La prima udienza del processo della signora Caillaux

La prima udienza del processo della signora Caillaux La prima udienza del processo della signora Caillaux L'animata attesa e l'aspetto dell'aula - L'ex-mfnistro Caillaux al dibattiménto - Bdrthou accompagna al processo la prima moglie di Caillaux - Le dicl)iaraziooi dell'imputata: " Le accuse del "Figaro,, mi entravano nel cuore come spade „ - lì pianto e il periti n)eoto dell'imputata (SERVIZIO SPECIALE DELLA «STAMPA,,) Parigi, 20, seva. ' Dario Niecodemi, il popolare autore di l'Aierette, richiesto della sua irapress'one sul criminale atto della signora Caillaux, mentre bastone Calmette. il direttore del Figaro, agonizzava nella cllnica dUs'eullly, rispose : « Che boia trama per un dramma I ». 'Non. fece una osservazione peregrina; ad ogni delitto o passionala o misterioso o strano, la prima cosa che si pensa è alla quantità di emozioni che il fatto successo potrebbe generare in teatro. Nel caso di Niccodemi, poi, essendo egli un ricercatore tenace di effetti teatrali violenti, la osservazione era naturale e logica. Il dramma, in senso teatrale, nel tragico fatto veramente c'è, ma, a differenza di molti altri casi tragici nei quali il colpo di pugnale o di rivoltella rappresenta l'epilogo, in questo, l'atto delittuoso del dramma non rappresenta la fine, ma l'inizio. Quando la signora Caillaux, entrata nel gabinetto direttoriale del Figaro, ha estràtta la rivoltella, e Visto il nemico piegare vinto, si è rivolta agli uscieri che erano accorsi per di Giustizia è fatta! nltiztesazlcmalesdsCdsestimarla dicendo: «Giustizia è fatta! » non aha detto l'ultima parola della tragedia. In quel l.momento non è sceso il sipario per l'ultima c|V$tta: il velario si era aperto proprio in quel 0momento. • lQuesto pensiamo, mentre ci. avviamo al Pa-, plazzo <li Giustizia per la prima seduta dei prò-,d«casso che passera tra i famosi negli annali giù-1 s.«talari: verso lo scuro edificio dalla architetti!-1er» complessa, intricata, bizwrra anche^ che; ar^!ì,,!,.mg,^^i^=8^^^'lmpuò dare ad una i le di una giustizia severa, misteriosa, tragica. sudtì^t^u1 ™ f. fnho £Z£«™ <«amo 1 soli, ma molti di coloro che ci prece- ndono, ci accompagnano, ci seguono, sono di1"quelli efie un vano desio sospinge verso il luogo, su cui oggi, e per diversi giorni, si concentrerà l'attensione, non solo della Francia, ma di: tutte le nazioni ove è giunta la eco dèi delitto. ^ / due drammi La tragedia non si è chiusa, ma si è iniziata nella sala del Figaro. Una battaglia, che volle prima essere di idee, ma che d trasformò subito in latta peisonale, si era apèrta tra. due uomini: un giornalista e' un ministro. Caillaux e Connette. |Un giornalista tenace neH'àccUsare. un ministro audace nel difendersi. E' 'difficile dire chi del due fosse H meno forte.'il meno sicuro di sè, il menp violento. Tutti e due avevano la piena coscienza della propria forza è'sémbra'vano. o almeno ^parevano, sicuri della risultanza finale della battaglia impegnata. Il terreno ' della lotta età vastissima : politica G finanza, e per quanto il dibattito si-fosse cominciato con larghi giri viziosi, il momento in cui i due avversari dovevano trovarsi di ionie era Vicino. Calmette aveva annunziato «né slaii per esaurire il «pò materiale; Cotilaux aveva fatto,caplre ini mille modi che non né poteva più e intendeva provocare la soluzione, tutta, Parigi sapeva questo. Tutta Parigi attendeva con curiosità : morbosa, .il presentito, e .si può . dine annunziato, momento dall'incontro. E' già erano pronte le fazioni par acclamare questo o quel vincitore, imi prowisamente invece tutto si trasforma. Tra i due, non chiamata da nessun motivo persoj naie, se se ne eccettua il compre sibile amore 'pel marito, compare la signora caillaux. Chi la spiata? Perchè è venuta? Cosa chiede? Lo si sapra poi. Senza preoccuparsi di precisare « motivo del suo, intervento. -senza nemmeno Are all'avversario del marito, perchè ai è decisa a partecipare al dibattito, estrae la rivoltella e uccide. E il dramma nuovo, inaspettato. Impreveduto. si inizia. Tanto si inizia',.