Una giornata più calma di ostruzionismo alla Camera

Una giornata più calma di ostruzionismo alla Camera Una giornata più calma di ostruzionismo alla Camera I discorsi di Casaiini, Masini e Mazzoni - L'elezione di Gomiso (Per filo diretto e per telefono alla STAMPA) o o r a o Sedata antimeridiana Roma., 26. sera. Presidenza del Vice-presidente. ALESSIO. ' La seduta comincia alle ore io, e si riprende la discussone dei^disegno di legge : Provvedimenti tributari Il discorso Casaiini Contrariamente a quella di ieri, la seduta si annunzia calma, almeno all'esordio. SI prevedono lunghi discorsi,-a-cominciare da quello del deputato di' Torino, Casaiini, senza però gravi incidenti.' Nell'aula vi sono un centinaio.di deputati, dei quali cinquanta dell'Estrema. Al banco del Governo siedono gli onorevoli Ràva e Salandrà. Le tribune sono spopolate. ' - .Si cornisela cól séguito della.discussione sui provvedimenti tributari. Tocca ' a Casaiini svolgeresti suo ordine del giorno. Il President-, te chiede se quest'ordine del giorno è appoggiato, «i, alzano tutti i deputati dell'Estrema, esclamando, trionfalmente: «Siamo quarantadue! Non potrete, còsi dire che non siamo in numero sufficiente ». L'on.-CASA-LINI svolge cosi in un lunghissimo discorso l'ordine del giorno seguente : « « La Camera, 'constatando che i provvedimenti finanziali proposti mirano ' unicamente a rimediare in modo parziale alle falle prodotte liei, bilancio dello Stato con una poiitiica coloniale e militare non rispondente alle'condizioni economiche "del Paese;'"ritenendo che la politica finanziaria dello ■ Stato non possa oramai più prescindere dalla soluzione di-quei problemi di legislazione sociale, troppo fin qut trascurata; .non approva 1 provvedimenti proposti, ed invita il Governo a predisporre nel complesso organico i provvedimenti- necev 6ari particolarmente a risolver» il. problema dell'assicurazione malattia e delle pensioni di invalidità, e di vecchiaia a favore <i\ tutti 1 lavoratori italiani». Rileva che lo stesso ministro li a ammesso l'insufficienza degli odierni provvedimenti per sopperire' a', fabbisogno dello Stolto, ed afferma che alcuni di essi- compromierttono c pregiudicano lagrainde riforma tributaria che Il Governo ha promesso di presentare alla ripresa dei lavori parlamentari. Nel calcolare il fabbisogno dello Stato, occorre tener conto delle ' deficienze di quello che l'oratore crtiama il « bilancio della pace sociale », cioè, delle spese necessarie per attuare quelle riforme che' da ogni parte si invocano in favore dello classi lavoratrici. Quanto ella ' questione delle pensioni operaie, se si vuole seriamente risolverla, essa deve essere affrontata praticamente con crateri di'gradualità, ma in modo tuttavia da giungere a. fape ai vecchi lavoratori, una ■ «indizione soddisfacente, A questo riguardo ritiene cné'noM^^póSsa pretender»''»--'attuare "senz'altro fra noi-il sistema germanico dev triplice concorso dello Stato, delil'operaiio ^ dell'Imprenditore. Nota: che: a'torto è stata derisa da. coloro, che .non • vivono a' contatto dello masse, la propósta dell'on. .Sonnino, per una pensione di- Stato di - trenta centesimi. (Approvazioni). Per suo. conto propugna il. sistema della pensione di ..Stato, non di trenta., ma di 50 centesimi al giórno."integrata con l'assi pdqCpcnagcnsndslgcurazdone obbligatoria pei lavoratori infcno-ri ai settanta anni. Tale sistema importerebbe per lo Stato una spesa di 180 milioni-, spesaiche si potrà fronjteggiaje senza troppe diffl-1coltà. Né ammette che gli operai italiani nella : loro immensa maggioranza non possano pa-!gare sei lire all'anno per la loro assicurazione. •sópratutto quando ai pensi' all'eccessivo nu i' mero di rivendite di vini e liquori, che si riscontrano in ogni parte d'Italia. Cosi pure non ammette che il sacrificio all'uopo necessario possa essere intollerabile per gli imprenditori. L'aula, durante il discorso Casaiini. si va affollando. Fra coloro che lo seguono più attentamente vi sono gli onorevoli Sonnino e Luzzatti. L'oratore dichiara di non poter essere un vero ostruzionista.per ragioni di isalute. Esamina.minutamente tutte le .parti del progetto di legge, specialmente quelle riguardanti le automobili, le acque minerali,, ecc. Nessuna interruzione finora al discorso, che procede plano e tranquillo. ~- L'on. CASALINI. a un certo