Come procede il rimpatrio dei nostri emigranti da Modane, da Cuneo e da Ventimigliaì

Come procede il rimpatrio dei nostri emigranti da Modane, da Cuneo e da VentimigliaìCome procede il rimpatrio dei nostri emigranti da Modane, da Cuneo e da Ventimigliìa Come abbiamo già. rilevato ieri, uneperfetto succeduto ..nel nostromo BnJU pale al disordine un po' _ giorni nei quali si riversarono a Torino gli emigranti dalla Francia. La Direzione delle Ferrovie 0 la stessa Autorità di P, S. eranp allora impreparate a ricevere tutta quella fiumana di gente, la quale veniva nella nostra città per recarsi poi da questa ai singoli luoghi d'origine'. Ma in breve si seppe organizzare uri servizio autonomo che funzione ora egregiamente. - . ! Ali» stazione e nei ricoveri ji Alla stazione, sotto la vigilanza de^commeui. datore Chiappello e del cav. Ciambroiie, una squadra di funzionari, e di agenti lavora attivamente ad ordinare i cortei di emigranti ull'arrlvo di ogni treno e nd avviarli subito, senza lasciarli trattenere sulle banchine, ai ricoveri municipali. Di plU, l'Ufficio di P.' S.. funziona anche, si può dire, da ufficio di informazioni per questi disgraziati, che piangcno sbalorditi e sperduti, e non saprebbero a chi rivolgersi per qualsiasi occorrenza. < 11 numero dei funzionari, ai quali furono ag-i giunti ieri anche i delegati Cesare Rossi, Patti e Piccioni, asslóura la rapidità del servizio, che procede ormai senza inconvenienti. Anche i.carabinieri e le guardie municipali aiutano; validamente i funzionari nel disimpegno delle loro fatittuse mansioni. L'Autorità municipale ha poi molto oppprtpnamente coadiuvato ad alleviare le sofferenze ed < disagi degli operai rimpatriatiti, colla istituzione dei quattro ricoveri appositi, che abbiamo già descritto e situati -nelle scuole di via Massena, via Saluzzo, corso Oporto e corso Valentino. L'assessore comm. CaUvin, per incarico del Sindaco, è stato preposto alla direzione di onesti ricoveri, ognuno dei quali può ospitare — fornendo loro vitto e alloggio — un migliaio, di. persona / Gli emigranti in questi, locali sono trattati con ogni riguardo. Fur»no persino date disposizioni all'Ufficio municipale d'igiene perchè i medici di guardia siano pronti ad accorrere ai ricoveri quando necessitasse la loro presenza. Ad ogni ricovero è addetto un funzionarlo di P. S., il quale coli'aiuto degli scritturali militari prepara il foglio di via per ciascun emigrante. Vi è pure, per ogni ricovero, un ufficiò di biglietteria distaccato dalla stazione. Gli impiegati, che vi sono addetti, forniscono gli emigranti dei biglietti di terza classe per le varie destinazioni. Cosicché, quando, alla partenza dei treni per le altre città d'Italia, gli emigranti ritornano alla stazione, essi salgono nei numerosi vagoni, che li attendono, già muniti di foglio di via e di biglietto ferroviario, già informati della linea che devono percorrere. Restano cosi evitati inutili temporeggiamenti è confusioni. Oli arrivi e le partenze della giornata Ieri, nel mattino e nel pomeriggio, gli arrivi non furono molti. La linea di Modane diede poco contingente, annunciando invece una discreta quantità di .viaggiatori, per la sera. / (Nessun treno speciale infatti arrivò durante il giorno. Bastarono, per le poche centinaia di emigranti arrivati, 1 vagoni aggiùnti ai convogli ordinari.' Due o trecento operai arrivarono nel mattino con lo stosso treno nel quale si trovava l'on. Glolitti, reduce da BaTdxmccchìa. Un centinaio giunse nel .pomeriggio. , • Furono invece in maggior 'numero gli emigranti giunti ieri da Cuneo e da Ventimiglia.'' Col treno dello 10,45 da Cuneo