Il dissidio tra federati e sindacati automobilisti

Il dissidio tra federati e sindacati automobilisti Il dissidio tra federati e sindacati automobilisti Dopo quanto è awicmito l'altra sera nello «stautog-rink» della Birraria Din-io, per il 2^«.?5l.«^lJL sembrato-interessante interro^"il Buòzzf,suo UiSnf111 Fcder~' c udìrDe to iiupieùMoni. Quel che dice il «*i>M«*ri<i j.ii. — Quale fu — chiedemmo — il motivo che indusse il Comitato di abitazione a convocare la riunione generale dell'altra sera, che doveva finire in modo cosi burrascoso e violento? •Il comizio generalo — ci rispose Buozzl — era stato convocato per dimostrare che noi non temevamo quel controllo, al quale 11 bindacaio mostrava di dare tanta Importan- vntarto^SetfX0 jTneiSz? prVartlori la niaHfiiOTttnza Ae^ aveva approvato la tattica della Federazione apprc e_chei lo «tosso memoriale era stato pure ap¬ provato In tutte queste fi-unioni, tranne ?F?a£ «so^ia.aSid ff.^^" i apitìunto queste tUtimo mae- r r ^ ._ . '(dal .momento che stranzo dovevano essere convocate, trovamn*»j che si poteva bt.niissinio indire per l'occasione il comizio generale. — Speravano in mna assemblea calma e serena? — Ohi non ci eravamo fatto grandi illusioni sulla riuscita del comizio generale! Ormai conosciamo i nostri avversari e comprendiamo benissimo 11 perchè della tattica ostruzioni Étdca da essi adottata Lo stesso Zocchi confessò in un comizio che il Sindacato va tutt'attro che bene e riconobbe invece che la Federazione aveva per se la grande maggioranza degli operai; si comprende, di conse gueaiza, comic la riuscita di questa agitazione, «ri li data esclusivamente dalla Federazione, vorrebbe diro la morte del già agonizzante Sindacato. I tumulti però sono venuti per colpa proprio dello Zocchi. Egli aveva affer mato riipetulamente che se non Io avessero M comr>acno!li movimento]anche la .be- [Sa^^^^lSwS. Sì rendo anche .-lHji vtnionzn. v nni,-hft bastano rtitìli^^^^ per impedire ima discussione, dello Zocchi ha provocato dei nost.ri, i quali si erano pagar salato 11 suo .ingresso difatti è accaduto. Io personalmente, ouuiie nelle nostro adunanze, iion mi sono mai di-,chiarato contrario alla partecipazione deli Zocclii allo nostre a'itimtonl; ma di fronte continue provocazioni la pazienza dei feder si è esaiunita Lo Zocchi del resto doveva sai-\tire il dovere di tenersi appartato, dopo che!tri seguito ali esito dell ultima agitazione? la • massa aveva cnipito, nassatì 1 bollori, di es- sere stata guidata tirtt;altro che bene. Si noti otnoFUino di lasciaa-e da parte « mColombino, che aveva .preparato dello scorso amo ed era stato anche la .be-|stia nera» dei Sindacati. - li adesso, che fairà la Federazione? - Xon obbicjno ancora deciso e abbiamo :appunto comvocato un comizio di federati con|l'Intento di inteiipcllare la (massa e intenderci sul modo di far procedere celeremente l'agitazione come è assoluto intendimento noStro. Le soluzioni discutibili-sono parecchie: juna parte dei federati è persuasa che la leKiono ricevuta avrà fatto comprendere ai sin uacall come ogmi tolleranza abbia un limite o quindi elio alla loro violenza si risponderebbo con la violenza. « Questi federati, perciò, non sarebbero alieni dal tentare un altro comizio generale. Altri invece vorrebbero il «referendum», ed altri ancora ne comizio ine «referendum», ma la presentazione del memoriale a tutte le officine o almeno a quelle dove la Federazione ha la stragrande maggioranza, e che dopo •tutto sono le, più importanti. Comunque, la Federazione è assolutamente decisa a non accettare rappresentanti di nltte organizzazioni per guidare il nuovo movimento. — "Quindi nessuna probabilità di un accordo. — Nessuna assolutamente, per lo ragioni già aiote, ed anche perchè non ci ò proprio possibile, per la dignità nostra di dirigenti di una organizzazione, sfare insieme a gente che una orgaauaBttzumi:, owuu uuinue a..