puntò, esaminando la politica finanziaria dell'Italia, deplora gli attacchi dei ' nazionalisti ai socialisti. Egli ' dice : • — Noi siamo criticati . dai nazionalisti per il nostro atteggiamento di fronte all'Austria. Se, i nazionalisti avessero veramente nel cuòre, oltre phe,sulle labbra, l'amore dell'Italia, non criticherebbero. ROTA, interrompendo: — Noi siamo Italiani, non voi... Dall'Estrema si risponde: — Oh si, italianissimil PRESIDENTE: • — On. Rota, non interrompa. L'on. Casaiini non ha offeso nessuno. Gli lasci esporre il-suo pensiero. L'on. CAS\LINI continua: — L'Austria, con tutti 1 suoi difetti, ha una legislazióne sociale che l'Italia non ha. In Austria hon avviene di vedere gli operai respinti dagli Ospedali, come avviene in Italia... Voci a Destra: — Ma noi preferiamo sempre il nostro Paese all'Austria! . CASALINI continua, senza alcun altro incidente. ;• Parlando delle pensioni -operaie, il deputato socialista di Torino fa larghi elogi allori. Sonnino.: — Si è parlato qualche volta — dice l'oratore — di pensione per gli operai, ma non se ne è fatto niente. L'on. Sonnino nella sua lettera agli elettori di San Casciano ha prospettato in-modo concreto il problema, dandone la soluzione. L'on., Sonnino ha avuto il concetto di- attirare le moltitudini allo Stato... » ' ' SONNINO: — No, no, non è stato-questo il mio concetto. Io non credo alla gratitudine delle moltitudini. Il mio pensiero è che lo Stato abbia il dovere di farlo. CASALINI: *— Vede. on. Sonnino, che' almeno nelle parole, il suo concetto si avvicina al mio. L'oratore seguita tributando all'on. Sonnino parole di alto elogio. . — Come Bismarck, l'on. Sonnino ha sentito la necessità di un grande Stato, che riconosce le vere e grandi necessità (Bene!). Ma il progetto sulle pensioni dell'on. Sonnino è stato messo in ridicolo. Orbene — esclama con forza l'oratore — esso è.stato messo in ridicolo, à torto, e da chi non vive a contatto con la povera gè'te. Ma io che, per la mia professione e per sentimenti, vivo a contatto con la povera gente,.io so che in una famiglia, quando un vecchio porta anqhe cento lire all'anno, è più rispettato. Il discorso viene interrotto quando dice: — Si dice che lo Stato non è in condizioni da poter fare riforme. La colpa è della politica che l'Italia sta seguendo. Da molto tempo l'Estrema ripete Inutilmente queste cose e nessuno le ha mai ascoltate; anzi, nell'animo della maggioranza 0 del Governo stanno maturandosi pensieri di reazione (Mormorii). Voci da quasi tutti i banchi : — No, no, non è vero ! • PRAMPOLINI: — Reazione larvata.. - L'Estrema grida: — Si, sì. CASALINI : — E' chiaro che le mie -parole non. possono colpire chi non nutre siraijt idee nefaste » a I a , o i i t-, , o e a e a ei n ti e v a i 1 o r fc e a e o ale o eeri nine nila lo a pea i FRADÈLETTOr — Ma nessuno le sente (approvazioni). ; ti'- CASALINI termina il suo discorso invocando un, mutamento helWndirizzo politico coi* quelle audacie ■ <u oui fu già maestro Camillo Cavour. " Il discorso ■ Casaiini è stato salutatola applausi da ogni .parte della Camera: St. vanno a congratulare con l%atore gli onorevoli sonnino. Bettolini, Tedesco, il ministro Rava e molti altri. L'olì. Masini MASINI ha presentato il seguente ordine del giorno: « La Camera, ritenuto che l'eccessivo: carico tributario non è-ultimo fattore del :de-, nerinianf.o delle nostre razze, non consente nessun maggior onere tributano e passa all'ordì? ne del giorno ». . ,,v \ Premette un'ampia trattazione sul concettò' ì di ricchezza, soddisfucimen' lettivi e istiti globale ed individuale in Italia e nelle altra naziorii. ' Tale confrónto estende alle vàrie rév gioni d'Italia ed alle differenti elessi sociali, poiché da esso, risulta la grave sproporzione nella ' distribuzione della ricchezza tra i déteri-i tori del capitale ed i lavoratori del Settentrione e del Mezzogiorno d'Italia; Ne trae la conse- hi1Pai, considerato quale possibilità diflento dei bisogni individuali e cothituisce.ua confronto tra la ricchezza,!guenza della impossibilità di una' applicazione .uniforme in. tutta' Italia dei nuovi "oneri tri-ibutari...... "Anche la degenerazione della razza!,, Ad un corto punto, poiché l'oratore'.'si dif-', fonde ad illustrare ia attuale uegeiieraziona-.delia razza, ai PRESIDENTE 10 interrompe, di-icendo; — Onorevole Masini. la richiamo, a^pl'argomento del provvedimenti 'finanziàri. Et-jia deve, per la dignità e la serietà deirasseni-vblea.'attenersi al suo ordine del' giorno. j • MASINI: — Onorevole Presidente. Non sona abituato ad accettare consigli da: chi dirige le- discusioni parlamentari, ma faccio osser* .