arrivarono 400 operai.dalla Valle del Boja, dal Colie di Teri da. e da altre regioni di confine, dove erano addetti a lavori di impianti elettrici o ferroviari. Pochi minuti, dppo l'arrivo del treno di Cu- r,eo era pronto il treno in partenza per Mi-lano. Questo fu prolungato con moltissime vetture, nelle quali poterono salire gli operai reduci da Tenda, in gran parte appartenenti alla Lombardia. :Nello stesso treno sali pure un gruppo numeroso degli emigranti giunti a Torino nella notte, e. che dovevano proseguire per la Lombardia e per il Veneto. Ma oltreché da questa linea, giunsero ieri a 'l'orino molti , operai dal confine di Ventimiglia. Questi avevano viaggiato sino a Savona insieme ad altri loro compagni del Mezzogiorno d'Italia. A -Savona si erano distaccati da quelli ed erano venuti sino a Torino per la linea di Bra: erano in tutto quattrocento. Narravano tutti, a tinte vivaci, l'entusiasmo incredibile che anima i francesi del Mezzogiorno per la guerra,. I francesi di Marsiglia, di Tolone, di tutta la Costa azzurra — dicono gli emigranti. — vanno ad arruolarsi, cantando, in una febbre di gioia. Il caso pietoso d'una signorina Tutti gli arrivati col treno di Ventimiglia vennero accompagnati nella scuoia Bigndn. — Una sola persona non potè seguirli.. Era una signorina, bella, bionda, sottile, che aveva durante il viaggio destato l'Interesse di tutti gli altri emigranti. Veniva da Ventimiglia in compagnia di due parenti. Per tutto il tragitto da Ventimiglia a Torino aveva molto sofferto, destando la generale pietà. Era sempre rimasta distesa sul sedile,. immobile, con una triste espressione di dolore sul volto cereo, pallidissimo. Nessuno osò interrogare uè lei ne ch'i, la accompagnava. Cosi nessuno seppe dire chi fosse. Giunto il treno a Torino, si vide un|automobile-lettlga avvicinarsi al vagone in cui essa giaceva. Quando l'automobile "accostò lo scompartimento la povera signorina fu tolta dal sedile, adagiata sopra una barella coperta da un materasso e fatta passare nell'automobile. Questa poi lentamente si allontanò, uscendo dalla stazione dalla parte di via Sacchi. Si diceche la signorina — un'italiana residente neijdintorni di Nizza — sia stata ora trasportai in una villa nei dintorni di Torino. I treni della notte Questa no.tte — sino al momento in cui scriviamo — sono arrivuli a Torino due treni aggiunti agli ordinari, recanti complessivamente millecinquecento emigranti dalla linea di Modane. Lo stato di costoro era anche "più compassionevole di quello degli altri giunti nel giorni scorsi. Laceri, affranti, affamati, questi sembravano istupiditi per la lunghezza del viaggio e, più che altro, per la snervante attesa dovuta subire sulla linea francese oltre Saint-Jean de Maurienne, dove furono ieri raccolti dalle vetture delle ferrovie italiane, perchè com'è noto, le Autorità francesi hanno concesso che i vagoni italiani avanzino sino al punto ove si è manifestata la frana, per raccogliere i nostri operai. . v I due convogli ordinari di questa notte, coi [bis che li seguirono, arrivarono con enonne ritardo, assai dopo la mezzanotte. 