La riunione motoristica del Moncenisio

La riunione motoristica del Moncenisio La riunione motoristica del Moncenisio Lft corsi dezli ànto mobili non ha Inoeol1<**"•"•■«*■■ amumeuiii uvu uu lungs) | gimglfLGmrP(iRSgcrngedDL'annuncio dell'organizzazione per parte della .Società • La '1 orino » della corsa SuaaMoncenisio, par automobili, era stato accolto con entusiasmo - da tutti gii sporUmen automobilistici, ed ì giornali lurono concordi nel caldeggiarne l'effettuazione. L'inizi au va, però, par parte di un ente non automobilistico, non era altrettanto beuvisa alle Autorità, sportive ufficiali dell'automobilismo Italiano eh* a malincuore si: disposero dapprima ad approvare un regolamento e finirono poi per trovare il modo di impedire la gara. 1 fatti procedurali di questa incresciosa questione sportiva sono stati noti al lettori, ed a noi non resta che registrare la sospensione ufficiale della gara automobilistica. Nel fare ciò dobbiamo rilevare pero la coraggiosa iniziativa della Società «La Torino» 'che (del resto, ormai maestra in fatto di organizzazioni sportive), ha in pochi giorni, quasi diremo in poche ore, assicurata là migliòre organizzazione della gara. - All'ultima 'ora, dopo essere stati costretti ad annunciare la soppressione forzata della gara, i dirigenti della «Torino» accolsero U desiderio avanzato da alcuni concorrenti di disputare, ' te tutti gli iscritti fossero stati d'accòrdo, uguaimente •«. gara. Venne rinviata ogni decisione a stamane alia riunione di Suso, ma come'era'del reato a prevedere, non tutti i concorrenti aderirono 'per la tema di una minacciata squalifica da parte della Commissione sportiva, e 1 dirigenti della Società > La Torino », ritengono opportuno di non insister* nel fare disputare la corsa. Alle ore 7 precise, come da disposizioni prese con le.. Autorità, viene sbarrata la strada, ma prima di quest'ora sono passate per Susa centinaia e centinaia di automobili, di motociclette e di biciclette provenienti da ogni centro del Piemonte. Il pubblico, assai numeroso e favorito da un tempo splendido, ha preso per tempo posizione in ogni punto più difficile della salita dello storico colle, e specialmente occupa le migliòri posizioni circostanti alle cosidette «scale», sulle quali le potenti {motociclette compiono vere performances. AniImiratissimi sono 1 diversi guidatoli nel prendere con grande abilità ed a tutta velocità le susseguenti e difficili curve. Al punto di partenza, a Susa, trovasi 11 cronometrista ufficiale signor Acquati, con i signori Fornaresio, Peyla e Bertolino membri della Direzione della Società « La Torino ». Al traguardo di arrivo vi.è invece il cronometrista ufficiale signor Legnazzi col presidente della « To- 2no ■ signor Sacco. Numerosi giornalisti unti da Torino e da altre città cono saliti per tempo al Moncenisio, ospitati su due automobili delle Cose- Storero e Fiat; messe gentilmente a loro disposizione. E' con noi 11 noto campione' del volante Giuseppe Merlino. Giornata magnifica La mattinata stupenda, non calda alla pianura e non frizzante oltre Susa e su per il Cenisio, si perfezionò in un caldo pomeriggio, glorioso di «ole. Non possiamo. fare un calcolo, anche solamente approssimativo, della persone che sono accorse, o in automobile, o in motocicletta, o in bicicletta,.o, anche, coll'umile e poetico e sano sistema dei fraticello d'Assisi, lassù all'Ospizio del Fréjus, il quel paesaggio tra militare e romantico, brullo e austero, ma nel quale è incastonata la .divina gemma del lago, cosi azzurro e splendente nei chiari pomeriggi,. Anche considerate sotto l'aspetto turistico e come un avvenimento mondano di grande attrattiva, le giornate ciclistiche e automobilistiche lungo la meravigliosa strada napoleonica, che ha rettifili magnifici anche a più di 2000 metri sul livello del mare, e che offre alla maestria dei signori del volante e del manubrio