La nuova Convenzione proposta dalla Giunta per l'acquedotto municipale

La nuova Convenzione proposta dalla Giunta per l'acquedotto municipale La nuova Convenzione proposta dalla Giunta per l'acquedotto municipale Il Consiglio comunale è convocato in se- duta pubblica oggi, venerdì, alle ore 15 Tra i varii argom giorno, vi o anche , venerdì, alle ore 15. enti inscritti all'ordine del una proposta della Giunta pbr accordi col Comitato dei Comuni ed Utenti industriali di Valle Lanzo e coUa «Società acquedotto Ala-Ceres » per la derivazione dalPiano della Mussa. ^ aprire nuove trattative sia coi Comitato degli Utenti della Valle di iLanzo. che con la Società <8°±& dell'Acquedotto, la Giunta nella-sua relazione la noto ohe con esse si sarebbe giunti ai seguenti risultati, che sottopone alla approvazione, del Consiglio comunale: ' « Coni.Comuni ed Utenti della Vaile di Lan- zo si è compilato un nuovo schema di con- venzione. Nelle premesse di questo nuovo sche- ma s'introdusse uno speciale cenno ai diritti della .Città in base all'art. 5*0 Cod. Civ. che wqniuc ia uituittiiitiuuu uei ujimmi' cucii i diritti dei Comuni ed Utenti derivanti dalla eiriio ilallf» onnpp««inni f->ppnrrla«p noi ifi"l alle! terre delle Vali! di Sdii marrtiSo a ne tei re _aene vaili di Lan/o dal marcnesc d'Este) e da giudicati. Di più s'indicò in mo- do più preciso clic il Comitato Comuni ed U- emi rapprè=enta in forra di delibenazioni «Mari <Tdi procure! Comuni e gli Utenti costituenti il «Consorzio dei Comuni ed U- tenti industriali sulla riva sinistra della Stu- ra » non che altri Comuni ed Utenti non con- sorziati • Nel testo poi s'introdussero queste modifl- caziom di sostanza: al aumento da -50 a J00 litri della deriva- ziolie nei mesi invernali di dicembre gen- naio febbraio marzo ed aprile- b) dichiarazione del Comitato di non op- porsi alla posa del secondo tubo dell'Acque- detto semnre che rimangano fermi i limiti di dprivavi.-.riP di nvi litri e ,n "Vi nei mp«i ni derivazione di a«) litri e di ~ou nei mesi l'autorità d'un voto unanime del Consiglio - - ostivi, riducibili eventualmente, dopo l'accer tamento della preponderante convenienza per gli usi agricoli a litri 225 nei mesi di luglio ed agosto: <:) obbligo della Città di ce ìtruire un serbatoio industriale nella valle solo nel caso di maggior derivazione oltre i limiti sovra convenuti e collo scopo di restituire alla Stura il solo quantitativo derivato in più di dette misure. « I miglioramenti consegniti, e che non si sarebbero potuti ottenere altrimenti che col- aumentato a 500 litri, farà obbligo al Comune di costruire un serbatoio non più per resti- tuire - come nei primi accordi - 500. litri alla Stura, ma soltanto la differenza derivata in più, cioè litri 250. » Quanto agli altri due, si osserva che il Co- mitato si convinse della convenienza che po- trebbe avere il Municipio di posare il secondo tubo- anche pel solo servizio dell'Acquedotto di 250 litri, e dichiarò perciò di non fare a ciò opposizione veruna: l'aumento però della portata invernale da 50 litri a 100. quantun- que a tutta prima appaia rilevante, non può avere in effetto conseguenze correlative, pe- rocche la quantità media dell'acqua fornita molto tempo comunicate al Consiglio comu- naie: e ciò spiega come e perchè TAmmini- strazione avesse noi limitazione; della deriv essendo essenziale c dell'Acquedotto il quantitativo maggiore di 20 o di 30 litri, che non escluderà la necessità, di azionare l'impianto di Venatia. .-. Non uguale risultato ebbero lo trattative colla Società Acquedotto Ala-Cercs. Questa, per essere la prima a valle a derivare acqua dalla Stura risente maggiormente gli effetti SS^VuT deriv» del Comune di Torino dalle sue sorgentt. 11 suo contratto poi colla Società Alta Italia la obbliga a trattative con questa: trattative che non riuscirono fa- cili anche pel fatto della stagione, estiva, du- rante la quale era generale l'esodo degli am- ministratorl delle due Società. « Alle proposte delia Città, la Società fini di rispondere nello scorso dicembre in termini generici di ritenersi perfettamente libera di chiedere putti nuovi dopo la deliberazione del Consiglio comunale. « Parve a questo pulito che non convenisse insisterò oltre per un complesso di ragioni, E' fuori dubbio clic le necessità della Società Ala-Ceres sono diametralmente opposte a quei- le del Comitato Comuni ed Utenti. La prima risente immediatamente di ogni derivazione a monte; e perciò la portata della Stura d'Alo costituisce per essa questione capitale, specie nei mesi invernali di magra. 