L'intesa navale anglo-germanica

L'intesa navale anglo-germanica L'intesa navale anglo-germanica (Per telefono al la "STAMPA ,, ) Il valore di due discorsi Roma, S, notte. Mi sembra che non ci sia bisogno di gonfiare le dichiarazioni fatte ieri dall'animi: ràglio de Tirpitz, segretario di Stato per là marina dell'Impero germanico, in ordine aHa. proporzione da mantenere ira l'armata tedesca e l'armata inglese, per darle una interpretazione ottimista nei riguardi della, situazione internazionale. Anziché indagare se la dichiarazione sìm hi conseguenza, delia, visita fatta l'iuino scorso da. lord Haldaue, ministro della guerra del Regno. Unito, alla Corte germanica, o il frutto dei lavori della Commissione mista per il miglioramento delle, relazioni tra i due Stati e i due paesi: anziché abbandonarsi alle previsioni sulle conseguenze di essa, e studiare se i due grandi Stati possano, in un tempo più o meno breve, riuscire a mettersi d'accordo su tuite lo questioni internazionali, e comporre i loro motto numerosi dissidi partoriti dalla concorrenza economica, commerciale, in tutte 'e parti del mondo, limitiamoci ad affermare ciò che non può esser messo in dubbio, ciuù clic la sopra accennata dichiarazione tecnic:i del segretario di Stalo per la marina e la dichiarazione politica deL signor Von Jagow, neo segretario di Stato degli affari esteri, nel sno primo discorso, costituiscono un elemento molto rassicurante per la pace europea. L'ex ambasciatore a Roma ha. reso un vero servizio all'Europa iniziando il suo compito di ministro con. Ja pubblica dichiarazione che le relazioni della Germania colle >.:■ irsnraHtea riimVngcrfrs'-m ata dichiarazione che, isolata, sarebbe pas-sata quasi inosservata perché conforme 'alleconsuetudini internazionali, accompagnata o preceduta da quella del ministro della marina, ha prodotto ottima impressione, dando questa a quella l'impronta più del principio di una seria azione che di una platonica aspirazione. M.i quando anche l'azione non. l'osse stata nnc-i ia iniziata, come afferma il corrispon- dente berlinese del Times, o tardasse M* essere iniziata, l'impressione sarebbe egtiatmeste ottima, perchè, in questo momentotanto critico per la pace di Europa, recaun grar.de sollievo la assicurazione chesono buone le relazioni dei due Stati dai quali dipendono la pace e la guerra. Pili volte anzi tutte le volte che la cur-rgiornali delle capitali europee, io manten ni la mia convinzione ottimista fondata, recisatnente sulla confortante attitudine dell'Inghilterra di fronte al problema brlcjpieu. Più volte vi dimostrai come Li per-fetta concordia delle Potenze appartenentialla triplice alleanza, e la costante ten-denza dell'Inghilterra più verso questo Po-lenze che verso la Francia e la Russia, ?al-v-ìssero la pace europea da gravi pericoli,ora mi basta, in proposito, di ricordarviche il rinsavimento della Serbia in ordineal'.i. creazione del nuovo Stato albanese fuiente pessimista prevaleva nei più grandii dovuto al fatto importantissimo che l'In ghilterri" non aveva esitato un momento ad accogliere l'idea della triplice alleanza che la Serbia dovesse rinunciare completamente ni proposito di impadronirsi di Durezzati altro porto albanese e contentarsi duno sbocco puramente commerciale nell'Adriatico e di una strada ferrata di accesso completamente internazionalizzataMentre Poincaré aveva dichiarato al primo delegato serbo che la triplice intesaavrebbe sostenuto tenacemente ed efflcacemente le aspirazioni territoriali (sic) della Serbia sull'Adriatico, l'Inghilterra, clidella Triplice Intesa è certamente parmaxima, si è affrettata ad escludere qualsiasi aspirazione territoriale .serba nell'Adriatico, accogliendo senza restrizioni lproposta delle Potenze componenti la Trplice alleanza. • Fu tale precisa attitudine dellTngliilterra che indusse la Francia a considerare come non fatta la dichiarazione di Poincare la ilussia a sconfessare ufficialmente lSerbia quando i diplomatici serbi andavano, nonché insinuando, dicendo apertaImente che il Governo di Pietroburgo er«'(solidale con il Governo di Belgrado, a rà~r-ww.w "-"r' " '"e .comandarle cu diamante la piti gland moderazione e la più accurata prudenza ff i; f0L.0BO presidente del Consiglio Patrie. v «tata nrwU-impntf» l'-itti«iidinp rlpeivE stata precisamente i attitudine decisa i e> er dell'Inghilterra, favorevole più