Come il Governo viennese

Come il Governo viennese Come il Governo viennese fa giustificare le sue gravi misure militari Importante nota ufficiosa: la smobilitazione è per ora impossibile — La situazione non ancora chiarita; l'acuto conflitto pei confini albanesi. (Servizio speciale della STAMPA) Vienna 5, notte, iIn una nota ufficiosa, il New Wiener ra-igeblalt fa oggi alcune dichiarazioni assai; Fimportanti II giornale scrive: I « Come è noto, la riunione degli amba- sciatoli ha da occuparsi ora del problema <, j n j-«.„ji„ i„: ,i»iiMii,n«;» ! della delimitazione dei confini dell Albania.',' |L'Albania dure essere un paese capace «tfjvita e di sviluppo, e sollo questo punto di; vista si devono fissare i suoi confilo, L',\u-\slriw considera la soluzione di questo prò-1 blcma assolutamente urgente poiché essa forma, il presupposto per le trattative del. .la Monarchia con la Serbia. SMo dopo che. saranno stabiliti ; confini dell'Albania ri saranno elementi per poter tratture con la Serbia i problemi di'natura politica ed economica. Per ciò che concerne la costituzione dell'Albania, l'Austria, si adopera affinchè la nuora Albania sia un paese aiutato, ma non sotto la tutela, dell'europa ». il giornale parla poi di voci corse sulle, trattative, fra Austria e Russia, relativamente alle misure militari, e soggiunge: NÌS'on è escluso che su questo orgojnento|ri sia stato uno scambio di vedute: è ami effettivamente avrenulo, ma siccome la situazione dei territori ricini alla Monarchia non è ancora chiarita, von è assolutamente possibile oggi un mutamento delle, misure di precauzione, prese dall'Ausilia ». Queste importantissime dichiarazioni, che emanano direttamente dal Ministro degli Esteri, meritano una speciale considerazione. Esse dimostrano: l.ò che non è affatto vero, come si è affermato da qualche parte, che sia prossima, una smobilitazione austriaca; .X'.p cho sono fondato lo informazioni, come vi ho partecipato, sui passi fatti dalla Russia verso l'Austria, informazioni elio tre o quattro giorni fa venivano nuche smontile dallo stesso /"Vette WienerTagelilatt; 3.0 clic gli armamenti riguardano la Serbia, menzionata nella frase velata « territorio vicino alla monarchia' »; 4.o che il nucleo essenziale d«lla questione balcanica fra la Serbia e l'Austria è nel momento attuale la delimitazione dei confini albanesi. Conflitto indiretto tra Ausilia c Russia Questo, dichiarazioni ufficiali ilei giornale viennese, che servono precisare anche in termini più chiari la posizione della Monarchia, che già avevo tentato di delinearvi, dimostrano che la situazione si mantiene invariabilmente grave ancora, o. non può legittimare alcuna affermazione di una soluzione imminente della crisi balcanica. Ho già da molto tempo richiamata la vostra attenzione sulla importanza che aveva per l'Austria, e che assume attraverso l'Austria per la situazione balcanica, il problema della delimitazione dei confini banesi e non è qui il caso di insisterv tre. Finora, pero, non sembra essersi trovata; ni al-! •vi ol- i •ovata; alcuna via di componimento fra le Potenze, nello questione. La Conferenza degli am-t| basciatori di Londra non può riuscire ad uniaccordo fra lo due tesi: quella dell'Ali-! Istria, che vuole ridurre quanto più è pos-1' sfilile con la costituzione di una grande Al-i baniu l'ingrandimento territoriale della Serbia; e quello della Russia, che pure, senza sostenere il programma massimo e le domande del GabuiettO:di Belgrado, si stor-, I za di consei-vare alla Serbia la maggior ; parte possibile delle sue conquiste. Si trai-' ta con ciò, come si vede, di un nuovo con-[«tto indiretto fra l'Austria e la Russia. ! Frattanto, tutte le voci circa un compro-| messo concluso in proposito fra l'Austria ie la Russie devono essere assolutamente | smentite. La difficoltà nel risolvere la, questione, dei confini albanesi sta nello stato di fot-. , , ,, . . , . to creato dalle conquiste serbe, e .monte-jnegrine. E' sempre difficile, per quanto nouj impossibile, ridurre un paese conquista--}\tore ad abbandonare-un silo .'territorio cupato. La situazione attuale sarebbe as- sai chiarita se, prima della rjuerra bai']canica, gli Stati interessati avessero cou-cordato una caria geografica dell'Albania e l'avessero subito proclamata innanzi al- pEuropa dichiarandone anticipatamente la intangibilità, ln questo caso, le Potenze non avrebbero la sensazione che ha ora invece qualche Gabinetto (quello di Pietroburgo ad esempio) che il tracciato proposto dall'Ausi ria per i confini albanesi sia. puramente occasionale ed arbitrario, ispiralo allo scopo preciso di paralizzare la politica serba. Ne l'Austria avesse ascoltato l'Italia.,.Appaiono qui evidenti l'iiùprudenza e glierrori che il Gabinetto austriaco ha com-.messo quando lui voluto rifiutare catcgori-|cùmentò senza discussione tutte le inizia-live prese Sull'Italia. C'è qui un- punto poconoto della stonila diplomatica austro-italiana sulla questione albanese e che è bene chiarire. Dopo l'incontro di Tittoni con Goulokpwski e l'accordo seguito per l'Albania, la diplomazia italiana, che aveva inni visione più realistica e pratica del problema, sostenne presso il Gabinetto di Vienna la necessità di delimitare subito, inmodo preciso, il territorio che si definiva Albania nell'accordo diplomatico austro-italiano. Con <ió la diplomazia italiana lem era mossa da alcun pensiero ostile .verso la Turchia e non mirava ad una ripurtiaiotto dell'Albania-, ina voleva risolvere il problema nella sua interezza ed assicurarsi contro ogni' complicazione per l'avvenire, Una simile delimitazione l'Ita lia l'aveva, già conclusa, come si sa, con la Francia e con l'Inghilterra per la l.i bia. L'ideatore dell'iniziativa vper la delimitazione della zona, albanese dev'essere stato l'Ambasciatore italiano a Vienna, Ducad'A vaina, il quale potò trovare un pieno con- vaina, il quale potè trovare un pieno con-senso a Romanci marchese Tittoni, allora Ministro dogli Esteri. Il Gabinetto austria- co, però, rifiutò di entrare anche semplice mente in trattative. Si issorva che il nrin-cipio fondamentale della sua politica era la intangibilità dell impero ottomano e che questo principio escludeva a priori qualsia-si discussione, qualsiasi accordo che «im-! 1 " ponesse, anche solo la possibilità di un mu-tamento dello Stato balcanico. Il Gabi- netlo austriaco ha rifiutato, non solo per ...... , un pregiudizio teorico, ma anche per unainesplicabile diffidenza verso l'Italia, te-mendo che si nascondessero chissà qualin-innehi ilinlomatici dietro alla semnlice ed „mocui uipiomaiici meno aua semplice ea aperta proposta della diplomazia italiana, ; inula che concili ì punti divergenti dei Ga-! Oggi che la Conferenza degli Ambasciatori -di Londra si affatica per trovare una for- i i ... .ni ; v.„.,i; rii..n..~n„<! ., ; /-.. ; inula che concili ì punti divergenti dei ba- , binetti, appare l'errore del Gabinetto di a e la ragionevole, intelligente previ- rinti.i rilnlnmnvifi itili-mi \A nn-niH TZL „ "1;.. ,7.s-n?i tVienn i (lenza ! modo nell'attuale momento questo episodio 1diplomatico non ha più che un valore storico. , ttuali si presentano tutta-I circoli militari finiranno jter imnorsi? Gli elementi ...... „,.n,-ii-i r.h« Hnvó accapo , via ancora con tuia giuwU che deve esse e tauiente. ln tutti i circoli di- considerata sei' ' plouiatici oggi si esprimono giudizi piut- tosto pessimisti. Si rileva quanta impor- tanza abbiano le vicende delle trattative di nace nella situazione. Confermandovi quanto già vi dissi, una ripresa delle ostilità potrebbe accompaguarsi con nuovo com plicazioni di ordine più generale. Vi ho dotto della velata minaccia fatta dalla Russia alla Turchia. „ . .