\la Cirenaica era sialo felicemente compiu-'lo: il primo veto di questo misterioso paese - era stato sollevato, ed esso ci era apparso o\come meglio lo avevamo sognato, pingue e pddafigdi ricchezza agricola, ferace di grandi promesse, ridente di fascinose bellezze. MARIO BASSI. arrestare la nostra, avanzata, colle loro po- l'npuTungndncrm] apa,btol'dche e. fortunatamente innocue fucilale.

Luoghi citati: Cirenaica, Derna, Edolo, Italia, Ivrea, Sidi Azi, Sidi Aziz