Le sensazionali rivelazioni attribuite al lanciatore della bomba contro l'Arciduca

Le sensazionali rivelazioni attribuite al lanciatore della bomba contro l'Arciduca Le sensazionali rivelazioni attribuite al lanciatore della bomba contro l'Arciduca u vice-capo dello Stato Maggiore serbo procurò le bombe? - La fialetta di cianuro - Il convegno nella pasticciona - 1100 persone interrogate - Le due salme sbarcate a Trieste in viaggio per Vienna. (Servizio speciale della STAMPA.) Vienna, 2, notte. Per debito di cronaca vi riferisco Ut deposizione che sarebbe stata fatta a Sarajevo innanzi al giudice .istruttore dal Cabrinovic, che lanciò la bomba contro l'automobile dell'Arciduca. Devo premettere \ihe quantunque questa confessione sia stata pubblicato da un giornale òhe è notoriamente ufficioso, in questi circoli giornalistici non la si ritiene autentica, perchè l'istruttoria è affidala alla direzione dei giudici militari ed è poco probabile che questi lascino trapelare i risultali dell'istruttoria, che è segretissima. Vn telegramma dunque alla Wiener Allgemeine Zeiiung dice: « Cabrinovic ha fatto ampia confessione. Egli ha detto che parecchie settimane fa in «jn caffè di Belgrado lesse che l'Arciduca alla fine di giugno sarebbe andato a Sarajevo. Egli mostrò il giornale al Prfà?w..jt;he"-'"t' cava alle carte. Entrambi jjW^r'puntamento per-VII giorr"- <. Mti Associazione —a, il signor Milan Pribicei qualmente oice-capo dello Slato Maggio . generale in Serbia, dopo essersi ritirato nel 1906 dell'esercito austro-ungarico, ove era prime tenente. Questo Milan Pribicevic è fraUllo del 'deputato serbo al Parlamento provinciale di Croazia, Svetozar Pribicevic, e di quel Valcrìano Pribicevic che figurò come accusato nel processo per allo tradimento tenuto in Zagabria nel 1908. Il Milan indirizzò il Cabrinovic c il Princip da una tale Kianievic, e membro di un antico Comitato serbo, nominato impiegato delle ferrovie di Stato serbe in premio dei meriti ottenuti in guerra. Il Kianievic promise di provvedere dall'arsenale di Kragujevac sei bombe e sei rivoltelle. Raccomandò al Cabrinovic e al Princip di trovarsi altri quattro compagni. Dopo l'esplosione della prima bomba tutti i congiurati avrebbero dovuto lanciare le loro bombe e poi uccidersi con una fialetta di cianuro di potassio. Il Kianievic forni anche il cianuro. Il Cabrinovic e il Princip riuscirono a guadagnare per il loro piano anche lo studente Grabelb di Belgrado. u I congiurati arrivarono separatamente a Sarajevo. La distribuzione delle bombe fu fatta il giorno dell'attentato, alle 9,30 del mattino, nella pasticceria \tainic. Il Princip portò con sè le bombe e le rivoltelle, che furono distribuite. Ciascuno prese con sè anche una fialetta. Il Cabrinovic disse che vi sono ancora altri tre congiurati, ma non volle dirne i nomi. Il- Cabrinovic andò ad appostarsi al ponte, il Princip sulla riva deWApi>el,é il Grabelb a qualche centinaio jli passi dì distanza. Il Cabrinovic non sa dire ove sono gli altri congiurati. Il Princip invece ha confessato di ave ricevuto le bombe dal Kianievic. Il Princip, che è il più tormentato dai rimorsi, avrebbe detto piangendo ; «Mi pento, mio Dio, perchè i'miei compagni mi hanno vergognosamente abbandonato. Maledetti! Essi avrebbero dovuto far esplodere ìe loro bombe, ma i vigliacchi non l'hanno fatto! Perciò mi vendico e li denunzierò : domani dirò tutto!...». Il giudice avrebbe domandato : « Perchè' non confessa tutto subito t » Il Princip disse : « Perchè voglio narrare tutto per filo e per segno, ma prima voglio ordinare le mìe idee. Non temo nulla. Sono pentito. Se potessi divenire libero, correrei per le vie e griderei fino a divenire raupo : «Al rogo tutti i serbi!». Dopo la deposizione di Cabrinovic e di Princip^ gli agenti arrestarono il proprietario della pasticceria dove le bombe vennero distribuite e la pasticceria venne chiù- sa. Il Grabelb fu arrestato a Pracan. Nel* l'interrogatorio del commissariò confessò di aver ricevuto nella pasticceria la bomba, la rivoltella e il cianuro? Non