Il Grand Prix dell' Automobile Club Francese vinto dal tedesco Lautenschlager

Il Grand Prix dell' Automobile Club Francese vinto dal tedesco Lautenschlager Il Grand Prix dell' Automobile Club Francese vinto dal tedesco Lautenschlager (Dal nostro inviato speciale) Lione, -i, mattino. Un tremolio di stelle in un, cielo limpido dopo tuia giornata osourissima, piovosa; poi mi susseguirsi di luci mobili di qua e di là. Pare una vigilia d'armi. E' il fervore di preparazione per la grande prova automobilistica di Francia. Appena e mezzanotte. La grande giornata sportiva si annuncia piena di vivacità. Nessuno, ha dormito, neppure un'ora di quiete ; si sta attorno nella notte senza riposo, Come dormire'/ Spenta la grande illuminazione di gala che ha trasformato' le maggiori arterie in viali dalla vòlta luminosa non è cessalo il rumore delle automobili attraversanti a corsa fantastica la città, certi i conduttori dell'impunità, e dd'rigcntisi verso Srignais, Vourles, Charly, Millory, Orlienaz, ecc., le posizioni dalie quali a pagamento o per indiscrezione gratuita è permesso di vedere qualche cosa dei famosi 39 automobili iscritti alla gara lanciati in corsa pazza per la conquista del primato delta velocità • della resistenza. A Vourles, località nella quale ai possono vedere i tratti più pericoei e dove sono state erette le tribune per chi può pagare di più, tutte le strade che vi conducono sono tutte vivo in una guru di vivacità. Le automobili vengono rombando in mezzo, alla strada, mentre ài fianchi di essa innumerevoli persone procedono a tastoni nel buio con l'occhio invariabilmente intento alla punta delle scarpe ; altri marciano proccssionalmentc muniti di lampade alla veneziana. 1 colli che formano lo sfondo di Vourles sono punteggiati di mille lnci. La strada che taglia ad S la collina, quella che gli automobilisti dovranno percorrere, pare sia stata illuminata con dei fanali. Si vedono anche dei falò accesi e nella notte fredda un po' di fuòco non dispiace. Allo ore 2 l'animazione aumenta. Le strado di Vourles formicolano di gente. Colla vivacità si accentua anche il freddo che invece di diminuire si fa 'sentire di più ed obbliga la gente a muoverei ad a spostarsi in cerca eli qualche riparo. Ogni casa che dà sulla strada ò stala trasformata in cantiere ed in bettola e tutte sono prose d'assalto. I generi di consumo sono pochi, ma in compenso i prezzi discretamente elevati. Si procedo per compensi. Nelle baracche che sono state erette lungo la strada per le diverse case costruttrici, i pneumatici si cambiano in letto, le latte di benzina in poltrone da riposo, qualche dormiente più ard' to tenta invadere le tribune, particolarmente quella d'onore, ma trova l'arresto in una baionetta lucente. Vigilano attorno alle tribune soldati con la baionetta inastata che osservano rigidamente la consegna. Attesa febbrile Sulla strada, si incrociamo tutti i dialetti e, cosa notevole la lingua italiana domina mon si sa, se per il maggior numero di accorsi o per la loro maggiore vivacità. Fra i dialetti italiani domina il piemontese. Verso le ove 2,30 il cielo si schiarisce, il freddo si'fa più intenso. La folla continua a giungere ed è facile immaginare quale sarà lo spettacolo iniziale, quando tutto le colline saranno piene di gente quando torneremo a veder nero quel vérde che ora già si intravvede nell'alba. Le preoccupazioni sono scomparse. Quattro giorni, di afa soffocante, due giornate di tempaccio fecero temere d'ella grande prova