Nella riunione plenaria dei parlamentari repubblicani

Nella riunione plenaria dei parlamentari repubblicaniL'odierna elezione del presidente della Repubblica Nella riunione plenaria dei parlamentari repubblicani Pams ottiene 323 voti e Poincaré 309 Poincaré, invitato dagli ex-presidenti del Consiglio a ritirarsi, oppone un rifiuto Egli vincerebbe eoi voti della Destra - Voei di una terza candidatura: Deleassé? a (Servizio speciale della STAMPA) Parigi, 16, notte. Il terzo scrutinio della riunione plenaria 'dei deputati c dei senatori repubblicani era stabilito oggi per le 3, e fin dalle 1,30 senatori e deputati gremivano il palazzo del Lussemburgo. Si diceva che i gruppi repubblicano e socialista, che comprendono partigiani di Pams e partigiani di Poincaré, si sarebbero uniti prima, dello scrutinio. Come ieri, i quattro uffici del voto sono stabiliti nell'antica cappella del Palazzo del Lussemburgo. La consegna data al questore del Senato è severissima. Soltanto i senatori e i deputati possono aver accesso. Gli uscieri alla Porta sono rigorosi. Il sottosegretario alle Belle Arti, Leone Berard, incontrato da un giornalista nei corridoi e richiesto di notizie rispose: — Tutti i membri del Governo votano come ieri. — Poincaré — chiese il giornalista — sarà in ogni modo candidato ? — Non ha nessuna ragione per ritirarsi Al contrario! Si annunzia che gli uffici dei gruppi della Sinistra, cosi della Camera come del Senato, hanno inviato una convocazione per la riunione di oggi : questa convocazione non sarebbe stata inviata ai membri del gruppo dell'Unione repubblicana della Camera e alla Sinistra repubblicana del Senato (moderati delle due Assemblee) nè ai pochi indipendenti invitati ieri personalmente. Si fa notare, inoltre, che i parlamentari che hanno ricevuto l'invito per il primo scrutinio, possono considerare il loro invito come assolutamente valevole per oggi. Si dice pure che la lettera della convocazione fu inviata ieri sera a molti membri dei gruppi di Sinistra che non sono venuti a votare nei due primi scrutini. La Tira campagna di Clemenceau contro Poincaré Nella folla che gremisce l'anticamera del ■Lussemburgo, il deputato Painlevé dichiara fino , alLa ,flne . — Voto contro Poincaré! Se Poincaré giunge, primo a questo scrutinio, possiamo considerare la partita come perduta ; se no, non dovremo perdere ogni speranza. Tutte le combinazioni rimarranno possibili. Clemenceau, accompagnato dal deputato Mandtl, fa nella sala delle conferenze una viva campagna contro Poincaré. Sulla gran tavola della sala delle conferenze sono posti due panieri, che non contengono che schede coi nomi di Raimondo Poincaré e Pams. Si chiede al deputato'Thierry, presidente del gruppo dell'Unione repubblicana della Camera, se è vero che sono state inviate-nuove convocazioni ai membri di altri gruppi: — Anche noi —- risponde sorridendo Thierry — abbiamo preso le nostre disposizioni Tutti i nostri amici hanno ricevuto nuova convocazione. Nei corridoi si chiede a Ribot: — E' vero che non siete candidato oggi, signor presidente? — No, non ci sono schede col mio nome. Prego constatarlo... — E domani? — Anche domani è probabile. In ogni caso, non ho premura. I repubblicani socialisti per Pams Alle 2,45 si apprende che il gruppo repubblicano-socialista ha tenuto in un Caffè in piazza Odèon una riunione, nella quale i 28 membri presenti hanno deciso di votare • per Pams. A sua volta, il gruppo repubblicano-socialista della Camera, riunitosi nel pomeriggio al Senato, ha deciso all'unanimità di appoggiare la candidatura di Pams. Comùnque, nell'attesa ; gli ' avversari di Poincaré continuano i, conciliaboli. Al momento in cui si apre lo scrutinio, in un gruppo il deputato Dumesnil dichiara: — Votiamo prima contro Poincaré, dopo i repubblicani si intenderanno. Caillaux rispose: — Perfettamente. Per contro, il deputato Haylez si awici- a i l i l i . , e o — i ll e l aei lal or o l aé o se a. i. o a n oe e eae di o oo i, e. ni efè i re oeà di oun po ci- er na al nuovo ministro delle colonie Besnard :\ a- Corre voce - egli dice - che alcuni uabbandonino Poincaré, ma dite a Poincaré che non è nulla. A questo punto, nella sala delle Confe- renze