Feroce rissa a Lucento

Feroce rissa a Lucento ULTIME DI CRONACA Feroce rissa a Lucento Un giovanotto uccìso a pugnalate - Quattro persone si azzuffano, si accoltellano e finiscono in cantina. Ieri sera a tarda ora ci giungeva notizia che un drammatico omicidio era successo oltre il paese di Lucente, sulla strada Suffarona n. 235. Colà,■ in circostanze che non apparivano precisate, un carpentiere a no- me Felice Giovanni Marietta, fu Giacomo, d'anni 36, abitante precisamente al n. 235della strada Saffarona, aveva ucciso con una pugnalata tal Luigi Cibrario, di Battista, d'anni 20. Il cadavere era stato lasciato sul posto, piantonato dai carabinieri, a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'uccisore era stato, poco dopo il delitto, arrestato dagli stessi carabinieri di Lucen- to. Questa la prima laconica informazione sul fattaccio, secondo un fonogramma dei carabinieri. Ecco ora 1 particolari che ci sono in seguito risultati. Lite tra marito e moglie In una casetta segnata col numero 235sulla strada Saffarona in regione Lucento,abitano i coniugi Giovanni Marietta, di an-ni 35, carpentiere, e la moglie di lui Cristi-na. d'anni 25. Questi occupano un piccoloalloggio al pianterreno che si apre sul cor-tile, presso una specie di andito, dal qualesi dipartono le scale che scendono nellecantine. Fu appunto questo il teatro dellaferoce rissa che stiamo per raccontare. Ieri sera, verso le 23, alti clamori prò-venienti dall'interno dell'alloggio fecerocomprendere agli altri inquilini della casache i coniugi Marietta stavano questionanJdo. Si udiva che essi si lanciavano a vicen-da improperi d'ogni genere; c ad un certopunto si senti la voce tonante del marito 11 quale profferiva contro la donna paroledi minaccia. Poi. all'improvviso, la portasi spalancò e la donna usci nel cortile, dita-mando aiuto, inseguita dal marito, il qua-te brandiva una seggiola con cui «^^lain°ùnSae atnSn* attigua all'abitazione deiMarietta abitava 11 manovale Battisto Ci:brario d'anni « insieme a suo Cibrario, danni 20. Alte grida dei coniugivicraij due CibrarioLÌtt^.».^™.«d.M-correre nel cortile per vedere che cosa succedesse. II giovane luigi sopraggiunse sulla soglia dell'andito precisamente nel momento in cui il marito alzava la sedia per colpire la moglie. Egli allora si intromise per evitare che la tragica scena succedesse L'omicidio dSenza pensuro allo conseguenze del suo.catto, il Luigi Cibrario si gettò sul forsen-1 snato Marietta afferrandogli te braccia, perjncorcare di immobilizzarlo. Riuscì in questo Fmodo a separarlo dalla moglie. Ma l'Ira del marito si riversò allora tutta sull'importu- «no cho si intrometteva cosi improvvisa-!»Ton-un'abile mossa, il Marietta, lasciata cadere la sedia estrasse di tasca il «niello, .e fattosi incontro al paciere fece pei col- 'zpirlo. Quegli si difese come meglio poto e. ' mcolluttando, raggiunse l'orlo della scala vconducente alte cantino. Quando fu qui, 6tentò invano di strappare di mano all'av- aversario l'amia che quello impugnava; fece tper svincolarsi, ma non vi riuscì... e il col- stellodcl Marietta gli penetrò nel «anco si-j^„:.i.« ■„,fU»,.« „.j„„j. vanitili i tmstro. propiio'mentre, perdendo lequili- flbrio, egli precipitava giù dalla scala. .1 lL'infelice cadde nella cantina buia e vi: rimase disteso senza più dar segno di vita.'s11 pugnale dell'avversario, ledendo organi, anterni, lo aveva ucciso sul colpo. Tutta questa scena si era svolta in pochi secondi. Il Marietta aveva appena compiuto il delitto, che il padre della sua vittima gli si faceva contro furente. Allora una nuova zuffa nacque tra i due. Questa volta l'uno e l'altro erano armati di coltello ed ambedue si ferirono in varie parti del corpo. Poiché anche questo duello a coltellate avvenne sull'ori odella scala, uno del rissanti «ni per precipitare in cantina: e fu precisamente il Marietta, che andò a roto ancvdCdscmtlare vicino al cadavere di colui che aveva a1 raaucciso. / Il Cibrario Battista, a sua volta, fu affrontato dalla moglie del Marietta che, a-, vendo veduto cadere il marito, dimentica "della scena precedente, accorreva ora in sua Ùdifesa, ed