Il Vaticano deplora il ritiro di Maura dalla vita pubblica

Il Vaticano deplora il ritiro di Maura dalla vita pubblica••"ttr.; 11 Presidente del Consiglio, on. Giolitti ha posato parecchi gioì ni or sono nello studio dello scultore 0. B. Alioaiti che sta modellando il busto che ali elettori e conterranei dell'illustre parlamentare vogliono dedicargli a Droncro. Quello che riproduciamo è rex tempore fatto dallo scultore durante una delle pose alle gitali Von. Giolitti si ('; adattalo, ver preghiera dell'artista. I cavalli sapienti E' noto che Elberfeid, in Prussia, è la pa tri» dei cavalli pensanti; il padre spirituale Uei quali fu il signor V'rn Osten. Fu costui elli mostrò, per il primo, al mondo esterrefatto, uni c-)vallo prodigioso, che sapeva laidi conio, sommare, sottrarre, esirarre radici D'Annunzio no» abbandonerà la Francia Fin {Per telefono alla Stampa). Roma, 4, notte. ila un paio di mesi fa corse la voce Giornali e Riviste In questo momento guerresco i teatri e iteatrini di "Costantinopoli sono chiusi; ma c probabile che, appena conclusa la pace, lo. vita teatrale nel Corno d'oro riprenderà vivace, boema c caratteristica. I giornali turchi annunziano fin d'ora clic gli italiani non potranno più porre piede nel Teatro Imperiale di Veld'::'. Kosck. abolito per volontà dei Ginvani turchi: potranno pero riprendere il loro posto negli altri sorti dopo l'incendio di Pera, avvenuto settant'anni or sono. Costantinopoli dopo quell'incèndio ora rimasta col solo Tea; tro di Corte. Il primo fabbricato di pubblici spettacoli fu il Concordia. Quasi contempoco-l nèatitente al Concordia, sorse il Teatro Peliti-'. Clwrnps, nel giardino pubblico. Il Concordia ospitò compagnie internazionali, di importanza varia, e fra le compagnie liriche primeggio' (iuc!!a. del napoletano maestro Ln Hrn- I nn, olio, si dire, ha messo su, per la prima I volta, il Faust, con duo corisli veri e gli j j filtri dipinti sul fondalo dell'unica scena. L'attore di operette, Ernesto Urbano vide di ver-! Isoria un Sleflswfcle accompagnato da una or-' ehestra di un violino, un trombone o un cl.i-1 rino: ; tre professori stonavano che era un orrore! Questo teatro, ora rinnovato, ha espitale buono Compagnie italia ne. e fra le liriche, loueL'a del Castellano, elio fece rappresentare, e ostie, Spere movo, con artisti italiani.; iLa Compagnie drammatiche furono in pre- Ivalenza francesi. La prima Compagnia italia-; Mia di operette, elio recitò a Costantinopoli, fui i (('iella di Sii'lva'tore Stravolo, vecchio etto:-'- ! napoletano che inori, lasciando il 1Urlio Arturo, direttore del teatro di Abrlul Ilamid. La posizione dello Stravolo, che aveva il grado! ; eli liatmacan, fu liquidata dai Giovani. 7ur-\ citi. La seconda Compagnia fu ciucila dei pò-] vero 'Raffaele Scognamiglio, .che interruppe lo recite, in seguito alle stragi degli Armeni. Più fortuna ebbero poi io Compagnie Darvìd-Favi, I ; Vitale e Lombardo. Ai « Petlts Champs hanno recitato, con grande successo, Sarah Beviihardt, Coqneliu, Ernesto Rossi e Ermete -Xo- jvelli. Abdul Hamfd manteneva pure un Quartetto lirico permanente a una orchestra di 50 j professori. Tanto gli artisti, come i suonatori. | erano militarizzati, vestivano l'uniforme e avevano dirftto a pensiono. Chi tirava i[ sipario era sottotenente e i servi di scena sergenti! li Sultano ordinava gii spettacoli a capriccio : interrompeva Ja Mascotte, per un atto della Traviata, interrotta a sua volta dal Boccaccio. Al teatro di Corte avevano