l'ebbrezza della corea varia o pericolosa su per i tournlquets e sul limite di precipizi, dovrebbero trovare non le ostilità palesi o nascoste e le opposizioni burocratiche, ma incoraggiamenti e facilitazioni da parte degli Enti interessati a promuovere lo sport e 'industria automobilistica. Per quanto l'interesse della giornata di ieri (osse ridotto di molto dalla mancata gara delle automobili, soppressa all'ultima ora, centinaia e centinaia di personalità dello sport e una (olla di curiosi erano convenuti, rubando le ore al sonno, lassù al passo cosi verde, e cosi aerato, presso i nevai. Tutta la strada da Susa all'Ospizio era percorsa da ciclisti e da pedoni; dovunque si dominavano un po' di spazio o un vasto orizzonte di .volle e di strade si vedevano sul prati e nei boschi, lungo le strade gruppi di ciclisti, quasi tutti giovinetti, partiti da Torino n notte alta, e che avevano raggiuno l'alta montagna cantando o fischiando, bellissimi campioni d'italianità. All'Ospizio a attendere i motociclisti, 1 quali s; sono fatti tutti onore, c'erano oltre le personalità più note nel campo dell'industria e dello sport molte signore, elegantissime se pur naiscoste nei veli e nelle spolverine, cariche di polvere e di rododendri. Un carattere marziale era dato dalle squillanti note della fanfara degli alpini e dalla sfilante schiera del bersaglieri vigilanti... La festa ha avuto anche qualche nota internazionale non trascurabile : da Vichy, da Aix les Bains, da tutti i centri della Savoia, che ora si popola di fuggiaschi da Parigi, erano ascese all'Ospizio macchine automobili colme di signori e di signore di grande nome. Segno questo che le gare al Cenisio chiamano anche I non torinesi, anche coloro che possono segnare sul calendario delle solennità sportive riunioni classiche, che si svolgono regolarmente entro il confine della loro patria. 19 motocicletta danno t'assalto allo storico colle La prima partenza delle motociclette doveva aver luogo alle ore 6, con la categoria dei 260 cinp., senonchè le tre motociclette concorrenti a questa categoria si ritirarono, e la pri Uà partenza non si effettuò che alle ore 8,2. | Susseguentemente, 19 motociclette hanno dato l'assalto allo storico colle, e cioè 9» delle 28 inscritte non si sono presentate allo starter. Una sola, quella del motociclista Pesce, per un incidente non ha potuto terminare la corsa. Durante la gara, la oronaca non registrò altri incidenti. 1 motociclisti hanno lasciato il traguardo nel seguente ordine: Categoria 350 cmc.: (Douglas) Bonasso, alle ore 8,2 — (Motosacoche) Malvisi, 8,2'30" — (Senior) Gnesa, 8,8' — (Della Ferrera) Musso, 6\SW — (Terrò) Pesce 8,4' — (Siamt) Semeria B.4'30" — (Douglas) Pregliasco, 8,5' — (Motosacoche) Miro Maffeis, 8.5*30" — (Terrot) Temperino, 8,6" — (Douglas) Vigna, 8,7" — (Motosa coche) Lavanchy, 8,7'ao" — (Slamt) Ollvari ore 8,8'. - Categoria 900 cmc. : (Della Ferrera) Nosenzo, B,10'30" — (Motosacoche) Locatelli, 8,11' — KMoto Rève) Carlo Maffeis, 8,11'30" — (Motosa coche) Gianolio, 6,13' — (Della Ferrera) Valen■ano. Bill' — (Motosacoche) Bordino. 8,14'SO" — (Della Ferrera) Della Ferrera, B.16'30". Oli arrivi al Moncenieio Categoria 350 cmc. — l.o Lavarichy, su Motosacoche, in 23'26" 3/5, media oraria km. 58 e m 363 (record) - 2.o Malvisi, su Motosacoche, in 24'8" 4/5 - 3.o Musso, su Della Ferrera, in 2416" 3/6 - l.o Oliva/i, su Siamt, in 24*26" 2/5 5 o Gnesa. su Senior, in 25'35" 3/5 - 6.0 Maffeis Miro, su Motosacoche, in 26'48" 4/5 • 7.0 Semeria, su Siamt, in 26*57' 2/5 - s.o Vigna, su Pugla*. in 28'45" - 9.0 Bonasso, su Duglas, in SSttr - lO.o Temperino, su Terrot, in OT1" 49 ll.o Pregliasco, su Duglas, in 3S'52" 2/5. La Coppa del giornale Stampa Sportiva, è assegnata alla Casa - Motosacoche. Categoria uo cmc. — l.o Bordino, su Motosacoche, in il'fi", media oraria km. 64 e tri .880 (record) - 8.0 Della Ferrera, su Della Ferrera, In 