II progetto difeso per la riforma delle farmacie dal presidente del Consiglio

II progetto difeso per la riforma delle farmacie dal presidente del Consiglio II progetto difeso per la riforma delle farmacie dal presidente del Consiglio pgChiusura della discussione generale — flpprovàzion e dell'articolo lc (F»er filo diretto o per telefono alla STAMPA) Roma, 14, seca. La seduta comincia alfe ore 14 11j DE SETA, sottosegretario ai lavori pubblici, «dichiara all'or». Pietro Chiesa che sd e inviato Ciwpru luogo un funzionario pei- indagare clr- Wa la fondatezza dei i-icorsi avanzati contro '1*1 progetto per la costruzione della strada Pe- ldemontc-Orero. j CHIESA PIETRO nota eh a la strada prò fgettata è di ben nove cMlometrì mentre "ha-1 stobbe un tratteidi ao5 dus chi™n«trl per ^ dTWtocciare Pedemonte Orerò •ferroviaria più vicina : eSarebbe quindi assolutamente ingiustificato ced illegale che lo Stato dovesse subire un o- mnese pareccliie volte maggiore per servir» a' privati interessi [seri , ,„. ... • • i "lIWnirO 16 lrOfll 11611 inonstria rimedia Ibr,„.trin .. gaCAPANDO, sottosegretario allfcgriooMwra e reScommercio, dichiara all'on. Veroniche non a-,l0vendo la legge del Wiii. coni.ro le frodi nella, preparazione e nel commercio dei vini, dato i cerisultatiche se ne attendevano..il Governo ata ststudiando come riparare alle lacune di essa,, tre si propone a studio esaurito, di presentare ; quliti r1l£VuTn/\ ili T«m-vi-v>*\ t-.-ii. t! f«Wn«\T> n I ■S^SK0 « le§ge P« S?«S28* h, «» t*^EKONL rilevando che laL questione ha gra- ; sai „ «, „„, „™'lJa'S^m\^& (stanziati fondi più rilevanti per la repressione dalle frodi stesse. La piaga deH'alcoolismo 1 FALCIONI, sottosegretario all'interno, osserva all'ou. Rastelli che non è possìbile derogare alle disposizioni vigenti, che regolano le concessioni cri aperture di nuovi spacci di vi- cotuprmtic^zovo...qir» e eli liquori, e che sono indispensabili pei-\ <Mroombattero. come è doveroso, ia piaga dell'ai-1 'coolismo (/Ipprouaatoni e commenti) RASTELLI riconosce la leggo per combattere l'ale jte. che, in attesa della, suu. >...t> ->,vv Icommissioni ìocall per la concessione delle' dilicenze di esercizio abbiano adottato il draco-1 dintano .sistema, di negarle tutte, costituendo ; ccosi un ingiusto monopolio a favore degli spacci di vini e liquori già esistenti. ^d^srg, Si riprende la discussione sul disegno di 'tegge sull' 1 Esercizio delle Farmacie ! L'ordiae del gwrn» dei socialisti ì> TURATI presenta, con gU onoravoli Pruni-, polint, Sichel, Trev^es, AlerLani e Gluliatti, unj cordine del giorno, contrarlo al paesaggio del- dl'esame degh artìcoli del disegno di legge, j QtMKto. specialmente dopo la diaciesione che se n'è tatto nei giorni scorsi, appare tutt'al-1 tro che maturo, e risulta più che mai meritevole di ulteriori studi. Infatti, nonostante la lunau elaboraalona di,~r), ancora al ammette dallo stesso Governo i nposaibaità dl radicali monacazioni, sulle n'quan pero si prevede tntt'altro che facile il I lnssare concetti fermi e precisi. | rTutto dunque consiglierebbe di sospendere I cqsgTesarne dell'argomento, pei- rimet&srìo alla nuova Legislatura. Censura ili sistema di limitazione che è stato adottato e che, pur vulnerando il principio della libera concorrenza, non la sopprime del tutto, adottando un ibridismo di criteri che nulla giustiAca. Deplora la vera e propria spogliazione ohe ■ ai compie a danno della grande maggioranza dei farmacisti, «he verranno gli uni costretti' alla chiusura, e privati del diritto alla vita, gli altri assoggettati al pagamento di una tasca doppiamente iniqua.