lanciò la bomba, perchè aveva saputo che l'Arciduca e VArciduchessa, erano già stati colpiti. La polizia finora ha interrogato settecento persone. L'autorità giudiziària quattrocento. Ilo ini marna dell'Imperatore . sulle virtù militari dell'Arciduca - Vienna, 2. mattiti*. La « Reichspost » dice . che nei • circoli bene informati della Corte, corre voce che l'Imperatore, dopo funerali dell'Arciduca Ereditario, pubblicherà un proclama ai ponr>'-' mpero nel quale ricorderà i gran■ l'alto se ut Lm esito del dovere piegazione dell'Arciduca Francesco , strappato alla vita dalla mano sino. Un passo speciale del proconsacrato alla nuova posizio\rciduca Carlo Francesco Giuseppe, de al trono. >ta officiosa bulgara ~s Sofia, 2, mattino. L' <( Agenzia Telegrafica Bulgara » pubblica: « Le. notizie diffuse dalla stampa estera circa i pretesi avvenimenti che si sarebbero svolti l'altro ieri, giorno dell'anniversario dell'apertura delle ostilità serbogreco-bulgaro sono, completamente infondate. La giornata passò nella più completa calma. Vi fu soltanto una dimostrazione organizzata da studenti dei tre partiti avanzati, i cui oratori, approfittando dell'immunità derivante dalia loro qualità di deputati, pronunciarono violenti discorsi che' non produssero alcun effetto. Del resto i dimostranti erano pochissimi, non ascen dendo a centocinquanta. La folla rifiutò di unirsi a loro non prendendo sul serio gli organizzatori della dimostrazione. Questa terminò senza il menomo inoidente e la polizia non ebbe ad intervenire; i dimostranti si separarono tranquillamente. Nello stesso giorno si apprese la notizia dell'assassinio di Sarajevo cht tutti i giornali biasimarono con profonda indignazio ne. Un solo giornale, di,tendenze russofile, osò dire che vedeva nel fatto un lieto avve nimento per lo slavismo. Tutti i commenti che sono stati fatti circa l'impressione prodotta dall'esecrando assassinio in Bulgaria, sono opera di nemici della nazione bulgara ». L'assassinio dell'Àreita conosciuto dagli anarchici del Nord-America ? Trento» mattino. Circa l'arresto del falegname anarchico Gustavo Alessandrini, accusato di aver fai to l'apologia del regicidio, si apprende che dichiarò di essere precedentemente a conoscenza dell'attentato contro l'Arciduca, avendone avuta notizia dai circoli anarchici del Nord America che frequentava. In seguito a ciò sono state eseguite perquisizioni anche presso il domicilio di un fratello dell'Alessandrini che risiede ad Arco, dove sono depositati i bagagli dell'arrestato. Si ignora l'importanza della roba sequestrata: si ritiene però, generalmente, trattarsi di dichiarazioni fantastiche di un pazzoide, quale risulterebbe l'Alessandrini a varie polizie. La Legazione serba di tana non segnalò alcun complotto Vienna, 3, mattino. Il « Fremdenblatt » dichiara che la notizia pubblicata da ailcuni giornali, secondo la quale la Legazione serba a Vienna avrebbe richiamata l'attenzione dei circoli competenti a proposito.dell'esistenza di un progetto di attentato, è priva di fondamento. dla STAMPA.) I.funerali a Trieste Trieste, 2, ore 11. I funerali riuscirono imponenti. Folla enorme. Negozi chiusi, le case abbrunate, 1 fanali coperti da veli. La « Vdribus. Unitis » — sulla anale si trovano le salme della coppia arciducale — seguita da due divisioni di navi da battaglia e da una flottiglia di torpediniere al comando dell'ammiraglio Haus, arrivò nel golfo ieri sera, verso le 19. Le due salme rimasero a bordo della « Viribus.Unitts » — che si ancorò fra la diga e la Lanterna — fino alle 7,45 ani, ouando esse vennero calate su una torpediniera, che le trasportò "nii • • ■ „ ^- r* . j» c..ii™ ; alla riva dinanzi alla Piazza Grande Sulla riva erano eretti due catafalchi, adornati ! degli stemmi arciducale ducale, dove fu- ' rono deposte le salme. Sui feretri sono Fcollocate le corone dell'arciduca e della du-ichessa. Intorno ai catafalchi - sulla riva, I rtenuta sgombra già dalle 6 ani. - si rlu-iil Podestà, la rappresentanza della:. a; ,„ „;*rin ira d! Commercio, .le .autorità civdh, |nirono