^vare al Presidente che io devo dtmos*- lui'iimpossibilità di accettare, i prowedli. c h fla."nanzìari proposti» Come base di dimostiia»ionO'intendo sostenerla che l'aumento .falle tasse"!rende .ancora più disagiate le condizioni delle.; classi lavoratrici; quindi aggrava la degeno-'razione della nostra.' razza. Cóme vede, io isonò perfettamente in argomento. PRESIDENTE :. — Niente affatto. La teoria della degenerazione della razza esce dal campo de; provvedimenti finanziari e do non posso permetterle di esporla. r : MASINI: — La questione della dègenerazfe>--| ne della razza è snellamente collegata con là opportunità di stabilire o no nuove tasse.' PRESIDENTE: — E' inirtile che lei cerchldi girare la posizione. Ella 'ha la; parola •rjrer parlare dei provvediménti finanziari, non peifare le critiche ai criteri adottati dal Ministero in matera di riforme. MASINI:, — Ma 10 devo èssere giudice degli argomenti che ritengo necessario trattare;' PRESIDENTE : — On. Masini, aiamo seri. Slamo qui per ascoltarla," lei può parlare &u che vuole, ma deve rimanere in argomento. MASINI, senza tener conto delle- oservazioni del Presidente, contìnua a rilevare che l-i degenerazione della razza è più sensìbile nella Sardegna, nel mezzogiorno d'Italia e <sò per la minore quantità e per la peggiore qua- o-lità degli alimenti di cui "ài cibano "ouélle'pobe polazioni. ' m ■ ■ ai PRESIDENTE: — Lei itti obbliga a richia. fl-1 maria una seconda volta all'argomento. La ja : avverto che se continua ad. insistere, saròa-! costretto a toglierle la oarola. (Rumori alla e. • Estremo; approvazioni o. Destra). E non ho u i bisogno né di approvazioni, nè di disèppro- ' vazioni. Facciano silenzio, poiché io so fave ,il mio dovere. MASINI : — Onorevole Presidente, . sono convinto di esere scróipoiosamente in argomento. Se ella crede di togliermi: la parola ' ritenendo clie io divaaha. Io dica, io cederò rinunciando al resto del mio. discorso PRESIDENTE: — Ella ha piena facoltà -ii pai-lare, ma non le permetto, di scherzare ab- che sono una canzonatura e che hanno soltanto lo scopo di farci iperdere dei tempo. MASINI: — Non si inquieti, signor Pi'ésidente. - Poi riprende il tema dell'aSnientazicne e ad un certo punto dice: — Se il Presidente vuole riposarsi, posso' interrómpere i; mio discorso per una decina di minuti. PRESIDENTE; —,Se iei vuole cinque minuti di Vinoso glieli concedo. Io non ho bisogno di riposarmi. MASINI:— Io neppure. Come vede, ecco qui la bottiglia non ho nemmeno bisogno di bere acquai (Ilarità). Cita a libro di Domenico Orano : Come vive il popolo di Roma, dilungandosi sulla mancanza di aria, di' nutrimento. di igiene, che colpisce specialmente i bambini. L'operaio è spesso costretto a darsi 91l'aìcoolismo e ad. altri vizi perchè gli è impedito soddisfare altri bisogni-. (Approvazioni). I provvedimenti tributari gravano specialmente sulle classi disagiate; occorre una riforma sociale. Le classi lavoratrici hanno bisogno di nutrirsi meglio per migliorare le loro condizioni fisiche e psichiche. L'oratore critica, a questo punto le presenti funzioni dello Stato, intèrprete dei bisogni è io le a t e er di ibaudonàudèV a divagazioni ti --rii,, o, ieaai di ro a, aaro. on aeemnualaon ua ronto lo il ne lo alna nitioMa è ma in nla nna he e: ni om e mo aon le delle aspirazioni della sola classe borghese, e l'azione di tutti i Ministeri, che si sono succeduti, pensosi soltanto delle piccole combinazioni e delle - schermaglie parlamentari. E termina sciogliendo un inno alta rigenerazione civile e morale del Paese,-alla, fatale ed irrefrenabile ascensione delle classi lavoratrici. . • I pochi socialisti presenti applaudono la chiusa' del discorso -Masini II PRESIDENTE dice: — La seduta è tolta. La seduta pomeridiana sarà aperta alle 15. E dopo il rituale colpo di campanello si copre il capo col cilindro e scende rapidamente la scaletta del banco della Presidenza. MAFFI: — Domando.la parola! (MAFFI, MARANGONI, ed altri: — Che modo è questo? Secondo il regolamento, devono trascorrere due ore.fra una seduta e l'altra. Ma l'on. Alessio è già fuori dell'aula. MARANGONI, a gran voce : — E' un villano; questa è là. seconda volta che toglie la seduta senza lasciarci parlare.