- e per la misura, insopportabile pel maggior numero, e per la eguaglianza dl tale misura, di fronte alle enormi j sproporzioni di reddito che esistono fra far' macie a seconda dei luoghi e circostanze. ! La necessità di cospicui mezzi per assumere ! l'esercizio di una farmacia avrà per risultato | la diserzione degli alunni dalle scuole dì fari macia. Il concorso per la concessione non dahrà poi nessuna garanzia per la scelta deli'al'spirante più idoneo, poiché, se darà modo l-dl giudicare sitila capacità scientìfica dei con; correnti, non accerterà menomamente se essi ! abbiano la capacità commerciale, che è altreti tanto, so non più. necessaria. 'L'oratore nota poi che, date lo tendenze deiila terapeutica moderna, l'opera del farmacista come preparatore di medicinali va sempre più limitandosi p che. per evitare le probabilità di errori nella spedizione delle ricette, giova forse assai più la pratica e l'espeflenza di coloro i quali esercitano la farmacia, che non la loro cultura. Ritiene quindi che non sia necessario, nè giusto daa-e l'ostracismo ai farmacisti non diplomati, ed invoca che almeno con una dij sposizione transitoria sia regolata la loro porzione sulla base dello stato di tetto esiI «lente. I Accennando poi olla necessità in geno.ro delfS'asflistenza farmaceutica, crede die essa -saprebbe convenjenteraente soddisfatta con In ietlltuzione eli buoni oriundii farmaceutici, ancora meglio che con rimpianto eli farmacie, -e che oi'era illuminata dello Stato sarebbe quella dì diffondere nel popolo nozioni armentari di fisiologia e patologia, per sradicare quella soverchia illimitata fedo nei medicamenti, che assumo bene smesso i caratteri «Il una vera superstizionie. Critica poi le disposizioni transitorie proposte par disciplinare le condizioni dei farmacisti attualmente esercenti, e conclude invitando la Camera a non approvare il disegno «li legga (l'ivc approvazioni a Sinistra (Tarla il Presidente del Consiglio Alle ore 16,30. «ubilo dopo l'on. Turati, si elsa l'on. presidente del Consiglio. L'ernia si affolla. Sono presenti oltre aoo deputati. Al l>anco dei ministri siedono rutti i componenti del Gabinetto, meno gli onorevoli Di San Giuliano e Leonardi-Cattolica. L'on. GilOLlTTI, in mezzo alla più viva attenzione della Camera, dico: Le obbiezioni che sono state sollevate intorno al disegno di legga sullo farmacie giustificano pienamente le mia dichiarazioni del primo giorno di questa discussione, allorquando presi la pania per rispondere alla proposta sospensiva trpdPtarsioelmngmgamddOdsnszsdqmqfppimgfqiHMhTdrqacsdmtgtìdqfs 110 osservai allora ciic un progetto come que- «k^TS av,ere, c,?me ,mJraJKUSS? S^S Cìoè. tutela della ^*«JW^J?&toJS: « interessi deve esser '^"^^n^*01*^,^ 'n quanto essi possono concordar» con quelli lì<?lla salute pubblica. Liberta' dTsf.sc!ZI07 fatia dall'ori. Treves, proposta che io respinsi.! La T'iestiono copitele, da. risolvere discuten- do questo progetto di legge è assai semplice è questa: Si vuote la assoluta libertà di esercizio per le farmacie, oppure si vuole cir- condare di serio garanzia l'esercizio delle far-, macie Elesse? j « Io credo che ci si deve schierare in questo secondo senso. La situazione attuale non è, a "lire il vero, uè una cosa, nè l'altra. Non ab- biaiuo nè libertà di' esercizio farmaceutico, nè : garanzia per l'esercizio adesso. Attualmente regna l'anarchia completa in tutto e pei- tut-| l0. Di qui la necessità di rimediarvi L ..{jj, ^ è fatt0 proposito in questo certo di legge, e si è sollevata subito una stione di libertà. Ma io osservo che tratta di garantire la vita ad una Brandissi quantità di cittadini, i quali non sanno «■ _ « - . . u tu- t*^re da sè 1 Propri toitti in materia di sarVrte pubblica. La protezione quindi dei di- dJa lesl sostenuta (iena assoluta Jinena di e- cose, l'obbligo di tenere nel proprio esercizio. tutti d rimedi, anche quelli che essi vedono prescritti assai raramente dai medici. Inai- : m?i iÌJSiC>?ml!rcl01'1U:)er'0 ^ Pr^0^ fanmaceu-! tic», voluto da taluni, presenta un solo vantag-, ^'■ivF^i Cl?