puro scrittura a vita un prestigiatore o duo domini francesi. Nel periodo del Ramazan gli artisti riposavano, percependo Pe"o la Ito paga. ! dubbi di nn impiegato -< Il Signor Mngnos Guido, impiegato, Corse Sempione, N. J, Milano, soffriva da lungo tempo dii anemia e di esaurimento nervoso. Non .poteva gniariire, malgrado le cure segui; te; dubitava e si chiedeva se potrebbe mai guarire. Consulto finalmente-un not4-ore accorto, il linaio preconizzò l'uso delle pillole Pioto il Signor Alugnos prese ]c Pillole fini» e subito provò un tale .miglioramento, che l suoi dubbi si dissiparono e si, mutarono ili certezza, ■ai guarigione. Oggi, perfettamente guarito, et scrive (manto segue: « Ho sofferto, durante lungo tempo, di ane< quadrata e cubiche, compierò ogni oporazia-. rio intellettuale e«nr>men rien«ierl nersdnali che tnabnele D'Annunzio sa rebbi- presto tot& n™ Irfgiiiuìì. il^Uo picchiando ìulM,\^ f« lu.lia. Non si. precisava se il poeta secondo un modo convenuto, con gli zoccolilavrebbe lascialo deflnitiyarnente la J.rancia, dflle zairroo anteriori nuesta hoetia ecoeyio- nla «1 assicurava che egli si sarebbe trovato 13: anzi fra li. comici italiani c'è _(iiLj.Lupo s.ien/.i.iu uu:,iil pacst. i. uu-ltn j,,.iic,i^„ n,„^t„ nom,a i>nnr« mn.-l'idea eno ps=n. anziché essere fonte di disgra- Tntll sanilo quanto la razza dei comici sia superstiziosa: ma 1 comici che temono mille , cattivi maieflzi e un milione di perversi e si assicurava che egli si sarebbe trovato ■ diabolici influssi non hanno il pregiudizio del il cavallo di Von Osten. Ma la condanna pronunciata dall'illustre psicologo ha avuto per effetto di suscitare lo zelo entusiastico di un certo signor Kroll, -un gioielliere e amatore di cavalli, che istruì anzitutto due cavalli : « Maometto », molto in¬ talllgento, ma un po' fantastico, e «Zarif» di inAMira più-posata. Nella primavera scorsa I diano. Égli già una volta, anni fa, ha com •tetto: jtempo. Sono poche le commedie intitolato al — D'Annunzio non viene in Italia; per lo, 13 o che hanno qualche accenno al numero meno non ritorna In Italia per ora.. Egli | fatale: non ci ha nulla a. che vedere l'opera stesso, in un'ultima lettera, assicura che noni comica di Fromenthal Ha'lévy. su libretto dii ha concluso col teatro Costanzi alcun con- Scribe e Cuponi, intitolata: Les Treize. L'itratto. Non avrebbe avuto, alcuna ragione per, dea è tolta da una novella di Balzac Tredici venire in Italia alla commemorazione ver-,giovani della nobiltà napoletana si sono as- in nHiHiru più -posina. i\eiia primavera sborsa : uua.ua. jbgn il Krall esponej'a in un grosso volume il ri- ! memorato U maestro Verdinel trigesimo della | galanti- due di essi tenendo d'etro a una I con quelle due bestie: : morte a FU-enze. Lesso allora una sua ora-1 giovane sarta ■a altri quattro stalloni iZiono ai giovani e la i Canzona in morto di i per proseguire le suo esperienze, e in questi Verdi », nè da allori giorni ha comprato un .cavallo che i\ compie-! sul musicista nostr talmente cieco e per il quale, naturalmente,(nunzio dovrebbe non lì più il caso di parlare di segnali ottici. ! in teatro il g.iorn E cosi lo studio sui cavalli pensanti, che sem-iiebbe coniemporaneamente un po' poco e un brava definitivamente risolto con la lesi deli po' esagerato. Potrebbe, è vero, venire in Ita Ila presto e non per commemorare Verdi, ma allora l'avvenimento non sarebbe tale da annunziarlo sul cartelloni per la cittì. Se il poeta — come non e fari-io — .ritorna, lo