Pichon invoca l'intervento delle truppe giapponesi di E. Ragazzoni

Pichon invoca l'intervento delle truppe giapponesi Ila situazione militare francese Pichon invoca l'intervento delle truppe giapponesi Parigli 30, aera. Ptcftón, ex-Ministro degli: Affari Esteri, scrive neii'Homme Libre: « Perchè l'eser- qopcito di terra giapponese non interverrebbe, ncome la sua Marina, e non più in Cina, ma\'àin Europa? Questa è un'idea, cJie.;Clemenceau ha già svolto ndl'Homme Libre. Posso aggiungere che questa idea non è -di oggi. Non fu estranea, .durante. ì negoziati dell'accordo del 1907. Buferebbe, ne sono convinto, un'intesa concertata fra i Gabinetti di Londra, Pietroburgo eParigi, per rendere possibile l'invio, di parecchie centinàta di migliaia di giapponesi Jtulla nostra costa. Si rilcveràcertamenlc che più gli avvenimenti si succedono, .e. -più e difficile farsi illusioni sulla rapidità dèlia guerra. Gli Inglesi fanno appello atte irùx>pe. dei toro amici ed ai loro contingènti dell'India, per rafforzare l'esercito che combatte in Francia. Quale appoggio apporterebbe l'eroico esercito giapponese-, così'disciplinato, coraggioso e potente! E' questa- una eventualità, --conclude Pichon,\-..cheisi avrebbe torto' di. eliminare a priori,, come, una chimera. Bisogna considerarla attentamente ». L'opinione del barone De Mnn Esaminando Ta situazione,'-quale, appari dagli ultimi comunicati, il barone De Mnn, dell'Accademia di Francia, scrive rjeH'JSchq de Paris: « Crediamo pure la verità senza paura; ciò che accade è mollo ch'iato.. La massa tedesca, nonostante gli .ostàcoli apportati da un'accanita resistenza, quella dei Belgi prima, quella francese c -quella degli Inglesi poi, continua, senza abbandonate uri momento il suo piano iniziale, che è. di col-' pirci il più rapidamente possibile con un colpo deaisivo. Il colloquio del sianòr-De Jagow con l'Ambasciatore d'Inghilterra, .il giorno in cui questi venne a portare l'ultimatum, fondato sitila'violazione della neutralità belga, ha il valore di un. pianò di campagna. «Si tratta per la Germania di una questione di vita o di mòrte. Bisogna che nei primi giorni essa schiacci la Frància per rivolgersi in seguito contro la Russia. Il passaggio attraverso il .Belgio è per noi di assoluta necessità». Tuffa la campagna tedesca si trova in queste parole di Jagow: E cosila grande marea tedesca continua. Che cosa troverà essa dinanzi a sè? Il comunicato di ieri mattina lo dice in una parola-, v Le nostre posisioni ■ sono prese avanti a noi.». Le nostre posizioni, — pròsegue De Mun, -, óono prese avanti della Somme? Come?'Con quale esèrcito? Nonio si sa?'Non. dubito, — conclude il barone De Mun, •— che nel momento in cui scrivo queste linee, la battaglia sìa cominciata sul fronte della Somme. Attendiamo le notìzie con febbrile inipazienz'a. Non si vive più'; le ore cadono ne} silenzio!». bSatpmgenrfsicgdprac'dTzravgPeipd "Siamo farti da per tatto „ £'Echo de Paris dice che 'dalle comunicazioni, del .Ministero della guerra,. risultache, malgrado l'avanzala dei tedeschi nella regione dell'Aisne, si-può dire più che mai. che noi «fà^^j^i;Jdaffer;'tulfo. in tuffo il resto, delle linee.noi progrediamo. Sembra però -difficile ' che -possa essere arrestato il grosso sfotto che il nemico sembra tentare dal lato di La Fere. L'opinione dell'on. More! ' Lo scopo evidente della Germania è:- di arrivare rapidamente a Parigi per spaventare, la Francia e cercare di proporle una pace conveniente, in modo da poter inviare tutto il 'proprio esercito contro la Russia, Ma il calcolo appare erroneo. U deputato socialista -Morel scrive, a questo proposilo, nella Humanité : «L'esercito tedesco marcia verso Parigi, che vuole raggiungere a ogni costo e con qualunque, mezzo. Ci riuscirà? Arriverà a respingere, le nostre truppe e farà rinculare le nostre linee? O,-al contrario, sarà fermalo, immobilizzato? Nella seconda ipotesi vi è la possibilità dì vittoria rapida, pércliè essendosi da quel lato concentrali tutti.gli sforzi dei nostri alleati, la loro disfatta .potrebbe essere.il segnale della ritirala.:Nella prima ipotesi, la peggiore, le nostre.truppe, vinte, ripiegherebbero sotto le mura della Capitale. Ammettiamo il