L'ultima udienza

L'ultima udienza L'ultima udienza : - ioccupati in modo Impressionante: le prote- |ste £minciano a farsi sentire. .Molte signore '""ato ^°n° $1ìtfn11 "ifrtnvptparti £-loro Zolla £no rimasti n?i corri-^'f commenti ^ variTfe, cwMSi Parigi, 28, sera. Ii i romnlifn7ionfi enronea ha in Qualche A'SbX. ffi^"vire- tenzione dei giornalisti intorno al processo Caillaux, non ha diminuita però l'attesa im- passionante del mondo parigino per quello che succede alla Corte d'Assise. L'affluenza del pubblico al Palazzo di Giù- stizia oggi, ultima giornata del processo, èenorme : la Polizia non solo ha aumentato le misure precauzionali nell'interno del Palaz-zo, restringendo in modo straordinario l'ac- cesso all'aula,, ma anche all'esterno ha dispo- sto un servizio d'ordine, col quale si spera *ft««.J5. \°J^?^L^J^^Z e lo scoppio di incidenti spiacevoli allorquando sarà nota la sentenza. Pronostici sulle arringhe ,Sul Ponte Nuovo ed in piazza Dauphip. vi sono, in gruppi e sparsi, numerosi agenti in borghese: molte persone, per quanto si sap- pia che la sentenza non si avrà che ad ora tarda, fin dal primo meriggio• si incammina- no verso ì\ palazzo di Giustizia con llllu- sione di trovare un posto comodo per poter ascoltare il duello oratorio fra gh avvocati della Parte, civile ed ì difensori. Gli agenti pe rsmEuià che "a^t^" auMidl^ n3 corridoi del Palazzo di Giustizia, come di consueto, è impossibile sostare: o correreverso il proprio posto o uscire L'aula è aperta alle undici e mezza, ma prima che la gente che affolla i corridoi sia entrata tutta, le guardie che vigilano alle porte sono costrette a comunicare agli altri che non c'è più un posto. Tutti gli angoli, tutti i diversi posti, da quelli riservati agli avvocati a quelli riservati al giornalisti, sono hanno trovato coloro che hanno u airmo o n aovere ai oc-cupare il loro posto sono rimasti nei corri- iQ0Ì! i commenti sono varii, le chiacchiere j^nervos^Una febbre £fi&£K ^f™*'siumbiirn™te si avrà la sentenza. i vi abbiamo detto ieri che 1 calcoli che sl fanno sono i seguenti: l'avv. Seligmann della p ^ parlera ^ mezz'ora; i ore le-occuperà |con ^ sua arrjnga l'avv. Chenu, e tre quarti .d'ora saranno impiegati dalla requisitoria del ìProcuratore generale. In tutto, quindi, escluso ' l'avvocato difensore, un po' più di tre ore. Ini- ziandosl rudienza V€rso mezzogiorno, alle 4,30 iavv. Labori potrà prendere la parola. Quanto parlerà? Quanto tempo occuperà l'arringa del popolare difensore di Emil.o Zola? si dice che egli abbia intenzione di par- ,are in due r.pres0- occupando quattro oro ccmplessivamente „ SI osserva .però nei corridoi che l'onorevole Caillaux. prevedendo un verdetto di assoluto- rja mtende cne sia pronunciato in un'ora tarda, in modo che non sia possibile organiz zure una dimostrazione prò o contro il ver- ; detto. Sarà cosi? Attendiamo con fiducia ed 1 u• OttHl uusi J .^utriHj.iuniu uuu nuin.'ia f u ; auguriamo che per interessi politici non se I voglia far sentire la voce della politica anche Jiel momento solenne della sentenza. Di poli- i tica d'ogni genere, radicale e conservatrice, se ne è già fatta anche troppa.. ? i i o n o , a a a , a a n n a fr, Smentite e controsmentite addento d£°teSe neri P£K aUmì Vguiìo" ma che si minaccia all'orizzonte. Ricordate ma che si minaccia all'orizzonto. Ricordate che ieri l'on. Caillaux riferendosi ad una accusa di tentata subornazione di teste, accusa lanciatagli dallo .stesso teste interessato, il Flagey ha smentito categoricamente non solo il fatto in sè stesso, ma ha affermato ohe fu lo stesso Flagey che venne ad orfrirglisi per fare testimonianza contro Calmette. Chiamato in causa in modo cosi personale, il Flagey ha scritto al Presidente domandando dl essere interrogato: egli vuole smentire Caillaux. Accoglierà il presidente questa nuova domanda? K quasi certo di no: lo previde lo stesso Flagey che, persuaso di non essere Interrogato, pubblica oggi