è- d!Ua ^miimizjone dtì prez-! zo aia io faccio uotaa-o che la vita dell uomo; volo qualche cosa di più del risparmio di I qualche centesimo (i«ppro««toni. CommentiZ <Mestrema ministra), ■ L'opera del medico, quando non è sussidiata, i., ..,;.: dono esclusivamente dal farmacista. Perciò si.: deve quindi curare che le prescrizioni medi-: che stano attentamente eseiruite :^^Z&^ASXi questa le«ge dei criteri medi Cóil^^tsto si fa «Si^Aff^^^^^^a^^^^sere dei cittadini ohe raggiungono la matti-rità alquanto prima, mentre altri la raggiun-gono alquanto dopo. li Dico questo per spiegare il termine medio , j che to. «piesta legge è stato adottato per molte sollevata una disposizioni di essa » la distanza ., r..„. IT,., .. c. 1 L on- GIQLITTI dice : 51 e ~ nima per impiantare una farmacia nei Comu;. ni di scarsa popolazione dovesse essere di; lóO metri da un'altra farmacia. Orbene, io n°; riconosciuto che questa disposizione era ec- ( cessiva ed ho acconsentito a portare a 50 me-1 questione che ha la sua importanza. Si è os-jservato che la prtmitiva disposizione del prò-,getto di legge, stabiliva che la distanza mi- tri la distanza minima nel Comuni di poca popolazione fra una farmacia e l'altra. Vi fu poi chi a proposito di questo disegno d' legge voleva riproporre le disposizioni del Piimo progetto di legge ministeriale presentato nel 1908. Questa tendenza è alquanto cu-. riosa. Mi capita qualche volta il caso assai 'strano di veder rivendicato da altri quello che io ho atìbandonato, avendo riconosciuto c'ome errore» Cosi in questa circostanza si è voluto riproporre il testo primitivo del progetto ministeriale. TURATI — Si è cercato di riparare col minor male. GIOLITO — Lo dice lei. Il Presidente del Consiglio continua a spiegare perchè non possa ripristinarsi il testo primitivo del progetto di legge, rilenendo migliori le successive correzioni. Dà quindi ragione degli altri emendamenti accettati all'ultima ora dal Governo. Furono mosse obbiezioni di un certo valore circa lai disposizione del progetto ministeriale riguai-,dante le farmacie comunali, le farmacie delle; Opere pie e le farmacie cooperative. le farmacie delle opere pie. Quanto alle farmacie comunali ed a quelle delie Opere Pie, io acconsento essere necessaria rintrodUizione nel progetto di legge ministeriale di qualche maggiore larghezza. Bisogna abbondare specialmente nelle dispo .zioni che riguardano gii ospedali. Si deve con- !sentire che gli ospedali abbiano sempre, quan-1do lo possono, una farmacia propria, poiché queste farmacie di ospedali costiituiscouo la I'maggior garanzia per il Corpo sanitario, il quale vi esercita un controllo, e perchè le farmacie di ospedali costituiscono un reddito per l'ospedale stesso. inoltre si può ammettere che il Comune possa istituire una o anche più farmacie muidcipalizzate, le quali devono servire da calmiere necessario per mettere il Comune in gTOdo di difendersi dai prezzi eccessivi dei farmacisti privati. le concessioni alle cooperative. Vengo ora alla questione delle farmacie coo-|(elative. L'on. Nofrl ha parlato lungamente di Jqueste farmacie cooperativo, difendendo gli interessi loro; ina io laccio notare che non Ha saputo citare che due soli casi: il caso di Milano ed il caso di Torino, intorno ni quali ha intessuto elogi alla Alleanza Cooperativa Torinese. Orbene, l'on, Nofrl ha osservato che alcune disposizioni del progetto di legge ministeriale rendono sempre più difficile l'esistenza di queste grandi cooperative, le quali forniscono attualmente rimedi a molto buon mercato. Io consento, per facilitare la esistenza di queste cooperative, a togliere alcune disposizioni dal progetto di )<>gge in discussione. Così rimane facilitati! l'esistenza di queste cooperative per la fornitura di medicinali, poiché le grandi cooperative di consumo lianno il diritto di provvedere anche ì rimedi a prezzi diìniiiuiti. Acconsento inoltre alla cancellazione della disposizione del progetto di legge, secondo la quale veniva proclamata la decadenza delle farmacie cooperative dopo trent'anni di esistenza. ! Infatti questa disposizione è inutile. Se lefarmacie cooperative ron funzionano In sensovitale, lo ioi-o decadenza per fatalità di coso awient- -enza bisogno di disposizioni di legge.Le condotte farmaceutiche. Vonirn nnwi« aii'aiì-o „v,KJ„,, .