Adrianopoli - Ciatalgia - Gallipoli

Adrianopoli - Ciatalgia - Gallipoli La nuova fase della guerra balcanica Adrianopoli - Ciatalgia - Gallipoli Adrianopoli riaccese la fiaccola della di-lscordia, ma ù ben lungi dal poter esercì; |tare sullo svolgimento delle operazioni di|questa nuova fase, che si appalesa decisi-jva, quell'influenza ritardatrice, che le fu propria sin qui .e che, in tutta la sua estensione ed efficacia emergerà col tempo, quando, tacendo il fragore delle armi, di questa stupefacente guerra balcanica sarà discorso con la scorta di una maggior co- pia di fatti e di una minore preoccuparlo- ne d'incorrere in interessati giudizi. Noi non crediamo che i bulgari, come ri-potute volte fu asserito durante il movimentato periodo di trattative che preludiò alla denunzia dell'armistizio, convergeranno i maggiori loro sforzi, si proporranno tiuule primo immediato obbiettivo la con- tiuista di Adrianopoli, limitandosi nel ri- manènte teatro di guerra a tenere un at- teggiaiiieiito dimostrativo di fronte ai due più numerosi nuclei nemici raccolti dietro Ciataigia e sulla penisola di Oallipfli. E non lo crediamo, per varil motivi che ci scmbrano eccellenti e sono di carattere po- litico-militare. Per quanto i vincitori, di solito, facciali presto a trovare senza eccessiva difficoltà i mezzi finanziari di cui la 'guerra si alimenta e i inali, dopo, ne guarisce o ai lentia, tuttavia i bulgari, popolo emitietiteniciitc agricoltore, non potrebbero senza soffrirne dolorose forse insanabili conseguenze lardare più oltre la ripresa dei lavori campestri, lì raffrettata denunzia del- l'armistizio risolile appunto della preoccu- pazione di por termine al più presto allo ostilità, protrattesi oramai assai più di quanto non fosse nelle loro previsioni. Ora, la caduta di Adrianopoli condili-rebbe essa inevitabilmente alla line deliaguerra? E' da dubitarne, se, conte tutto induce a presumere, i turchi fanno rea!- mente assegnamento, per ottenere più sud disfacenti "condizioni di pace, su quella necessità cui i loro vittoriosi nemici presto o tardi non potranno sottrarsi. Adrianopoli fu già la chiave meravigliosa che impedì alle Armate bulgaro, esaltate dalle vittorie, di entrare in Costantinopoli a bandiere spiegate. Ma questo, tre mesi or sono. Ora, non più. La barriera ohe proteggo la sede dell'Impero ottomano è oggi rappresentata dalle formidabili linee fortificato di Ciataigia, dietro le quali, ove non si appaleseranno dilaniati o dissolti da beghe politiche e faranno quella buona tenace guardia per la quale godono" meritata fama, i difensori potranno lungamente contendere il passo amine alle forze preponderanti di cui gli Alleati balcanici sono in grado di largamente disporre. Adrianopoli durante la prima fase della guerra con l'intercettare la liuea ferrata rese agli invasori estremamente difficili il rifornimento dello vettovaglie e delle munizioni e il funzionamento del servizio sanitario; e cosi ne arrestò l'impeto, ne smorzo la foga offensiva e li indusse, dopo le prime serie resistenze incontrate siiTTò lineo di Ciataigia, ail accondiscendere a quell'armistizio che pur troppo non doveva condurli alla desiderata pace. Ma Adrianopoli, come avemmo già occasione di ampiamente dimostrare in altro nostro scritto, non potrebbe più in questa nuova fase della guerra rappresentare quella slessa .parte tanto prevalente e decisiva. Con l'essere la Macedonia e la Tracia cadute oramai in pieno dominio degli Alleati, i rifornimenti delle Armate bulgare dislocate dinanzi a Ciatalgkt o comunque operanti sulla pianura tracica, possono effettuarsi senza gravi inconvenienti, senza lentezze eccessive, sia par la via di mare facendo capo al porto ili Dodo Agtisc, sia per la via di terra con le due ferrovie di Salonicco e di Kirl. Kilisse, essendo lucilo ritenere che, in questo lungo periodo di tregua, quest'ultima piazza sia stata collegata, assai meglio che prima non, fosse, con la base di operazione di .lamboli o 'di Stara Zngora. Tuttavia, la resa dell'assediata dita non solo rlestcrchhe onorine ripercussione nel campo della politica infoi 'nazionale proavo- lcundo forse un benefico imperioso intera | vento delle