La guerra austro-serba

La guerra austro-serba La guerra austro-serba Combattimenti a Obrenovatz e davanti a Belgrado (Sentito speciale delta Starna]. perduto i SA'a Losnizza Li SeiMi le sue linee di difesa j'Visnna, 16, ore 12.80. Commentando i successi austriaci coiilro la Serbia, la Presse dice che l'offensiva au- striaca è incominciata diciascttc giorni do-po la mobilitazione, col passaggio delletruppe austriache oltre la Sava presso Savatz e oltre la Driuà presso Losnizza e Lfe-snizza. l fiumi. Danubio, Sava e Drina, che segnano i confini fra l'Austria e la Serbia sono anche le più poderose e naturali lineedi difesa della Serbia. Perdute queste lineele truppe serbe non (róvano nell'interno del paese altre, posizioni favorevoli come que-Me per la loro difensiva. Inoltre rt»i'a6'<o«c...à.i-ii^À Lih.l -, ■. , ,'.austriaca toghe ali esercito serbo le regioni più ricche, e più importanti per il ref(oi<a-gliamento. La notizia dei successi contro la Serbia fu accolta a Vienna con speciali manifestazioni di giubilo. ■ W. Dove si combatte Ieri sera, dulie 5 alle Mach, 1", ore 20 7, gli austro-ungarici ricominciarono il bombardamento di Belgrado !Uimasero danneggiale parecchio case, c l'artiglieria serba entrò in azione. L'artiglieria nemica fu ridotta al silenzio. Al mattino è stato impegnato dall'artiglieria un .combattimento dinanzi a Obrenovalz. Un combattimento di fanteria cominciò dinanzi a Belgrado. |||fianno preso fuoco. Ieri sera dalle. 5 alle 8 gli austriaci hanno averlo contro Belgrado un terribile fuoco d'artiglieria gettando sul- la città sedici shrapnels al minuto. L'arti-\presso Belgrado Nlaeh, 16. Ieri sera, deille 5 alle < gli austro-ungarici Imnno ancora bombardato Belgrado. Parecchie case sono state danneggiale. E' cominciato un duello d'artiglieriri.dinanzi « Obrenovalz. Dinanzi a Belgrado si è iniziala lina battuglia di fanteria. (Ag. Stefani). Legioioiie inglese a Belgrado danneggialo dal bombardamento Miooh, 12, ore 1I.U0 (ritardato). Da due giorni, il bombardamento di Belgrado continua con particolare accanimento. Grossi pezzi d'assedio lanciano proiettili in latta la città. L'Università, la Legazione d'Inghilterra e molli altri edifici sono stati gravemente danneggiali; parecchi di essi Giuria serba rispose per la prima volta e I riusci a ridurre al silenzio l'artiglieria ausiriaca. t Stamane, tra Obrenovalz sulla Sava, Belgrado si è impegnato un combattimento su lutto il fronte. Sotto il fuoco dell'artiglieria serba, gli austriaci sono stati co streW a cambiare parecchie"volle posizione dnì'n aver mblt0 oravi perdite, 11 Presidente del Consiglio, Paslc, che era rimasto, durante parecchi giorni, a Kracu gcvatz, è ritornato stamane a Nisch. TI iii'ineme Gini's-iit foriti» " PrìnCìV* W">lglO Tento Roma, 18, La silflazìooe degli italiani iaSoilianotte. II «Giornale d'Italia» riceve da Niscli':!!LLLP'l'l^0h?.ì.org/0 f .Sel'£i"Hsarebbe rimasto ferito durante il bombardamento dl Belgrado. Mentre il principe guardava da uno spiazzate, delle fortificazioni gli effettl del cannoneggiamento, una granataspezzò un muro vicino lanciando un pezzo di mattone contro il principe che rimase ferito alla testa. Il principe Giorgio fu trasportato all'ospedale e vi fu trattenuto per consiglio del medico, ma si considera che la ferita non sia grave. 'lutti gli italiani rimasti a Belgrado sono incolumi. I nostri connazionali, che prima della guerra formavano nella capitale serbu una discreta colonia, sono ripartiti qua- S1 tulli,-„1 rimasti sono una quindicina appena, li' partito da Belgrado per Nisch, la nuova capitale provvisoria, anche il sc-gretario della Legazione d'Italia, cav. Cora, il quale" ha provveduto efficacemente alla tutela dei nostri connazionali. Per equivoco alcuni italiani furono arrestati esscucio stati ritenuti spie austriache, ma bast(j che la Legazione italiana si facesse viva perchè gli arrestati ottenessero la libertà con tutte le scuse per- lo spiacevole equivoco. Tutti gli stranieri, del resto, anche' se stabiliti in Serbia da molto tempo, sono rimpatriati. Vi erano degli ingegneri stranieri venuti a studiare le ferrovie, i ponti, gli impianti elettrici, ma tutti sonò partiti per le rispettive patrie, a prestar servizio militare nella colossale guerra. Neanche. Belgrado non presenta più quella sicurezza, perchè il lungo e ostinato bombardamento sembra proporsi la distruzione della citta. «A Nisch — dice il corf.spondente — ho trovato un ufficiale dell'esercito austriaco, il quale disertò dopo la 'dichiarazione di guerra, perchè è un serbo della Bosnia. Egli mi disse che i serbi sono costi-etti a rompere l'indugio ed a marciar presto in Bosnia, perchè ncll'ansiosa attesa quelle popolazioni si snerverebbero, Tutti oramai sono convinti che la loro redenzione b prossima e sono pronti a sollevarsi per accelerare la marcia dei liberatori. Infine, i Serbi si proporrebbero, nella guerra odierna, di risolvere la questione dello sbocco sull'Adriatico, a cui. dovettero rinunziare per le inflessibili apposizioni del.loro eterno nemico». La Rossia oso deoertera io Siberiai ri servissi ti tedeschi ed austriaci PiotrolHirta, 16. A proposito della notizia diffusa all'estero che i riservisti mobilizzagli tedeschi e austria ci saranno traspoitati in Siberia, l'Agenzia Telegrafica di Pietroburgo e autorizzata a dichla i-are cn<> rietti sudditi esteri saranno domicilia ti sino alla mie delia guerra-esclusivamente in alcune Provincie orientali della Russia europea,t cne "essuno dl essl è stato ,nviu,° in S1"beriu. (Ag. StefaM).

Persone citate: Cora, Gini