su La Journée le lettere autografe che vorrebbero provare la verità delle sue affermazioni. Fra una smentita ed una contro-smentita è difficile sapere però dove là verità stia di casa.... A mezzogiorno e venti l'udienza è aperta: la signora Caillaux entra nell'aula. E' meno etanca "di ieri, lo ai vede, il suo viso è più riposato: i suoi occhi sono meno cerchiati di nero: l'mputata cammina più franca; si siede, poi s! curva su sò stessa o chiude il volto fra le mani. Forse e in questo atteggiamento d'angoscia u di dolore che la vedremo per tutta la giornata.... Nell'aula sono presenti tutte le maggiori personalità ohe sfilarono innanzi al dibattimento.Il Presidente, con una energica raccomandazione, chiede il silenzio più risoroso. minacciando* a: far sgombrare l'aula al minimo infidente, al più piccolo cenno di approv.nzione o di disapprovazione. La prima arringa di parie CivileDà quindi la parole — mentre nell'aula si fa un grande silenzio — al primo oratore del, la Parte Civile avvocato Seligmann. i D giovane avvocato di Parte civile ii.q la collaborazione deeli uomini dìù eminenti dpi pensier0 e Tcoltura^n^anchefS fatto che ina-fatt0 delIa beneficenza uno dei suoi scopi ! pnncipa1!-i1 Fiaar° è un'opera-di carità, nei ™±™JìKdlX*** ^ffiS8» m»l°ni..a»e I sua arringa senza solenni esordi : « Ho assi- stUo- con molta tristezza, allo svolgimento di auesto doloroso, processo che voi avete se guito, o signori giurati con cosi scrupolosa attenzione! Coloro che hanno amato Gastone Calmette hanno passato momenti molto pe nosi: abbiamo rivisto la rivoltella scaricata su di lui con sei colpi : abbiamo visto seduto ia noi vicino ed a fianco un vecchio nonno molto dolente e venerando che chiede giustizia 1 per dei giovanetti orbati dal loro padre ! Io difenderò la memoria di Gastone Calmette da tutte le calunnie. Egli ha lasciato due figli cne lungl da aui veSltiti a iutt0 attendono, o Siurati. il vostro verdetto ». Dopo questa premessa l'avv. Seligman passa a'delineare la figura dell'estinto. — Gastone Calmette — egli dice — apparte- 1 neva ad una famiglia che per tradizione ha consacrato la vita e l'ingegno àf servìzio del paese. Suo padre era consigliere di Prefettura, segretario generale delle Alpi Marittime: egli eDDe tre ngij. a primo medico e soldato, con saoro tutta la sua vlta a. c-arare j soldati di Franoia. Anche Gastone Calmette aveva inten zione di vestire la ulvlsa. ma la sua voca zione m attraversata da peripezie che lo spili ««la vita giornalistica fino a diventare dirèt *°re del giornale a cui aveva consacrato la , su.a esistenza » Il giovane oratore parla poi del Figaro e se ne occupa diffusamente. « Il Figaro — dice occupa un posto unico nel giornalismo del mondo. Non è un gior naie: è un salone d'intellettualità: non è so lamente un salone è un'Accademia. Ma il Fi garo deve il suo posto non solo all'aver curate le sue rubriche di informazioni, non solo alla 1 principali SU0j anni -, benefi,.pn.,„ ,, mànm rtVn«~i.«~" !toT-Mo^ & voce'^ g£vi momenti per alte idealità patriottiche : una iP**™15. ael pensiero francese è chiusa, nella f^*™****1*1''11™- fasa <*e Gastone ,Calmette ha diretto per dodici anni, ! ■ Parigi ha fatto a Gastone Calmette — dice 1 oratore — magnifici funerali. L'unica voce discorde che si è fatta sentire è stata quella dl Caillau»: l'unica voce che trovò una eco sonora in quest'aula è stata quella dell'onore jvole Ceccaldi. . « Xon è mio ufficio — esclama l'oratore — rispondere per quanto riguarda lamministra, zione di questo giornale: per ciò che concer'-' " "' ne il Figaro ha già risposto il suo ammini stratore Prèstat: io non debbo parlare che di ciò che riguarda Gastone Calmette! ». ■ L'.avv. Seligman in seguito esamina tutte le accuse che da Caillaux vennero lanciate contro il Figaro nel periodo di tempo ih cui Cai¬ mette ne aveva la_ direzione. Comincia con ! l'affa re della r i «.lui re uuna DrCSttcìl-Blllllì 0. dice che i dOCU- ementi che furono pubblicati in proposito da un gtomule, sono documenti che sono stati ; rubati : l'interessato fece però condannare il giornale. L'avvocato fa notare che nel gin dizio non vi fu una parola contro Calmette nè contro il Figaro. Dalla Dresden Bank, il Seligman"passa alla !