grandi Potenze, ma porterebbe |a favore degli Alleati la preziosa disponij bilità del Corpo d'investimento e più anco ra delle artiglierie di assedio di cùT queste —- cui questo' dispone. E perciò, se con un attacco diviva forza, se andando incontro anche alt Perdite più dolorose, Adriandpoli do-l yesse forzatamente schiudere senz'altro il suoi baluardi, inalberare" bandiera"bianca*! male opererebbero gli assediatiti " a noiìi tentare quell'impresa promettitrice di tan-1 J tp risultato. Ma pur troppo le città ben for-i ficaie e meglio ancora difese da ffón guar-h igione tenace e valorosa - come ti f caso eli Adrianopoli - non cedono di solito per sola virtù di sangue, ma ben più per ei-> retto d irresistibile fuoco di artiglieria É i bulgari, nonostante il valido= concorso serbo fi gii acquisti di potenti bocche dà I fuoco che si dice siano riusciti a faro i/ii |questi due ultimi mesi presso il mercato.' internazionale, non possono avere ancori,; di artiglierie di assedio quantità sui'ficien te per conseguire quel decisivo risultato E i , ossi nauno convenienza, in vieta: dolio preponderanza delle loro forzo {angustia dello, spazio e dolili cui dovrebbero astenersi dallo addensato, lutti i loro sforzi attorno ad impiegali.;, di Adrianopoli,: ;"'-le per allontanare leventualità che il rcht muovano da Gallipoli e da Ciatal- f-u il L r'° s,-'lo,:co otl esaltati da,, Muli Pattai, successi possano più lunga-, 'latterò la campagna. Lasciando coSi-osso nucleo di truppe, quale oe-i k.t tenersi saldo sullo jjnee dniv,-- lucine battere la campagna. Lasciando co* 'a un gi-« corre pei "minto, por non dar tregua alla esausta', guarnigibiie; essi possono cosi attenderne 1'a resa, che potrebbe avverarsi anche do , mani, piacile a ogni modo, ove i viveri «i " munizioni non dovessero difettare' no ' [irebbe protrarsi por lungo tnnpo ancoro' ^'0tti cla[l'esporieiiza e fermi nói proposito di annettersi a qualunque costo la contesa città e il suo ubertoso territorio, sanno perfettamente i bulgari che ini un solo modo possono riuscirvi: scaccia do cioè i turchi dalle' linee di Ciatalah respingendoli su Costanlinopo i, o £! eorr(:nza entran ,0 andlc ^ °<- ; per imporre la leggo ai vinti. I e a o i i j dil'lic e a e a e e a e o , i n l - presenta difficoltosa Ma l'impresa si quant'altra mal. .Oliando, dopo Etile Burrnis,' i turchi si ritirarono sbaragliati e crisorgkiiizteti ubai Wglldta alle loro calcagna avrebbe potuto iuseguirl, senza tregua sino entro lo mtr di Costantinopoli, c porre cosi lino ali guerra. In diletto di cavalleria - di ci gli Alleati parcamente potevano disporre avrebbe potuto .adempiere allo stesso coni-'. Dito, I esercito vittorioso che rapidamente =i' n'm' ;h:anpat°.-vei's? :,a nemica. Mai dillieolU d ordine logistico, dipendenti appunto dalla res senza opposta dal campo trincera o di Adrianopoli, ne lo impedirono. E allora i- turchi, riavutisi dallo siimiriiiieiilo Un cui ornilo stati presi, si Termi iw no dietro lo lince di Ciataigia e quasi del .olio indisturbati vi si rinsanguarono inforzi-asiatici e si misero così in svi il, poter respingerti qualche giurilo dopò 111 offensiva nentfcti del resto '■pronunziala.*! ne con tutte lo forzo disponibili nò con U necessaria .preparazione di fuoco .l'artiglierìa. Uopo ire mesi da quel giorno evidentemonte lo. lineo di Ciataigia, salvo lo restiti, zioni dipendenti dall'asserita infranta podi- ■ pagine dei difensori, debborio militarmente parlando, presumersi se non inespugnabili certo di grande valore difeasivo. Su di-una vonte accessibile ili poco più di 35 Km., riie disseminata di opere fortificatorie e di rilevanti ostacoli mi tura li e nrUtici.iljj sono* scaglionati lf;o mila r.ui'.lerth'titi, pitti •subornilii a un'eiiorgi.:. resistenza, più che. sufficienti a sopperire all'evèinj^s imperizia dello Slato m.iggioiv tu reo,.•che ' potrà costituire con essi ioni riservauthjK ziali idoneo a chiudere le brecce che l'hffnnsore riuscisse ad aprire qua. e là nella linea trincerata. Por di più, da Uh parte., decimare, a guai ■eiiti.riie. i fianchi da- *«{i-i iviinmiti pericolosi, è la flotta ottomana,-'eh»,;:!, se nella battaglie niaiittnna si è pesata I Mìi