Uno sguardo nell'ora in cui gli avvenimenti precipitano

Uno sguardo nell'ora in cui gli avvenimenti precipitano Uno sguardo nell'ora in cui gli avvenimenti precipitano ■<t^©r telefono e per telegrafo alita, STAMPA) Roma, 32. notte*- La notizia che sono state riprese te tr&tj-' fra Vienna c PieU'oburgo noi' tative dire è valsa, a calmare e nemmeno, attenuare le grevissime preoccupazioni epa' travagliano i circoli politici e gli.stessi circoli d^plbhiajticl (tv ordinario punto corrici alfallauniei Si. tenie invece., cheesse, m'ett'ando, nu#yaìmente a contatto dirótto.i due rivali,.pòpi sano provocare la catàstrofe avvicinatasi per il ria sai) dell'Ambasciatóre tedesco ipves^ so il Miiìistro-degli affari esteri, russo"; in oiKlhio alla mobilitazione di' questit nu/.io-. ne. Se'sohp rapidamente fallite' tutte lPT>ro"póste di mediazione 'deiringhUterra ed 1 tentativi dell'Italia; se la Germania non si è lasclltta'pcrsuadere dall'InirhirteiTa'a. tìi7 re che cosa pretende l'Austria per consentite alla mediazione o^l|b.^evjnania^ delj^n-.' ghjlterra, delle. Frtnci» è d*lrÌlalTa;:ge T* Germania è. arrivata al ''piintp! prima?, di ' protèsta r.e, contro la .riiobllitaz.ipne della Rujsia e poj di prendere u» proyyed««tent(ji — la dichiarazione .dello • ato-d'assediti — che prelude alla .mobilitazione; se il -mondo ufficiale francese, compreso U ' President©| della Repubblica., che, appositamente svogliato,' presiedette subito un vero Conslgiiò di guerra; se tutto ciò che à stato finora) tentato per colmare .l'abisso che'; a cagione della iSerhta,. divide rAùstrta-Ùngherla dalia ltussia, c dolorosamente fallito, si può sperare che le due. Potenze si calmino da lpro .stesse? ' ' ' .'■ ' ' "" " L'Austria-Ungheria' ha già dichiarato formalmente che non mira a conquiste territoriali e si è lasciata indurre ad aggiungere che non ha nemmeno il proposito di distruggere l'indipendenza della Serbia; eppure la Russia non'et è dichiarata saddisfatta. Ritenere, come è corsa voce, che la Russia pretenda che l'Austi'a di'e'a addato ibi) lutti 1 suoi particolari in che debbai consistere la punizione che essa si preparo ad infliggere alla Serbia! ò fu uri di luogo perchè la enumerazione provocherebbe delle discussioni c degli indugi pericolosi ed è anche poco conforme allo, dignità di una grande Potenza in stato di guerra. Noli si può, del resto, fare astrazione dal fatto che la Serbia,- consultala la Rùssia, non volle accettare le condizióni contenuto nella Nota — NQta-idfMiwttttH vf- dell' Austria-Ungheria e dalla riflessione ohe' le nuove condizioni sarebbero certamente molto più gravi di quéllei # . Se la Serbia e la Russia giudicarono in accettabili quelle, come potrebbero giudicare accettabili le nuove? Nò si può-allontanare il sospetto che tutte lo proposte di media«iòne»atutti.i tzpnatl*i<di'«nB> solua'ohe.diì pIoniatIca, promossa dai governi della- Triplice Intesa, abbiano anche lo scopo di dare alla Russia il t'einpo,nejje»8.aflo'8rcompletamcnto della,sua mobilitazione. Il ragionamento :chò vMìp' fatto per dimostrarvi che la situazione ò sempre' gravissima, malgrado la ripresa delle conversazione dirette fra Vienna e Plett'ohurgo, ó avvalorato nel massimo, gradu dai; telegrammi pervenuti giusto in questo, momento. Mentre da Londra, novo hanno la speranza della soluzio? no diplomatica, telegrafano che la. ripresa delle conversazioni fra l'Austria-Uiigheria e la Russia determinerà una « (Utente » nella situazione e da Parigi, dove l'allarme c grandissimo, telegrafano che ogni.speranza di pace non e perduta perchè le conversazioni fra Berlino è Pietroburgo non sor.o ancora finito e pprcjiè'la njopitqzlóno non stata ancóra ordinata. Jn Francia