automobilistica. Invece il tempo ha messo giudizio e l'unica conseguenza della preoccupazione rimuse una. cosa ottima: la strada sgombra di. polvere. La giornata non potrebbe essere più bella. Cielo limpidissimo, aria fresca, strada leggermente umidiccia da consigliare gli « anti-derapants » ma da non obbligarli come misura indispensabile di sicurezza. Dall'alto della tri mina della stampa che sovrosta la tribuna d'onore, bellissima di drappi rossi, abbrac 'clamo tutto il bellissimo « S » che scende da Tillier a Sette Cammini, per un declivio dolcissimo, ma che può essere considerato come il passo della morte perchè si chiude ;con un angolo difficilissimo. Una grande ta|beila sulla nostra sinistra., ottimamente studiata, ci permette di seguire tutto il primo .percorso in piena ombra, godendo la vista di un ottimo sole. Il momento dell'inizio della prova si sonte che s'avvicina. Attendiamo che scocchino ;le 5,30, ora in cui deve cessare il transito dei veicoli sulla strada che percorreranno i concorrenti. Il passaggio tutto vivo si fa come por incanto muto, e già la folla : tende l'ora in cui la prima vettura l'Alda 1 :eegni l'inizio della gara. Un giallo pallone reclame viene lanciato nel limpido cielo |Più di mille automobili sono già raccolte !nei due garages, quello ufficiale e quello I privato. E' un formidabile esercito di motori che sembra pronto all'attacco di non ■si sa quale nemico. Ad ogni momento qual jche nuova recluta si aggiunge. Anche sullo (spiazzo di strada dove sono posta le barac |che per i rifornimenti cominciano ad ap iparire le macchina dei concorrenti inglesi io degli italiani. Gli italiani, che sono stati jgli ultimi a presentarsi per le verifiche ieri isera, sono fra i primi a preparare la 'oro [toeletta. Le tro Fiat dipinte in un bel rosso j^i dispongono nello spazio riservato, mon [tre i meccanici le rivodono ancora una voi jta. E' l'ultimo sguardo, uno sguardo che è jirna invocazione, ò un invito a non fare caipricci, a non dare noie. Fra il pubblico che affolla il parterre e le tribuno corrono i (pronostici più varii. Le macchine italiane |sono molto quotate, ma vi ò anche chi auipura una vittoria francese alla Peugeot o :&lla Delage. I francesi però fanno sii,pur giù questo ragionamento. Essi sperano in una vittoria francese, ma se debbono vince-re gli stranieri dicono: meglio vinca umfmarca italiana che una tedesca. ' Nazzaro è sempre il grande favorito, «pe- cia.lmente nell'elemento popolare che non, si dimentica dello sue grandi doti di mera- ,'igliosp pilota. stano a mano compaiono le altre vetture1 dette diverse Nazioni, le inglesi, le svizzero, ; o francesi. Le « Picard Pictol » -sono le ' prime a provare il percorso in via di cspe-irimento. Vediamo le vetture allontanarsi dalle tribune, poi scomparire verso Orlienaz, po? riapparire sull'alto della collina e scendere rapidissimamente l'« S » che va ai Sette Cammini. Mezz'ora dopo sullo stesso percorso passano le « Mercedes », le «Fiat», le «Peugeot». Le partenze Il ritiro di Marsaglia e Costantini Verso le 7 quasi tutte, le macchine sono ai posti di rifornimento nelle loro baracche por gii ultimi preparativi. Constatiamo n questo momento, con rammarico, che non'tutte le nove vetture italiane sono fra ; e partenti. Marsaglia e Costantini si riti- : rano. Delle «Aquila» non parte che Beria, d'Argentina, con una vettura da turismo. E le « Nazzaro »? Due sono presenti, manca solo quella di Porporato. Sono le ore 8. Il momento della partenza