I papabili

I papabili I papabili ppUn ex Nunzio a Parijfi - XI porporato astronomo » I-i" arcivescovo «li Milano - Agostino Bichelmy Fio XX ? Jl Conclave dal anale uscirà ©letto il succesgore di Pio X sarà un conclave tragico, yuando il.-Principe Mario Chigi Albani, custode doConciavi.', chiuderà' la .'porta dejViiwnwvistito«tepurtaiueiito nel ttnató :niKi. a elezioni? con*ìButà, non «Arerà <più nettano,* nraltt .Porpo■rati dovranno vincere, con rtmpero della vo«ola ' gOL_. neuefsarfomentie i rapporti tra ii Principi listo Pace e nelle loro decisioni, per amianto disinteressasi; e solenni, non potranno non presenziare Iodio delle stirpi in guerra, rappresentate', nel Consesso, la Morte e la Strage... Coquale cuore li Cardinale Amet/te, francese, potrà esaminare i casi della Chiesa insieme aCardinale BetUnger? Como il belga, cardinaMercier potrà rivolgere li saluto fraterno acardinale Hartmann che ha un parente tra glufficiali degli mani che tengono schiava lasua Bruxelles?.... . . La sapienza politica e le provvidenze civildel fìov'emo italiano assicurano.alla Chiesa inlutto e al più alto Consesso cattolico la P^ùampia libemà e la tranquillità assoluta: poieh; l'Italia è neutrale nel vasto ciclone europeo i Cardinali vivranno qualche tempo in unambiente tranquillo, lungi dallo -spettacolodella twsa rovina. Ma la neutralità italica eia lontananza dalle Patrie ni armi non pòIranno certo dictogMere il pensiero fisso dDesiderato Mercier dalla sue piccola terra inZ^ÌZ^t rTof ddI,»Adolfo Amette da quella da popoi dellAKazia p dalla Lorena, che sognano la riunionialla Francia immortale.... io tali condizionile discussioni saranno necessanamente brevi: ]a diffidenza regnerà tiragruppo e gruppo di CardlinaU e ognuno dedel ibernimi cercherà certo «bi affrettare la linedi quella oìaiisure sempre dolorosa e quest'anno angosciante. Forse la guerra toglierà dmezzo tutti quegli inciampi umani e politioche la storia della Chiesa ricorda freddamente, dando notizia di certe tragàche elezionpap>:i. Forse lo spirito della. Morte e. la speranza dèlia pace domineranno sul consessodei vecchi Porporati e la Fede, che in moltvescovi fe ancora candida come un volo dAngeli, inspirerà loro una scelta santa e buona: l'erede del Papa morto «Tangoseiu. senipine e schietto, povero come Francesco, e purotome mi bambino, forse: sarà delia l>uar^schiatta pastorale, più esperto di carità che *liturgie.- estraneo alla politica, certo d*Ha suainfallibilità religiosa, croata a difendere '*Chiesa e la Verità dagli assalti del libero pelisiero e dalle sottili eresie degli studiosi dale filosofie sapienti che vorrebbero far rinascerla tede attraverso la speculatone, mentre lFede vera è sola,, è amore, 6 giustizia ed "noi'cbe:'viviamo ora lungi dal Colonnato deBernini, dalle -Ambasciale ej dai Caffè .romannorr osiamo far pronostici, felezione nel .-R«pa sempre stato un imprevisto: «ujdclic vo uò.stato un imprevisto eroico; 1 ultima voltaddpo la protesta anuaustiiaca di Mariano Rumpolla del Tinaaro, è stato un improvviso ; patètico: l'elezione del Patriarca contadino commosso il inondo... Il nostro' informatore vaticano Guido Aureliprospettava Ieri con freddezza ed esattezza dstorico- lo scacchiere del Conclave con la sua desirà conservatrice e reagente entro il movimento modernizzatile e modernistico che ha per papabile il cardinale De. Lay, il quale avrebbe per grandi elettori il gesuita Uillot, iMerry del Val, qualche spagnuolo c specialmente i cardinali francesi Sévin e Dublllardrispettivamente arcivescovi di Lione e di Chambery e intransigentissimi... L'ala sinistra, quella che avrà forse maggiore chance di riuscita, sarà diretta da uno del più iberali e italiani principi rossi, il conte Antonio Agliardi, dal marchese Della Chiesa, arcivescovo di Bologno. dal francese Amette, eforse, dai Vannutelli: i candidati di questa endenza sono il Gasparri, il Maffi, il FerrariU Cassetta e, forse, se fosse ancora vivo,-iGennari, così bravo, buono ed esperto. I candidati di questa ala sinistra avrebbero 'appoggio del cardinali onglo-atnericanl, decardinali ungheresi e l'ostilità, indiretta, ma potante, del kaiser luterano. Il centro, cioè la endenza moderatrice, avrebbe per candidato iGotti ; ma il vecchio e brav0 uomo, cosi