^nn^^^dn^?^?n f SS 'T st.l.on£ della quotzzazone del valori tedeschi alla Borsa di Parigi, l'oratore afferma che Cal¬ i e i i e -i i a e a o o a o a i o - a l , i i a e o e a " i a a e e e a o — e e ¬ n - a i l e a T i ¬ mette difese questa idea perchè era convinto che era mèglio fare questo sacrifizio che cedere una parte del territorio francese. Sull'affare Krupp dichiara che tutti i documenti provano che il Figaro ha rifiutato.la pubblicità di questa Casa. Maggiormente ' si intrattiene sulla questione ungherese. « Non si trattava — egli dice — che di un affare di pubblicità per le località climatiche e i luoghi di cura dell'angheria Dalla discussione che ne avvenne al Parlamento ungherese non si è provato che un solo fatto ed è che quel Governo non aveva alcun rapporto col Figaro, ma che si trattava di un semplice contratto di pubblicità per delle inserzioni di carattere di reclame commerciale, ». L'oratore continua: « Gastone Calmette era ed è sempre stato fedele alle suo idee e alle sue amicizie. In questo solo fatto sta l'origine. della sua fortuna e della grande simpatia da "cui era circondato. « L'onorevole Caillaux — dice l'oratore — ha chiesto informazioni sull'origine ideila sua ricchezza e pretende una risposta. La risposta gliela darò io molto semplice e chiara. Che diritto ha egli di pretendere questa spiegazione? .Nell'odierno processo la fortuna, più o meno grande, dii Gastone Calmene non c'entra per nulla. Qui non si deve parlare che dell'assassinio di Gastone Calmette e di colei che lo ha assassinato. In proposito, però, vi è. una cosa che si dovrebbe chimere' al Procuratore Generale. Mi si permetta una domanda. Io- vorrei chiedere una inchiesta sulla indiscrezione commessa daU'Amministrazione del Registro. « Il testamento di Cannette — dice l'avvocato — è stato all'Ufficio del Registro male interpretato: si sono commessi errori di diritto facendo pagare molto ili più di quanto si sarebbe dovuto far pagare come tassa di successione. La comunione dei beni fra la signora Calmette e suo marito, ammonta ad un milione e duecentomila lire; il resto dola fortuna del compianto direttore del Figaro, proviene da due donazioni. Del resto la legatoria universale del signor Chauchard non ha fatto, donando al signor esimette la sua eredita di otto milioni, che seguire la indicazione stessa del signor Chauchard. Questi otto milioni, poi, non sono che una nuda proprietà dalla quale Calmette non ritraeva alcun reddito ». « °"-uu Seligman termina la sua disquisizione che più che una arringa è stata una dimostrazione (documentale, leggendo l'omaggio reso alla memoria di Gastone Calmette dagli stessi testimoni introdotti dalla difesa; paria poi della sottoscrizione' aperta dal Figaro per la erezione di un monumento alla sua memoria Legge varie lettere di personalità delle lettere, artistiche, del mondo politico, inviate al Figaro all'Indomani ideila morte dd Calmette e conclude.nonendo fine al suo dire: « Voi farete giustizia per la memoria di Gastone Calmette; voi farete giustizia in nome dei suoi bambini ! ». Prima di darò la parola all'avv. Chenu, Il Presidente, notato mi certo movimento nella sala, dice: «Guardie, fate uscire le persone che non possono trovare posto! L'udienza non deve essere turbata; occorre che gli avvocati possano parlare liberamente e tranquillamente ». L'arringa di Chenu Chenu prende la parola, e fra la più riva attenzione dice: « Dopo lunghe e faticose udienze, dopo tanti incidenti tumultuosi, la mia parola potrà forse stupirvi. Io voglio parlarvi dell'assassinio di Gastone Calmette e prendo impegno dl non parlare di altra cosa. Per questo rivolgo subito