Il preludio della grande battaglia

Il preludio della grande battaglia Gli ultimi avvenimenti del teatro occidentale della guerra Il preludio della grande battaglia L'occupazione di Bruxelles non ha grande importanza militare, e se vogliaiirio essere più espliciti e più esatti, essa non influisco sostanzialmente sulla ' situazione strategica rispettiva dei due eserciti, che si può ritenere rimanga perciò quasi immutata. Ha, però, notevole importanza morale sopratutto sulle grandi masse ~ su tctgtbd_ • « ,i* . ——i "quelle già scese in campo cosne sulle altre da i a z e i i o o , i o i più numerose che ansiosamente aspettano; in patria — e naturalmente varrà ad esaltare il morale dell'uno, a deprimere quello dell'altro belligerante. Tutte le battaglie magnlilcate con alte parole di compiacimento e di ammirazione nei giorni scorsi, non erano che semplici avvisaglie, scorrerie di cavalleria, e noi ne facemmo avvertiti i lettori e avanzammo ipotesi per spiegare come quelle potessero aver luogo senza seri contrasti. Noi presumemmo allora che il blocco anglofrainco-belga non avesse ancora raccolto le sue forze, e ciò per tre motivi: o che gli inglési tardassero a sbarcare; o che i francesi, lontani dallo scacchiere brabantino, fossero tuttora in via per unirsi agli alleati; o, infine, che i belgi, per lo sforzo compiuto a Liegi e per quello che preparavano a Namur, incontrassero serie difficoltà a compiere regolarmente la loro mobilitazione. Gli eventi hanno in parte confermato, non diremo quelle previsioni — che tuli non erano — ma quelle ipotesi. Dispàcci ufficiali da Londra, assicurano che il Corpo di spedizione inglese non ò nel settore bei-, gu, ma lontano da osso, ciò che lascia arguire che anche i francesi, da quésta parte, non abbiano creduto giunto il momento di varcare i confini e di marciare verso la Mosa inferiore ; i belgi, poi, confessano apertamente di non essere più in grado di tener testa all'invasore ovunque soverchiarne, e si ritirano ad Anversa, in pari tempo illustrando in un comunicato ufficiale a uso e consumo degli amicil e dei nemici lo formidabili opere di difesa di quel loro ridotto, che li metterà in grado, rimanendo in libera comunicazione col mare, di ricevere rinforzi anglo-francesi, e di tentare quandochessia irruzioni sul fianco" e suite retrovie del nemico. Con l'occupazione di Bruxelles i tedeschi iniziano lu serie di provvedimenti coi quali si ripromettono di accrescere la loro riserva metallica, che all'ingrosso è metà di quella di cui dispongono i francesi. Durante le sapienti elucubrazioni del tempo di pace, di fronte ul problema finanziario e ti quello dei rifornimenti che in tempo di guers-a «vrebbe avuto per loro incognite paurose, soluzioni piene di pericoli, essi obbietlavand a loro stessi e facevano sentire agli altri: noi troveremo oro e vettovaglie ih Francia ; noi colà vinceremo e imporremo taglie e contribuzioni. Nancy ci fornirà 200 o J00 milioni di franchi ; le altre città ci daranno il resto che ci occorre. Col denaro si ha tutto, anche in territorio nemico ; l'esperienza del 70 ci ammaestra al riguardo. Nancy .pel momento ò protetta da buon numero di Corpi d'annata e ci vorrà lem po perchè cada in mani tedesche, per quin to il caso sia previsto e l'opinione pubbli ca già preparata al doloroso sacrifizio. Naturalmente, non si parlava in quel tempo di Bruxelles, perchè sarebbe stato inopportuno e impolitico, e allora poco si credeva a quello che vien qualificato oggi di tradimento belga. Ma Bruxelles, invece, a' pre la serie, che forse altre città del florido Regno sono destinate a continuare, nonostante che l'operulo tedesco sia dichiarato contrario alle norme del diritto intemazionale, in opposizione alla Convenzione "del l'Aja del 1899. Risultati morali, adunque, assai rilevan ti, sussidi! materiali della massima import tanza, traggono i tedeschi dall'occupazione della capitale belga. Ma per quanto riguarda le operazioni guerresche risentono influenze quasi insignificanti, beninteso, .in