— ed è qui che si trova la spiegazione delie due azioni accennate — che il magistrato per corcapa le origini della tragedia., spiegarne le cause, non risale alla polemica CalmetteCeillaux. ma è costretto, a cercare i materiali della istruttoria non in quello che è successo, «ria in quello che poteva succedere, in quello che l'accusata temeva succedesse. La polemica Caimette-CaiUaux si è chiusa, come doveva chiuderei. colla presentanone cioè alla Caifliara del- documento Rocherte. celia nomina dèlia Commtisalóne d'inchiesta, col (solenne ,'« colpo di spugna ». col trasloco del procuratore Ftbre accusato di abuso di documento isegreto; la causa c}ie sta oggi dinanzi ai giùrati, origina de quella polemica, ma tende a Httt altra: i giurati sono chiamati a dire: l.d) se ritengono il defunto, Gastone Calmette persona capace di servirsi di lettere intime in una polemica di carattere politico; 2.0) >se sia a di pena o di scusa, chi, con un semsospetto o per troncare una polemica, ed uccide. / punti interrogativi Che cosa ci dirà di nuovo il processo ? Quali nuovi elementi ci si ohriranuo per il giudizio bui fatto criminoso ? Parigi non attende che la sentenza. A Parigi non vi è persona che già non abbia in cuore la sua sentenza. L'istruttoria ha cosi minutamente illustrato il tatto, chiarito i motivi che hanno determinato la signora Caillaux ad agire, che novità non se ne attendono. 1 colpi di scena, se pure ce ne saranno, lascieranuo i parigini mdi{ferenti. Alla pena massima nessuno pensa, copie nessuno, se se ne eccettuano i pochi che non sanno distinguere la politica dalla giustizia, pensa all'assoluzione. Le attenuanti, tutti, o quasi tutti, le ammettono.; non si discute che sulla, misura. Nel .processo, di nuovo,- che si potrà dire? La tesi delia Difesa è nota. Dimostrare che il defunto Gastone Calmette non era guidato nella sua polemica dal semplice amore della verità e che Udo avrebbe esitato a pubblicare le due famose lettere che non si saprà forse mai di che cosa trattavano, per quanto si dica che c'era dentro tutto: politica e finanza, amore e pornografia. Questo per il morto. Iu quanto al' l'accusata, la Difesa sosterrà che la persuasione in lei che .le due lettere sarebbero alate pubblicate era certezza; che ha colpito Calmette macchinalmente; che non voleva uccidere, tanto non voleva uccidere che se i medici si fossero un po' di più preoccupati del ferito, Calmette poteva essere salvato. Il compito della Parte Civile non sarà raeuo diffl elle, per quanto si. possa riassumere in Una cosa sola: costringere magistrati, testimoni, periti, giurati a restare nella realtà, a non preoccuparsi di quello che poteva succedere, ma di quello che è successo, non di quello che si poteva fare, ma di quello che si è fatto. E il P. M-1 L'accusatore pubblico ha già detto la sua parola. Gli si- chiederà-forse più di quanto lia scritto nell'atto di accusa, ma non dirà di più. Pei' cui tutto l'interesse nostro, e del pubblico, finirà per essere concentrato'in pochi punti interrogativi. Punti che è bene fissare. Vedere se-si riuscirà a dimostrare che Calmette aveva 1» lettere e se avendole le avrebbe pubblicate. Indgare, seguendo con scrupolo le testimonianze, se la signora Caillaux abbia agito macchinalmente, 0 se la volontà di agire, ferire od uccidere, abbia preceduto . l'atto materiale.