all'accusata una domanda: nel momento in cui, con un tiro preciso e fermo — sono le parole del colonnello _Aubry — ella abbatteva al suoi piedi l'uomo che fin (dal mattino si era prefissa di uccidere, ha pensato ella che è madre e che con tenerezza ci ha parlato della sua figlia giovinetta, che queir omo aveva ànch'egll due fior inoli? Mi la signora non ha avuto tempo ! Gastone Calmette aveva due figliuoli. Vi hanno detto la loro età: sono due figliuoli che l'ucciso adorava: è in loro nome che vengo a domandarvi giustizia di un crimine che quando fu noto ha sollevato a Parigi e nella Francia intera un movimento di commozione vivissima. Ricordate quella sera? Ora io della vittima, di Gastone Calmette non ho più nulla da dire. Crédo di non dover dire altro perchè ho di fronte a me un contraddittore dì cui conosco la lealtà. Noi ci siamo trovati sovente sulla riva opposta della barricata; però mai ho visto l'avv. Labori manniì*-'* .Tri nno ilfv siri Impegni, impegni particolarmente presi con sè stesso e con la sua coscienza. Egli solo dopo di me ha la parola e quindi io sono sicuro... a< Donna di cervello e di sangue freddo... x • Della signora Caillaux — continua l'oratare — non tei'terò certo di fare il ritratto: non Vi g'"> l'Ili, li .!• ..li- i ■ -Il ! è dipinta da sè stessa nel suo interrogatorio: donna di cervello e di sangue freddo, padrona assoluta di sè stessa, non capace di cedere che innanzi ad un ostacolo insuperabile. Noi |■ i I | ! n l o l'abbiamo vista intenerirsi su sè stessa, sul suo passato trionfale, sul suo presente doloroso: ma mai, negli sforzi su^sesslvi, essa ha saputo trovare una lagrima, un gesto, una parola di pietà per la sua vittimai Ecco la sua biografia, signori giurati! La vita dell'accusata non mi appartiene che nella misura in cui le è piaciuto di prestarsi da sò stessa al processo. « Ella — continua Chenu — ci ha parlato tdella sua origine famigliare, di aver un padre imbevuto d. piCnr.ii»! tàrethesi iruransigenti, capace di scacciare sua figlia dalla sua presenza se si fosse permessa la più piccola libertà. // divorzio e l'attesa del secondo coniugio « Xon risponderò: non parlerò della sua famiglia. Non sono di iiuelli che. per replicare alla lettura di un testamento leggono gli attdi nascita (impressioni). Lascierc* la signora Caillaux scila nei suoi anni primi; non mi oc cuperò delle circostanze, e degli eventi che hanno accompagnato la sua gioventù. Ritengo solo questo, che, liberatasi col divorzio dui euo primo marito, essa strinse im legame con il .s.tgnor Caillaux attendendo che questo legame la conducesse al secondo matrimonio, lutto quello che poteva fare per rompere Jl^ matrimonio del suo amante ella lo ha fatto:! il risultato lo conoscete: l'amante trionfò della moglie legittima: Caillaux ha smentito il giuramento che aveva fatto alla moglie,ed ha divorziato nel 19U per sposare la signora Reynouard. Che cosa è stato questo secondo ménage? ■' A. me — dice Chenu — non interessa: unite voci sono stute messe in giro, ma non le raccolgo. Caillaux e sua moglie sono d'accordo nel dire che trovarono la felicità più completa. E sia! Io considero quindi l'uno e l'altra associati nel medesimi sentimenti, nel medesimo odio, legati financo nel progetto omicida proclamato in quest'aula tanto dall'uno quanto dall'altra! ,i E passiamo — dice l'avvocato Chenu — all'ori. Caillaux! '» \ L'attenzione cresce ansiosa: il pubblico segue con l'anima in pena la requisitoria. Perchè Caillaux non ha chiamato Calmette dinnanzi ai giurati ? Chenu. dopo aver tracciato il ritratto dell'exPrescUente del Consiglio, lo definisce come uno che stendeva la sua mano cesarea sui tre poteri : dice che il Caillaux era irritato perchè violentemente si osava attaccare la sua politica. Poi continua: ■ Eppure è 'Pacifico che la libertà di discussione rappresenta l'essenza della nostra democraziia, ed una delle nostre conquiste. La libertà di stampa è una delle principali! Di