l delegati balcanici a Parigi

l delegati balcanici a Parigi l delegati balcanici a Parigi Parigi, 2, notte. Venlzelos, presidente del Consiglio dei ministri di Gi-ecia, e Streit, ministro di Gre- lcia a Vienna, delegato alla Conferenza di. Londra,, sono arrivati ieri sera a Parigi,, alle 6,45, provenienti da Londra. Venizelos e Streit sono siati ricevuti alta Stazione del Nord da Romanos, ministro! nuL^SrsS lità della colonia greca. Venizelos e Streit lascieranno Parigi domani sera. Sono entrambi discesi alla Legazione di Grecia. Il presidente del Consiglio, Briand, ha rice-' vuto, alle 7,30, Venizelos. 1 n'gentratePaprikoft;' ministro delle fi. nanze, ed il presidente della Camera bulga- press. Sono stati salutati alla stazione dai ^g2&-&2& *'3££F£tà' t Pa^gV * ìj™^ ^^JS^JS^SSi ìmì lasciare Londra: ' — La Turchia — disse — è venuta a Lon* dra con un solo desiderio: guadagnare temy P° 3110 scopo di riorganizzare il suo eser cito, demoralizzato dai disastri. Non vorrei" prestarmi più a lungo a questo giuoco; de- j aideriamo la pace, ed è per ciò che siamo \ venuti a Londra. Conoscendo la Turchia, siamo convinti che il mezzo più rapido di: !aver? la Pace è ricominciare la guerra. Su l serbi aiuteranno i bulgari mgnticato dal giorno in cui, dietro richiesta della stessa Turchia, mettemmo fino alle ostilità. Quale sarà questa nuova fase della guerra? Non posso dir nulla. I no, stri alleati bulgari possono esser sicuri ; dell'aiuto serbo. Dal principio della guer ra abbiamo loro fornito tutte le troppo Chieste e ci sono in questo momento -15 000 o serbi intorno ad Adrianopoli. I nostri ar sonali non hanno cessato rli lavorare per .ia fabbricazione di munizioni necessario à lai bulgari. L'alleanza balcanica Zinzinna, così coordinatamente come funzionava ' il 1 primo giorno. Se ci furono passeggere di- vergerne di idee sulla tattica diplomatica nel corso dei negoziati di Londra, nessuna variazione è avvenuta nella sostanza A - Belgrado e Sofia l'accordo ■> completo II telefono che colleca le nostre capitali è di lluso quotidiano fra i nostri uomini ,li Stato e ra sono partiti ieri sera con l'Orient Ex-' questo punto sono pienamente d'accordo con Daneff. Siamo decisi a continuare le ostilità finché i turchi non si coniesseras»do vinti. Allora solo acconsentiremo a negoziare di nuovo, ma bisognerà che i tur-1 chi abbiano firmato anzi tutto i preliminari della pace. Soltanto allora potremo ritrovarci qui per regolare tutti i particolari del trattato. Torneremo nuovamente a Londra, giacché questa città sembra infatti la più propizia per i negoziati di domimi, ed è perciò che vi dico non già addio, ma arrivederci. , Sole la ripresa della guerra può affrettare la pace . Venizelos in un'altra intervista concessa al Temps ha dichiarato che i plenipotenziari balcanici e.turchi hanno tutti la convinzione che una ripresa delle ostilità e il \$o\o mezzo per affrettare la conclusione della pace. La caduta di Adrianopoli è certa.. Quanto alle isole gli alleati le hanno tutte, meno quelle che occupano ancorargli ita-;liani. Quanto al rimprovero di avere staoimlito la ripresa delle ostilità troppo preci-. > Pesamente, Venzelos ha dichiarato che "jGrerilTaTuaTe non M°SrSnffi zio. Gli alleati non.vogliono attendere più 'nulla dalle grandi Potenze, le quali con la '<lor°. ultima Nota, hanno fatto il inaximwni. ciò cne esse Potevano fare per gli.alleati. ! Venizelos ha aggiunto che bisogna finirla: 1gì! alleati non possono più aspettare: i loro bilanci non lo consentono. Là guerra dove dunque ricominciare. Venizelos è convinto che essa non durerà molto. \ j La delegazione bulgara è giunta oggi a '■ Parigi alle ore ltì,i5 proveniente da Lon dra- K pure Siunto il capo cleila delega .^L^Th^t k k t Un collaboratore del Temps, che ha viasc:giato ieri da Londra a Parigi con Nova;coviteli, presidente della Delegazione serha, ha avuto da questi le seguenti dichia- ' razioni : « Noi lasciammo Londra con ram ilnariuo giacché l'accoglienza di sir Edward • Grey e l'interesse rnanifestatu per la causa balcanica dlalllo»™ione europea ci faceva- il vivamente desiderare di concludere que- sta pace di cui sir Grey aveva preso ini- Pegno nel suo discorso inaugurale alla ^-°nferenza. Voi sapete che cosa abbiamo fatto e se 1 rlsultat» «°n hanno potuto esse„ quali desideravamo, non siamo noi respolisabili. Vi furono tra i delegati tur chi e noi divergenze dal punto di vista i j niziale. Siamo venuti u Londra per far ra i t.ificara in forma solenne i risultati della j«fte.rra-,T.^legati turchi si sono recati in'^SA^™ «£JS! ; te trattative di ciò che la Turchia aveva perduto colle armi. In questa condizione le trattative non furono più possibili. Noi abbiamo denunziato l'armistizio per rimettere precisamente le cose al punto dove erano, per dare agli intransigenti di*Co |stantinopoli una visione più chiara di una !situazione ""«tare <*e sembrano aver di-

Persone citate: Briand, Edward ? Grey, Grey, Streit