da una parte le autorità politiche ,nco a caipo il Luogotenente ed il clero; dati-. l'altra la rappresentanza comunale con a-capo Camera Ul >—*JUJ-lll<n LI U, . UULl/l IbCL l'Ili, ,„ .. , * ^jj, le Corporazioni e la scolaresca. Data dal vescovo mone. Karlin la benedizione alle salme, il corteo si mette in moto. Precedono sei carni' con le ghirlande, la scolaresca e le Corporazioni, seguano il partacroce e il vescovo con tutto il clero secolare e non secolare. I carri funebri, forniti dall'Impresa Zimolo, sono spalleggiati da una compagnia di soldati. Immediatamente dietro ai carri funebri vengono il seguito dell'Arciduca, il Luogotenente, ili Po desta tutti i Capirdioastero e quindi la rappresentaza.comunale e quella della Camera di Commercio, gli impiegati dello Stato e le varie rappresentanze.. Chiudono il corteo tre compagnie di fanteria e un plotone di guardie a cavallo e di ulani. Il corteo passa dinanzi ail palazzo luogotenenziale, prosegue per Piazza Grande, Capo di Piazza, Corso, via Sant'Antonio, via della Caserma, piazza della Caserma, via Carlo Ghega, via Benvenuto Celllni, per giugeve in piazza della Stazione. La Stazione della « Meridionale » è addobbata a gramaglie, l'esterno è .ornato di drappi neri e di piante, le porte parate a lutto. L'atrio è trasformato in una grande sala con piante e drappi neri. Due squadre di marinai trasportano le salme dai carri sotto la tettoia, dove esse vengono poste in un vagone-salon, arrivato da Vienna, già preparato a lutto. Prima della partenza di vescovo mons. Karlin imparte un'altra benedizione alle salme e alle 10 precise il treno, composto di tre vagoni speciali, oltre quello delle salme, parte per Vienna, ove giungerà alla mezzanotte. In tutte le stazioni lungo la linea si raduneranno, al passaggio del treno, le rappresentanze delle autorità. Il treno sosterà solo nelle stazioni principali. Nelle stazioni dei luoghi dove si trovano guarnigioni, la truppa assisterà al passaggio, ma le musiche non suoneranno. Come allo sbarco delle salme, così pure quando i -corte© si mette in moto e quando il treno parte dalla stazione, le artiglierie della squadra e del molo Santa Teresa sparano le salve prescritte. Il manifesto del Podestà - Il Podestà ha pubblicato sugli albi della città il seguente manifesto: « Cittadini! » « Sua Altezza Imperiale e Beale l'arciduca ereditario Francesco Ferdinando e l'augusta consorte di lui, duchessa di Hohenberg, vittime di un orrendo misfatto, trovarono morie prematura ed improvvisa a Serajevo domenica 28 corrente. • La immane tragedia, che* accomuna nel dolore straziante il venerato Sovrano, pur nella tarda età così duramente provato alle sventure, ed i giovani orfani, conturbati da amarissimo pianto già nel primo sorriso della vita, riempie. ogni cuore bennato di commozione profonda. « Le salme lagrimate delle vittime dirette all'ultima terrena dimora giungeranno nel pomeriggio di mercoledì nella nostra città, donde proseguiranno per Vienna e per Artstetten, per esservi venerdì tumulate. , « A manifestare anche esteriormente il consentimento di dolore per il lutto gravissimo, invito i cittadini ad esporre le gramaglie alle case nei tre giorni dei funerali, ad incominciare da mercoledì dopopranzo. « Trieste, 30 giugno 1914. "nato presenza ai funerali, 1 assicurazione ; del suo profondo cordoglio, n pri£clpe Enrico df Prussia ha abban- ! donato xi&eo. di .recarsi a Vienna per assi ' stero ai funerali dell'arciduca Francesco Ferdinando e della duchessa di Hoheniberg. iH principe Enrico tornerà domani a Kiel. I 11 Lokal Anzeiger scrive che nell'ento ili!» il ilei ideimi ai fsigiali perchè ammalato Berlino, 2, notte. Si annunzia oggi ufficialmente che Guglielmo II, in seguito ad una leggera Indisposizione, ha rinunziato a recarsi a Vienna per partecipare ai funerali dell'arciduca Francesco Ferdinando. Si tratta »di una dolorosa lombaggine che ii Kaiser si è preso stamane durante una passeggiata a cavallo, lombaggine che gli ostacola molto la libertà dei movimenti. Il Kaiser Ha espresso il suo vivo