più gli attacchi, anche se violenti, rappresentano la conseguenza della gloria e degli onori. Per reprimere gli eccessi vi è uno Legge. Questa legge era insufficiente? Ma in die consiste l'insufficenza di questa legge 7 Voj avete inteso l'onorevole Caillaux j dire che non vi era una legge per proteggerlo i da iht abusa detta libertà di stampa: egli -, vi ha lasciato in questa credenza, o meglio in ! queste, ignoranza. Signori giurati! ,Egli non ha deito la verità ! Questa legge esiste ! Cali-1 laux però non poteva ricordarla. E quale j era dunque questa legge ? E' la legge che designa la giurisdizione competente per discutere delle diffamazioni che> vengono lanciate contro gli uomini polittef. Quale è questa giurisdizione ? Il' legislatore ha voluto che fosse la più imparziale, la più indipendente di tutte! Siete -voi, signori giurati ! E' la giuria popolare! L'on. Caillaux non mi dica dunque che non vi era una legge per tutelarlo! Vi è una legge e vi sono dei giudici, giudici popò- j lari: egli nor ha osato affrontarli. Ecco ciò che vi è di vero nella formula che ha svolto dinanzi a voi. Risoluto a non comparire dinanzi ai giurati, lo ha detto egij stesso, la assoluzione di Gastone Calmette e del Figaro era certa e l'on. Caillaux si accontentava ogni mattina di leggere con collera ciò che di lui dicevano i giornali, ed in modo particolare scrivesse il Finirò. L'avvocato Chenu afferma, in seguito, che ciò che Caillaux temeva di veder comparire sul Figaro era il rapporto Fabre. * Appariva cosi chiaro — egli dice — nei giornali che era questo e non altro a cui si alludeva. L'on. Caillaux- non può averlo capito ! ». L'oratore lo dimostra ritornando a lungo sull'affare Rochctte, sull'articolo comparso il 16 marzo nel Figaro intitolato « Intermezzo comico ». « L'on. Cuillaux — dice Clienu — e la sua si. gnora non possono assolutamente aver visto in quell'articolo una minaccia per i segreti della loro vita. Una sola cosa possono aver notato ed i' rhe Gastone Calmene proseguiva implacubile la campagna iniziala e che la minaccia comparsa il 14 ed il l."> relativa all'affare Rochette stava per completarsi con una rivelazioue... // trucco delle lettere intime e .Allora i coniugi — dice l'avvocato di P. C. — si sono concertati ed hanno agito. L'onorevole Caillaux si reca dal Presidente della Repubblica; la signora Caillaux si intrattiene col Presidente Monnier; Poincaré propone a lui l'intervento dell'avvocato Bernard presso Gastone Calmette per assicurarsi che quest'ultimo non avova le lettera private : Monnier dichiara nzimvalasaladomuVcifailmsisiilblav«seteimdprsaimrmodsus/idripcdmlasersbripapvlpnfipcsqlgmdsStocfWsiritDguclqvlUgv allaccusata che non vi c nulla da fare conla campagna giornalistica quando si tratta di un uomo pubblico. Su questi due fatti l'avvocato di P. C. si in-] trattiene a lungo: poi li mette in correlaztone. e dice: « Durante la mattina del 16 marzo Cail-! laux ha prodigato a sua moglie esortazioni e' stimolanti. Aveva a sua disposizione dei calmanti : l'assicurazione di Poincaré I Ma agli non 11 ha somministrati alla sua consorte. E'' questo che mi fa dire che non vi è che una spiegazione possibile, questa: il silenzio dir Caillaux è la prova che le lettere non costituì-; vano che il pretesto apparente per commuovere' il Presidente della Repubblica, ma delle quali non poteva essere questione fra i due sposi,1 perchè, a queste lettere, nè l'uno nè l'altro,' credevano. E' per questo che non ne parlarono' o, almeno, dicono di non averne parlato « Il loro timore, signori giurati, non era di vedere comparire su! Figaro le loro lettere intime. Se fosse stato per questo avrebbero itteso che l'avvocato Bernard avesse visto Gastone Calmette e avesse avuto da lui l'asslcurazi*»- e che le lettere non le aveva nè aveva l'Intenone di pubblicarle. Lo scandalo che si teeva, lo scandalo imminente che si minacciaa di sollevare nel Parlamento e nel Paese, era