nobile ed arguto, è malato : gli altri candidatsarebbero Domenico Ferrata, Basilio Pompile Domenico ..Serafini, uomini troppo chiusiesperti più nelle hiacchinuztonl diplomatiche e nei giuochi di curia... Nel momento attuale, però, sul nome del cardinale Ferrata potrebbero concentrarsi i voti dmolti modernizzanti e di conservatori contrari al veneto. De Lay, che porterebbe surono papale una certa sicurezza di spiritoun ricordo tragico — la morte di una signora sulla soglia della Casa Cardinalizia — e ima ntransigenza fiera ed ostinata, l'inlrunsigsnza di Breganze e degli Scottoti. Domenico Ferrata è sobrio e ha settantaselte anni : canonista e storico di valore; oratore elegante ne877 fu scelto da Pio IX che voleva bene al giovanissimo prelato come membro della Congregazione politica degli affari ecclesiastici straordinuri dove rivelò la sua virtuosa attitudine alla diplomazia : e nefla' diplomazia fece quasi tnra..la sua «"Tieni. Dopo essere stato Sotosegretario di Stato, fu quattro volte In misione straordinaria in Isvizzera dove col garbo e la saggezza potè attutire le lotte religiose le ire acoese tra protestanti e cattolici Dopo aver presieduto l'Accademia dei Nobili' eccleiastici nominato vescovo, fu mandato Nunzio apostolico in Belgio; passò poi Nunzio n Parigi dove fu un magnifico interprete della conciiante politica di Leone xni. Nonostante i moltstacoli egli riuscì a rinviare di qualche anno a separazione e le leggi di Comhes e di Woldek-Ronsseau. L'antico Nunzio del Papa nella Babilonia moderna è ritornato a Roma franefilo- francofllo è rimasto dopo la tempestagli ha a Parigi, amici giovani e vecchi conosce -Maurice Barrès. Anatole Franco Pani Bourget, Maurras. il capo dei nazionalisti monarchici, ma « calmo, e la sua francoan-, non ignifica ostilità all'Italia... Papa, .saprebbe esere conciliante: è un grand,, signore di razza d e un asceta tranquillo q prespicuce Ma. 11 cardinale Ferrata non fu mai"pas!ore i anime: non sa die cosa sia la brève adu nazione di anime della parrocchia.' non conosce le fatiche delle missioni e le angustie del capo diocesi: per qui-sto noi crediamo he il suo nome non possa uscire vittoriosa agli scrutimi; è più fucile che riesca dei ardinali di Curia, il Gasparri. forse la magior competenza, giuridica del Sacro Colleio, canonista e civilista noto anche nel mondo scientifico e universitario profano e stile alla porpora e alla tiara. Ma noi pensiamo ora che il ritmo poeuco el ponteficato pastorale di Pio X non debba ssere interrotto... Pensiamo che la fede aostolioa e la speranza pacifica del vecchio ucciso dall'angoscia della guerra debbano riascere nel suo successore. Egli sarà a-mlamo pensare — il pescatore d'uomini del Vangale, .un mite prete Italiano, un coragioso continuatore dell'opera lasciata interotta, un uomo di molta santità, un discilinatore di tutti e di tutto... ^ga^jjanw^a^tre vescovi, dl^t^grandi^cUtà santi, diversi l'uno dall'altro, ma tutti e tdwjnl di portare- una cosi pesante croce. Esi sono certi pronti alla chiamata, bencSia.no nn d'ora, dominati dallo sbigottimentl Pili Bravane dei tre è il più illustre e pg.uotaio:.. e I arcivescovo della, nuova gesE' in iui la giovinezza perenne degli uomifortunati « coraggiosi: A 83 anni era prete: 24 anni insegnava fìsica, matematica e scieze naturali al .Seminario di Pavia, e predcava in Sant'Agostino agli studenti univesitari e ai loro professori, suscitando amoe ammirazione anche tra gli increduli. Astrnomo, vegliava di notte in una specola lm, proVvisata, e uomo dì mondo e "di attivipolitiche, fondò nella città longobarda upiornalo di battaglia, Il Ticino, e si improisò giomalisln. Leone XIH lo diede comevcovo ausiliare a monsignor Riboldi. arcivcovo di Ravenna, del quale il Motti ertato discepolo, e poi da Ravenna fu promosso a Pisa, quando l'illustre Primaziaoscana divenne vacante per la morte dmons. Capponi nel .gnigno 1903. Questa nmina è forse stata l ultima che, almeno pe "alia, facesse papa Pece, del n«al» il Manoia 11 beniamino per 1 alta dottrina profan ner la X^wj*™*. ^.i£?0i*5gffll,^iu^l*^1 certo Notevolia1U^ C^gS diurn ., cen.er.arj0 di \iessandro Vota e ^^ì^i^mUntòdl SiWue fìsiche maf«na«en«. l'unica del genere in Italia. Bdrebbe il magnifico riordinamento