è giunto. Un violento soffio di vento si è alzato all'improvviso nel cielo che ora si ricopre di nuvole. Il pubblico che sta attendendo, comincia ad essere stanco e vorrebbe, affrettare il momento della partenza. Ogni voce tace. Un plotone di soldati viene schierato di fronte alle tribune. Si segna la linea d'i partenza. Le macchine prendono posizione nell'ordine preventivamente stabilito mentre i cinematografi cominciano a funzionare. Uno squillo di tromba, la musica suona. Lo starter dell'A. C. Francese dà il segnale dell'inizio della gara. ' Partono insieme « Alda I » e « Opel I ». Hanno una partenza bellissima. Sono le otto precise. Seguono poi le altre vetture sempre combinate per due alla distanza di mezzo minuto l'una dalle altre. Nazzaro parte solo per il ritiro della équipe della « Caosar ». Ottime partenze fanno le tre «Dolage», le tre «Peugeot»; Scales della « Fiat » e Sailer della « Mercedes ». Ecco l'ordine ufficiale di partenza: 1. Alda (Tabuteaul. alle ore.'8 - 2. Opel (BreeUhsiimer). ore 8 - 3. Nàgànt (Esser), ore 8.30" 4 Vauxhall (Bancock), ore 8,30" - 5. Peugeot I (Boillotl. ore S.t' - ti. Schneider I (Champoiseau). oro 8,1' - 7. Nazzaro I (Nazzaro). ore 8,1'30" - 8. Delago I (Babloty ore 8,2 - 9. Sunbeam (Chassagne), ore 8,2' - 10. Pìceard-Pictet I (Tournier), ore 8.2'30" - 11. Aquila Italiana I Boria d'Argentina), ore WW' - 12. Fiat I (.Cagno), ore 8,3' - 13. Mercedes I (Wagner), ore 8,3' - 14. Alda II (Szisz), ore 8,3'30" - 15. Opel II (Erndtmann), ore. 8..T30" - 1G. Nagant II (Elskampf), ore 8.4' - 17. Vauxhall II (Ralph de Palma), ore 8,4' - 1S. Peugeot II '(Goux), ore 8,4'30'' - 19. Schneider II (Gabriel), ore 8,4'30" - 2u- Nazzaro lì (Porporato^, ore 8.5' - 21. Deluse II (Guyot) ore 8,5'30" - 22. Sunbeam II (Lee Guiness), ore 8,5'30" - 23. Piccard- Pictet (Clarke), ore 8,li' - 2-i. Fiat II (Fagnano), ere 8,C30" - 25. Mercedes II (Lautensehlager), ore S.6'30" m 2G. Alda III (Petrochino), ore 8,7' 27. Operili (Joerns), ore 8,7' - 28. vauxhall III (Watson), ore 8;7'30" - 29. Peugeot III (Rigai), oro 8,7'3t>" - 30. Schneider III (Juvanon), ore 8,8' - 31. Nazzaro III (De MoraesV ore 8.8' 32. Delage III (Duray), ore 8,8'30" 33. Sunbeam 111 (Resta), ore 8,8'30" - 34. Fiat III (Scales). oie 8,9' - 35.. Mercedes III (Sailer), ere 8,9'30" - 36. Mercedes IV (Salzer), ore 8.9'30'' - 37. Mercedes V (Pilette) ore 8,10'. S Durante le partenze il pubblico scoppia in applausi che si ripetono .e si spandono come eco in tutta la meravigliosa conca'. I primi duo giri A momenti di emozione indescrivibile, fanno seguito minuti di attesa intensissima. Chi sarà il primo che comparirà sull'alto della collina per slanciarsi a precipizio giù nel dolce declivio fino ai Sette Cammini? Passano 20 minuti e Boillot, cho 6 partito' quinto, giunge primo all'alto della vetta e passa primo innanzi alle tribune compiendo i primi 37 km. e 61 m. in 21'28". Seconda è una «Mercedes». Un duello emozionante si svolge fra Natóàro e Els-> kampf. Nazzaro, partito ottavo, raggitan, ge il quinto e lo sorpassa in un meraviglio-' so inseguimento nella dicesa verso i Sette; Cammini, il che strappa grida di ammira-; zione al pubblico. Nazzaro fa il primo giro |in 26'39". Sailer compie il giro nel nùnor |tempo, in 21'11". Manca solollancock quali-1do si comincia il secondo giro. |ri (.mnn "ninMlmn 1 «Sa imninmin H» Ini.; TPw^H.