„„__ . »i S„! i.l„f„ obbiezione sollevata n..fi.grtl„n.S ClLe s,idisc"tc- innanzi- tulio le disposizioni, che riguardano le con- dotte farmaccr..tohe, introdotte nella legge in esame. La legge stabilisceche nei Comuni do- ve esiste il medico condotto, deve esistere al- tresì una condotta farmaceutica. Qualche , deputato, fra cui l'on. Turati, e insorto con- jtro questa disposizione ed ha affermato che basterebbe l'armadio farmaceutico. Io crede che l'armadio farmaceutico non basta e man- tengo la disposizione riguardante la condotta : farmaceutica. ,E NtmvE | si è narlain nni H»it» \vfSnOT,,„ „«„Mi4.«. L-, >..Parldt0 PO'.acUa vigilanza esercitata °" disposta dal progetto di legge che ^m!0» v',♦ quel> dl conct!SSi°ne delle far- macle e mitezza di questa tassasi spiega, maacconsento, appunto perchè è alta, che essa dossa venire pagata in tre rate. Quanto alle altre tasse, esse sono minime e SeXSSr a,C"n ÌnCePP° nen^IÒ. disposizioni che non sono bene coordinate è disciplinate. Faccio osservare che questa è : materia di regolamento. Quando verrà compi-! lato il regolamento per lapplicazionc della, legge, ne avverrà anche ilI coordinamento, ! che atlualmcnte manca, inevitabilmente, ; L'on. Turati ha noi sollevato iinmn nrnte I Bto c"rCl{ ™ citootoiofi i^rtaflManb te ZlJ^,. a^p°s^L^^ISK,™0,,-!0 , i.dl u"-a f.aTmacia._se non quando essafunzio tasse che devono pagare i farmacisti all'a:prirsi delle nuove farmacie. Egli avrebbe voluto cioè che la tassa fosse -: naJ b(: le'' on- Tura,ì' volesse, per fare un : ?S-?mp,°,' tassare un uffic.10 *». avvocato, retto e P^ma. da un avvocato di primissimo "ordine i! gestlt0 P°scia da un avvocatino prlnclplan^^JPV- la stessa tassa' imPOSta allorquando -1 La vendita delle specialità'. -1 Un altro argomento che si e trattato a pro iposito di questa legge consiste nella disposi¬ o zione che disciplina la vendita delle specla- e uta. a Io sono d'accordo In questo con gli onorevoli Baldi, Messedaglia ed altri, i quali hanno Vivamente protestato contro le frodi che vengono esercitate con decantate specialità ;. zi in proposito di specialità, se non quello i;ai verificare se esse siano confezionate se°;condo la ricetta fornita alla Direzione gene- ( rale di sanita vaie a dire Cbe non avvengano -1 alterazionl 0 konsticazioni e che non vengano -j medicinali. Io faccio osservare che per que-, ste frodi ,n legge purtroppo non ci dà troppi - mezzi di difesa. II Governo non ha altri mez o l -. .„,,.,„ i 'non sono nocne. e e o i o messe in commercio specialità nocive per la pubblica salute. E' quindi evidente il diritto dello Stato, di esaminare chimicamente tali specialità e permettere soltanto la vendita di quelle che m sono nocive. lo sono perfettamente d'accordo, ripeto, con quelli che hanno stigmatizzato il ciarlatanismo delle specialità medicinali. Della venerazione per questo genere di commercio io non ne sento davvero. Mi ricordo anzi un esempio tipico, die si potrebbe citare a questo proposito. Allorquando lo Stato deliberò di fabbricare esso stesso il chinino, si rivolse alle principali ditte, invitandole a fornire un campione di chinino che le ditte stesse avrebbero potuto essere chiamate a fornire allo Stato. Orbene, si è constatato chimicamente che nessuno dei campioni presentati era di chinine.genuino: Vedeo dunque la Cimm ai quale fiducia si possa.aver e in fatte d me-, dicinah nelle ditte private^ Ed c per questo e; che lo Stato delibero di. affidare