an- Il Vaticano deplora il ritiro di Maura dalla vita pubblicaBiasimi a! "leader,, dei conservatori spagnuoli Roma, 4, notte. | (A.). Le relazioni fra Spagna e Vaticano sembra subiranno una nuova orientazione, sodati per .darsi ad ogni sorta di avventure — wi-ytismi'j iitMiu. i galanti • due di essi tenendo d'etro a una sultato ottenuto da lui con quelle due bestie:;morte a Firenze. Lesso allora una sua ora- giovane" sarta nei- Toledo sono mistificati da subito dopo acquistava altri quattro stalloni ziono ai giovani e la a Canzor- »•>«»•«• 1 » a 5- lulca0, "ono nMsM,.??tl - - ristpU*. poco versata nell'Impiego dot i-igorcsi moto- ressi di un partito, ma quelli supremi della di scLentiilei, il signor Krall ha pensato d-t patria. Questa irritazione contro i'uonio fondare una Soei.-tà di -psico-zoologia, la aito- che fu Dar tanti anni fedele sostenitore di ìc- comprendendo scienziati consumati all'è* q^eiu 0he la Santa Sede ritiene i suoi di roeijmintp, potrtt wb^a e «wwtenaa di {m h) 8 Cui solamente il Va Elberfeid secondo lo redole sciwtitl-.'lw. E questa Società o Lega ni Elbeneld trova. se«uae! o aderenti un po' dimv.ertutto: anche cordato, non potrà che condurre come rca- nella nostro Torino sì u'C- costiiii'ta una se- zinne. In Santa Sedo ad una visione ti.'i J&»t cne gI 9tapoae di coltivare qnest! studi realistica del vero stato delle cose della o di ampliare, possibilmente, il cattino delle gpagUa a cedere su molte questioni sulle ^'f; ^X^Jof%^& hit ^ ^^Se'^ttSaT V?tt ^^r^^ ^«.-^ d^lf sue Vana! in italia. battaglie politiche. prof. Pfungst, si c ora riaperto e le illscus sioni si fanno più vive che mai. 11 prof. Edinitce. di Francoforte, pensa ohe-col ■cavalli del sig-nor Krall « l'animo, degli animuli si rivelai); mentre il prof. Dexler, dii*f-1 nunzi eranno r giornali. D'Annunzio orò lavora tore dell'Istituto veterinario di Prosa, ed au-'ad Arcaehon, lavora molto ed. ha incomintore d'ima monografia stilla malattie mentali ciato lavori to presa o versi e non lascerà de<-df animali, giudica senz'altro elle il libro ia tranquillità della sua villo, so. prima non puoblicato dal Krall sulle sue esperienze co- ; li uva-à condotti a termine. Si- darà, tutt'al più, stltaiisce "lina macchia nella nostra lettera-, un po' di riposo, 13 giorni o un mese, e potrà tura contemporanea... un monumento elevato proctiniirseio venendo in Italia, ma abbonai culto della bestialità». Un altro scrittore, donando la Francia no. il dott. Franz, in una memoria consacrata alle relazioni della intelligenza coll'anatomia dei centri nervosi, si domanda se veramente si è presa la buona strada, nel caso dei cavalli di Elberfeid, per giungere a dimostrare che gli animali possano, meglio che non si creda comunemente, formar dei concetti. Per lui. del resto, la caratteristica essenziale dell'intelligenza si è la facoltà di apprendere, la quale, come egli ditnostia, esiste in tutta la serie animale: esiste perfino in certe stello di mare, viventi presso le coste, che imparano ad aprirsi ed a chiudersi all'ora del flusso e del reflusso, e che dimenticali ciò qualche giorno dopo che sono state immerse in un acquario ove la marea non esiste. Se il ..,_„ ,.iti„^ j, dottor Franz ha ragione, il signor Krall a-Ì<J°«? ".