^ -, stato impiegato da Bena di Argentina, il quale ha compiuto il|primo giro in J0 49 , ma bisogna .tener IBoillot è passato alle ore 8,25. A quindici secondi lo ha seguito Szisz, poi Clarke, Champoiseau. La vettura di- Iorns si ferma davanti alle tribune per prendere acqua; passano poi nell'ordine Bablot, Chassagne, Cagno, Goux, Tournier, Resta, Nazzaro, Esser, ElskampI Guyot, Lautenslttgcr. Gabriel, Petrocoehino, Fagnano, Rigai, Duray, Di Palma, Erndtmann, Lee Guines, Tabuteau, Scales, Pilette, Bruyere, Porporato, Breckeimer, Wagner; quest'ultimo passa alle ore 8,33. La musica iioerruiupc nuovanjeirtté in. conto che ha una vettura da tomismo. !monotonia della corsa, ma chi l'ascolta? L'interesse ètroppo vivo per le piccole torpedo lanciate a corsa vertiginosa fra il verde, Sono le ore 9. Siamo al secondo giro E' quasi certo che sarà nuovamente Boillot che ricomparirà por primo. Però già il bravissimo Sailer, della «Mercedes» lo serra da vicino. E vi è da scommettere che al terzo giro, salvo incidenti, il tedesco finirà per raggiungere il francese. Sailer hn. impiagato a compiere il secondo giro 20'50",' ed ha cosi diminuito il tempo del primo giro. Lo stesso ha fatto Boillot, che prima ha im piegato 21'29" e nel secondo 2P19". La media di Sailer è di 108 Km. e 163 metri all'ora. II duello Sailer-Boi!lot Complessivamente Sailer ha fatto i due primi giri in 42'2:" ; Boillot in 42'48". Segue Duray in 42'50". Gli italiani hanno i seguenti tempi. Fagnano in 45'24"; Cagno in i5'38"; Scales in iò'il"; Nazzaro in 54'9"; Domòraes in 58'6'. Il massimo di tempo è stato compiuto da Jorns con 58'54". Al terzo giro maggiore è la lotta fra Sailer e Boillot, ma 11 tedesco non raggiunge ancora il francese. Sailer compie i tre giri in un'ora 3'ì7", mentre Boillot (àncora in vantaggio) impiega un'ora 2'30". Il duello fra i due appassiona vivamente il pubblico. La distanza fra i duo non è molto diminuita. Si attende febbrilmente l'esito del quarto giro, ed ò proprio questo che dà la soluzione della lotta. Boillot appare in alto della4collina a soli 100 metri prima di Sailer. Nella discesa Sailer lo raggiunge e lo sorpassa anche perchè Boillot ha dovuto rallentare. Sailer passa innanzi alle prime tribune, accolto da una ovazione. Boillot si trattiene un istante e poi riparte. E' applaudito anche lui freneticamente anche per incoraggiarlo a non desistero dalla lotta. Il terzo giro/ porta alla constatozione della regolarità di marcia dello tre Fiat. Fagliano compie i-tre girl in ore 1,7'21"; Cagno In 1,7'55" Scales in 1,7'36". Manca sempre Watson, cHé è partito regolarmente, ma non si è più visto ricomparire. Al terzo giro, dopo Bffilot e Sailer seguono Duray con ore 1,4'10"; Resta con oro 1,4'20"; poi Goux con 1,5'59". De Palma ha compiuto i tre giri in ore 1,27'il"; Porporato in ore 1,19*38"; De Moraes in ore 1,26'59". Ultimo nella classifica dei tre primi giri è .Tome, con ore 1.43'42". Ecco l'esito del quarto giro: Sailer, in nutriva la speranza di vederlo comparire ancora, ma si comprende la sua scomparsa, dati i mezzi sproporzionati coi quali doveva lottare con lo altre vetture. Ecco l'esito del quarto giro : , Sailer, in oro 1,22'36", compie il quarto giro con una velocità di 102 Km. all'Ora: Boillot in ore i.,24'30"* Cagno, Fagnano e Scales conservano la meravigliosa regolarità, mantenen- Idosi a pochi secondi l'uno dall'altro, a poco più di 7 minuti dal primo Il cielo s'infosca sempre più; l'aria tende la volgere alla pioggia. La tensione del pubblico, accenna a diminuire; tutto l'interesse è concentrato nel duello tra Soile r e BoiHot. Dopa otto giri , Lione, 4, sera. Al quinto' giro le posizioni mutano completamente. Boillot 6 costretto nuovamente a ferjmare e cambiare una gomma. In due minuti : cambia e riparte. Egli è ora inseguito da una [seconda Mercedes, quella di Salzer, che si avvicina molto alla prima. Si crede elio s'.a | quella di Sailer, non si sa bene ma ecco che all'improvviso si vide Boillot, passare innanzi !ad una automobile bianca. Il pubblico scatta ì vivacemente. Non si tratta di Sailer, nè di mio, Mercedes, ma di una Opel. Il pubblico apI plaude al passaggio àtei francese consolandosi nella speranza di un mimentaneo incidente a Sailer. Le posizioni al quinto giro sono le seguenti: Sailer, in ore 1,43'lfi" ; Boillot, 'in X46'; Diiray, in lfiG'ul". Gli italiani hanno le seguenti posizioni. Fagnano. ore 1,50'55". Scales. ore 1,51'IS"; Porporato, ore 2,fl'4f>". Nazzaro dopo ire giri non è più comparso, i Al sesto giro passano: Boillot in ore 2,735"; i Lautenscblager in ore 2,8'.">"; Goux in ore i2,9'44"; Duroy in ore 2,9'32"; Cagno in ore |2-,14'3"; Fagnano in ore 2,13'; Hancoock in ore 2,18'29"; Chassagne in ore 2,14'4i)": Rigai in oro 2,2,0'21"; Lee' Guiness in ore 2,14'7"; Wagner in.ore 2,12'39". Sono le ore undici. Non vediamo il pubblico delle tribune, ma, se giudichiamo da quello del prato, deve essere sufficientemente stanco >^°0£n jj^^^^So^m^t He'scatole ^SL£lS^oMmmtlta^no 'acquistati dall'enorme pubblico, che se li con¬ ;tenda. Guai so fossero messi all'asta, si ve;drebb9ro raggiungere delle cifre inverosimili, | Il settimo giro si svolge fra l'indifferenza del |£uV,hlileo-Js,a,uer '-lon compare ancora. E' invece 1 Roi'lot- del,a Peugeot, che torna a passare I | primo. Nuovo cambio di gomme, nuovi ap-] I Palisi, e via come ad una corsa alla morte, Er1ì compie fl 7o KJro va]e a dlro Km 2U3 |e «27 metri, in ore 2.2755". Seguono: Lauten-1 I sclagor, della Mercedes, in ore 2.28'58": Goux ! in ore 2.30'47"; Duray in ore 2,31'28'; Salzer in e n ore 2,32'59"; Fagnano in ore 2,34'3": Resta in ore 2,31'17". Passa in questo momento Boillot, che Ila compiuto l'8.o giro in ore 2,49'10". Nazzaro è fermo a Gìvots per una panne. A metà corsa Precipitiamo verso la metà della prova e come i piloti risentono una.certa rilassatezza, maggiore stanchezza sentono coloro che li osservano. I corridori ormai passano quasi inosser-1vati per il pubblico, che o non li vede o tt trascura, giacché la continua tensione per lo :sforzo di vpdppp p ili tmrr-p nnrtitn ripii'unn iv-^pC°r m a mÌr*Ìl aaell,> fr,a -f di-verse marche. Non si può neppure lontana- mente pensare chi sarà il vincitore, perchè, come, si sono veduti sparire nei primi giri ì fayonti e lo stesso mailer, che pareva avere itutte le 'chances del SNccesso, può succedere a Boillot, a Watson, a Lautenschlanger, a Goux, a Fagnano di vedére all'improvviso mutate le loro posizioni e "perdere ogni speranza di vit- toria. Ma due cose risultano positive : la primache è mezzogiorno e quindi che è naturale di andare a far colazione; la seconda, inilne, cho sino aU'ultimo giro delle grandi variazioni non possono più avvenire, perchè fatalmente ilduello finirà per presentarsi fra la Peugeot o;la Mercedes Registriamo mialche cifra tanto ner ma"- !gioreT chilrez/a 4L LSi il 7 o :Vediamo tu c^ Ytuidmo iu cine aena.o guo. uoinot. rimane rhuom;fribilKp,v' ?rlmo- H%P«™™ 301 chilometri e 288 metri in ore S.40'10"; ne copre 338 Km. e u.U metri in ore 3,13 3 ; poi è giunto alla meta, del circuito (3,6 hm. e G10 metri) ,impiegando oro 3,31'4". ha impiegato ore 8,28'58"; passa l'8.o giro in ore Z.oW; giunge al 9.o in ore 3,10'57" e al lO.o in ore 3,«'13'. Goux; che aveva coperto 263 Km. dei sette primi giri in ore 2,3047'', giunge alle tribune, dopo il lO.o giro, in ore 3,35'4S". Fognano (Fiat), che copri i sette primi gin in oio 2,34'3", passa l'8.o giro in ore 2,8530", e giunge a compiere il lO.o giro in ore 3,42'27". Resta giunge a compiere i sette primi giri in ore 2,?