la fornitura e del chinino alla Farmacia Militare di Torino, la quale presenta garanzie eccezionali e fornisce un prodotto che torna altamente a suo onore. Del resto, circa l'abuso delle specialità, non basterebbero le disposizioni emanate dall'assistenza pubblica. Bisognerebbe altresì che si .modificasse la legge sui giornali, poiché pur- ! troppo sono le inserzioni sui giornali che ac-1 ereditano le specialità medicinali, anche quelé ie cattive. E se anche si volessero introdurre a I delle restrizioni alle inserzioni sulle quarte 'pagine dei giornali, le Inserzioni stesse passerebbero in seconda ed in terza pagina, cosi che non rimane altro a dire se non questo: che purtroppo che coloro che hanno la loro clientela nel mondo degli imbecilli avranno sempre una grande clientela! „ Questa è la sola, filosofia, che si possa, .trarre dalla esperienza in materia di specialità medicinali ». . r „„ L'on. GIOLITO aggiunge: — Lo Stato, esaminando adunque rigorosamente le specialità vendita, è disposto ad inibire quellel e o e n i -| J.'i^nin1 risù'ìia7seró c'ònformi ai "(iettami della i J medicina TURATI: — Anche alte pillole d'Ercole? (7te- T GIÒIÌTTI: — lo non ho mal assaggiato nessun genere di queste pillole: a questo proposito, non ho quindi niente da d;re! {Ilarità generale e ti'rissimu). L'on,. GIOLITTI, continuando, dice: — Alcuni oratori hanno proposto, e fra essi l'onorevole Turati, che lo -Stato, olire a fabbricare 11 chinino, fabbricasse anche altri rimedi. Orbene, io credo che su questo punto si deve andare'molto adagio. « Io comprendo che lo tótato abbia adottata U fabbricazione del chinino, poiché si tratta di un rimedio contro un male, purtroppo, molto gravemente diffuso nel nostro Paese, come la malaria, ma credo opportuno che lo Stato esiti prima di seguire lo stesso criterio per altri irimedj. i. La soJa cosa che io credo opportuna che lo Stato faceta, è quella di adottare direttamente la fabbricazione dei sieri, per garantirsi della loro genuinità. « Per gli altri prodotti, ripeto, credo neces sii rio procedere con molta prudenza. i n i i a e e i o o i e a a e , ' Ir- PATENTINO « E veniamo, ad una questione dedicata: a quella dei farmacisti, i quali hanno il paten.tino. " Ef no-". sono molti, Al «lomento della di- scusatone di questa legge, risulta che non so- no oltre settecento. Per costoro, non provvede renio, invitandoli ad un esame e fornendoli poscia di un diploma, il quale consenta loro di esercitare regolarmente la professione di farmacista. Anzi, poiché la «are*. diploma può creare equivoci, può. cioè, creare una equ-lpa- razione fra il eorso di studi superficiale di que- sti mi-macisti dal patentino, coi faa-rnaoisti die hanno frequentato la Facoltà di. chimica far¬ mnceutica, all'Università, per queste ragioni, dico, il diploma da rilasciarsi, anziché dipte¬ ,n3- Sir" chiamato semplicemente certificato. I L'on. Turati, poi, ha proposi» che questi far- macisti, munii: semplicemente del patentino, venaano adibiti come sostituti dei farmacisti i ve esercitano, <- allora possono sostituire fi ; principale in qualunque ora delia giornata, l oppure Danno una disposizione ad avvelenare ! i el:enti. ed allora è meglio cho emigrino ad i dirittura dalle farmacie. {Ilarità generale- ap Piovtizioni). | ..T.lun^^Sr^fX1^ limitato lejwe sulle farmacie in discussione Q*ene ! credo che i poteri attribuiti ai Préfettislal 1 no giustamente attribuiti, poiché al Prefetto 'r.salc la responsabilità della sanità pubblica '" n o e ¬ - e à e n o e i m o a o n i e e i à e a - 1 a a e o e TM1 tthì.