una nuova zuffa si svolse tra la QCristina Marietta ed il manovale Cibrario: flnchè< feriti ambedue, non caddero anch'essi. I carabinieri sul posto Naturalmente, per quanto fulminea, questa clamorosa rissa aveva attirato l'attenzione di molti inquilini di case vicine e di qualche passante. Mentre la tragedia si svolgeva, vi fu qualcuno che si affrettò a telefonare alla sezione dl carabinieri di Lucento. Questi accorsero subito e giunsero sul posto prima che i colpevoli avessero potuto fuggire. Infatti i coniugi Marietta ed il padre Cibrario, tutti doloranti per varie ferite, ereno appena riusciti dopo la zuffa a trascinarsi con l'aiuto di qualche persona sino nel cortile. E fu precisamente qui che i carabinieri li trovarono e poterono raccogliere le prime informazioni sull'accaduto. E'.inutile aggiungere che queste furono dapprima contraddittorie e che nemmeno la versione finale, che sembra la più probabile, ma cho noi abbiamo riprodotta a titolo di cronaca, può ritenersi assolutamente veritiera. Fatte venire sul posto te barelle della Croce Ver de, il Felice Marietta, la moglie di lui, ed il Battista Cibrario furono trasportati all'Ospedale Martini. Due carabinieri trasportarono il cadavere dell'infelice Luigi Cibrario nel cortile e attesero, piantonandolo, che giungesse sul Dosto il giudice istruttore. Altri ctirabinifrf si trattennero all'Ospedale Martini a pi Intonare i feriti che vi furono ricoverati, poiché essi si trovano tutti in istato di arresto. , All'ospedale Martini veccnBreli dottor Ferraris visitò d'urgenza i feriti nella rissa i quali furono sottoposti alte sue '; cure: Egli riscontrò al Battista Cibrario tra ferite di coltello alla spalla einietra, al Imm ed alla gamba sinistra giudicandolo 1 guuribile in 15 giorni; al CTovanni Felice Marietta ferite di coltello, alla coscia destri» e sinistra nonché altre contusioni guaribili in 15 giorni; alla Cristina Marietta una lunga ferita da taglio alia testa profonda fino all'osso ed una ferita, al dorso della mano destra giudicata guaribile in 20 gior. ni. Il sanitario li fece quindi trasportare nella corsìa del nosocomio. Il deplorevole fatto produsse in tutta Lucento una triste impressione'. I commenti che si facevano ieri sera tra. quegli abitanti erano molti e svariati; molti di essi discor- davano colla versione che più sopra nbbiamo dato. Ad ogni modo soltunto con l'indagine dell'autorità giudiziària si potrà; conoscere la precisa verità. Un teatimone del fattaccio Le figure dei protagonisti E' bene però Riprodurre sin d'ora breve mente quello- che ha narrato un testimone elei fatto, a tarda ora, ai carabinieri. Que sti è certo A'Hegranza, vicino di casa del cibrario, abitante pure in via Saffarona', che anch'egli si intromise nella confusa rissa. Egli disse che il Marietta, essendo rinca sato ubbriaco, aveva cominciato col inai trattare la moglie e i bambini, che soni» due, uno di cinque, l'altro di nove anni, e che a poco a poco si era esaltato sino al punto da minacciare la moglie e da co stringere i vicini Cibrario, padre e figlio, ad accorrere sul posto, Dapprima, quindi, era accaduta una vio lenta scenata fra il Marietta e il Cibrario flS»<>- .senza pero nessuna grave conseguen za; poichéera_ intervenuto il Cibrario padre. che era riuscito a disarmare il Marietta di »11 lungo coltello. Questi aveva in seguito ««ajo. dl riav«V }ccù^°> P"0* 31 era scagliato sul Battista Cibrario. Era sue-, ^^l^{l^JS^a' ^ ' dU9 " «brerio aveva afferrato m.peso '* ™^A\a ^ p£ffiàoT.5o^ ^iovanotto giù per ,le scalc de„0 c*antino, aove success il delitto, che abbiamo già narrato. Il padre Cibrario allora si ora nuovamente accapigliato col Marietta, ed avevano ingaggiato fra di loro il duello a coltellate, che pi Acono.sciii.mo. Anch'essi avevano finito per cadere sui gradini della scala. Il resto è noto. Tutti 1 protagonisti del fattaccio sono in¬ dividui già noti ai carabinieri e all'autorità cu p. s. Il Battista Cibrario e un vigilato speciale, suo figlio era un pregiudicato, conie pure pregiudicato 6 l'uccisore Giovanni Felice Marietta. ■

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