„i'l7" e giunge a coprire il decimo in. ore 3,3019". Duroy, che a sua volta era arrivato a compierò i sette giri in oro 2,31'8", arriva a compiere il decimo in ore 3,48'4". Il tedesco Wagner giunge per suo conto al decimo giro in ore 3,37". Il francése Bablot ha compiuto i primi otto giri in ore 2,52'3" ed arriva a compiere il decimo giro in ore 3,42'. Seguono gli altri con poche o lievi differenze. Fagnano resta solo a difendere i colori italiani Abbiamo cosi in prima posizione due tedeschi, due francesi ed un italiano, Degli altri rimasti ancora iti gara, alcuni sono in procinto di ritirarsi, altri in condizioni tali da non poter più essere pericolosi per coloro che si trovano nelle prime posizioni. Avremo qualche ripresa in qualche momento; ci parrà di prevedere mutamenti ma saranno successi effimeri. Saranno movimenti isolati, de stillati a mettere in rilievo la forza di volontà di un pilota e la bontà di una macchina, ma non càmbieranno le sorti della giornata che sta, per un complesso di cause che diremo poi, per riuscire non certo troppo rosea per noi italiani. Prima di passare alla descrizione delle ultime fasi della lotta, che culminerà fra le ore 12 o 13. fra il 17" ed il 20', fra i G77 km ed i 753. diamo un breve accenno alle sfortunato vittime, di accidenti, fortunatamente non Ertivi ina twi da metterlii fuori di combattimento. Ho già detto che N'azzuro per una nanne si è ritirato. I suol due compagni di équipcs marciano ancora, ma poi si ritirano anch'essi. Che peccato. Nazzaro formava una speranza popolare non solo dell'Italia, ma anche dei francesi. La sua sconfitta è dovuta al ritardo nella preparazione delle .macchine. Alle ore una di stamane Nazzaro ed i suoi compagni lavoravano ancora attorno ai motori Il suo ritiro spiacerà à moltissimi suoi am miratori che lo applaudirono anche nella sua recente vittoria del Giro dì Sicilie Nazzaro. al decimo giro, si ritira. Cagno e SCales. della « Fiat », si riUrano pure alla loro volta, lasciando solo Fagnano a rìifen dorè la nota marca torinese. Cosa spiacevole I anche questa. Se non per riuscire vincitori ]dol circuito. Cagno, Scales e Fagnano potè vano assicurarsi una grande prova di golarità, e la bella affermazione invece è 1 caia. Sarebbe stata questa, una vittoria meno apprezzabile di quella velocità. di remnnnon Anche Tabouteau e Szisz abbandonano Due disgrazie, delle quali non possiamo ancora registrare la gravità, ma che come ci assicurano, di nen grande importanza, hanno messo fuori gara due grandi campioni. Tiihouteau e Szisz. ,Si assicura che le-due macchine si sono rovesciate. Piloti e mecca- 1"^' au"'J "'IKW'l lievemente, rMj^JS I1 Taboiitequ si è rovesciata a : Gf^rs' = ^HSnwl ?S"h„e „n r-to, v,ma, abb?n" i «ona; si segnalano anche nitri abbandoni, fra e^a'sareUenia cmisa^'ae a ^ua preci pitosa scomparsa dai circuito. Lui il meo cariico e la macchina sarebbero caduti in un fosso. Il personale del suo posto di riforni i mento dapprima non ci ilice nè di si nè di ! no. ma deve essere indubbiamente cosi per : che forse da una lieve panne si sarebbe ri i messo. j Si apprende poi che Sailer sarebbe stato ; incontrato, senza vettura, presso Saint-Ro : main de Gier; camminava a piedi e oppone- ; va. il più completo silenzio alle domande cho j S" venivano rivolte Forse Sailer non cono- isce il francese; egli non sembra ferito. La ; maccnina; venne rimessa sulla strada. A"e orP li ,en1PO continua a mantenersi ! incerto. Il vento soffia, ma la pioggia non : viene a disturbare lo spettacolo meraviglio- clle °rfrG 11 P",,h'ÌC0 ousindo. Unita la co- i.l7jonp viene rieh amato sulle tritume p nel partire per 'assistere ^rSlta f™ dèlia prova. M£ntro daUe 12 alle 13 poteva esserci qualche speranza per cambiamenti nelle po, sizioni principali, alle ore 14 ogni dubbio in proposito non è più possibile. La lotta si è o Mercedes di Lautensehlager e ai Wagner^ tutti e due disposti a lottare fino alla finte1 jr per contendergli la vittoria. Un ■ altro franV cese è vicino a Boillot. Egli'è Goux, ma non; pare, salvo il ca»o. di una fortuna, che possai prendere il suo posto o venirgli in aiuto, se tale aiuto fosse possibile. Altri piloti, sono ini coda ad essi, ma sembrano destinati ormai ai lottare solo per accaparrarsi un posto migliore fra le posizioni secondarie, e cioè Fa* gnnno che ha fatto una corsa bellissima; Du-j ray, che avrebbe meritato una maggiore fortuna ; Esser, Resta e Salzer, quest'ultimo »on meno tenace nell'attacco al francese Fra gli altri ritirati vi sono Eslkampf, Watson. Clarke, Chassagne, Juvanon, Petroccliinj), che è leggermente ferito. Restano in corsa 25 vetture. Oli ultimi giri Alla fine del 17.o giro (451 Km., 932 m.) i corridori passano in quest'ordine : l.o Boillot, in ore 4,1(1'; 2.o Lautensehlager, In ore 4,18'58"; 3.o Wagner, in ore 4,19'51"; 4.0 Goux, in ore 4,2,1'19"; ó.o Salzer, In ore 4,23'57"; 6.0 Fagnano, ni ore 4,26'30"; 7.o Chassagne, in ore 4,30'26"; 8.o Resta, in ore 4,31'33". Wagner è stato causa per un momento dì qualche inquietudine; egli era scomparso in un sentiero per una riparazione urgente che fu eseguita abbastanza rapidamente perchè si piazzasse egualmente bene. Al 13.o giro Boillot passa primo avendo coperto 489 Km. 593 metri in 4 ore 37'4". Al H.o giro le posizioni dei primi rimangono invariate. Al 15.o giro troviamo l corridori degni di essere ricordati in questa glori nata nelle seguenti posizioni: Boillot, Lautensehlager, Wagner, Goùx, Salzer. Boillot passa innanzi alle tribune dopo aver percorso 504 Km. in ore ó,2il'16"; Lautenschlager in ore 5,23:44"; Wagner, in ore 5,24'40"; Salzer in ore 5,27'21". La distanza non è quindi grande fra l'ultimo od il primo,, sei minuti, e dal primo al secondo 2' soli minuti. Boillot non può ritenersi sicuro della vittoria e gli altri quattro hanno buon diritto di sperare di strappargliela. Dopo questi cinque, che vengono segnati nel quadro al posto d'onore, seguono Champoiseau, m ore 6,9'47'; Erndtmann, in ore 5,45'16"; Esser,, in ore 5,25'41"; Guyot, in ore 5;40'32"; Resta,: in ore 5,37'40" Fagnano, in ore 5,35'39'; Duray, in ore 5,45'46". Fagnano non si trova ad una grande distanza dai primi, ma con è facile superare tale distanza. Il fatto di sentirsi solo per difendere i colori italiani dovrebbe spingerlo a tentare l'impossibile. Forse! ma sarebbe uno sforzo vano, le posizioni che ho accennato non muteranno sostanzialmente più. Purtroppo. Prèsto ci giunge infatti la notizia ehe anche l'unico superstite italiano si è ritirato. La lotta si svolge fra l'interesse rinato, sia par chi difende il suo 'primato, come -per chi cerca di portarglielo via. Ceno che nel cuore di ogni francese tutti i palpiti sono per Boillot. Lo si incoraggia con applausi e con urrahì Lautensehlager, sempra regolarissi'mo, continua implacabile a minacciare il francese Boillot, trascinando nella sua borsa pazza, per quatitp regolare, il plotone che lo se&ue a breve distanza. La strada; si mantiene magnifica. 