- Resta ancora un terzo punto: quello se Calmette poteva 0 non poteva essere salvato. Su questo si discuterà molto, ma le discussioni non potranno mó* discare quello che già si pensar se i medici potevano salvarlo, lo 'avrebbero salvato. // punto otturo Il mistero delle due famose lettere, non è Il solo angolo oscuro di questo processo. Ce*duzbIznstdllPmmtdratcDdCcitunndccldslms ne un altro, ma à quasi certo che né l'uno nò l'altro verranno spiegati, illuminati. Qual motivo ha spinto Calmette ad erigersi giudica implacabile, contro Caillaux! Molte supposizioni sono state fatte a onesto proposito, molte giustificazioni'si sono date. Giustificazioni e supposizioni, però, finiscono per non soddisfare. Gli amici politici di Caillaux, hanno assicurato, durante le elezioni, a un buon terzo dei francesi, che la tassa sulla rendita, voluta da Caillaux, era stata l'origine della campagna di diffamazione. Gli amici di Calmette avvertono che il defunto si decise ad agire solo perchè giudicava l'ex-Mlnlstro delle Finanze nefasto -per la Repubblica. Queste e le altre ragioni minori che si danno per spiegare il dissidio, soddisfano, come si è détto, poco. Caillaux perseguiva da tempo una sua politica finanziaria e non si spiega come Calmette, che pur uh tempo lo aveva sostenuto, d'improvviso avesse avuto la rivelazione delle sue colpe. Come non si spiega d'altronde e non si giustifica la ragione messa fuori dagli Ma amici dell'e.vMinistro. Si parla di donne ln (,ua]e affare, in Francia, non si va a cer care ja donna?!... E alloraT Centinaia di arti 00]j sono statl scrjtU per dimostrare che Cail laux, più che pensare agli affari della Re- pubblica, pensasse ai suol interessi e a quelli ,dei gu0 partlto. Centinaia di articoli sono 1 stati pubblicati, per provare che Calmette non 1era nno stinco di sant0 e che la Rua rapida ; ascésa nergiornalismo e n 1( aÀarl non 6 lmolto chiara. Manca però la rivelazione meci- sa del motivo del contrasto fra I due uomini.. E una folla varia, rumorosa, dere, di sapere. desiderosa di ve- <<uale contrasto!! Questo pensiamo mentre p* netriarrm n„i P.|„m rti «-i.istiTi» assalito da 1" ^ e e a o o i l a , n , o è i n e n e e n n à i è e* l'avv. Packm&nn. Al Palazzo di Giustizia I dintorni del Palazzo di Giustizia, i corridoi adiacenti alla Corte di .Assise, presentano un aspetto insolito. Vi si ritrova quell'animazione speciale dei grandi processi: quello dei banditi tragici, quello della signora Stenheil. Il «servizio d'ordine è stato organizzato, minuziosamente: cordoni di guardie repubblicane formano altrettante barriere e, non lasciano passare se non le persone debitamente autorizzate» In piazza Dauphine un forte distaccamento di truppa è 11 ad impedire qualunque manifestazione ostile o favorevole alla signora CaiHaux.. Nell'atteta II deputato Ceccaldi, alle ore 9,30, arriva al Palazzo di Giustizia. L'amico di Caillaux, l'amico devoto che dal giorno tragico non ha mai abbandonato per un solo minuto e si è trasformato iu guardia di difesa e d'onore del suo collega Caillaux, dà con questo suo presentarsi per primo al Palazzo di Giustizia una nuova 1 prova dell'attaccamento al suo capo ed amico. Al buffet del Palazzo di Giustizia, molto prima delie ore-ai.