«tiro di Maura e dei conservatori vrebbe dunque semplieemcnle cercato di svi- da ■ arringo j.clitico e parlamentare; qu> luppure nei cavalli uno facoltà già esistente sto ritiro e giudicato nelle alte sfere ecciee conosciuta., il che non diminuisce affatto siosticiie molto severamente: si nota che 11 suo merito .poiché egli ha dei predecessori!Maura e i suoi amici hanno fatto ino tt, i rpiaii si illustrarono in un dominio analogo: raple abbandonando il terreno agli eieniM!Wrd^^ sinica, dopo aver contribuito non han fatto cosa diversa da lui, o il loro,«ss» stessi a creare 1 odierna situazione, fci successo .può dargli buona speranza. ìaduebita infatti al Maura la responsabilità Un altro professore, ohe ha studiato i cavai- di aver fatto il falso calcolo di non ro'.e11 del Krall, ó il signor Clapavède dell'Uni-;sciare il Ministero Canalejas in più di una versKà di Ginevra ed egli è presso a poco occasionC! pei. fav risolvere da lui, e v'olenconviuto che questi animali compiono vera- t , .f flit, , aanl~ curia ^ monte operazioni intellettuali: non credo che.ten,en.e, il LonHitlo con la hanta Sede e si possa parlare, per i cavalli del Krall. di;Per poter trovare poi, egli ed ì conserva- obbedienza passiva a segnali ottici, poiché si tori, il fatto compiuto; e sul fatto compiuto ottengono da essi risposta giuste anche quan-'no-i sarebbero più tornati. Maura ha lascia- qo sono si osserv calo nella professore tigg lasciato ai quadrupedi de ■lo certificato lusinghiero signor Krall que- barale e quella situazione che cihacor.JotcD «Io sono melavi- al clamoroso ritiro. Si crede, insomma, un poeta e a un musicista italiani di riprender si il aiolo elle l'argomento per una nuova opera buffa, che, intitolata appunto / tredici, fu rappresentata al teatro Satura di Torino nel liibl: librettista oiorgio -Giochetti, maestro Carlo Enrico Pasta Ancora due opere, nelle quali il 13 entra nel solo titolo: Le treizième manteau del maestro Gvrowetz. raopresentata a Vienna verso il 1830; e Le treizième coup de minv.it, di Gian Giacomo Debillemont, che fu rappreentata a Parigi nel 187». a titolo idi curiosità si potrà ricordare una tragedia dei poeta tedesco Carlo Ferdinando Gutzkow, intitolata Il 13 novembre (del '42J, ciie però fu rappresentata al teatro Reale di Berlino sotto il titolo S novembre, giacchè, la regina di allora aveva appunto in quel giorno 13 il suo natalizio: e avrebbe potuto la tragedia sembrare un'irriverente allusione alla sovrana maestà. • #** L'influenza è una malattia assai remota, tanto che si parla di essa in antichissimi libri. Financo in un goirnale di Parigi del 1412 si leggooo, — narra il Lavoro. — nello stile semplice dell'epoca, le seguenti parole: « Così avvenne, secondo la volontà di- Dio, che nella terra cadde un'aria cattiva e pestifera, la quale colpì più di centomila persone a Parigi. Nessun medico — concludeva la cronaca — sapeva che malattia fosse ». Quattordici anni più tardi, nel 1426, la malattia veniva chi-amata >t Dando ». Lo stesso giornale ne faceta la seguente descrizione: « Circa quindici giorni prima della festa di San Bemigto, cadde sulla terra un'aria cattiva e guasta, e contemporaneamente- si manifestava una malattia che era chiamata « Dando ». Non v'era nessuno che prima di allora avesse provato ima cosa simile. E la malattia incominciava in tal modo: Coloro che ne venivano còlti credevano di avere tutto il corpo carico di pietre, tanto intensi erano i dolori che sentivano nelle ossa. I malati avevano forti brividi di febbre, e per buoni' 8 o 10 od anche 14 giorni erano incapaci di bere, di mangiare e di dormire, gli uni più, gli altri meno; inoltre sopravveniva una tosse così violenta, che quando si era in chiesa non si poteva