questo momento. Noi giudicammo sin dai primi giorni dell'apertura delle ostilità, che essi avessero lasciato sulla Mosa due o tre Corpi d'Armatu, in parte sostituiti, forse in questo 'momento, da Divisioni di riserva, che, contrariamente al nome elio portano, sono costituite da elementi giovani, hanno solido' inquadramento e buona organizzazione», on de possono stare quasi a pari delle formazioni attive, e, comunque, posseggono atti tudini, quali si convengono per l'azione cani, pale. Quel nucleo, distaccato dalla grossa Armata che procede per il Lussemburgo belga verso i confini francesi, nonostante il suo atteggiamento eminentemente offensivo, ha, in sostanza, un compito protettivo proibitivo : occupare saldamente la Mosa, da Dinant a vallo, a garanzia del fianco e delle retrovie dello schieramento tedesco. In questo momento, in cui le sorti della guerra sono del tutto indecise, sarebbe impresa temeraria, condotta conjro le buooe regole dell'arte, quella di attraversare il Belgio con queste forze, — poggio ancora se fossero più numerose, — per entrare in Francia attraverso alla soglia di Vermandois e di là punture su Parigi, — il più grónde campo trincerato del mondo, — che i francesi, evidentemente, stanno già mettendo in stato di difesa . Però, quella che oggi si appalesa impresa temeraria, domani potrebbe essere operazione fattiva di buoni risultati, sempre quando la situazione fosse sostanzialmente diversa da quella odierna, mutata, cioè, nel senso che i francesi, battuti a fondo su tutta la linea, fossero costretti ad abbandonare la frontiera militare, ove in questo momento st trovano saldamente stabiliti Ma se quel nucleo tedesco deve star sulla Mosa a farvi buona guardia, non significa che debba rimanervi inerte o quasi. Liegi, se non è caduta, poco vi manca; Numur co mincia già a soggiacere al fuoco dell'artiglieria pesante e seguirà la»sorte delia sorella maggiore; ponti militari sono stati gettati sulla Mosa e sostituiscono quelli che le duo fortezze intercettano più o ij/onfi efficacelg«»nte. sdsdebndpzppmbntmaiaSbFggs • Questi, evidentemente, sono provvedimen-" ti assai' indicati per l'incerto domani, in cui i;l blocco anglo-franco-belga si costituisse. Ma non bastano. Per l'ora che volge, in otti quel blocco è lontano dall'esercitare influenze di sorta, il nucleo tedesco fa buona guardia, associando a quei provvedimenti a scadenza lontana, altri di libine- "tni-vint u, m,in.si.ii/,<i. msmuiri, ri*iiii un jisisist diato risultato. E carne tali dobbiamo con e o' a o e o a e a e l e n s e n a o a o a a o a a , a i o slderare quelli! che l'hanno indotto a invadere il paese, per annientare le piccole resistenze locali, per imporre contribuzioni di guerra, per impedivo che ad Anversa entrino uomini validi, che raggiungano le bandiere, per osservare più o meno da vicino quella formidabile piazza-forte, in modo da evitare che l'esercito belga acquisti poco per volta tutta la sua efficienza e, rinforzato da truppe anglo-francesi, possa compiere le operazioni diversive di cui fu detto più innanzi. *** All'estremità sud-orientale dello schieramento, e cioè, in Alsazia ,e sui Vosgi, la battaglia è stata aspra, in questi ultimi giorni, o Francesi e Tedeschi se ne sono attribuita, volta a volta, la vittoria, che finalmente è arrisa ai primi. Per le ragioni più ampiamente addotte altra volta, noi riteniamo, anche oggi, che il successo francese non sia d'importanza apprezzabile in questo momento, ed abbia valore più che altro come manifestazione di un alto spirito offensivo, del quale lo Stato Maggiore tedesco dovrà tenere il debito conto in avvenire. Ma dopo il successo odierno, che cosa possono sperare i Francesi in Alsazia, non sapremmo immaginare,. giacché, allontanandosi dalla regione collinosa prevosgiatia, ove sì sono potentemente trincerati, si metterebbero in rischio di èssere tagliati' fuori dalla loro linea di ritirata, e, spingendosi sino ail Reno, per assicurarsi il pieno possesso dell'Alsazia e scongiurare