Dichiarazioni dell'amm. Chiari sull'amicizia italo-austriaca

Dichiarazioni dell'amm. Chiari sull'amicizia italo-austriaca Dichiarazioni dell'amm. Chiari sull'amicizia italo-austriaca Per l'intesa navale-L'accordo anglo-tedesco (Per telefono alla Stampa). • Roma, 23, sera. Il capitano Domenico. Naselli, ex-segreta- brio deila Lega Navale italiana, ha avuto a „ vlenna un^ intórvista con rammlraglio C no di me una opinione non molto simpati- a_ ,, ' B „ di h , rf fipagliato dall'aggettivo qualificativo di an.- c miraglio italofobo, e sempre ogni mia idea Mi. — ti j. _ i • ■ _t , - j ■ J • V è analizzata e vagliata da tutti i punti di rvist!ì, che il più delle volte non sono miei, e che se lo fossero mi farebbero assai tor- toto. Infine, che cosa vado predicando? Che cl'Austria e l'Italia debbono essere alleate necj amiche, ma che tale alleanza e tale ami- nciziu n0n debbono scaturire dalla paura, rbeusì debbono avere per base una leale ef- nficienza navale senza peraltro essere basa- tate unicamente su una nostra eccessiva pre- psempre chiesto perchè in Italia le mie idee gdebbono far tanta impressione, quando moH1 v03tri giornalj e molti V08tri uomini Istro riguardo e non hanno da noi tale a- sprezza di commenti e di critiche. Quando; alcuni anni or sono, io cominciai la mia campagna per la costruzione della flottai »» Austria> « P^lico non pensava alla manna. d «Oggi le cose sono alquanto cambiate, ti S0CJ di migliata o migliaia. Pero, manca ancora il positivo, c mentre voi avete già e finiranno con l'andare d'accordo. Del re- la sto, che cosa reclamiamo noi da voi? La V situazione è questa: l'Austria non chiede ^Italia assolutamente nulla, mentre l'Ita- l tta per ragioni geografiche, strategiche e h storiche, se volete, desidera qualche cosa dallKVustria e forse quello che desidera,, esajnjnnt0 con sercno giudizio, non è ec-\s cessivo x rieste o"-iii uiòrno piìwdiventa au- ! n ^iaca, cioè ogni giorno meno- italiana,|l Gli stessi triestini irredenti, come voi dite,]c sanno che la loro città e quella ch-3 è, per chè fa.parte dell'impero, e che larderebbe fatalmente più del 70 .per cento di quanto "bbe possibile fare lo stesso ragionamento. | c Dafo al tempo: si troverà facilmente una via di soluzione soddisfacente per tut ti. La fretta è il peggior sistema ed lo che non risolve nulla, se non che irredentisti guastano ogni cosa e credono agli spiriti nuovi là dove occorrerebbe spia llare iu vja „_ .... . n eapiUmo domandò all'ammiraglio: ~ Gife cosa pensa dei vale che comincia a. delincarsi fra la Ger mania o l'Inghilterra '! s_ jn questo caso entriamo in un' campo MìcrjVa non ben chiarito; certo, se il nio p09siede se daU'impero si distaccasse. Ma\u vi 1:0110 aJtre ragioni per le quali non scidna vivendi dovesse effettuarsi, avrebbe 7£ Spvcqlsp una- importanza non dispregevole. Ad ogni Jfl SS^if tt^^^Sil- stabiUta la ^periorità cjcUa ^UAiSju' quella gennaiiica heUb proporzioni di I ^^arco in Francia del misterioso Coipo di esercito di 120,000 uu mini che l'Inghilterra ha impegnato a dai e leMaDdella I-rancia.. Ad. ogni modo, un oventuale accordo anglo-germanico renderebbe più necessaria unii sincera intesa itAlo-atì'sliia c&> senza perp c]ie l'Italia propenda, per <Iuanto 1'5gHa"!^;*<^1*'iw "n^81*!:!!^*1.. cliterraueo, . ad, accostarsi, alla 1; pnciu. I^ Forse vi e quatte intesa in proposito. Ma o che cosa potrebbe sperare l'Italia . dalla ,11 Francia ? • , . In '.."''«■*,'?♦■ «W -. !D

Persone citate: Naselli