«w» ' ci ha coperti con ogni sorta di ingiurio, che ci ha cliiamati venduti, o che ha detto cjiei eravamo d'accordo con i padroni, soltanto per che avevamo parlalo di « referendum ». D'altronde i rappresentanti del Sindacato nelle Commissioni ncn sarebbero mai collaboratori sereni atti a favorire la buona riuscita della agitazione. Noi abbiamo parlato chiaro, abbiamo esposto il nostro programma con lucidezza, alla massa, ed abbiamo chiesto votazioni decise. La grande maggioranza è con noi, ma se domani questa ci venisse a mancare, i lederati, divenuti minoranza, darebbero eempro tutto il loro appoggio ad una agitazione guidata da altri ». E con queste dichiarazioni il colloquio Ani. Il pensiero del segretario del Sindacato Il segretario del Sindacato, Nenclni, interrogato intorno all'esito del comizio j?eneirale, li a espresso il parerà cho se la riunione non fosse, stata precipitosamente sciolta dai diripenti federati, l'asswnblca avrebbe potuto, dctóòl prirni marosi della serata, affrontare la1SKsfoneo venire ad una decisione. Lo scio-liincaito fu dunque, secondo lui, intoni-1 peslivo, e fatto in modo da lasciare un'im pressione di ritirata Riguardo, all'esclusione dello Zecchi, i sinda calisti dovevano necessariamente ritenerla co- me una provocazione, inquantochè fu lo Zoe- chi che capitanò il movimento dell'anno scor- so, ed aveva quindi il diritto o?gi d,l rlpresentarsi ui federati come legittimo rappresentante della classe. . , Il Nenclni giudica inoltra era-ore lesclusio: ne, voluta dai federati, anche degli operai carrozzieri, i quali dovendo pei primi sewtire gli effetti di uno sciopero, hanno tutti i diritti di essere presenti nelle fasi dell agitazione. lotta. RicruaTdo infine al proposto « referendum ». Nencini pensa .che doviti essere fatto con il controlio del sindacalisti; altrimenti riescirà destituito di seria base. Il Comizio dei federati per udirne il parere. Troppo già gli avversari hanno erVoneamneto affermato che i dirigenti della Federazione agiscono di autorità- Rileva ancora che il contegno dei sindacati allo sciolto comizio generale significa che«s3i hanno giocata l'ultima carta e che la loro organizzazione va agonizzando. Dal Sindacato la Federazione è divisa non solò da questioni di principio, ma dal fatto che essa fu fatta segno sempre al vituperio, la condotta dei , , .... , , _ Nel salone sotterraneo doli Associazione Ga- nerale degli Operai, si sono radunati ieri sera gli automobilisti federati per discutere sulla situazione creata dal dissidio con i sindacati, che ebbe cosi violenta manifestazione al co- mizio generalo. . L'assemblea è stata presieduta da Zimignani e si è protratta Un dopo le ore 23. Buozzi ha preso, per primo.la parola..rilevando la dolo- da una sconfitta, molti operai automobilisti iion si siano ancora perfettamente ed esatta- mente orizzontati o non abbiano tuttavia coni- preso anale a rada debbano percorrere. I le- deraU ormai hanno l'obbl go di preoccuparsi soltanto più dei propri diruti e la minoranza avrebbe tutto l'interessa a tacere, per acqui- staio un poco Ui simpatia. 11 Buozzi spiega che 6 necessario, in questo momento, agire con perfetto accordo ed il Comitato d'agitazio- ne ha voluto radunare i suoi aderenti, appunto irne il parere. Troppo già gli avversari federati sarà, tersa e limpida ed essi non ne muteranno la linea, poiché hanno per se la maggioranza delliFinassa ed intendono sai- voBuaraare tutto un passato dignitoso. V Buozzl-soggiunge elio il comizio e cliia- mato ad indicare l'atteggiamento da assumere' ed espone alcune proposte-.: ropportunità dile ritentare il comizio ceneraio ouella di in terrogare la massa coniSfr-t'^ndum-l'altra <U far discuter?» ZZrl&M^^t delio"fabbriche0 Vunl^n^&^Sra^l **U^^%&%£J^AI Ja pjroposta di presentare il memoriale al Con- sprillo, in nomo della totalità degli automobi- Usti, oppure in nome dei principali stabili- «lenti che nettamente si pronunciarono in. favore della Federazione. i tnìL» 2?ZLrf0„Dclude co,n,la. coastat^l°li d0: lorosa di vedere operai lottare contro operai c non solante, cerni™ rrii in,ti,otri.il . e non soltanto contro gli Industriali Aperta la discussione, Scoroni è di parere che l'assemblea non debba perdersi in inutili parole, ma abbia il dovere di pronunciarsi senz'altro sulla presentazione del memoriale, ormai conosciuto da tutti. attero TiUene