La prima settimana di ostilità

La prima settimana di ostilità La prima settimana di ostilità -j ia complesso,, nulla d'eccezionalmente I•imfefcttìantw is .iiestti'•tirirna setiiinaa» nJt ostilità. Le previsioni di operazioni iinpe- tuose, fulminee, decisive, tuli da annidi- tare senza serii contrasti la resistenza tur- ca in Tracia, in Macedonia e in Albania, sono andate fallite. Adrianopoli, che nella tj prima fase della guerra arrèsto l'offensiva Ibulgura dinanzi alle linee di Ciatalgia snljvantìu cosi «la sede dell'impero •lalloccu- pozione militare nemica, diede anche ai vinti un altro ben grande vantaggio, i possibilità cioè di prepararsi convenientei mente alla ripresa della lotta. Parve, nel 'novembre scorso, al Comando bulgaro che, -jrecisamente opponendosi alla richiesta dei ej plenipotcnziarii ottomani di vettovagliare l'assediata città, questa, a breve scadenza .'durante l'armistizio, avrebbe duvutu capi la l;^!^ dotti a radunare in quella Piazza la nuig- gior copia dei loro magazzini di rifornimento cui l'Intero esercito mobilitato ao jvrebbe dovuto far capo, specie neUevenn jtualità di operazioni oltre conline alloin , ; ritenute non improbabili. E perciò potè i o o - tolare per fame. L'insistenza stessa della domanda, ne dava loro la prova tangibile, Invece, i turchi, pur manifestando preoc-' cupazioni, sapevano perfettamente che A- drianopuli-possedeva viveri per parocchi mesi e munizioni altrettanto abbondanti, il sistema rudimentale dei loro intendenza li aveva appunto con- rono condurre i negoziati di Londra in piena, tranquillità di animo, senza preoccupazioni, né destando perciò sospetti negli alleati che ogni indugio, ogni rimrd senza in eccessivo modo danneggiarli nei,riguardi di Adrianopoli, fosse a tutto benefìcio di quella preparazione militare che la dichiarazione di guerra aveva trovato , avrei)1 ' di 1 lostantinopo e ; t-uinp- u modo disposti a sacrificarla alle lori , gonze, libbero, tuttavia, per un moine uro ,' o l à i o a - i l'altro, uè i plenipotcnziarii del!rvo rso si mostravano in tilcun.lqsj. :la sensazione che l'intervento delPEùropa 'posto termine alle tersrtversayiioni e a i i a s a i à l ejfgéré a nuova vita e mettersi sulla via deli n * * Un esercito disfatto ha bisogno di unni e anni per curare i mali che ne hanno mi-nato e infranto la compagine, per visor- i 0 condotto finalmente alla disederata pace. Ma il colpo di audacia dei Giovani Turchi, abbattendo l'avveduto Governo di Kianiil pascià, distrusse quella tenue speranza e illuminò in pari tempo la situazione che in questi ultimi mesi si era andata sempre più delincando. progresso e della vittoria. Tanto più poino ha bisogno l'esercito turco che por la sila organizzazione dilettosa poteva dirsi votato già alla sconiitta ancora prima di misurarsi con gli Alleati balcanici. Però, in questa nuova fase della guerra, ove esso intendesse perseguire esclusivamente l'in-tento di sfruttare l'interesso grande che ònegli Alleati di por termine al più presto alle ostilità, potrebbe ripromettersi un qualche insperato successo senza tuttavia illudersi di mutare sostanzialmente in suo favore una situazione oramai irrimediabi!- niente compromessa. E prima di tutto occorro tener conto,'che a differenza-di quanto si avvera di solito nei conflitti tra due grandi nazioni, la Turchia solo poco più della .metà del suo esercito riusci a far intervenire nella prima fase della guerra. Onde, stipulato ranni- -1 stizio e condotto in lungo i negoziati della,0j pace, essa si assicurò il tempo di radunare Ojin Traina i Corpi d'armata dislocati nel- ai l'Asia Minore e nello parti più lontane del- o 1 l'Impero, 0 per ricostituire con nuovi fidati (contingenti e fors'auco con artiglierie ac- quietate all'estero in sostitiizion i quello; perdute, i-Corpi"d'armatu'-nìono. (iuvunionio: provati nelle varie disastroso battaglia) dell'ottobre e «lei uo.vembve. Presenteinento; quindi, essa dispone, non di unità ili nuu-ì va formazione, non di truppe raccogliticce, ma di organismi già costituiti per la euer-, rn, di cui il valore può esseri: discutibile, ma che pur sempre è da presumere noli, sca rso. Ti! secondo luogo poi, è da tener riresfilio. che si: per la guerra offensiva è necessaria un'organizzazione perfetta, una salda coni-i pagine 'in a te ri.'