„. . . , ,,, , ,■,,,,. Secondo informazioni da buona Ionie, si imò att-ogni mòdo'contare in un-'prossimo avvenire su una difesa più energica della cause serba da parte rlella Hussia. D'altra parte, anche in Austria la tensione va cre- scendo. E il comunicato del -Yciic Wiener Tagebhitt, di cui vi ho riferito i passi sin minatici, è generalmente accolto con una speciale considerazione. Dall'impressionegecerale che si ha, si può dedurre' nel mo mento attuale, che gli alti circoli militari, i quali sono partigiani di una qualunque diretta soluzione radicale, vanno imponendosi sempre più nella direttiva della politica balcanica. Resta a vedere se essi riusciranno ad imporsi lino all'ultimo. Intanto, da quello che si sa, continuano alacremente i preparativi militari: il richiamo, vitni0 lli Uu|,"e- 10 ordinazioni di mate ali, ecc. |.„ grande conferenza dei Ministri di ic ri, che >i ò raccolto per discutere a fondo il problema delle spese militari, devo essorsi occupata anche della Serbia e delle questioni che vi sono coniw La Xeiu. Wiener TageblaU pubblica ora notizie sullo stato finanziario attuale, notizie che hanno valore di dichiarazioni ufficiose e perciò un po' ottimiste. Secondo il giornale, le emide della Cassa austriaca sommano a circa 700 o 750 milioni di corone e quelle di Ungheria a 250 milioni di corone. Cosi i cine Ministri delle. Finanze, austriaco ed un- ilicrc-e, potrebbero con facilità provvedere un. miliardo senza ricorrere al mercato inondano. Il giornale dice clic prossimamente si riunirà un nuovo Consiglio generalo dei Ministri. g^pese straordinarie latte per 1 esercito e per la marma sino al pruno gennaio, nmmon-1 inno a 188 milioni di corone; le riserve li Violenti attacchi alla Serbia I giornali di Vienna, intanto, hanno ri-I preso con eccezionale, sintomatico Jinguag-: gio una violenta campagna centra la Sor- bia. Tipico fra gli altri 6 l'articolo di fon- : ul''- U|,1LU,11'1 8" -«ini e uimeoiu ui ion-1 d'J clellu,Ac,u' l'mc l'rc**'- che conclude j L'on <,ucslc »al'ole: I |}l.e11 lllui 1 Albania A.xwuiiiu, ma anche contro le Fetenze, he Po lenze stanuo untando ora sulla delimitazione dèi confini del nuovo ^tato, ed il Governo serbo lui dichiarato che vi si adatterà. Certo, l* ^'tesia naturalo e .gli..usi sociali dovreb- Le truppe serbe rimangono u Duiazzo eo-juiiuaccUi diretta, non solo contrai la cortesia naturalo ^ beio indurre i ministri a Belgrado ad evitare che si possa credere ubo e.<si vogliano obbli gare il giudice, che essi stessi hanno cliia- »'ato. nd usare. la t'orza militare. Durazzo ha ■ nulla a che lare con lu guerra, e la sua oc- cupazlòne non avrebbe alcun valore anche se avvenisse una riapertura delle ostilità. 11 piti stupido ragioni L'llb son" addotte per giustificare., le misure ,„ (|U,.stl, vi gono g0,0 n.ol]i c picco. lezzo die sono intollerabili in politica quanto nBSSlm Stat0 balcanico, uè la Bulgaria, uè la i grandi conflitti. Nessun altro Stato balcanico. »è Bulgaria nè la Grecia, hanno mandato truppe ni terniori dove non sono nemici; nessun stato balcanico, nè la Bulgaria, nè la /Grecia, si è stabilito militarmente dove man-1 cava la possibilità ili una conquista durevole c *>VC solo possono essere soildi.sfaiti odio e ?^' «U vendetta. La Serbia è unteceezione e la Monurcliia, purtroppo, e destinata a dovere eternamente occuparsi ed affannarsi a discu- tero. con una tale eccezione. I ministri serbi dovi'obbero pensare ad osservare elio effetto I&nnbtoesuS striaci). It Consiglio dei iriinistrl austro-unga-] lieo di ieri non poteva decidere i! disarmo, . Ho d„V(. L.osj Vimanere intatìo finché la gei-blu non sarà condotta alla ragione dalle sue cattive e pericolose passioni »,