- Ecco che cosa si guadagna a mandare uomini della cosidetta democrazia alla Presidenza (Voci: « Calma, calma! »). E' uno zotico, glie lo dico come vice-presidente e come uomo. Ne parleremo quando si riaprirà la seduta.' E con questo bel saggio di educazione parlamentare, l'aula si spopola in mezzo a vivaci commenti. Sono le 13,40, Sedata pomeridiana La seduta pomeridiana incomincia alle 16. L'aula è affollata di oltre 300 deputati. Il caldo è intenso. Le tribune sono gremite: si attende forse la rinnovazione delle scenate di ieri. Presiede l'on. Cappelli. Incidentino sul processo verbale Sul verbale chiede la parola l'on. POZZI, rappresentante di Borghetto Lodigiano, il quale rileva che l'on. Matti avrebbe dichiarato di aver sorpreso atti di corruzione passando in treno attraverso il Collegio di Borghét-ee Ito Lodigiano. Ora, l'on. Pozzi fa osservare» che è strano accorgersi di corruzioni busta- l : \ ò' ì a v , e -i do in treno (ilarità), e rileva che l'on. Malti ha dichiarato di' essere stato colà nella giornata del ballottaggio, mentre egli era stato eletto nella domenica del primo scrutinio. MAFFI riconosce l'inesattezza ' (ilarità a commenti), ma solo in quanto riguarda lar cronologia .dei fatti stessi. Si trattava infatti éi elezione a primo scrutinio. -Del resto, .l'onorevole Pózzi'in' fatto di corruzione non è alle sue prime armi. Basta ricordare la guer ra alla sua elezione quando nella Giunta delile' elezioni ■ era Felice Cavallotti. 1', MARANGONI: — Elezione dellai Mano nera PJfcirità).- . iMAFFi: — Dunque l'on. Pozzi sarà un ec-, celiente avvocato anche In. difesa di'se stessi», ma in fatto di corruzioni 6 un pregiudicato (ilarità generale) avdlatandlatrapgacd,'POZZI: — Però quel grande corruttore dt clMatteo Renato Imbriani e quel grande corrotto di. un Eelice Cavallotti mi hanno sem¬ ifta» onorato della l»»*mictela, ' . th.Vocl,:, ~ 1 mort" 1 morirà Montecitorio si a,!«««^no- _ ^ ^ sfruttament<J del ciml. fero: v ,-H processo verbale è approvato. . i Gli italiani al lessico ': BORSARELLI, -. sottosegretario 'agli Esteri, ill'on. Fédérzònl, dichiara che il Governo si è e .costantemente occupato delle condizioni dèlho-istrt connazionali nel Messico, ed ha ricevuto dal uostro rappresentante colà reiterate. assicurazioni che nessun pericolo sovrastava/ su di essi, tanto che si ritenne superfluo di inviare una nave italiana nelle acque messicane per , ', a-.proteggerli. -Risulta- poi che auasi tutti gli ita-iliadi si sono rifiutati di abBandonare le loro ^presidenze e non hanno neppure profittato del-j'(ospitalità che lor.o era stata.apprestata in lo-vcali appositamente presi-in- affitto dal nostro j residente. Questi fu anche autorizzato a distria i>uire sussidi ai bisognosi, ma nessuno ii .rie .chiese. Conclude affermando .che non si deve * .^nutrire alcun timore circa l'incolumità dei noui'istri connazionali stabiliti .al Messico, i quali la."jconttauano a svolgere colà la-loro proficua atO',tività (approvazioni). e"!;. FEDERZONI ringrazia l'òn. sottosegretario e.; pf>r le-sue tranquillanti'assicurazioni ed-espri- -'■ > ' - a r --| à i r ii . u i ò a- me la ferma speranza che esse .sieno, pienamente esatte e non abbiano ad essere smentite dall'ulteriore svolgimento delle: gravi vicende messicane. Raccomanda vivamente al Governo di "'vigilare premurosamente e costantemente perla tutela dei nostri operai connazionali(ap_ provazioni). 'BORSARELLI afferma ehe il Governò non tralascia un istante la sua opera di vigilanza è di tutela e si mantiene in continui rapporti telegrafici col nostro rappresentante al: Messico*., » - Un disertore • TASSONI; sottosegretario, alla Guerra, "aii'onorevofe Cavallerà espone che il soldato Blagióli,-.già condannato per reato comune, ver nuto-, sotto le anni, fu destinato a Bengasi. Ivi ebpddmonppsgapvsCpntqvclncdgGddvznldffvR . «accusató di furto di un portafoglio, fu tradot-1 «to nelle carceri militari; evàse, disertò e si ri- d. a j ridotta a quella di indebita detenzione di ogò! getto ritrovato. Per la diserzione, ammesse le fugiò nel campo nemico. Il Tribunale di Rengasi, come disertore in faccia al nemico, lo condannò ailla pena ( morte. Dopo la pace di Losanna, il Biagioli si costituì