quel pericolo, dovrebbero aver forze sufficienti per investire strettamente la piazza di Neu-Breisach e impedire ai Tedeschi il passaggio attraverso.i ponti protetti dalle opere di riva destra ilei Reno,- fòrze, cioè; assai più imponenti di quelle di cui dispongono in questo scacchiere secondario del teatro di operazione. La vittoria d'Alsazia non compensa, quindi, a nostro modo di vedere, lo scacco di Lorena. Giorni or sono, esaminando la situazione militare in Lorena (« Nell'attesa della grande battaglia» - Stampa del 18 agosto), o pns'ticolarsnente occupandoci dell'avanzata francese attraverso alla breccia tra-Delme e Molsheim, che allora si andava delineando, noi scrivevamo : « O i Francesi avanzano da questa parte per prevenire la tanto temuta invasione germanica, oppure con reparti importanti dislocati davanti alla linea principale di; difesa, si propongono di costringere le masse tedesche a spiegarsi prematuramente, a mostrarsi quali sono, h svelare 1 loro disegni, a logorarsi prijna di giungere all'atto risolutivo ». E soggiungevamo subito dopo: «Non crediamo alla prima deduzione. Per una folla di ragioni presenti agli occhi di tutti, i Francesi, pur serbando atteggiamento d'agguato, pur tenendosi sempre pronti alla contr'offesa, non hanno, però, convenienza ad abbandonare le posizioni cosi. abilmente preparate sin dal tempo di pace ». E, conseguentemente, prestavamo fede alla seconda deduzione, supponevamo, cioè, che il Francesi avessero lanciate in nanzi forti avanguardie per costringere il nemico a manifestare i suoi intendimenti, a svelare le sue forze. Se cosi fosse, gl'insuccessi odierni non avrebbero importanza ; erano previsti, erano fatali. Evidentemente si può.discutete se fosse utile andarvi incontro, se non fosse stato il caso di evitarli. Ma la questione involge troppo lungo discorso, perchè sia opportuno affrontarla oggi. Ammettiamo pure che fosse utile. Ma si trutta realmente di distaccamenti avanzati? 0 non piuttosto di Corpi d'Armata e di Armate? Nel primo caso, niunu preoccupazione da parte .francese; nel -secondo, giustificati gli- entusiasmi tedeschi, inneggianti alla -vittoria.. Vittorio, si, ma non decisiva: -la fase della grande battaglia, che deciderà forse dèlie sorti della campagna, o, almeno, le influenzerà efficacemente, avverrà più tardi, in corrispondenza alla frontiera fortificata. 'Sé i francesi, con masse rilevanti, si sono temerariamente avanzati in una «trouée» cosparsa di stagni, di acquitrini, di boschi messi a difesa, su strade, che costituiscono delle vere strette, ove la lotta per; essi che irrompevano dal confini, si presentava in condizioni particolarmente ardue, i Tedeschi, nella offensiva' che è da attendersi, intraprenderanno'a loro volta col massimo vigore, andranno anch'essi incontro a difficoltà non meno estenuanti, giacché dovranno superare una successione di ripiani ove la difesa è facile, prima di giungere alle coste lorenesi, che, per natura e pcr'artc, sono le più formidabili tra quante le precedono ad oriente. Ma a questo punto è bene ricordare che anche sulle altre sezioni della vasta frontiera. ! due belligeranti si trovano in. presenza; che a settentrione di Metz, Armate tedesche fronteggiano Armale francesi, e dal Lussemburgo belga si delinea quel minaccioso attacco avvolgente, cui i Francesi, hanno già opposto i mezzi necessari por scongiurarne gli effetti pericolosi. Ed è perciò da aspettarsi che, rotto l'equilibrio in un punto, la grande battaglia divamperà oramai su' tutta la fronte da Mézieres a Basilea, dalle Ardeune per la Lorena ai Vosgi e all'Abazia, su di uri percorso cioè di trecento t più chilometri, su di una profondità che in taluni .tratti non sarà inferiore a una cinquantina di chilometri, e. non durerà, giorni, come quella odierna, che in Lorena ne ha costituito 11 preludio, ma. Intere settimane, tempo cioè che - trascendo ogni legittima attesa, che acuisce ogni più mite curiosità.. 1 INRI00 BAZAN. gsCdpssamdsdndcgt

Persone citate: Breisach, Metz