21*23" - 3.0 Valenzano, sa Della Ferrera, in BS'3" 3/5 - 4.0 Locatelli, au Motosacoche, in 23W, ih - 5.o Nosenzo, mi Della Ferrera, . cdspddgnsmLmmbccpgdtdmmdppvclceslAvcOdomvtfltsvsetvinrimtqslnvrrdnpsscpnfdpmICu.atpsgpsszzPtd 111 «V5 ■ 6-° Gianollo, su Motosacoche, in gr3S,, 2„ ?0 MaHeÌ8 Carl0( w Mot0reve, in 2Tàr 2/5., Data la partenza dette motociclette, venne permeglio agl'inermi alla gara di automobili categoria l.a (nno a 1300 cmc.) di compiere la salita, cronometrata dagli stesti cronometristi ufficiali, signori AcciuaU e Legnazzi. Il corridore Louvet si è ritirato presso la località cosidetta Giaglione, in seguito ad uno scoppio di gomma. I tempi Impiegati dagli altri tre concorrenti, clie guidavano tutti una vetturetta Bébé Peugeot, sono i seguenti: Minoia, in 32'3" 2/5 (media oraria km. 42 e m. 674) - Loro-Piano, in 38 35" 1/5 - Picena Cesare, in 35'41" 4/5. Il traguardo di arrivo' era posto ài Ponte Rosso e ani si trovavano col presidente della « Torino > e col cronometrista i soci signori Scarlatta e iDebenedetti. A mezzogiorno all'Hotel dell'Ospizio ebbe luo go un banchetto, che riunì organizzatori é concorrenti. Parlarono il presidente della •Torino», signor Sacco, ringraziando l'Associazione della Stampa Sportiva Italiana per l'appoggio dato; quindi 1 signori Bertolino, Oldofredl e Paolo Talice: Quest'ultimo portò 11 saluto dell'A. S. S. I. Dopo ta mancata prova in fatto, dopo tutto ciò, si è assodato, e cioè che le corse occorrono e che la corse le desiderano gli stessi industriali. Le corse nel nostro Paese servono a tutte le Cose, grandi e' piccole. Alle prime necessita avere l'occasione di tenere alienati i propri corridori, i quali dovranno passare poi le Alpi per misurarsi col grande avversario straniero; alle seconde danno il mezzo di farsi conoscere nel nostro Paese e le corse rappresentano per esse tante ottime occasioni per smerciare 1 propri prodòtti. La corsa è infine una forma.di pubblicità come un'altra, che si impone pure nel programma dello sviluppo di una industria automobilistica. Le nostre maggiori fabbriche che quest'anno concorsero al Grand Pr.ix di Lione si sono convinte che ad un Grand Prix non ci si può presentare che dopo una lunga preparazione. La sconfitta ,fu accolta con rassegnazione dagli italiani, poiché questa volta non 11 trovò del tutto impreparati. Ed infatti vedendo parire all'ultima ora, bensì dei capolavori dell'industria automobilistica, ma macchine e uomini troppo poco preparati al grandioso cimento sportivo; già temevamo per l'Incontro durissimo con altri formidabili campioni. In Italia, dove le grandi corse si abolirono per volontà degli stessi industriali, dove si proibisce la partecipazione ufficiale di una vettura anche alle gare turistiche, è venuta di conseguenza a mancare al pilòti là pratica del ungo esercizio sportivo, la sola che in questi casi può molto contribuire al successo. Noi slamo stati sempre favorevoli alle corse, e lieti saremo ogni qualvolta l'annuncio ci sarà dato della partecipazione di una Casa itaiana ad un grande cimento sportivo d'oltre Alpe. Ma per ripassare le Alpi, fiduciosi come una volta di registrare una vittoria di più, occorre venire ad una decisione che suoni cosi: O favorire le corse nel nostro Paese allo scopo di preparare buone macchine ed ottimi piloti, o preferire di affidare 1 nostri capolavori della meccanica automobilistica ai campioni del volante di nazionalità estera. Diversamente, l'improvvisazione può avere tristi'conseguenze per la nostra industria. Un mancato accordo fra l'Unione dalle fabbriche - e l'Automobile Club di Torino Il conte Passerin d'Eutreves, presidente dell'Automobile Club di Torino, in una lunga lettera diretta al cav. mi. Gustavo Verona, presidente (lell*As&oc.