alle autorità italiane di Costantinopoli, ove ebbe luogo il nuovo giudizio in contraddittorio. L'accusa di furto del portafoglio venne a o - e o nenii b- a di iaei; ioui eo nnm1m). lriie ti è e, ciri. ele oa a. si aa. oo a. aa a i: co rri6. altdi circostanze attenuanti generiche, la pena fu commutata in quella dell'ergastolo. Aggiunge che il 'Ministero. interpellò : l'avvocatura fiscale militare se fosse il caso, di un provvedimento di grazia, ma l'avvocatura fiscale. diede. voto contrario. Non esclùde che in futuro non possa in favore del Biagioli provocarsi un atto di clemenza sovrana ' . L'on. CAVALLERA, replicando, dice che il fatto stesso che il ministro della Guerra ha creduto necessario di rispondere a proposito di un disertore, -dimostra Che non si tratta di un caso, comune. Il soldato Biagioli si fece iscrivere come volontario per la Libia. Non è dunque un disertóre comune; è'uno squilibrato. A Bengasi - si portò da valoroso. Fu accusato del furto di 100 lire che aveva coscienza di non aver commesso. Scrisse dal carcere una lettera in cui diceva di essere sótto l'incubo di un altro processo identico per il quale un altro soldato era stato condannato. Sotto questo incubo (ilarità). A Tripoli ai dice incubo (nuova ilarità generale). Sotto un tale incubo, lasciò il campo italiano e andò al campo turco, temendo una condanna per tale furto, che gli si imputava sènza che l'avesse commesso (rumori). Non basta. Al campo turco lo persuasero che se'fòsse'tornato, sarebbe stato ucciso, e lo convinsero a raggiungere Costantinopoli. Qui giunto, queste disertore si costituisce aj consola italiano per essere rimpatriato ed affrontare il processo. Egli ha fatto questo quando avrebbe potuto godere libertà sicura... (Voci: E' un.pazzo »). MAFFIGLI: — E' un uomo migliore di molti che sono qui. , Vóci: — Se fossimo alla Camera dallavoro!... CAVALLERA, continuando nella sua perorazione, a, favore del soldato Biagiolii, giunge ar distinguere fra l'ergastolo e ia morte, e dice che l'ergastolo è una tomba dalia quale c'è àncora" qualche speranza di uscire, ma la morte è la morte (ilarità, voci: • Bravo, bene! >). Conclude che dopo la pace a venuta un'amnistia per gH arabi; cosi dovrebbe avvenire per gli italiani, specialmente ora che lo stato di guerra è finito. (Approvazioni all'Estrema!. La pubblicazione . delle 'opera di Leonardo - ROSADI. sottosegretario all'Istruzione, dichiaEitf£J^I^^H.*&&^^ p5dI, il anét- re delle opere di Leonardo da Vinci un munifico Oblatore offri la somma di centomila lire, riservandosi , di erogarla direttamente man mano che l'opera procedeva Ciò naturalmente ha dato luogo a complicazioni, le quali cesseranno quando la detta somma sarà stata completamente erogata. Allora il Ministero, dovendo proseguire il lavoro coi fondi di bilancio, provvedere a rendersi conto delle condizioni ed esigenze dell'importantissima pubblicazione e dedicherà ogni amorevole cura affinchè essa proceda' rapidamente e in modo degno del Grande che si vuole onorare (vive-approvazioni). L'elezione di Comiso Il PRESIDENTE dice che è rimasta in sospeso la discussione relativa alla elezione contestata di Comiso. - VALIGNANI dà .ragione del seguente ordine del giorno : « La Camera, ritenendo la necessità di accertare i .fatti denunciati in ordine alla elezione di Comiso,- rinvia gli atti alla Gunta delle elezioni ». Sostiene che al candidato soccombente furono sottratti circa 800 ^oti. Insiste sugli arbitrii usati-dal locale delegato di P. S., sugli atti di violenta. coercizione e di corruzione, spicciala perpetrata dai fautori del candidato'proclama. a- to; confida pertanto che la Camera non vorrà accogliere le conclusioni della Giunta (approvazioni all'Estrema Sinistra). MARCHESANO ha presentato il seguente ordine del giorno,: ■« La Camera delibera che sulla elezione di Comiso sia affidato a un. Comitato-inquirente il mandato di esaminare le denunctate violenze e la corruzione esercitate ih danno della candidatura Macchi ». Geloso della dignità e dell'importanza legislativa, è contrario a ciò che possa menomarle (interruzioni all'Estrema Sinistra), ma e pur deciso ad impedire che il mandato stesso possa venire illegittimamente conseguito. Si oppone pertanto alla convalidazione" dell'on. (Rizza, la cui proclamazióne avvenne a prezzo di- corruzioni e di sopranvt/.toni e violenza, di offhi