che la relazione Boonl ha, m° pronunciarsi. Guarnieri spiega ancora le varie proposte ejlmianani invita a trattare la prima prò- ^ne è contrario all'Idea di rinnovare u tentativo per un comizio generale e Barge r ™ e di parere opposto. Brillarelll vorrebbe la continuazione dei co- *■» ' Ht'M Villi *UilCUUO IC* VUUUUUIMdVUO mizi privati per una discussione tranquilla del memoriale, che non tutti gli operai'hanno,esaminato e discusso. Zimignani mette ai voti la proposta di rlten- tarc il comizio generale, ma alla quasi unani- miti ossa è respinta. Buozzl spiega la seconda proposta del re- ferendum, rilevando che già tutu gli operai approvarono il memoriale, pronunciandosi a grande maggioranza in favore della Federa- Z1?-Iif ji„ki... „,,„ *„rv> Gianotti dichiara che un referendum con voto firmato esprimerebbe nettamente la vo- lontà della massa. Chapuis approva, ma è contrarlo alla firma, Boidl chiede cho il referendum sia fatto In una scuola municipale con le urne guardate ac» ess0 motivi sunaoii. Marchiaro e favorevole al 'f£e"nraW^.-mi sarebbe un vero voto di fiducia per il Comi- da^rablnlerirLa proposta solleva una risata omerica. , Cantero è per ìljefercndM per mezzodì t-cmw «u v»»»» dum, Giovanninl preferirebbe che fosse limi- rendum fu fatta al primo comizio e che in ogni moao la maggioranza si è già pronun- ciata per la Federazione. Il referendum sareb- h riunauc superfluo, tanto più che gli avver- *£»^quaSto Sroneanuiulc. attribuiscono a£l ess0 motivi subd0" sarebbe un vero voto ai "au"a " tato d'agitazione e servirebbe anche oer cono- scere gli umori della massa In caso che fosse richiesta d'un qualche sacrificio. panano "ancora sull'argomento,,Porta e pa- cindustriale si arrenderà alla presentazione del Meiiim-ialp n»ifhè in lontlei 6 un fantoccio di • « ™k percne m ìonao e un iantoccto ai Paglia aestmato a caciere. lluozzi o Guarnieri si runtìttono agli operai I>ìf quanto1 riguarda lo maestranze delle tre fabbriche dianzi accennate. pecchi altri operai, o Buozzi dichiara che ed ancorrerà ad un referendum, se gli ajwenimen- sti !q renderanno necessario, neUo svolgersi cei- tRuutazioroe. • m\ Con doppia ^^^%JS^*S^t Cf"0>in'ta Proposta del referendum 6 1Ma d'seussione verte ora sulla presentazione add 'Memoriale, che le maestranze della Fiat di' corso ©ante, della Scaf e della Rapi*, non lhanno ai.ccra discusso. cCosta esprime il parere di un referendum ^limitato ai tre 6tabiltmerrtl; ma Bertcro lo Ktohe C<WnlZl COm° a"'enn° **' ^ -Bosco lamenta che in tutta la discussione si faccia troppo confusione; Marchiaro ò .contra- rio a! Comizi, assicurando che gli openal non Intei-verrebbeiw più. \ ]■Pariano alcuni- operai prò e coatro, e franquesti, Satta, il quale ritiene elle il Consorzio nl-i discussione si trascina a lungo, tonio Fcha. molti opera: cominciano ad andarsene. ^Filialmente, l'assemblea approva la proposta —che si interroghino gli operai della Fiat in ccorso Dante. Seal c Rapid, con quel sistema cche il Comitato di agitazione riterrà più a- ddatto. . èIn.anto, per lunedi 1 dirigenti della Federa- mztone. il Comitato di agitazione, i collettori, cce, si riuniranno, e quando le maestranze lfdelle duo ultime fabbriche si saranno pronun- cciatc. avverrà la presentazione del Memoriale cal Consorzio industriale. E cosi il Comizio ha termine. Alla sedo del Sindacato Metallurgico il Comizio è pure ritifccito abbastanza numeroso. ™»20 e puremitcito abbastanza numeroso. Parlarono il lumicini o Pulvlo Zocchi, il quale. dopo averlo spiegato lungamente, pre- sento il seguente ordine del giorno « Il Comizio, considerato che nella attuale agitazione è impegnata tutta la mossa auto- mobilistica e che può esservi l'eventualità di un allargamento dell'agitazione stessa anche ad altre categorie dell'Industria metallurgica; considerato che in ragione diretta di ciò e necessaria la concordia di tutti al disopra delle questioni di tendenza; « invila la Federazione e il Sindacato ài fondere le loro singole energie in uno sforz0 comune assumendo insieme la dirigenza del movimento; , e stabilisce in modo assoluto che di fron azI/^SmzsgrtnnsulagcsigLgftpp