.ila di coVoi. ili unirne e ili! memi, por Ih guerra difensiva, che non persegua grandi obbiettivi, che mù'i a protrarre la soluzione liliale più iliv 11.' conseguire la vittoria, quelle esigenze si fanno sentire meno imiteriose. Specialnien- le (mando, poi, come nella guerra odierna, il -campo dell'azione, ristretto a poche lo' calità. non potrebbe presentarsi più Eavo re voi e a quella condotta: Adrianopli, Scutari, .lannina presto a tardi dovranno capitolare, più che per la' pressione irresistibile est regniti dogli aspe dinoti, per la. mancanza di vettovaglie e di munizioni, che non possono ossero di eterna durata. Ma, Ciatalgia, ove i Dardanelli udii fossero forzati e la Botta turca distrutta: ovq contingenze d'ordine politico e finanziaria1 non dovessero intervenire con lii loro dissolvente influenza, avrebbe in sé ;;ii eienienti per una resistenza che teoricamente, si potrebbe apprezzare conio iudetinita! Viveri 0 munizioni possono iilliuirc sin presso , combattenti senza difficoltà, sin pur la e prossimità del mare, sia por l'esistenza, della ferrovia con la quale la linea dei forti è collegata a Costantinopoli. !1»0 non hanno di solilo fortuna, so 11 ne.lmi'M Poi dispone di ini ben organizzalo : jjarco d'assedio, anche i forti liiitscouo ioni l'ossero sconvolti, distrutti, venendo cosi, ' mcivo, in altri termini, alla i010 funzione protettrice. E questo perché l'assediamo' ll Mar Nero può casi "mai occupa una posizione avvolgente, la quale, nel rintuzzar le sortite, ti'U consente il grande vantaggio di convergere la sua azione di fuoco sulla fronte e- su tutti e due i fianchi del difensore, nelle operazioni! di assedio gli permette lo spiegamento di un maggior ninnerò di artiglierie, un lusso di fuoco che raramente i! difensore può contrapporgli. Niente di lutto questo li Ciatalgia. Non i solo l'esercito turco non è colo in alcun -1 modo avviluppato, ma cor: In flotta che per - ! ora solca sicura il Mar ili .Mannaia e il avviluppare esso i! stèsso l'esercito investenti' 0 se non altro a j togliergli la possibilità 0 l'efficacia di ini 1 sinuarsi per le ali come 11" avrebbe piena, i ! convenienza. Né questo solo. Potendo con, j frapporre, occorrendo mercè .indie onporo ! tuni spostamenti, alle artiglierie dóllof-1 tensore una stessa quantità d'i artiglierie, ò. forse meglio protette, forse più potenti ano ] cura, accresce la probabilità che questo n rinunzii, almeno per qualche tempo, al a j tentativo di aprire una breccia sutticienteo mente ampia nella linea fortificata quale - appunto sarebbe necessaria per venirne in pieno possesso. E' per questo che, in attesa della capi lolazione dà .Adriaitopoli, i bulgari si liuii (ano per ora a osservare 0 sorvegliare le linee di Ciatalgia con un sistema di a vani-, posti- forse rinforzati.,- che traggono map gior valore di resistenza dai trincera moliti , costrutti durante il lungo periodo doline- mlstizio. 1 combattimenti ■quindi, colà se- gnalati. devono considerarsi come sempli- ci scontri più 0 mono sanguinosi, coma i ricognizioni offensive che i turchi spingono - dinanzi alla linea fortificata più che altro

Persone citate: Turchi

Luoghi citati: Adrianopoli, Albania, Asia Minore, Costantinopoli, Londra, Macedonia, Scutari, Tracia, Turchia