sorta.' NUVOLONI, relatore, confutando i vari ad- clejaiti mossi alla wgolérifà di quésta, elezione, esclude-che la constatata mancanza di una busta' in -tre sezioni del Collegio di Comiso possa ragionevolmente farsi valere come indice, di uso dèlia busta girante:, la presenza dei rappresentanti del singolo candidato é la mancanza di proteste, da'parte loro escludono ogni.dubbio al riguardo. -r . Quanto all'asserito-ostruzionismo; nota che nesàun verbale delle sezioni aie fa menzione, pure essendovi in- ciasèuna di-esse i 'rappresentanti del. candidato soccombente. Risponde partitamenite alle altre accuse e doglianze mosse. Infine esprime il dubbio che dà alcuno degli oratori si sia voluto tare semplicemente dell'ostruzionismo. E " conclude invitando la Camera a votare con tranquilla coscienza la convalidazióne della elezione di Comiso ih persona dell'on. Rizza. [Vive approvUzioni; rumori). VALIGNA'NI, per. fatto personale, protesta di non aver voluto fare dello ostruzionismo; ritira il suo ordino del giorno e si associa a quello di Modigliani'. Cosi Marc fresano, MODIGLIANI protesta egli pure di non aver voluto fare dell'ostruzionismo in questa occasiona MAGLIANO, della- Giunta generale delle elezioni, per dichiarazione di voto, avveri* che non condivide l'opinione dell'on. Modigliani che la Giunta delle elezioni abbia la facoltà di aprire le buste, compromettendo cosi il segreto del voto. (Approvazioni). • Dichiara però ,dl aver-votato in seno alla Giunta contro la convalidazione dell'elezione di ' Comiso per l'impressione avuta dal fatto della ineguale ripartizione degli elettori tra le varie segoni e della- corrispondente proporzione del risultati. (Approvazioni) MONTEMARTINI, della Giunta delle elezioni,'voterà a favore dell'ordine dèi giorno dell'on.. Modigliani, intendendo però che riguarda impregiudicata là" grave questione della facoltà della Giunta di aprire le buste. : «| Il voto per appello nominale ^SSM?^^1^ annunzia che sull'ordine del f1orW>n^lV>h'."Modlgiiafl,l hanno chiesto' là votazione.nominale gli ori;"'Beltrami, Siche!, Rasagiia,.Turati, AlbérteMi.: Vaiginèni, Maraii- «oni, Mazzoni, Cavallera,. Maffi, Sdorati. So- 1 «lia. Mazzolani. Savio.. Pucci, Beghi e'Mo digliam. Indice votazione ' nominale'. e r .impressione e commenti). Noi non ah 11 risultato della- votazione nominale èuila proposta dell'on. Modigliani è il seguente: Presenti 278. Astenuti 38. Hanno risposto si 50; hanno risposto no ÌS6'. La Camera non approva la proposta dell'onorevole Modigliani. PRESIDENTE dichiara convalidata l'elezione del collègio di Comiso in persona dell'onorevole Evangelista Rizza. DANIELI riferisce sul coordinamento del disegno di legge «Pro-Cedimenti per la istruzione media ». Le varie proposte sono approvate. ... Il progetto tributario • L'ambiente.si riscalda quando il deputato socialista romagnolo on, MAZZONI incomincia a pronunciare.il suo discorso L'aula è „£lu ano11*1*- I deputati presenti sono oltre; 300; quasi tutti i ministri sono al band?» Governo. L'on. Mazzoni ha presentato il seguente ordine del giorno: • La Camera, deplorando che i nuovi oneri finanziari non siano accompagnati da provvedimenti di indole sociale, non passa alla discussione, degli articoli». L'on. Mazzoni dice: — Il mio discorso sarà molto esplicito. Ho appreso con sincero compiacimento che come ii partito socialista ha diretto un appello al Paese, anche la -Destra della Camera ayrebbe stabilito di rivolgere un proclama al Paese. Questo piova che l'iniziativa di noi altri socialisti ha prodotto un. vivace e fecondo movimento politico nel Paese. Ho letto però contemporaneamente, annunciato nei giornali di Roma, che la maggioranza parlamentare si prepara a reagire energicamente contro l'ostruzionismo d,ei socialisti. Riconosco che la maggioranza ha diritto di reagire, sebbene io debba osservare che la reazione sarà assolutamente in sproporzione con la nostra azione. "Fino alle ultime conseguenze.',, «Quando voi pensate che saranno 300 deputati i quali reagiscono contro 50 di noialtri, non.si può a meno di riflettere che questa reazione confinerà con la violenza (Interruzioui a Destra; rumori: «La violenza la usate voi, che abusate del regolamento, fatto per .le minoranze, regolamento che voi sfruttate »). Noi crediamo che esercitando l'ostruzionismo, sebbene di vero ostruzionismo non si