capire ciò che diceva il sacerdote, tanto era il rumore che facevano quelli che tossivano. Item, la malattia durò sino a tutti i Santi...e 14 giorni dopo e ancor più non v'era persona che non fosse raffreddata ». Leggendo le diverse descrizioni delle epidemie di influenza che da tanti secoli hanno percorso l'Europa, ci si meraviglili dello diversità dei sintomi che questa malattia può "presentare: ma dalla descrizione molto sommaria del giornale citato si vedo come la fisionomia generale del morbo è ben tracciata. Nelle diverse epidemie di influenza si è pututo i.otare la netta prevalenza di alcuni sintomi, i quali hanno poi dominato in tutto il decorso della ricorrenza morbosa, e cioè la malattia attacca in modo speciale la mucosa delle vie respiratorie e particolarmente quelle delle fosse nasali. L'Influenza ò una malattia che ha un brevissimo periodo di Incubazione: in media da due a quattro giorni, e da alcuni medici si asserisce che si sono verificati casi nei quali II contagio si sarebbe effettuato i-n poche oro. mia, esaurimento nervoso. Ero dn uno stata di spossatezza generale, che mi rendeva assolutamente Incapace di ìin lavoro richiedente una cena attenzione, uno sforzo alquanto prolungalo. Ho seguito molte cure, ma, senza poter ricuperare il vigore di un tempo. Ho di nuovo consultato ài maik"', sperando che l'uàdi essi mi avrebbe finalmente indicato il buon romedio. Non mi sono ingannato. Un medico mi ha detto: «Credo che le Pillole Pink pO« tranno guarirvi. In casi simili osse mi hanJ no dato piena, soddisfazione». Ho dunque pr«* so le Pillole Pink, ed esso mi hanno ridata la fiducia, poiché fin 'dall'inizio della cura ho provato un sollievo di buon augurio. Il migliora.mento si è accentuato col prolungamento della cura o ora sto bene ». In pochi giorni/ le Pillole Pink ridanno l'appetito, facilitano le digestioni o l'assimila ziono del principi nutritivi' necessari al mantenimento dello forze dei muscoli e del sistema nervoso. Lo Pillole Pink sono in vendita in tutte le Farmacie, ed al Deposito, a. Merenda, 6, Via Ariosto, Mattano: L. ?. 50 la scatola; L. 18 1* sei scatole, franco. •••'• ••: in dadi 4 fUatticehl.20. SCIATICA I Comm. Prof. ARULL ANI Trasferimento dello Studio Medie» : in VIA DELLA ROCCA, 49 (piano terreno). Prof. PALAZZO — Dantista TraMferto via Cavour. UE. S7M- MADONNA DEL PILONE Santa MULETTO ■ • In occasione della festa dell' Epifania rimana »perla tutta la notte. 52WO Termosifoni — Luce elettrica Telefono mter. 4-93. 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Le povere bestiole, stanche e aociecate, cadevano sulle roccie dello scoglio e dii ventavano vittime dei topi, dei gatti e dei guardiani. Sulla veranda costrutta dal prof. iThijsse una notte si riposarono duemila picjcioni e un migliaio di allodole: dopo una soista riposanti'! l'esercito pennuto pani verso la ',tenente meta. Un'altra notte sul faro di Terj Schelling si riposarono tremila pernici. Nella ■ stessa notte migliaia di altri uccelli furono ■trovati morii ai piedi di altri fari che non of, Crono ancora alcun appoggio ai canori e innocenti <:iaijji-#tQri, gioia delle selve e delle fo. Ristorante Hotel Zecca Via Roma, 3e - Torino • Telef. 13,00. Poncinno I SII Minestra a scelta • Piata àm idllMUIIB Li OU giorno con legumi a scena • msncili Frutta e formaggio mensili <Vino compreso) 10 Buoni Ufi ^SSUTT ! f?.(V^ j CoUtlon* I». a — Primo X.. a ' C*am d> L,. 2,JO la pl-ù. 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