ì f*ft nella Provincia dove egli*rtsiedT*Qiiesto è U poco che w avevo da dire, intorno al progetto sulle farmacie, senza voler esercitare una ingerenza soverchia nella politica delle farmacie. [Ilarità generale). " Si * ^tto che -il Prefatto non ha competenza per giudicare delle disposizioni riguardanti 1 esercizio delle fan-macie; orbene, io non posso certamente dare ad un «atro funzionario dei not.jri consimili, e non li posso dare neppure %sth\^S'e m Gem° CfvU*' (Nu0va- vU « In sostanza. — conclude Ton. GIOLITTI mn"i1n^fiip"à tescìare la questione delle farmacie- nello stato armate di anarchia 7-ompteta. aof abbiamo un gran numero di novera S5U rt»:?«cc ?aIute,ha diritto di essere garanE„u.™;\Stó*Le .* difesa dal coarta¬ toti sino A questo intento provvede a progetto fì- ^ti'^?>aro¥ deU,oa- Gi°Wtti sono saluv«»£a p?°£ apP'ausi su qualche banco. Una ì*Jtìml,d' .d?Puteti s» recano a congratularsi con ion. (jiolitti. Il relatore VENDF1TI, relatore, afferma la necessità e Jnrgenza del disegno di legge, rilevando come esso si proponga di conciliare j diversi interessi che trovansi t^a loro in conflitto e di por termine alle'incertezze ed alle insufficienze delle norme legislative vigenti ed ai conseguenti gravissimi contrasti della giurisprudenza, Nata che col regime attuale molti sono i Comuni tuttora privi di farmacie. Osserva come il commercio delle specialità farmaceutiche reclamava precise discipline. A coloro che hanno lamentato che questa legge deroghi al principio di hbena cui si ispirò il legislatore nel 1883, avverte che non trattasi già di reclamare contro il sistema di privilegio rappresentate flall'a farmacie piazzate; trattasi (semplicemente iti togliere non pochi abusi, disciplinando il libero esercizio dell'industria farmaceutica, in..vista delle legittime esigenze del pubblico e del bene intesò interesse dell'industria stessa. Difendo il disegno di legge dalle molte censure che ad esso furono mosse, ed afferma che 11 disegno di legge costituisce un complesso organico. Concludendo, dichiara che questa legge, se non raggiunge una perfezione impossibile, rende un servizio importantissimo alla sanità pubblica. {Approvazioni,- molle congratulazioni). TURATI insiste nel suo ordine del giorno. NOFRI si associa. L'ordine del giorno non è approvato. CASOLI-XI ritira il suo ordine del giorno. Si approva l'articolo l.o. Il seguito della discussione è rimesso a domani. SICHEL sollecita la discussione del disegno di legge per stanziamenti per opere pubbliche da eseguirsi nel periodo invernÉile. GIOLITTI, presidènte del Consiglio, assicura che sarà discusso sollecitamente. La sedute, termina alle 19. Nota alla seduta Roma, 14, notte. •La discussione generale del disegno di legge sull'esercizio delle farmacie,. che fu iniziata con la proposta di sospensiva dall'on. Trevcs, è finita con un discorso dell'ori. Turati clie ha sostenuto la stessa proposta del suo compagno, dicendo che tutto consigliava a sospendere l'esame dell'argomento per rimetterlo alla nuova legislatura. L'on. Giplitti si è valso di questa coincidenza .per -rispondere argutamente alle osservazioni dell'on. Turati e ai discorsi contrari dei deputati. Egli ha detto: «E' vero che hanno suonato .parecchie campane, ma sono tutte campane dello stesso campanile». Ieri, come vi feci notare, quasi tutti i discorsi furono completamente lavorevoli, ma quando anche non lo fossero stati, sarebbe bastato l'odierno discorso molto efficace dell'oli, presidente del Consiglio ad assicurare le sorti del disegno di legge. Egli ha del resto riconosciuto fin dal primo momento che il progetto, benché lungamente studiato, ,"è suscettibile di miglioramenti. •L'essenziale è eli porre fine una buona volta allo «tato di assoluta anarchia che nuoce grandemente alla..salute pubblica, jjl commercio farmaceutico non può essere considerato alla stessa stregua di tutti gli altri commerci, perchè deve mirare ad assicurare non tanto il buon mercato quanto, c sopratutto, la genuinità dei medicinali. L'on. Gdolitti ha convenuto nell'opportu •CedG©harqcedsteImqdrtmlasDscfgpnsCbrasLvu2npppLeltggpmrlzrratiaa

Luoghi citati: Milano, Roma, Ton, Torino