possa parlare... (Voci a Destra: « Ed allora che cosa'volete fare di più?»). Esercitanr do l'ostruzionismo odierno noi ci serviamo di un nostro diritto. Da parte nostra, qualunque sia la linea di condotta che i nostri avversari delibereranno di tenere, noi continueremo fino all'estremo nell'atteggiamento che abbiamo assunto, vale a dire porteremo l'ostruzionismo fino alle sue ùltime coese- o o a o d e a l e e a i i a à biamo nè iattanza, nè debolezze. Se violenze venissero dalla parte opposta alla nostra alla Camera, noi sapremmo rispondere con la violenza alla violenza (Interruzioni, rumori, proteste). Voi potete combatterci. Dirò anzi che voi, o «ignori della Destra e del Centro, avete ragione di combatterci. Voi siete conseguenti. Avete voluto la guerra, dovete finanziare la guerra, e perciò proponete nuove tasse; ma, d'altra parte, voi dovete ammettere che siamo logici anche noi. Noi siamo stati fino dalla prima ora avversari della guerra, vi abbiamo negato le spese per la guerra, siamo andati nel comizi elettorali a predicare contro la guerra, contro l'imposizione di qualunque nuova tassa' che dalla guerra fosse per derivare, ed ecco perchè noi siamo qui impugnando l'arma dell'ostruzionismo contro i nuovi provvedimenti flnafir ziari. Noi' non abbiamo inscenato l'ostruzionismo per fare qualche eosa di nuovo in Parlamento. L'ostruzionismo scaturisce dalle nostre promesse nei comizi elettorali. Se noi non lo facessimo, le nr.sse popolari avrebbero il diritto di dirci che non abbiamo mantenuto le promesse che abbiamo loro fatto, li nostro -antagonismo cóntro 1 fautori della guerra non data da questo momento. Esso si b trovato nel periodo acuto durante la campagna-elettorale per le elezioni generali politiche. Voi. o signori della Destra e del Cen tro, avete magnificato la ricchezza del nostro Paese, dicendo che l'Italia poteva age¬ mpg n e i a ¬ volmente sopportare le spese enormi dèli* guerra di Libia. Noi invece abbiamo' sostenuto la tesi opposta, ed io .mi ricordo che nel mio Collegio la piattaforma elettorale fu a p- • punto questa: dell'impossibilità di.sostenere le spese della guerra perchè da essa sarebbero derivato nuove tasse. La situazione de! mio Collegio fu un po' quella di moltissimi altri Collegi d'Italia, n Corpo elettorale .doveva dare la risposta: avevamo raglohe' noi socialisti, o avevate ragione voi. signori conservatori? Il Corpo elettorale ha detto che avevamo ragione noi. Infarti slamo venuti alla Camera raddoppiati. ' Voci a Destja: — Ma ci ha dato ragiona anche e noi. , " I notai della verità! „ ^ MAZZONI: — Il con» elettorale ha dato ragione a noi anche se-abbiamo ispirato al più schietto pessimismo la nostra ' propaganda élettorale. Del resto, noi non abbiamo mentito. Due anni sono trascorsi dalla-guerra di Libia ed i fatti dimostrano che non voi, ma noi avevamo ragione. La guerra ha. costato'tante cose' all'Italia, compresa l'architettura dei nostri paniti politici: 6 avvenuto ancne un' crak nella finanza ed è avvenuto'perfino uno spostamento morale nel nostro popolo con laesaltazione della guerra che il' partito nazionalista ha imprudentemente compiuta. (Au-. mori; commenti a Destra). La verità si è fatta strada. Noi siamo stati i notai della verità. L'on. Giolitti fu maestro nel condurre con abilità lo Stato sull'orlo del precipizio della guer-. ra e l'on. Giolitti ha saputo esaltare le vìoo'f.e per infiammare l'opinione pubblica e diminuire le sconfitte, per non deprimere' il sentimento delle -masse; ma l'on. .Giolitti non bari etto il vero e,-la verità è venuta a -galla : quando egli è caduto. (Interruzioni; rumóri). Si, la verità è venuta a galla dopo la'cadutadi Giolitti. E fon. Rubini, il quale è succeduto nel Ministero del Tesoro all'on. Tedesco, è venuto al banco del Governò a smentire ciò che l'on. Tedesco,. il ministro di Giolitti, aveva detto. L'on. Rubini non ha detto tutta la verità, poiché la. conoscenza della verità intera sarebbe terribile, ma ha detto ih.parte là verità. Ciò in un' Paese, dove in politica è generale l'ocoultamento della verità, vuol dira qualche cosa. Intanto l'on. Rubini ha parlato mentre l'on. Tedesco ha taciuto. L'on. Rubini ha rivendicato il povero Wollemborg, che ha lasciato le penne nella campagna elettorale per aver osato dire la verità circa le conseguenze finanziarie della guerra di Libia. «Voi, o