vi è una enorme animazione. Nei loro conciliaboli gli avversari del Presidente del rConsiglio studiano la tattica per cui que-|èe etriara re ia da tew asflacontà ali di si G. ia is aehe ust'ultimo possa essere messo in scacco. Gli j amici di Pams ripongono tutta la loro speranza nel Congresso e si fondano sul fatto che ieri il loro candidato ha già trionfato. Clemenceau, che per un momento ha favorito la candidatura di Ribot, sarebbe dispo sto a fare un passo presso Deleassé per indurlo a porre nettamente la sua candidatura. Si parla pure di Deschanel. Si dice, finalmente, che il risultato del terzo scrutinio sarà proclamato puramente e semplicemente senza la designazione del candidato della Sinistra onde permettere domattina la sostituzione di candidato. Lo scrutinio Squilla l'avviso della fine della votazione e tutti i deputati e senatori si affollano per conoscere la grande notizia. Ecco il risultato definitivo... almeno per oggi. Ecco le cifre ufficiali come sono state comunicate: Inscritti 748. Votanti 616. Media assoluta 324. Pama ha ottenuto 323 voit; Poincaré 309; Ribot 11; Deleassé 2; Deschanel 1. Proclamando il risultato, il presidente Maurizio Faure, ha aggiunto: — In conseguenza, Pams na ottenuto la maggioranza dei suffragi del terzo scrutinio preparatorio. Viva la Repubblica! Questo grido è ripetuto dai partigiani di Pams, che sono numerosi nella sala. Subito dopo il risultato del terzo scrutinio, si riuniscono i gruppi dei radicali e radicali-socialisti. Un vero coloo di scena si è prodotto in seguito. Il gruppo della Sinistra democratica ha deciso di invitare : cinque ex-presidente del Consiglio a fare un 11 passo " collettivo presso Raymond Poincaré per osservargli che il mantenere la sua candidatura nelle condizioni attuai! porterebbe un grave pregiudizio agli interessi della Repubblica, giacchè Pams è stato oggi proclamato ufficialmente, nella nu nìone plenaria, come il solo candidalo della Sinistra al Congresso di Versailles. Queitn decisione sarebbe stata presa, a quanto si assicura, all'unanimità dal gruppo. I cin que antichi Presidenti del Consiglio: Sarrien, Clemenceau, Caillaux, Emilio Cnnibes e Monis, hanno lasciato subito il i alazze del Lussemburgo, alle 6,30 per recarsi al Quai d'Orsay dove sono stati immediatamente ricevuti dal Presidente del Consiglio al Ministero degli esteri. Il "no,, di Poincaré Clemenceau ha preso la parola ed ha esposto a Poincaré che, dati i risultati del terzo scrutinio, gli sembrava opportuno che egli ritirasse la sua candidatura davanti a quella di Pams, giunto primi di lui nel li scrutinio e fare cosi atto di disciplina repubblicana. Poincaré ha risposto a Clemenceau che parecchi parlame.'tari, appartenenti a varie parti della Sinistra, avevano fatto presso di lui un passo in senso inverso, e Poincaré ha aggiunto che non ve deva perchè un certo numero di repubbli cani volessero colpirlo di interdetto. In ogni modo, ha assicurato che manterrà la sua candidatura. — Esiste — egli disse — una Assemblea nazionale: mi presenterò domani dinanzi ad essa. All'Assemblea il giudicare! — Ma— gli è stato obbiettato — voi non potete essere eletto che grazie al concorso dei voti della Destra. — Lo contesto — ha replicato Poincaré. — Vi sono 102 repubblicani che non hanno partecipato alla riunione preparatoria, e nulla vi autorizza a supporre che essi non voteranno per me. Uno dei delegati ha allora manifestato il parere che sarebbe forse savio, con lo scopo di ottenere l'accordo e l'unione, di porre una candidatura che sia appoggiata da tutti i gruppi di Sinistra. — Chi potrebbe essere questo candidato? — ha domandato Poincaré. — Datemi un nome. TLccn.1.,..,, _1{ *„ rjanrv-»„ -_n »,« ' 81CC0ine non »n iu risposto, egli naaggiunto : — Sono convinto, nelle circostanze attuali, che qualunque candidato incontrerebbe le stesse difficoltà. I delegati si sono ritirati assai malcontenti. Uscendo, Clemenceau ha detto ad un giornalista: — Volete notizie della mia salute? E' buona! E senza altro aggiungere gli voltò le spalle. Secondo un'altra versione del colloquiodei delegaci con Poincaré, il presidente del Consiglio avrebbe dichiarato che, a suo avviso, Leon Bourgeois