«*.v>ne della Stampa Sporti va Italiana, la r»«-vare che se colpa vi 6 stata nella manicata effettuazione della gora,, essa va ricercata all'infuori del Club. A suo tempo, dice il presidente, studiato ed approvato il regolamento della corsa, esso venne inviato in bozze alle fabbriche consorziate, e non avendo ricevuta alcuna osservazione, il regolamento stesso venne spedito ad 80 Case italiane e 200 estere. 11 presidente dell'Automobile Club cosi ter mina la sua lettera: « La nostra Direzione è persuasa di aver fatto il possibile per l'effettuazione della gara; qualche Casa ha voluto, per spiegare forse la sua astensione, criticare la forinola adottata la quale se ha dato in Belgio ottimi risultati non poteva essere combattuta. L'astensione de ve essere attribuita alla formula? Questa Direzione crede piuttosto si deva ricercare la ragione in un altro campo; però, per ragioni di delicatezza, crediamo necessario di oste nerci da qualunque considerazione in prò posilo. « Forse l'A. S. S. I. potrà, indagando, conoscere le vere cause; il nostro Club il quale sempre si è immedesimato della necessità delle corso automobilistiche e ad esse ha sempre volentieri dedicato te sue modeste forze, a pochi- giorni da una corsa in cui l'industria nazionale ha fatto meschina figura, non può fare a meno dt constatare còme la via seguita, dalle fabbriche Italiane ala. quella che conduce alia inevitabili sconfitte. « Abbiamo speranza che tornino giorni migliori per lo sport automobilistico: l'A. S. S. I che dimostra di interessarsi molto alle sorti della nostra grande industria, troverà sempre nell'Automobile Club di Topino sostenitori delle corse e le persone che ben volentieri metteranno a disposizione la loro buona volontà per a trionfo della vettura italiana ». Ci siamo rivolti pure al cay. uff. ing. Enrico Marchesi, presidente del» Consorzio delle Fabbriche di automobili'ed egli ci ha confermato che il Consorzio stesso aveva divisato di non nnrtecipare quest'anno a corse organizzate in Italia. Egli ci ha però aggiunto : «se però le Case consorziate avessero voluto parteciparvi potevano farlo- eenze tema di conseguenze. Per la partecipazione, ad Esposizioni senza il permesso dèi Consorziò ;ùna Caia.incorre in una forte .multa ed anche In una sua squalifica ma per le coree finora non abbiamo emesso .che un -vóto di' non. partecipazione, e non abbiamo - imposto alcun divieto. Noi ' slamo tutt'altro che contrari alle-corse; deaeriamo, pure lasciandone l'organizzazione agiù Enti sportivi ufficiali, intervenire nell'organizzazione stessa suggerendo, una formula migliore di gara di quella-proscolta dall'Automobile Club per la Susa-Moncenisio 1914 ». A dimostrazione sta il fatto che l'Automobile Club ha dovuto sopprimere la gara per mancanza di iscrizioni mentre la Torno mutando regolamento ha raccolto In 48 ore ben 16 iscrizioni e fra queste figura il nome di alcune Case consorziate. Per un oirouito in Piemonte nel 1915 Riteniamo quindi che oggi sia giunto 11 momento di addivenire ad un'intesa fra l'Automobile Club ed il Consorzio delle fabbriche allo scopo di ben dellneare 11 programma futuro dello sport automobilistico d'Hata. Tutta la stampa sportiva italiana è concorde nell'appoggi are ogni iniziativa in questo campo e sappiamo anzi che il presidente dell'Automobile Club di Torino promuoverà presto una riunione nella fiducia che dalla comune intesa sarà facile addivenire ad un accordo. Qualcuno della Direzione dell'Automobile Club di Torino vedrebbe bene come. ; gueasi di questo accordo, l'organizzazione ne) 1815 di un Grand Prix su un circuito nei dintorni dalla capitale piemontese. Prima di pubblicare questa notizia abbiamo voluto sottoporla al giudizio .di chi dirige la nostra massima fabbrica di automobili e di chi presiede il Consorzio. Possiamo assicurare che da parte di queste, persone vi è la più buona diaposidone a favorire la bellissima iniziativa, ma occorre astra di pieno accordo con tatti gli interessati e dell' Automobile Club e deM'Umooe selle Fabbriche.