delpinola vaticana ad assicurargli la gratitme degli studiosi di tutto il mondo. Amic sostenitore di molti deputati cattolici, avdinale Mafff ò stato, tino a .ieri, il Più cniggioso difensore dei-giornah cosi detti drusf. Eletto alla suprema ai'tnr5'^ deUa Chia, forse metterebbe, per n a di c.osn po' di acqua nelsuo vino pai-jiimeniarisio e mo.demizzante. ma .farebbe 'ors^scomatì» qualche organo dell ìnttansigenzatemora Ustica, fiorente »» 1^dottrUiajmetórna. ^M'» erariaS'^*^™ *^p$£&eo e u^n,sfh^rXbe iSparofe della prmente '™e™^eP|™pacl) « ilare|ta antUm,^ ^ ^né-rSHa contemplai e nello stud Papa. contadinirebbe il Papa astronomo! '( cardinale Arcivescovo di-Milano è untalica, il cardinale Pietro Mani, esaltato, pnei fisicamente più brutti e degli spiritualmente più-trascinanti- uomini- della Chiesa, b'apostolo ' e l'elemosinarlo nato: in lui lvirtù sacerdotale vince ogni altra virtù: lua confidenza verso uomini dell'altra riva una raratteristica della sua natura. Vescov^WG^3^ p*5na, dì Como poi, assurs«^^me%\ agli alti uffici della Chiesa dant . , ima fanfi?|ia éontadinesca. Ebbe ag( corrioni fama di intransigentemottt le primo suo affermazioni. pubblichurono alcune dispute contro la ntosofla dAntonio Rosmini : ma poi, gli anni e la meditazione, lo fecero più culmo e sereno. Oraa Milano, la sua santità è caia a tutti; è iVescovo superiore al partiti, Benché accusatagli intransigenti come troppo tollerante dazioni sociali' e intellettuali eretiche o moderniste, la sua posizione a Roma è potenteNel 1898 ebbe un urto vivace, provocato duna sua non voluta assenza da Milano negiorni del tumulto, col generale Bava Becaris: fu l'unico incidente con le Autorite^'altra riva. Amico ed estimatore di RUmberto,- 6 in ottimi rapporti col Conte dTorino, col quale s'incontra frequentementeHa duo passioni: l'amore pel Duomo di Mano che creò la fraterna amicizia tra lui l defunto repubblicano e massone deputatRemussi l'amore per le plebi contadineuando è in mezzo allo folle rurali, la faccieiisoSa del porporato si apre alla gioia: llora la sua magra c povera eloquenza, elii'.elà qual'clio amarezza, acquista un largespiro, fatto di semplicità e di passione, dede semplice a di commovente ingenuità. Il cardinale Agostino Hichelmy 6 un'ascetjiihirabUe. Chi lo avvicina lo venera per lu: purezza sacerdotale e per la sua genec.Mtà taciturna. Molti lo credono un intranigente del pensiero e un intollerante nellita. F.' invece un "indulgente soavissimoorse la sua indulgenza lo potrebbe tradirell'altissimo augusto ufficio. Nato sessantauattro anni or sono a Torino da una ono na famiglia, è figlio di Prospero Richelmyune dei più glandi idrfulici del mondo, coui che elevò a fama mondiale la scuola deglngegneri del Valentino. Fu allievo dell'Alirnda. Giovanissimo, per il suo fervore regioso fu mandato.' a reggere la Diocesi d\ rea dove fu maestro di virtù al clero e aopolo. Vive poveramente <■ dignitosamentel palazzeuo archiepiscopale torinese, e, come un fraticello, pulisce ogni mattina la ceetta dove riposa per brevi ori': \i poveri lle grandi istituzioni del Cottolengo e dealesiani dedica gran parte dei suoi redditi Agostino Richelmy, il cui volto è di un palore sublime, è un'orante: forse il "suo corpo a le flagellazioni volontarie; certamente eglma il ciurmo eia abitudini claustrali- sa f.ro anche vivere nel mondo ed essere grane, nella maestà della porpora, nella Casa el Re e nelle solennità civili Se dovessssere eletto dai suoi fratelli al più alto ufio concesso a un figlio di Roma, sarebbe deno di Colui che è morto in pace. Cattolico erventissimo, ama tutti i cristiani e vorrebe restituita la pace nel mondo, ma condanerebbe come Pio X. lc.false religiosità, gldattamenti vili, le mezze coscienze: imporebbe al clero di star stretto intorno agli alari e di vivere coi poveri di spirito, di vitare eli infermi, di amare i carcerati, glnfe ci, le prostitute, gli orfani, i mentecattionminerebbe a essere un sicuro e '«•annuii^ rete, devoto all'umore e fedele a tifte le bonà, sarebbe un Papa, religioso, fe-lale aliperanze ■"'liclic, Assurgendo a! Pontificalo Cardinale. Piemontese amerebbe forse a«i"i7P, !.,!0"",'c,i pl° XI- NeJ nome "ci saede "" IH'0)>'ramma di carità e- EMILIO ZANZI Pio X contr il di