11 secondo in- vece ha le sue derivazioni dopo che le tre Sture hanno confuse le loro acque e perciò risente meno della derivazione operata da una di esse. Per questa ragione esso credette di consentire alla maggior derivazione di 100 litri invece di 50. II Comitato pero rapprescn- te anche i bisogni agricoli: donde la ttmjta- eione delia derivazione del Municipio di To- rino da 250 a 225 litri nei mesi destate luglio ed agosto. In questi mesi invece l'abbondanza Ì^-A&S^^^^^J^ completo idraulico delle tre centrali dell Ala- Ceres; e la Società non ebbe obbiezioni a lare nila derivazione della Città di 500 litri nei mesi di giugno, luglio ed agosto. « Far coinciderò questi interessi opposti su ima base unica di accordi non. e possibile senza sacrifizi in linea di componimento ami-Chevole. *lL«nd^^ «lomunalc non aveva ancora HvmMfl suopensiero sul nuovo schema concoraat*. coi Comitato Utenti, parve prudente nsponaere alla Società Ala-Ceres Che l'Amminisir-iztone 7. !~ „.„.„m.„ ri^»nt»tn ,1 r^=i»nn il comunale avrebbe ripresentato al Consiglio il testo immutato di accordi insieme col nuovoschema concordato col Comitato Utenti perchè il Consiglio esprima il suo avviso sia sulle ,mv7Syop a sul nuntò se allo stato nuove condizioni sia sui pumo se ano statorfnl o piiqp pnnvpnorn. tentare — forse con rnae- delie cose convenga tentare — l'orse cori rnag- giore aggravio finanziario — di ottenere dallaSocietà Ala-Ceres la derivazione dei 100 litri non effettivi invernali, rimettendo alle mag- giori necessità a venire l'aumento della por- tota a 500 litri colla costruzione per gli Utentiàella Stura del serbatoio nella Valle. <: Che se, preso atto del miglioramento di condizioni di portata invernale ottenuto in confronto del Comitato e della facoltà di derivare 500 litri in tre mesi estivi dell'anno già pacifica in confronto della Società Ala-Ceres, 1! Consiglio comunale, il quale espresse l'avviso clie- non debba frapporsi indugio al com- &TaToneelnX^ coi due interessati della Valle per migliorare sempre più le condizioni dell'Acquedotto. ■ Quali accordi potranno essere facilitati da nuove condizioni di cose in cui venga a trovarsi sia il Comitato Utenti, sia la Società Ala-Ceres, sia la Società Alta Italia, che ha ragione dalla prima. In qual caso l'Amministrazione comunale potrebbe compiacersi di non aver affrettato soverchiamente la risoluzione d'ogni questione e d'aver risparmiato alle finanze municipali un onere, al quale difficilmente ora potrebbe sottrarle. <• Ma al di sopra di ogni.cosa essa potrebbe compiacersi ora ed allora di aver condotto a termine un'opera ingente per mole e per valore, senza alcuna lite ciò che costituirà un esempio unico in tema di derivazione d'acqua e di costruzioni di acquedotti •. La risolazioiie del contralto per l'illuminazione pubblica elettrica Un'altra proposta che oggi il Consiglio deve discutere è quella di uno schema di convenzione presentato 'dalla Giunta e concordato rin la Società Piemontese di Elettricità. Lo BChrirStóona d.l Mottetto di ««ni- nazione pubblica a partire 'dal Lo luglio imAcol conseguente trapasso in proprietà del Mu- nicipio di tutti gli impianti di condutture, lampade, apparecchi, sostegni dell'Illumina- storie pùbblica" elettrica;" riòrichè" del" locale sotterraneo costruito dalla Società nella piaz- za Castello, | 2. Pagamento alla Società, a titolo di com- compresa in tale somma quella di L. G.8ìb,20 che avrebbe dovuto nel 1918 essere pagata f^i^^'f»^^ £Pese del »uovi impianti eseguiti nel 1911. 3. Consenso dal Municipio alla Società di mantenere e collocare condutture elettriche Per distribuzione di energia ai privati entro .^S«^»^ffilC^ Per anni 29, sotto 1 osservanza delle usuali pre- scrizioni tecniche e di polizia, riservato ogni diEi.tf°J!c,u.e._P°ssa •HSBS^^J'fiSE,» cntir.iinr.ic o #>'.i „m-„ " " ,p"le.f canpni. oa_ altro- Tanna dei prezzi per eventuali presta- zioni di energia elettrica al Comune per ser- . . DUDbUc°_ nl.iva.0 V1':I° p.u°f."co,,° p VI' . , 5- Amt}P alla iiocieta di una parte del sot- terraneo "i piazza Castello. ^^^.ié^ioc^^ oppo- =|"onJ. e "serve, eu... sollevate da.iie pai ti urca 1 applicazione delle convenzioni vigenti. 7- Svincolo della cauzione di'L. 100.000'prc- stata dalla Società a garanzia della conces- «one dell'illuminazione pubblica. L'assessore Ceriana, nella sua relazione alla Giunta, conclude dicendo che a fra poco potrà essere sottoposto all'Amministrazione un prò- «etto generale di illuminazione pubblica elet- «rtea,11 quale, senza le limitazioni die orano imposte dai vincoli colla Società Piemontese, P°tra 'essere eseguito in modo organico con notevole vantaggio per questo importante ser-1 vizi0 pubblico D.

Persone citate: Ceriana, Vaile

Luoghi citati: Comune Di Torino, Este, Italia