era il solo uomo capace di fare cessare le divisioni, e che egli «m pronto a ritirarsi se Lea» fioiKgeois avesse acconsentito ad essere il candidato I unico dei repubblicani lI delegati si sarebbero allora recati da re la sua candidatura sussistono, e che gli è impossibile ritornare sulla determinazio^ T, _ Leon Bourgeois, e questi avrebbe di nuovo bconfermato che le ragioni le quali da quai- *«mr,„ «ii _iR„»„_a aì ™- é che tempo gli hanno fatto rifiutare di por-| cslne presa. Una candidatura Deleassé? Non appena fu conosciuto il tenore della 'Prisposta data da Poincaré alla Delegazione. hdella Sinistra, si è molto commentata la decisione del Presidente del Consiglio. I « Combisti ». si mostrano furenti. Mentre telefono, i gruppi della Sinistra, riadunatisi nuovamente alle 20,30, discutono sulla risposta di Poincaré. cdpeI partigiani di Poincaré, per altro, non1^nascondono le loro speranze. Essi credono linfatti che ai 309 voti ottenuti dal presiden te del Consiglio oggi si aggiungeranno al- meno 50 voti dei socialisti unificati e più'.. 1rtA ,.\,. , . . , . . ,: |di 100 voti <ii parlamentari esclusi dalla | « Se Pams ha ottenuto un numero di voti ' superiore a quelli di Poincaré, non è men vero che egli non può contare più sopra un grande aumento di voti neU'eleztone definitiva di ve- nerdi, perchè quelli che non hanno votato nelle elezioni preparatorie, di «ri. vale a direnLmM^ ,e?_± ™^"C™l'nR2^ ^'i^S? riunione plenaria. Gli avversari di Poincaré, d'altra parte, sono sempre più risoluti a sostituire un nuovo candidato a Pams. I due nomi che ritornano più spesso nelle conversazioni sono Deschanel e Deleassé. Pertanto, fino a stamani, pur prevedendo che nel terzo scrutinio di oggi Pams avrebbe potuto riportare, come ha riportato, più voti di Poincaré, molti giornali continuavano a credere alla vittoria di quest'ultimo. Il Figaro, per esempio, faceva questi calcoli: certamente i loro voti sopra Pams, che è pni*- tosto candidato dei radicali socialisti, Pamsnon P°,rà CMUare' in fondo- che- sopra 1 vot>alquanto incerti dei 70 socialisti unificati, iquali dopo avere fatto una dimostrazione sul nome del loro collega Vaillant, voteranno prò- b^mente nell'ultimo scrutinio per Pams, perchè rappresenta le idee più avanzate. Per contro i progressisti ed un certo numero di monarehlci porteranno probabilmente i lorovoti piuttosto sopra Poincaré ». Molti, pertanto, ritengono che tra Poin-care e Pams la scelta dipenda da una que-stione di simpatie personali e di regionalismo tra Nord e Sud: Poincaré è del Nord,Pjyns è un meridionaie. Lo stesso Combes ha-dichiarato : — E' da notarsi che, facendo i due prin-,. „ cipah candidati, Poincaré e Pams, partedello stesso Ministero, ed avendo la mede-sima impronta politica, la questione si. .. , ., ' .i , presenta piuttosto sotto 1 aspetto personalee di simpatia. Molti vogliono persino scor-^,^ una ,otta fra u nord ed y mezzogior. D0 della Francia Il direttore del Gii Mas scrive: « Si (ratta ora di una questione di amiciziao di antipatia, come pufe di una questioneregionale tra il Nord ed il Mezzogiorno. S tratta soltanto dì far riuscire o cadere quelloche riesce più o meno simpatico ». —1 — , , . ... , , II « Journal des Débats » critica assai lacondotta dei « Combisti » che vorrebberoimporre il ritiro di Poincaré. r » A Poincaré — scrive il giornale — i politicanti hanno contrapposto il signor Pamseoo uà vero paradosso, poiché è nello etessoMinistero Poincaré che hanno cercato l'avversarto. In un momento. serto della nostra storia quando tante questioni d'ogni ordine siravano sul; tappeto, certe scissionii .sono jmopportiuio In ogni modo, la situazione si presenta, alla vig.-lia del Congresso, chiarissima:c^tanze^lfflcSWpre^ feSS&S. &ve£no, ha dato prova di qualità notevoli ed ilareso grandi servigi al suo paese: dall'altro, ilsignor Pams. Poincaré inon deve nasconders „^,I?Z1 uno dei suoi ministrii dinanzi a °^ ]ivoto di ieri r^n ha che da JS^-fatì^Mo^^'VawSaS?^ 1 a^^XatiTbuo^eenso Shatt & sua ^ na la nduc/a nen^ssembjeani domani per mettere a Capo dello Stato un U2P™ a^no rappresentante suo per autorità ed'esp&riènza 1

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