peggio, ammettiamo una nuova ritirata, ammettiamo: anche l'investimento e la presa di Parigi,.eppoi rìEppoi la lolla continuerà viù ardènte, più \implacabile, più violenta che mai. Poiché l'avvenire della Francia sarebbe giocato sul- 10 scacchiere centrale, nel Morvav,»:. Come è noto; la regione di M'orvan si trova fra la Borgogna e il Nivernese... La battaglia di Mons Un ferito, soldato dei fucilieri>di Galles,11 quale ha preso parte al cvmoatttmenlo dell'ultima settimana, ha fatto vari racconti i„tnl,n aiVa-ione che si è svòlta wr?0intorno ali untone, ute si e svouu Jfons. «Domenica, iò^agosta, la terza .bri-gata inglese era di stazione a Al caderdeila notte, gli Ingtesiviosseroverso la città e marciarono a nord-est, nella direzione di Mons. Essa.fu la prima di una lunga serie di marcie e.contro-marcie, che finirono soltanto lunedì, durante le'quali, sebbene gli Inglesi avessero continuamente alle orecchie il fischiar delle palle, non poterono maiavere'in vista il nemico. Finalmente, iwiie-di mattina, — disse il soldato inglese, — citrovammo in una valle, a sud di Mons. NorÀ-1 i potevamo vedere la citta, ma.su una collinalidi-mille metri citea di.fronte a noi si irò--,vava una lunga linea di batterie britannì--icfte. Queste batterie ' bombardavano il 'na-e\mi00 trincerato nella città. ì Tedéschi ri--1 l'arKaherta fosse sovvenuta dalla fanteria, inviò parecchie bombe a scoppiare in no [stra direzione sulla,.collina. Ho pfAulo chia i^TBen-c vedere cltì.i proiettili tedeschi sono \atsai Meriori a quelli francesi. In alcuni l^,^, ,nmh„„LLtn U continuò lo i ■ • r-t , • . • • — P.UR" de\ combattiviento, [stesso soldato, —. ci dovemmo trincerare con la nostra artiglieria da campo e anche con Ue batterie-pelanti. Eravamo *»' ottima po- ***** ^e^onta-l •"»•»"» y.foro Uri a caio; ma coglievano le i inoltre liTiee. I .Tedeschi erano ammtrevol, mania aecondaU Oe^ii anopiani Udeichi, i7 quali volavano più bassi che potevano, per osservare li-nostre posizioni. Gli areopìani, perà, difficilmente ..arrivavano al tiro dei nostri fucili. Tuttavia, noi sparavamo. Mi à siato detto che uii areoplano è stato ob- battuto. Non ho potuto accertare la cosa. So sentito dire pure che l'intera flotta aerea, che si trovava nella località, era staa distrulla. Non saprei dire nulla in .prò. posilo. Atte 11 del mattino, i Tedeschi ricominciarono un. altro dei loro movimenti aggiranti, ma la nostra cavalleria comparve, ed. i Tedeschi prontamente si ritirarono. La nostra fanteria dell'ala estrema entrò allora in. azione. Fu in quel punto che venni erilo. Appresi che i nostri avevano fatto subire gravi perdite ai Tedeschi. Atta sera, il fiioco cessò, da amboflc parti si era stanchissimi ». Vn sergente irlandese, che ha accompagnato a Ròuen un certo numero di fèrtili disse che'là sua brigata fu la prima ad impegnare il combattimento con il nemico a ifh»*. «Pfr qiiàtlro p cinque ore, — raccontò il sergente, — vi fu un terribile duello di artiglieria. Il fuoco cominciò alle 3 del naflinò. Alle 2 del pomeriggio, l'intera forza tedésca ci attaccò in numero assai supei riote ». il sergente potè appéna vedere che Tedeschi tiravano sugli ospedali e sulle ambulanze. I frammenti di ano Zeppelin Ieri sera cinque automobili in cui si trovavano degli ufficiali belgi e francesi, giùngevano alla, barriera de lagChàpclle. Poco dopo giungeva un. furgone, lungo cir: e a'otto metri, in cui si trovava un grande involiicro .sgonfialo. Il furatone era stato preso al nemico, e conteneva varii pezzi di lino Zeppelin abbattuto dai proiettili. Sotto la tela che ' ricopriva il furgone, si ^trovavano il motore, le tubature, la. bussola,' gli alberi di trasmissione, i cilindri, ecc., dell'ar'éonave distrutta. t'.Echd'de Paris dice che lo Zèp'peìlii N. B abbattuto dalle : nostre, truppe a Badonviller che faceva evoluzioni già da tré giorni, commise l'imprudenza di scendere a 1200 metri. Una batteria d'artiglieria, raggiunse.il pallone, ma un solo< s'eompartimento fu colpito. 11 dirigibile scese lentamente e 'l'equipaggio potè rifugiarsi in un bosco e-guadagnare lè linee tedesche. Quattro ufficiali però furono catturati. E. RAGAZZONI.

Persone citate: Clemenceau, De Mnn, De Mun, Morel