L'Austria non ancora acquietata

L'Austria non ancora acquietata L'Austria non ancora acquietata La rinuncia della Serbia a DùrasBsso e la soluzione dejarli ineideuti consolari non bastano a risolvere il conflitto. (Servizio speciale della Stampa). Vienna, 9, notte. | e' imminente la soddisfazione che la. Serbia darà all'Austria per i noti indienti consolari. Secondo quanto si dichiara nei circoli austriaci, i consoli Prohaska e Ta- hi si recheranno, fra, pochi giorni, nelle loro rispettive sedi di Prizrón e~dp3S$ì*fc vitza ed in occasione del loro arrivo sarà issata la bandiera austriaca e le autorità militari eerbe competenti, insieme ad un reparto di soldati, si recheranno a. rendere loro gli onori. Così, sarà liquidato l'inci- dente su cui si è fatto tanto rumore a Vienna. Ma questa notizia, nò l'altra giunta ieri;da Londra, secondo cui conclusione della pace i serbi, dopo la.ritireranno lo loro'truppe dalle coste dell'Adriatico, valgono a rasserenare i circoli ufficiosi. In una sua nota, il giornale ufficioso Wiener Allge- meiàe Zeitung accentua ancora di più la riserva scrivendo : :« Si deve, notare che, con questo passo del Governo serbo (il ritiro delle truppe da Durazzo) e con la sua decisione di dare la dovuta soddisfazione dell'affare eonso- lare Prohaska e Talli, non sono appianate ancora tutte le difficoltà ne sono elimina- te tulle le ragioni di conflitto.- Sopralutto, coli lo sgombro di Durazzo non sono ancora affatto chiariti l'attitudine della Serbia ed il problema della d e limila zio ne dall'Alba- nia. nè è esaurito il complesso dei proble- mi austro-serbi ... Anche l'ufficioso Xeue Wiener Tageblatt, in una sua nota laconica, dice: li Non esiste alcun rapporto fra lo sgom- bro di Durazzo ed il problema della deli- niilazionc dei confini dell'Albania. E non sì può, del resto, fra le due questioni sta-bilire alcun yunktin ». ,/> , . . H t,„ , - COIlfine volato dalla berlmi La questione della delimitazione dei con-fini serbi, che affaticò sinora e senza ri- sultati la Conferenza dogli Ambasciatori di Londra, d*mina ancora tutti gli sforzi del- le discussioni e delle preoccupazioni poli- fiche di Vienna. .Su di essa non vi è oggi assolutamente nulla di nuovo. Si discute, si avanzano proposte, controproposte, ma non ei è giunti finora ad alcun accordo o ad un accenno di accordo. La Serbia va ora precisando il suo punto di vista. e' importante l'intervista concessa al Matin dall'ex-ministro presidente serbo Novako- vie, ora delegato per la pace a Londra, il ■quale ha dichiarato che la Serbia è dispo- sta ad accogliere come confino massimo della nuova Albania la Drino, nei senso che essa abbandonerà tutti i territori con- quistati all'ovest della Orina, che faranno così parte del nuovo Stato albanese, men- tre conserverà categoricamente tutto il ter- ritorio occupato all'est di questo fiutile., Noi circoli diplomatici serbi di Vienna si dichiara anche che la Serbia spera che l'Europa non vorrà comprendere nella nuova Albania.punti per la Serbia di gran- de importanza, come le città di IVizren, Jakova ed Ipek, al nord, ed Okrida e Di- bra al sud. In sostanza, si confermano ari- che oggi le dichiarazioni che già furono fatte dal Ministro serbo Vovanovich pa- racchi giorni or sono. La Zeit ha da Belgrado la voce di una prossima venuta a Vienna ilei Ministro Presidente Pasic, il quale verrebbe ad inconj trarsi con il Ministro austro-iifigaricrf defili ^Esteri, cunie Uerchlold, allo scopo di trattare direttamente i problemi pendenti fra l'Austria e la Serbia. Nei