-è una vera lolla-di gente: giurati, testimoni, giornalisti e magistrati son 11 a fare colazione. Iu questa sala, ove altre volte era installato il Tribunale rivoluzionario e che fu attraversata da Maria Antonietta, da Danton, da Herbert, tutti quanti per recarsi dalla Conclergerie, che ora ospita la signora Caillau'. alla « carretta ». tragica, che doveva condurli alla ghigliottina, i commenti sono infiniti, le voci più contraddittorie circolano, tutti vogliono essere i meglio informati. Ad una tavola si narra che otto giorni prima del dramma nella redazione del Figaro, all' « Avenue Alma », nella sala della signoraLescQuvr;, nella sala della signora» Lescouvé si trovavano riunite quattro signore attorno a delle tazze da the ed a piatti di-dolciumi: la padrona di casa, moglie al Procuratore della Repubblica, che ha redatto la requisitoria definitiva contro la signora Caillaux, la signora Bpucard, moglie del giudice istruttore che ha istruito il processo, la signora Labori, moglie del difensore dell'accusata e l'accasata stessa. E' questa la prima volta; dopo quel « Ave o' clok », che le tre prime di queste signore potranno rivedere la quarta.e solo attraverso ad' una grata. E' noto infatti che alcune privilegiate, nascoste nel corridoi di dove entrano i giurati nella sala di udienza, assisteranno alla discussione senza essere vedute". L'amministrazione del Palazzo di Giustizia ha preso straordinarie misure. Poiché si temeva Un calore torrido, dieci ventilatori sono stati installati per funzionare durante le sospensioni di. udienza e rinnovare l'aria della sala. Inoltre, grazie a nuovi apparecchi automatici di cui- sono state munite, le' porte si aprono e si chiudono senza far rumore, .. La iala Uno sguardo ora alla sala. In fondo il palchetto, la tribuna dove la Corte prende il suo posto. Dietro al Presidente ed ai magistrati giudicanti è l'intavolatura in cui. sono scolpite la spada e la bilancia. Sul muro si trovava lina volta il Cristo. A destra, sul davanti, lo scanno dove prenderà posto l'accusata; sotto, il banco riservato alla difesa; ai piedi della Corte il posto riservato alla Parte • Civile. A sini stra lo scanno elevato del P. M.; dirimpetto quello del cancelliere. Poi due ranghi di sei posti ciascuno per t giurati, infine gli scanni per i « tu'ati della sessione, che la sorte non avrà designato per questo processo. Di fronte, i banchi della stampa. ' Nei corridoi la parola d'ordino- è : — Circolate! Circolate! In tutte le gallerie, quelle che portano alle porticine aperte al giurati, ai magistrati, agli avvocati, e quelle che portano alla bassa galleria che dà sul quay dell'Orologio, dove è poeto l'ingresso per i testimoni e i giornalisti, le guardie repubblicano, che sono di servizio, non sanno dire altra parola se non: — Circolate! Circolate! Non vi è invero gran folla. Tutti quanti arrivano, filano diritto verso li loro destino. Ma in questa corsa al posto è sufficiente una sosta di un mirrato a chiacchierare per trovarsi vicina una guardia che cortesemente intima l'ordine: — Circolate! Circolate! Tale disposizione, d'altronde, favorisce i giornalisti che hammo il tempo di prender nota delle personalità che giungono, di -fissarsi In mente la fisionomia dei magistrati, degli av. vocati, dei testi, di tutto il mondo politico che parteciperà a questo processo. ' Gli avvocati, i magistrati Ecco l'avv. Chenoux, che rappresenta la famiglia della vittima e il c Figaro ». L'avvocato, eh» ha quasi 60 anni, non mostra, per altro la sua età. Il suo occhio è più vivo del consueto, la sua fronte più aperta: sembra preparato a divorarsi tranquillamente una preda. Egli è accompagnato dal suo collaboratore Enrico Millevoie e da suo figlio, Carlo Maurizio Che. noux. Con l'avv. Chenoux vediamo passare l'avv. Edoardo Selignan, che parlerà anche lui per il t Figaro ». Il Selignan è un avvoea'0 di cause civili, molto occupato ma non molto conosciuto ancora olia Corte di Assise. Anch'c-pli è accompagnato dal suo segretario avvocato lavai. Qualche minuto dopo, passa il difensore, Ferdinando Labori, dalla figura di asceta, dal gesto largo, dalla grande voce sonora. E' inutile ricordare qui il suo passato di grandi processi: egli è grande sovratutto per la parte sostenuta nell'affare