signori del.Governo,, avete gettato il Paese nella « sbornia tripolina». {Rumori; proteste). Si, la folla, che "nei torbidi che accompagnarono lo sciopero generale scagliava sassi contro le truppe, è la stessa- che accompagnò delirante i soldati alla loro partenza per la Libia. (Humori,-. protette, vivissime a. ■ Destra). Questa è la verità, ■iper' vtato, le stessa cose che noi diciamo ìe dite - anche vói/ o" signori della Destra e del Cèntro, nei corridói: della Camera, L'unica differenza fra voi e noi è che noi abbiamo il coraggio di dire nell'aula quello che voi dite soltanto nei corridoi'. MAURY : — Nei corridoi; voi, socialisti parlate diversamente - di come parlate nell'aula. (Proteste all'Estrema). MAZZONI, continuando : — Voi, d • signóri conservatori, considerate noi socialisti cóme degli appestati. Ebbene, lasciate che questi appestati difendano quello che è il loro orgoglio, cioè la loro coerenza. Noi da tre anni andiamo affermando che la guerra di Libia getterà l'Italia in un baratro di miserie. Noi slamo qut per sostenere le stesse afferai azioni della prima ora. Voi ci dite teppisti e violenti: sarà vero; ma non potete negarci di èssere, coerenti. Noi abbiamo dichiarato agh elettori di venire alla Camera per opporci con tutti I mezzi alla votazione di nuovi operi in seguito alla guèrra di. Libia. Orbene, noi, .coerentemente alla promessa, che abbiamo, fatto-'al corpo elettorale, siamo qui per opporci ai provvedimenti finanziari. Se noi operassimo diversamente, non potremmo ritornare ixèt nostri collegi. {Applausi all'Estrema Sinistra; rumori altrove). Noi non neghiamo il vostro punto di vista. Ma ve? dovete ammettere pura il nostro, che è quello della lotta di classe. Voi dovete ammettere altresì che noi socialisti non' possiamo approvare le tesi che sostenete vòi4 Se noi approvassimo queste tesi, gli, elettori si scagnerebbero contro di noi e ci rinnegherebbero. Non dite però che noi slamo catastrofici. Non è vero. Noi abbiamo combattuto lealmente senza esagerare le tinte. Abbiamo combattuto l'on. Giolitti e combattiamo oggi l'on. Salandra, Voi ci dite che l'ostruzionismo lo si deve esercitare soltanto in circostanze eccezionali. Ma quale circostanza è più eccezionale di questa? Cittadini, deputati! .(La Camera ride a questa uscita, dell'onorevole Mazzoni). L'on. CAM E ROM esclama:.— Nonnismo In una Repubblica. MARANGONI : — Può capitare anche a lei di trovarsi in una Repubblica. (Nuova ilarità). " I tempi di Pelloux „ MAZZONI: — Voi ci dite, dunque, che l'ostruzionismo si può esercitare soltanto in casi estremi, e che questo non è il caso. Voi dite che l'ostruzionismo si capiva ai tempi ' di Pelloux. non ora. Ma faccio osservare che ai tempi di Pelloux, voi, che qui siete oggi contro noi, eravate contro l'ostruzionismo, come ci siete oggi» (Applausi all'Estrema Sinistra). ■ Un deputato di Destra dice all'on. Mazzoni-.ì — Bada che l'on. Cameroni ti guarda di brutto CAMERONI, rivolto al deputato interruttore* — Non.nominate il nome di Cameroni invàno. (Ilarità generale' BELTRAMI : a, « una specie di vice- Papa. s PRESIDENTE — Non facciano conversazioni. MAZZONI : — Ieri, l'on. Giolitti ci sfidò allei battaglia elettorale aulla piattaforma della guerra. Noi abbiamo accettato la «fida ed abbiamo vinto. Oggi, voi ci volete sfidare spila piattaforma del contro-ostruzionismo. Orbene, noi vi diciamo che per la seconda volta raccogliamo la sfida, perchè sappiamo di avere il popolo d'Italia con noi. L'on. MAZZONI si diffónde, a questo punto, a sviluppare il punto di vista finanziario del gruppo socialista, e sostiene che i socialisti non negano la necessità di finanziare lo stalo. Rimprovera il Governo di voler arUtocratizzare la giustizia, perchè aumenta le taue giudiziarie, e di voler democratiaare l'alcool, perchè impone la tasta sulle acque'minerali. (La Camera rumoreggia vivamente). MAZZONI esclamai — Voi, o signori del Govèrno, dovreste mettere la giustizia a buon mercato, renderla' gratuita. Voci a Destra: — Voi, socialisti, avete degli' avvocati, che si fanno pagare profumatamente. (Ilarità; approvazioni). Il proposito ostruzionista A questo punto il discorso dell'on. m«z* zoni-va prendendo un carattere nettamente ostruzionista. L'oratore si propone* d>- "«•>■ lare parecchie ore.. Egli sconfina del po dei provvedimenti tributari, ma ■1itone della Camera eoa