rammarico per non poter porgere l'ultimo tributo di affetto al suo defunto amico e per non poter dare ai po poli d'Austria-Ungheria, con la sua perso sscsdm1gvmcgmsglvzbcr1tadecsGdl'entourage dell'Imperatore si assicura che l'Impe- irajTora depiora nel modo più doloroso di :. Ungheria colla sua presenza personale ai ifunerali la prova di quanto intima sia la |sua partecip£zione al lutt<> della Monarchia. i minti wm alla mancala venuta del Kaisei ,non potere tributare all'amico così improv. visamente rapito alla vita l'ultimo onore, -e di non poter dare al popolo dell'Austria . . - . sua partecipazione a a a e a l a , e e e r , e Vienna, 2, notte. La notizia che l'imperatore Guglielmo non interverrà ai funerali dell'arciduca Francesco Ferdinando, desta a Vienna la più grande sorpresa. Naturalmente si tanno anche le più svariate congei-tirre. Al pretesto della lieve indisposizione, di cui parlano le notizie ufficiali, nessuno presta tede. iNei crocchi politici si suppone che si sia ritenuto opportuno consigliare l'imperatore Guglielmo a non venire a Vienna per sicurezza personale. Nella stampa circolano varie voci sui veri motivi di questo non intervento dell'imperatore Guglielmo ai funerali. La clericale Reichspost, che a giudicare dal suoi insistenti attacchi contro gli alti dignitari di Corte, deve avere qualche motivo dì ruggine contro i funzionari della Corte Imperlale, dice non potersi spiegare altrimenti l'assenza dell'Imperatore che come una protesta contro l'eccessiva modestia dei funerali e contro la grettezza di certi impiegati delia Corte, che hanno escluso dal programma l'intervento dei personaggi) e dei principi esteri. 11 giornale conclude dicendo che i dignitari di Corte non potrebbero rendere un peggior servigio alla Casa imperiale ed all'Impero. La Neue Prete Presse osserva che la popolazione trova un contrasto fra la posizione che i defunti occupavano e la cura di tenere lontane da Vienna le missioni straordinarie delle, Corti estere e (Jei sovrani stranieri. Ammette però che butto ciò possa essere stato consigliato flnV» necessità di usare riguardo all'Imperatore che è aggravato dall'età, che ha superato di recente una grave malattia e potrebbe affaticarsi per i ricevimenti e le cerimonie. Un uomo politico czeco mi faceva osservare che gli attacchi della Reichspost contro i funzionari della Corte sono incomprensibili. La Reichsvo.it dovrebbe ricordare che -l'imperatore Francesco Giuseppe si à ammalato due volte dopo aver ricevuto visite da regnanti. L'imperatore Guglielmo, appunto .perchè l'Imperatore Francesco Giuseppa non può sottrarsi ai doveri dell'ospitalità, non verrebbe a Vienna. I funzionari della Corte non vogliono che l'Imperatore si esponga nd una ricaduta. Per ricevere gli ospiti Illustri venuti per t funerali, egli si sarebbe esposto a fatiche eccessive per la sua età. Risolvettero nuindi di pregare l'imperatore Guglielmo di rinunciare al progetto di venire a Vienna, Lilia lettera il'aiotoa RÉIfo Parigi, 2, mattino. Il « Daily Mail » ha da Vienna: Fino ad ora il dramma di Meyerling era stato avvolto nel massimo mistero; si ignorava se l'arciduca Rodolfo si fosse suicidato o fosse stato ucciso. Ora il poeta Yohai pubblica nel suo -nomale « Nemzet » una lettera che il principe scrisse ailcuni istanti prima della siia morte all'antico capo di sezione di Szoegienyi, Mirila, oggi ambasciatore d'Austria-Ungheria a Beriino. Foco il testo della lettera: « Vi invio un codicillo. Agite nel suo senso e nel senso del testamento che ho scritto due anni or sono, col consenso di mia moglie, nel mio gabinetto da lavoro alla Hofburg. C'è vicino al sofà un piccolo tavolo con la chiave d'oro che qui vi unisco. Aprirete il oassetto nel quale troverete le mie lettere. Ve ne confido lo spoglio e lascio al vostro giudizio la cura di scegliere quelle che sono destinate alla pubblicità. E' necessario che io lasci la vita. Salutate per me tutti i buoni amici e conoscenti; vivete felice. Che Dio benedica la mia cara patria. Vostro Rodolfo ». PTVPCCK?CNmpesccmRrcmFTcnorvndla