Dreyfus. Lù il grande avvocato si fece conoscere al mondo intero. E' accompagnato dall'avv. Lebeut e dal- mLf a e r 1 e a i a l e i , o e e a to l i a . i e o i e l o i La Corte passa alla spicciolata. Ecco il presidente consigliere Albanei, che fu gran tempo giudice di istruzione a Parigi. Non è la-prima volta che c chiamato a presiedere delle Corti di Assise e si pretende che egli sia molto atto a questo ufficio. Notiamo due dei tre consiglièri: il Roty ed il Dagory. Il procuratore generale Herbaux, che occuperà in persona il posto di P. M., passa innanzi a noi col suo passo affrettato. In 6 udienze ? Lo chiacchiere ed i commenti frattanto continuano. Di ciò òhe più si parla è della-aurata del processo. Quanto durerà? E' impossibile stabilire pronostici a questo riguardo.. 11 Presidente, il difensore ed il P. M. sarebbero desiderosi di veder terminare il dibattimento sabato, ed in tal caso il processo si svolgerà nel modo seguente: oggi interrogatorio dell'accusata e interrogatorio dei testimoni' immediati.dell'attentato déll6 marzo; martedì é mercoledì le udienze saranno consacrate alle deposizióni di difesa; giovedì alla' controversia medica tanto annunciata; venerdì, la Parte Cir vile ed il Procuratane Generale prenderanno la parola; sabato parlerà la Difesa; 11 verdetto nella serata. E' inteso però che tale programma è possibile solo alla condizione che non avvengano gravi incidenti, nel qual caso le sei udienze di questa settimana sarebbero insufficienti. Fra la voci che circolano in questo momento, notiamo anche questa: si dice che il presidente Albanei abbia intenzione di porre ai giurati questo quesito complementare: «La signora Caillau» è colpevole di aver portato, senza-intenzione di dare la morte, colpi e ferite che l'hanno tuttavia occasionata?». E' superfluo far notare che ciò avrebbe per risultato di suggerire ai giurati un verdetto di quasi assolutoria, poiché ln questo caso la rena potrebbe essere di due anni di prigione con l'applicazione della legge del perdono. La visita di Caillaux alla moglie Continuiamo a notare gli arrivi. Ci sì riferisce che alle 11,20 il signor Caillaux si è recato a visitare la moglie per prodigarle incoraggiamento e conforto. La visita è stata brevissima; qualche istande dopo il suo arrivo, I'ex-Ministro delle Finanze è uscito dalla prigione ed è salito sulla automobile che si è allontanata a tutta velocità. Alle 11.45 il.Prefetto di Polizia, Hennion, accompagnato dal direttore della Polizia municipale, viene ad assicurarsi che all'interno ed all'esterno del Palazzo di Giustizia tutto è tranquillo e constata che la calma più completa regna e che i suoi uomini mantengono fedelmente la consegna avuta. Intanto, però, il comandante del Palazzo di Giustizia continua «a percorrere corridoi e vestiboli, pei- assicurarsi che tutto proceda coriordine e severità. Gli avvocati continuano ad arrivare: sullo scalone, che conduce alla sala, si formano dei gruppi ad ogni momento, ma gli agenti li «ciogliono subito: » Circolate! Circolate! ». . "Viri: Càniaux.'accompagnatò dagli onorevoli Pascal e Ceccaldi. arriva per una seconda, volti al Palazzo di Giustizia, Verso mezzogiorno, per assistere all'udienza. A mezzogiorno arriva-pure l'on. Barthou. che accompagna la. signora Guaydan e suo Agito. La •ignora Guaydan ha un vestito di raso broccato ed una camicetta di velluto bléu reale- Il dottora Pozzi e gli altri dottori medico-legali arrivano in gran furia, credendosi bi ritardo. Una chiave smarrita Mezzogiorno è suonato. Il processo sta per incominciare. Testimoni e giornalisti si affrettano-a penetrare nel corridoio, che conduce alla sala delle udienze: Mezzogiorno è l'ora dell'apertura dell'udienza. Ma mentre mezzogiorno ribatte, l'usciere si avvede che manca la chiave della porta, che dà accesso ai testimoni ed ai giornalisti nella sala delle udienze. Pare perduta. Le guardie repubblicane si rifiutano di lasciar passare i-giornalisti da altra porta. Si levano da per tutto grida e proteste.