ed in Germaùiri, da, Rerlipó perviene la nol'ria gravissiipa pupp'l'ca'ta. per giunta dal Wolf Bureau (corrispondente alla nostra A-ieniia Stefani) che voi conoscete. Basta la lettura di questa notizia ufficiale per farci esciamare 1 « Cppeummatiim est! » Trattandosi della, Germania, non c'è. possibilità di dupbio.o di speranza che si tratti di semplice minaccia. Il più potepte Stato militai-» del mondo ha ricorso.più volte alle minacele diplomatiche, ohe sqno sempre bastate a farle raggiungere l'intento, che spesso ha raggiunto cùjb una semplice mlhàpela giornalistica, con un comunicato! fatto stampare noìui, « Gazzetta di Coloniali.; Alla minaccia militare,..como l'attuale, non! ha mai. ricorso, perchè pon è mài stata co-': stretta, 'a fare là guèrra.-La Germania, a; differenza déll'Austrla-Ungheria e della Russia, che'-hanno più volte mobiliiatosen-' za arrivare alla guerra, .non ha inai fatto nulla di simile anche perchè il suo esercito, è stato sempre mantenuto sul . piede HV guerra. So oggi Guglielmo II ha ordinato' lo stato di minàccia militare, vuol, dire che sta per essere tratta dal.fòdero la spada ohe impugnò Guglielmo I entrando a Parigi. Le diplomazia tedesca non fa passi inutili.. Nel marzo 15)09 l'ambasciatore tedesco 'a Pie-, troburgó'sl presentò al Ministro degli AfX fari Esteri di Russia intimandogli: «Se laRussia non riconosce subito rannes«Ljné; della Bosnia-Erzegovina, l'Austrip,tara la guerra e la Germania combatterà a fianco dell'Austria ». Il Ministro <Ji 'Russia cedette all'intimazione. Ieri l.'iitro l'ambasciatore tedesco intimò al Ministro degli Affari Esteri della Russia: «Se' la ■ Russia non! smette la nobilitazióne, farà altrettanto lai Germania»/ Il Ministro di. Russia rispose non in modo .soddisfacente e l'Imperatore: tedesco ha ordinato lo sfato di minaccia' militare, che è uno stato di assedio e. si è affrettato a farne dare comunicazione ufficiale allo Zar delle Russie. Fino a poco fa la Russia %l trovava nella impossilYtiitu di fare la guerra, perchè alla Francia/mancava l'affidamento deH'lnghil-: terra di darle il suo concorso. Così, per la' mancanza di tale affidaménto, durante lai guerra; turco-balcanica e la «elativa conferenza ai Londra, la Russia e la Francia do-j vettero tenersi In prùdente atteggiamento. Ora, 'coma vi diasi mercoledì aera, la terribile cpnflegrazioos europea, alla quale andiamo incontro, deva essere stata detenni- •!|"''pIi(mf^ss'affidamento dato d^InghUtsai^I aj]a Francia; perchè senza il concorso-mi' Httue dell'Inghilterra o della Francia, la ' difficilmente avrebbe resistito alla dichiarazione di solidarietà che la Germa- . .' ' | •Jjia fece a favore dell'Austria fino dal pri !|tnò momento. Che'.la Russia sia decisa ella "'guerra risulta atiche' dal fatto che la sua 'polizia, anziché prevenire e' repi'imere, i'nj óoraggia le grandi dimostrazioni popolari 1$ quali, in Russia avvengono in propor»io-i| Ipl grandiose,, grazie all'agJtaztenQ, panilaiyistica ed al sentimento religioso, i -Che Ja ripercussione in Francia, sarà immediate.,- che dobbiamo aspettarci da un Aumento all'altro l'ordine di mobilitazione (mell'eserctto francese è facile mimaglna;ve, Ne abbiamo già parecchi sintoml'negli ultimi telegrammi parigini, nei quali si denunciano importantissimi -movimenti di ftruppe tedeéohe di obpertnra verso 1 confini ^àjic'yi;?"■ ■ - '■ "■ _i'- '"f '. .''jg l'Italia? Auguriamoci che nella conferenza..^ ieri raffro fra U Ré ed i capi de> l'esercito e dell'armata e nell'odierno Consiglio dei. Ministri sia stato deliberato- di non frapporre indugi all'adempimento del più. sacro dovere : la tutela degli intereasi supremi della patria. 0.

Persone citate: Guglielmo Ii