circoli comincienti di Vienna si dichiara tuttavia og- gì di non sapere nulla di un simile viaggio. Lo stesso giornale riceve dasPietroburgo che, in parecchi colloqui, il Ministro SO russo degli lìsteri Sazonoff e l'Ambascia- ore austro-ungarico a, Pietroburgo si sono' occupati del problema Bella delimitazione dell'Albania, ma ijen-eono gitati ad alcun risultato, cosicché la decisione è stata lastinta alla riunione degli Ambasciatori di Londra. Quanto all'avvenire di Scutari, esso dipende dall'Italia. Ho il Gabinetto di Roma cessasse di difendere gli interessi del Montenegro, sarebbe probabile che Scutari Sia compresa nella futura Albania. Vibrato appello serbo alla it(!SSÌa , La 'Stampa serba di Belgrado, intanto, 1*™°™"?° rttp'n?gÌ0 ^"f 'T"1' 11 f*e si pubblica a Belgrado accuf !,a Russia di non avere /mora oblmstanza f 'Poggiato le domande del a Serbia, e " , " " "' nvita la Russia ad agire insieme alla Serbia contro l'Austria. Il giornale scrive: „ Nessuno fra. i popoli slavi ha avuto tanta obbedienza ed amore alla liussia quanto il popolo serbo, che ha sempre veduto nella Russia il suo salvatore ed suo protettore, ma non possiamo proprio dire che la Russia l'abbia veramente svinpre appoggialo in quel modo che avrebbe] meritalo. Forse, prima i tempi non permeilevano questo aiuto, ma ora le condizioni sono mutate ed ù certo che la Russia ci può aiutare se lo vuole. L'Austria-Fiigheria, la nostra più grande ed accanita nemica, stabilisce sotto l'assistenza del suo esercito mo¬ bilizzalo i confini dell'Albania, dopo che ci ha/portato via il porto conquistato dal nostro esercito. Le mire che in. -tale modo l'Austria persegue sono cosi evidenti, che non possono essere disconosciute. l'Austria vuole che la Serbia sia completamente cir- condata dall'Albania. Essa si preoccupa poco dell'autonomia albanese; questo è per lei solo un pretesto per chiudere eompletamente la Serbia. L'Austria non ha nessun interesse alla libertà albanese; essa vuole solo sfruttare l'attuale situazione in. modo da poter sempre contro la Serbia provocare nuovi torbidi nei Ualcani a suo piacimento. Da latto ciò appare quanto grave perìcolo sovrasti la Serbia con la creazione di una Albania autonoma. E' tempo, finalmente, ehe la Russia dica se vuole compensare il fedele attaccamento della Serbia. Ora, è giunto il momento in cui la Russia deve dare l'ultima prova. Essa deve mostrare se la Russia è veramente animata da sentimenti slavi, se non lo dimostra avremo l'impressione che la Serbia, anche questa volta, è stata abbandonata atta sua sorte. Altera, non ci si potrà uceusare se noi, in vista dei pericolo che ci minaccia, prefel'iamo morire eraieamente come i nostri fra. tàlli a liumanovo, a Xavi Rasar, a. Prilep e a Monastir! La Russia non può dimenticare che se ci difende, ditende contemporancamente anche il popolo russo. Debbiaino sperare che la Russia riconosca i suoi interessi, che sono strettamente legati a quelli della Serbia e che nel prossimo av venire ci dimostrerà se possiojmo contare ancora o no sulla ftussia ». e qui finisee il giornale serbo il\Apprendo intanto queste informazioni, che sono confermate stasera anche dal! uf noiosa Sud Slavisehe Correspondenz, e cioè che nelle ultime settimane là Polizia, ha or-dinaio nella Bosnia-Erzegovina arrèsti dimolti serbi accusati di alto tradimento Fragli arrestati vi sono nuche molti studenti. La popolazione serbt.-bosniaca b. in grandefermento per questi arresti, che ritiene in-giusti.

Persone citate: Prohaska, Talli, Xeue Wiener Tageblatt