— Si chiami Albanéil Vogliamo il Presidente! Vegliamo Albanei! Cinque minuti passano, durante i quali si Sreduce un certo tumulto. Alla fine la chiave ritrovata e la porta si. apre. I giornalisti prendono ì loro posti non senza una certa fatica. La Corte ha già occupato 1 suoi scanni, e la tribuna del pubblico,' aperta in quell'istante, si riempie corna per incanto, senza neppure che si sia aperta la grande porta. I corridoi attigui alla sala sono, affollati. Molti avvocati non hanno potuto trovare posto. Giovani magistrati, che erano riusciti a penetrare nella sala dell'udienza prima dell'ora dell'apertura, si rifiutano di ritirarsi. La sala è gremitissima, tanto gremita che il pubblico occupa, non solo il iposto ad esso assegnato, ma tende ad accaparrarsi un po' dello spazio riservato ai giornalisti. Tutti lottano a colpi di gomito per farsi un po' di largo. Lo spazio concesso agli avvocati ed ai magistrati è occupato fino all'ultimo millimetro. - Tra soli uomini o quasi . Nella ristretta linea dtfitr sala, die è stata concessa, al pubblico, vi è un tale affollamento, che quei pochi che hanno potuto entrare, oltre le guardie e gli ispettori di Pubblica Sicurezza, difficilmente potranno restare tutte le sei ore di dibattimento al loro posto, senza correre il rischio di morire soffocati e congestionati. E' una folla incolore, un buon numero di uomini in giacchette molto borghesi « due donne, che non si sa per quale prodigio siano riuscite a penetrarefln là. Paiono due donne del popolo, per quanto affettino una certa eleganza. Nella massa dei giornalisti nulla di particolare, se si eccettua una signora vestita elegantemente. E' una ressa di' colori vivaci, una lotta furiosa di tutti contro 1 rivoli di sudori, cheeon pari certi a quelli' provocati dal bagno turco. La massa dei magistrati e degli avvocati dà una varietà di tojghe e di abiti neri varianti nel contrasto di tipi dal provinciale più acceso al parigino più effeminato, una strana varietà di atteggiamenti. E Hi tutto questo pubblico, molti hàn l'aria annoiata; altri, un'aria di viva curiosità. Il processo, adunque, sta per iniziarsi fra soli uomini. Come abbiamo detto, quando -entriamo nell'aula la Corte ha già preso 11 suo posto. Il Presidente, prima di dichiarare aperta l'udienza, attende che gli avvocati, bene o male, abbiano trovato il loro posto. Passano al-, cunl minuti. La calma non tarda a stabilirsi. La ressa, del resto, impedisce ogni movimento: lo spostarsi, l'ondeggiare dei presenti e aquasi nullo. U Presidente Albanei siede fra t consiglieri Katz, Dagoury e Roty. Il Procura- ; tore Generalo Herbaux è vicino all'avvocato ; generale Moraiette. Gli avvocati della Parte Ci- j*vile, con alla testa l'avvocato Chenoux, e l'av. vocati Labori, delta, Difesa, sono ai loro posti. Sono pronti anche gli stenografi, che hanno innamz; a loro, sul tavolo", un macabro, grosso pacco: gli abiti insanguinati ohe vestiva Gastone Calmette. H gruppo del magistrati, che si eleva alto sulla folla che gremisce la sala, è imponente. t La Giuria è formata L'amaro sorriso di Caillaux 11 Presidente Albanei, facendo l'atto di alzarsi, dichiara a voce chiara: — L'udienza è aperta I Un lungo mormorio sottolimea le parole del Presidente. Pare che tutte le bocche pronuncino sommessamente: «Finalmente ci siamo 1 », e tutti cercano di trovare la miglior posizione j possibile per non perder nullaT dello spetta-1 colo che sta ipeir incominciare. Senza i lunghi ' indugi, che accompagnano I preliminari di un processo alle Assisi italiane, appena dichiarato aperto il dibattimento, il Presidente fa procedere alla estrazione dei giurati. L'udienza è soppesa, ma la sala si conserva silenziosa e calmissima. A mezzogiorno e venti, fra grande curiosità, l'en. Caillaux entra nella sala dell'udienza, accompagnato dall'ori. Ceccaldi. L'ex- Ministro è vestito in giacchetta nera e porta il cilindro. Danno tutti e due una rapida occhiata sul pubblico. L'on. unlla-ux si alza in punta Ai piedi, tende il colto per vedere, ma non trovando rorsa la persona che cerca, esce nuovamente, seguito da Ceccaldi. Il deputato di Marnare nasconde la sua emozione, ma è visibilmente nervoso. Tenta di abbozzare un mezzo sorriso a fior di labbra, il suo sorriso abituale, mà non riesce che a dare alle labbra una piega amara. La Giuria è formata. La presiede il signor Ferré, ed è composta dei signori: Kolback, Petitnou, Aubermeyer, Mourmours, Bessouies, Bartet, Berthier, Barsac, Poullet. Raraeau. Gaiopin. I Giurati supplenti sono:. Audony e Chatel. Uno solo dei giurati estratti è stato rifiutato dall'Accusa: è il signor Péer, letterato, che si è già più volte manifestato contrario aU'ac c usata. A mezzogiorno • mezza l'udienza è ripresa. Il presidente Albanei si rivolge al pubblico per invitarlo a non fare manifestazioni né prò nè contro l'accusata. Le parole diel presidente sono ascoltate con- poco interesse. iNeseuno. almeno, hà voglia di protestare. « Non tollererò, egli dice, alcuna manifestazione: che il pubblico lo sappia e non lo dimentichi ». Entra l'accusata Il colletto bianco messo via Quindi il presidènte ordina poi di ifar entrare l'accusata. Il silenzio diviene religioso. Tutte le teste si voltano verso la porta che sta dietro allo stallo riservato all'accusata. Tutti gii occhi si concentrano su quel punto solo. La signora Caillaux è introdotta. E' preceduta e seguita dalle guardie repubblicane. Porta un cappello di paglia verde con l'orlo rivoltato e ornato di due ali nere. Vesto un costume- tailleur nero, ornato di un colletto di battista bianco, che il suo difensore però 1« fa togliere poco dopo. Appena l'accusata ha preso a suo posto, il presidente ordina che sì dia lettura dell'atto di accusa. Tutti lo hanno letto sul giornali e nessuno vi presta attenzione. Si continua a tenere gU occhi sull'accusata, che non dà alcun evidente .segno di commozione. Abbassa talvolta gli occhi per evitare gli sguardi fissi su dt lei. ma" non per sfuggirli. Il signor Caillaux, che è rientrato nella cala che aveva abbandonato un momento prima tiene continuamente lo sguardo fisso su sua moglie. L'ex-presldente del Consiglio, Barthou. ascolta, l'unico forse, con attenzione la lettura dell'atto di accusa : è -seduto accanto alla signora Guaydan. con la quale scambia ad ogni momento qualche parola. La lettura termina e si procede all'appello dei testimoni. Fra i testimoni che suscitano qualche interesse sono Caillaux. Barthou e Painlev»;, la eignora Guaydan e la signora Estradère. La signora Caillaux in piedi porla con l'avvocato Labori scambiando le sue impressioni di udienza: lo si capisce, poiché ogni tanto i loro sguardi corrono'sulla sala. L'avvocato Chenoux, della Parte civile, finito l'appello dei testimoni, dichiara rhe in seguito a nuovi testi citati dalla Difesa la Parte ci: vile desidera far citare altri medici. Le parti non si oppongono e cosi rimane stabilito: t nuovi tosti sono ammessi. Non è ancora il. tocco e i preliminari del processo sono fluiti:: in meno di un'ora tutta la noiosa parte della procedura iniziale è terminata ed incomincia l'interrogatorio dell'accusata La»ignor« Caillaux tra due agenti

Luoghi citati: Assisi, Francia, Parigi