pubblicazione del rapporto Fabre.. Questo pevano i due sposi : di conseguenza sentirono necessità di agire, di vendicarsi prima che il cumento potesse comparire. // linguaggio dell' "opache,, • Questo era certamente il pensiero dell'onomole Caillaux e lo espresse alla moglie con na di quelle formule a cui il linguaggio delavache presta tutta la sua energia Occorro tarla testualmente : e Poiché nulla 'vi è da re, mi difenderò da solo: andrò a romperà muso a Calmette I ». Non è questa la forula che egli ha enunciato il mattino al predente della Repubblica. Notate la differenza gnori giurati ! Al presidente della Repubblica signor Caillaux ha detto: « Se Calmette pubica le lettere io lo ucciderò !» E* la morte minaccia di morte sotto una condizione, se errà realizzata. Alla moglie dice, invece- i Romperò il muso a Calmette!». E' la morte nza condizione. Se si fosse trattato delle letre egli non aveva che una cosa da farema cosa molto, semplice: quella di rassicurare ell ItaloC°n 13 formuIa stessa fatta al caP<» La premeditazione L'or^tora cerca In seguito la prova della remeditazione, esaminando minutamente U acconto fatto dall'accusata delte ore pai. ate nella giornata tragica prima del delitto. — La signora Caillaux — dice — si reca gli uffici di collocamento. A quale ora? non mporta sapere l'ora! DaU'ufflcio di colloca* mento passa poi dall'armaiuolo per comnear2 ,la nvoltella. Le si propone un primo modello, ma ha lo scatto troppo duro; le sii ffre quindi una Browning, arma più facila a maneggiarsi. (La signora discende poi nel otterraneo per provarla su una silhouette mana. Fatta l'esperienza, si lava le mani, rimette i guanti e chiede che le si carichi »iio1Vro«la,r LS sl °PP°ne « regolamento ella Casa. -I clienti compratori debbono cacare da se stessi l'arma. .Allora la signora rocede a questa operazione; operazione diffile che richiede dell'attenzione, della forza.' ella presenza di spirito: la signora riesce a eraviglia. Mette la rivoltolila nell'astuccio e fa passare nel manicotto. Risale poi nella ua automobile e rientra in casa, non senza ssere passata prima al Crédit Lyonnais per tirare un dossier, c'è da chiedere perchè esa è ritornata al suo domicilio. Aveva la sua uona ragione. Ella doveva portare a suo mato il dossier da lui reclamato; ella doveva revenire suo marito di quello che andava fare. Aveva poi anche una ragione più ratica! Ella non aveva fatto colazione- avea fame, voleva essere in possesso di tutte e sue forze... E' questo un particolare che il residente non ha creduto bene di ricordare egli interrogatorii. La signora Caillaux ha nito la sua tardiva colazione; prende la sua enna e con una bella scrittura riposata ecola scrivere la lettera a suo manto, che il ignor Caillaux, spontaneamente, senza peruisizione, ha rimesso al giudice istruttore,' ettera decisiva, schiacciante, che tronca oni discussione sulla premeilitazione e sui movente del dramma. 17 gagliardetto tricolore tolto dall'automobile L'avvocato legge a questo punto la lettera ella, signora Caillaux al marito e ì>ol &> clama: * 1 • — Eccoci, signori, con l'accusata al Figaro' ono le ore 5 del pomeriggio. Tutto e pron: la rivoltella è nel manicotto; tutte le preauzioni sono state preserNon tutte no lo t^Sur ^eJVautómobUe portala còòcarda Wore,rQtH|!io.. sarebbe comprómettenteVLa gnora CmUaux ha questa presenza di spirito e la fa rrtirare: « Chauffeur — dice ogli la bandierina, ed ora va in Rue Drouot al ligaro ». Eccola arrivata. La sinora Caillaux è al giornale; attende un'ora, na Junsa orà- una interminabile ora. Perhè durante quest'ora una voce interna non e ha gridato: «Vattene! Vattene! Tu vieni qui per uccidere, per vendicare delle false vanità! ». No, essa è rimasta là! Questa dón- Ua elegante maneggiava nel suo manicotto il grilletto della rivoltella omicida e non ave-, va intenzione di muoversi: era fmpnnnihmr L' L'Assolta

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