1 raillecin'duecento emigranti, salvo i pochi ammalati, che vennero passati nell'ufficio sanitario della 'stazione, furono -subito, accompagnati nella 'Scuola Bignon, dove riposeranno, e questa ! mattina, coi primi convogli, verranno fatti partire per le rispettive destinazioni. Un comunicato del Consolato francesej II Consolato francese a Torino ci comunica; I « Nessun decreto di espulsione contro gli stranieri delle Nazioni neutre — e tanto meno contro gl'italiani — è stato emesso dal Governòfrancese. Per continuare a risiedere in Francia, gli stranieri hanno soltanto l'obbligo di ifar conoscere, per evitare ogni sospetto d! spionaggio, sia al sindaco della loro residenza, sia all'Autorità di Questura, le loro generalità, quelle della loro famiglia, come pure i loro mezzi di sussistenza. Quelli ebe non eavendo mezzi^^.oM U lavo^^a :«pa§ia^t» i e p a i. a ra i , .. a g-i t, e o; , , o l i e i ro tr oa i, a é, e ae i a na vi e ie di nta nia.'' 00 ri o ou- ! della" Cassa di risparmio si sono" tranquiUiz i-ìzati e convinti che il loro denaro npn corre sino al contine da loro designato. Il nunAro degl'italiani rimpatriati, quasi tutti della classe pili povera, non raggiunge nemmeno il totale della popolazione italiana di una sola Brande città di Francia, come Lione, Marsiglia ed altre ». , Soppressione di treni tulli linei 4i Medine Sono stati soppressi, sulla linea di Mudane, treni in partenza da Torino alte ore 0,30. 9,55, 15,40. e quelli ih arrivo alle ore 0,5, 14,6. ' Un progetto per l'istituzione di cucine economiche per gli «migranti Da un gruppo di cittadini è partita l'idèa di istituire una cucina economica per ]& distribuzione gratuita della minestra agli emigranti di passaggio ed,'eventualmente,. alle altre persone bisognose. I promotori affiderebbero a un Comitato di signore l'incarico 41 distribuire dei « buoni » speciali,-valevoli per ritirare la minestra. Ci si dice che fu già fatta un'offerta per le Impianto di una prima cucina atta a fornire cinquecento razioni. I promotori chiederanno al Municipio i locali adatti, che potrebbero anche essere le sottogradlnate dello Sladium. L'Iniziativa è nobile e-merita di essere appoggiata da tutta la cittadinanza, j Lunedi, in Municipio, vi sarà una prima riunione In proposito. Una nobile iniziativa della Principessa Lamia {sua Altezza la Principessa Laetitia.ha ricevuto ieri mattina in udienza particolare il Sindaco sen. Teofilo Rossi e l'assessore cjoinin. Alberto Cauvin, ai quali manifestò "1 sua intenzione di costituire un Comitato i Dame torinesi per provvedere ai soccorsi a favore dei rimpatriami, dei disoccupati e delle famiglie dei richiamati in servizio mi"itàre. ; II Sindaco e l'Assessore ringraziarono viamente l'Augusta. Signora per la sua deli-, erazione destinata..senza, dubbio;, a.,rgeare' in"'g'ràndé'ed"enìcacé àiùio nelle presenti gravi circostanze, e la assicurarono che il Municipio è pronto a dare tutto il suo appoggio alla nobile e pietosa iniziativa. Fra gli altri mezzi per raggiungere lo ccopo la Principessa propose che fin d'ora il Municipio. studii rimpianto di parecchie cucine economiche, dove, sotto la sorveglianza e coll'opera personale delle Dame del Comitato, possano eventualmente distribuirsi gratuitamente pane e minestra ai più bisognosi ed alle loro famiglie. Il sen. Rossi ed il comm. Cauvin approvarono pienamente l'idea, e promisero di occuparsi immediatamente per darle pronta «pratica esecuzione. Dopo di avere esaminato e vagliato minutamente altri provvedimenti che potranno prendersi in seguito, man mano che se ne presenterà il bisogno, la Principessa Laetitia,,si,.risf.rY^v.di conferire nuovamente fra pochi glQrni-Go! rappresentanti dèi Comune per gli opportuni ooncerti..." . . La calma è tornata tri i depositanti della Cassa di Risparmio Dopo qualche giorno di panico 1 depositanti e ai ti e ti alcun pericolo. E' cessata l'affluenza enorme agli sportelli di rimborso-depositi, anzi molti detentori di libretti sono tornati per riconsegnare i risparmi che prima avevano ritirato,

Persone citate: Alberto Cauvin, Boja, Cauvin, Cesare Rossi, Chiappello, Piccioni, Principessa Laetitia, Rossi, Teofilo Rossi