all'idea dele Potenze della triplice alleanza che quella della Francia e della Russia, chha indotto queste due ultime Potenze a•eoadvre alla proposta della triplice aleanza in ordine alla sorte della città Scutari. Negli ultimi giorni ci fu un momentnel quale parve che l'Inghilterra si avvinasse più alla Francia ed alla Prussia calla Germania, all'Italia ed all'Austria ecdahe alla sotte della Turchia asiatic : r e i . l l a i i e e ù e n i o e n o e Fu quello un momento molto critico per fa pace europea, che" avrebbe certamente corso un gravissimo pericolo se la triplice intesa si -fosse trovata in perfetto antagonismo con la triplice alleanza. Fu un momento in cui l'ambasciatore dell'impe-ro tedesco a Costantinopoli, nel brindisi albanchetto per il genetliacd dell'imperatoreGuglielmo, ammonì che la Germania avrebbe saputo tutelare i suoi grandi interessi in Anatolia. Fortunatamente la nera nube spari tosto dall'Orizzonte internazionale. 11 blindisi dell'ambasciatore tedesco a Londra al banchetto por il genetliaco dell'imperatore Guglielmo, banchetto organizzato a scopò dir plomatico, dopo che la ricorrenza" dell'augusto genetliaco era passata di parecchi giorni, tu il primo sintomo del rischiaralo orizzonte. Le dichiarazioni fatte ieri a Berlino dal neo-segretario di Stato per gli affari esteri e dal segretario di Stato per la Marina provano alla, evidenza non soltanto la sparizione della, nera nube, ma anche il forte proposito dei due grandi Stati di prevenire qualsiasi turbamento della pace europea. L'accordo di questi due grandi Stati busta al mantenimento della pace, non soltanto perchè si tratta del più potente impero terrestre e del più potente impero marittimo, ma nuche perche ognuno di essi fa porte di un diverso gruppo di Potenze. Prendiamo, ad esempio, il dissidio austro-russo, che costituisce ancora e che costituirà, fino all'ultimo momento il solo vero pericolo della pace europea. Per quanto il partito clericale ed .il partito militare dell'Impero austriaco si arrabattino per spingere la monarchia austro-ungaricaseccare mRmmffimm*fflm wi4s-jsistono compatte nel dissuadere gli allea eiti da qualsiasi proposito bellicoso, perciò a a , l a non ci sarebbe il casus foederis se i'Austria-Ungheria prendesse la iniziativa delle ostilità. Basta all'Austria la sola preoccupazione di restare sola per farle passai e qualsiasi idea bellicosa. D'altra parte, l'attitudine dell'Inghilterra, favorevole ;,ì-a (a. condotta della Triplice Alleanza, basta - L togliere ogni efficacia alla propagali-la * bellica desìi chauvinisti iu Francia » deio' a, el i r- j panslavisti in Russia. Tutte le grandi Potenze hanno un sa ero orrore della guerra e nessuna delle r| grandi Potenze prenderà l'iniziativa delle ostilità se non è completamente sicura deila piena solidarietà delle altre due Potenche fan parte del suo gruppo. Possiamon elr-, ti Imania 0 l'Inghilterra, n-j A regolare la proporzione delle coslruo-Uioni navali fra. l'Impero germanico ed il- Regno unito, a risolvere il dissidio angloi, i germanico partorito dalla concorrenza fivi conomica e commerciale in tutte le partne Idei mondo, lavoreranno con zelo e con au|more ministri, diplomatici, consoli e glori 1 perciò essere sicuri del mantenimento della pace europea lùulic potremo contare sulla presente attitudine dell'Inghilterrafinché si manterranno tanto buone, quanto lo sono adesso, le relazioni fra la Ger-nalisti dei due naesi. Si tratta di problemi difficili e perciò hanno ragione coloro quali» in ordine alla soluzione di essi, non si mostrano completamente rassicuratdalle dichiarazioni fatte ieri da Von Tirpitz e da Von Jagow, ma in ordine al mantenimento della pace europea durante lguerra balcanica ed alla creazione delln d he nza I di' elca. Ì.Stato albanese, il perfetto accordo fra lri- Germania e l'Inghilterra è rassicurante, saj perciò noi dobbiamo essere contenti che la- due dichiarazioni siano state fatte. Gomel-imprendiamo che, in una situazione internaie;zionule tanto, critica, non può nuovamentapparire una nube nera da un momentall'altro, .ina la politica internazionale noè un trattalo di filosofia. E' certo moltrs alA la ri I er-l confortante notare che oggi l'orizzonte dplomatico internazionale ' è perfettamentsgombro di nubi come appare davvero anche in pieno inverno il bel cielo d'Italia.

Persone citate: Adriatico, Poincaré, Von Jagow