11 sole è tornato ed Illumina il verde tappeto deii prati. Il sedicesimo giro lascia Bojllot di quailche secondo in testa su Lautensehlager. Boillot passa Impiegando óre 6,5'39". Lautensehlager impiega ore 6,5'63". La vittoria dei tedeschi Da ogni parte il francese riceve .-.^plausi ed ineoraggtami.ati che dovrebbero .nettarlo a resistere, ma ciò nou avvio' poiché la macchina i.on risponde più n: ., olia volontàCede lentamente ma cov.v . ..lente ruota a ruota. Al 18° y.xO.r. ... lascia sorpassare da Lautensehlager il quale compie il 18" giro in oro C,2tì'26". La sua vittoria è ormai sicura?. Quasi. Boillot può ancora tentare uno sforzo, ma sarà difficile riesca a superare l'avversario il quale, sicuro dt sè, fila vittoriosamente verso il traguardo. Lautensehlager passa infatti innanzi alle tribune per il 19" giro In ore 6,46', mentre il francese Boillot non vi giunge che in oro 6,48'31". E' quindi sicuro il successo del tedesco, a meno che un accidente non cacci il tedesco e la macchina spezzati sulla strada. Nelle tribune comincia a circolare la voce:1 « Sarà una vittoria tedesca completa. Non ci sarebbe ragione di stupire se i Ire tedeschi, Lautensehlager, Wagner e Salzer, giungessero imo dopo l'altro al traguardo ». L'affermazione è determinata rial fatto che non solo Lautensehlager ha sorpassato Boillot, ma si avanzano minacciosi anche Wagner e Salzer. I venti minuti dell'ultimo jjiro sono leniti a passare: tutto il pubblico attende ansioso lo scatto definitivo, l'ultimo apparire sulla collina della macchina vincitrice. E' naturalmente Lautensehlager che apnare. ma non 6 seguito da Boillot. bensì da Wagner e da Salzer. I tre tedeschi passano vittoriosi al traguardo finale salutati da. un magro applauso, e non c'è bisogno di dire perchè. La classifica Ecco la classifica delia corsa: l.o Lautensehlager .(Mercedes), compiendo 753 Km. e 220 metri ih ore 7,l'18"l/5; 2.o Wagner {Mercedes), in ore 7,7'54" 1/5. . 3.o Salzer (Mercedes), in ore 7,13*15" 1/5. 4.0 GGoux (Peugeot), In ore 7,17'44'; 5.o Resta (Sujnbeam), in ore .7,27'17"2/5; B.o Ester (Xagant), in ore 7,40'28" 1/5; 7,o Rigai (Peugeot), in oro 7,44'28" 1/5. 8.o Duray (Delage), in ore 7,51'32". 9.o Champoisau (Schneider), in 8,6*52" 3/5: lO.o Jorns (Opel), ia ore 8,17'9" 1/5. Boillot si è ritirato all'ultimo giro, visto che non poteva riuscire a superare Lautensehlager, che lo aveva sorpassato al 18.o giro. La vittoria è cosi completa della équipe tedesca, che si era preparata mirabilmente ed era venuta al circuito con undici macchine, delle quali cinque ne scartò nelle prove isolate. La vittoria dei tedeschi è vivamente commentata. E' convinzione generale che essi hanno vinto perchè alla vittoria hanno saputo prepararsi con una tenacità degna di ogni elogio; hanno vinto perchè dovevano vincere, perchè avevano fatto tutto quello che dovevano Ilare per meritare di essere vittoriosi. GIGI MICHEL OTTI, L'automobilista tedesco Lautensehlager fiontelan PERCORSO to1/ OfTAtV/uficSi .£-„• Bosetti

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