L'elezioni del Sindaco al Consiglio comunale

L'elezioni del Sindaco al Consiglio comunale L'elezioni del Sindaco al Consiglio comunale a ò o a , tfei , e , ù e a e e ; a n a a r . , i h a e o eue a, e i io e n il nLa seduta di ieri del nuovo Consiglio. — no nostante fosse oramai noto a crualt risultati sarebbe giunta — presentava naturalmente un non lieve interesse e non soltanto per il solito pubblico delle grandi sedute consigliar^ desideroso di conoscere de visu 1 nuovi eletti, ma per 1 consiglieri stessi, tant'è che pochi rinatiti dopò le 15 — ora fissata dall'ordine del giorno — l'aula era già affollatissima. Naturalmente mèra, di tutte le curiosità erano i consiglieri che per la prima volta oggi prendevano posto nell'aula, e bencbft la più parte di essi scegliesse il posto ove assidersi cosi a caso tale scelta veniva fatta oggetto di commeati, di mottéggi, di curiosi raffronti. • I nuovi consiglieri della minoranza entrano alla spicciolata, ad uno ad uno: e naturalmente vanno a sedersi presse*, i « compagni » anziani Bachi, Balsamo-Crivelli, Cagno. Norlenghl riprende l'antico posto alla • montagna • sull'ultima fila, in alto: 1 giovanissimi, Bonetto, Garizio, Romito si seggono a destra di Balsamo-Crivelli; Casca sta a destra di Bachi, sullo scranno già occupato da Daghetto. Lanza, Mazzini, Mercandino, Campora, Battistini si allineano tutti sull'ultima fila in alto dei banchi del centro, dietro le spalle di Palberti, che ha a destra Ruilini, Rubino, Sacerdote. Gobbi va a prendere posto vicino a Sincero : ingenerale Prestlnari occupa lo scranno che per tanti anni tenne il senatore Badini-Confalonieri. Parecchi del consiglieri anziani, giungendo alquanto in ritardo, si trovano l'antico posto già occupato dai colleghi novellini e sorridendo, si adattano per una volta tanto, a cambiare banco e settore. ,Le presentazioni, gli «cambi di strette^ di mano si succedono ininterrottamente, in uu simpatico miscuglio in cui tutti gareggiano in cortesia e cordialità. . II generale Prestinai*! si fa preseni-are dai professore Gribaudi ni coUegWi dell'«strema socialista, a cui stringe ad uno ad uno la mano. "Mie 15 e mezza precisa l'ex-a63essore Usseglio .-ale allo scanno presidenziale. 'Funge da segretario dell'assemblea il vice-segretano capo del ConiuiM'.'. cav. avv. Colomba, assistito da parecchi funzionari! e stenografi degli utffici municipali. « Essendo presenti — dice l'assessore Usscgl!o — scsssantaquattro consiglieri comunali, dichiaro valido l'assemblea. — Partecipo poi che la Giunta nella sua seduta 18 giugno constatò che nessuno dei consiglieri! «omunali proclamati Urtli'aduiian2a dei pivaidentl del 18 stesso mese. trova nella condiziono prevista dall'art. 23. comma 2, della legge comunale 2t mug,JO lTJws modificato dalla legge 10 giugno 1913, cioè che nessuno dei consiglieri si trova nello condizione di ineleggibilità. < lortunaiamente — aggiunge sorridendo Usseglio — nessuno risulta nella condizione di dover dar prova di saper leggere e scrivere essendo a ciò sufficienti i titoli per cui sono inscritti nelle liste elettorali. « Ed ora permetettomi che da questo posto 10 rivolga a tutti un affettuoso saluto: un saluto agli anziani il cui prestigio e la cui autorevolezza sono oggi aumentati per la piova della continuata fiducia che od essi ha da.to col suo voto la cittadinanza; un saluto ai nuovi colleglli, che con-le giovani energie loro porteranno un prezioso validissimo contributo ai lavori consigliar! E un saluto non meno cordiale vada anche fuori d'alio pareli di. quest'aula a quei nostri antichi carissimi colleglli, .<#!, per ragioni, y&rie oggi, non, si trovano più fra noi. « E al saluto si aggiunge anche l'augurio che i lavori nostri siano proficui al bene della citta nostra e che la buona armonia e In reciproca cortese deferenza ci inspirino sempre nei nostri dibattiti e nelle nostre discussioni ». (Applausi) Il consigliere L'sseglio invita quindi nd assumere In presidenza dell'assemblea il senatore prof. Pio Foà, che, in assenza del sen. Frola, è il consiglière che ha ottenuto il maggior numero di voti. Salito al seggio presidenziale, PIO Fo.V di ce: « Chiamato dalla legge ali onore di presiedere questa assemblea, io vi saluto tutti, egregi colleglli. Meglio di me vi avrebbe salutati con l'autorevole sua parola 11 senatore Frola; ma, poiché egli è stato chiamato a Roma per i lavori parlamentari, cosi, a nome suo ed a nome mio, .io vi porgo il cordiale saluto, il saluto del par Inter pare*, il saluto del collega [limato, come lo siete tutti voi, dal più vivo fesldorlo di Tare qui il maggior bene della città nostra. » I presenti sono sessnntasette. Si proceda quindi alla votazione per l'elezione del sindaco Prego 1 consiglieri Bona, Balsamo-Crivelli, Fi no e Molinari a fungere da scrutatori ». E mentre i quattro consiglieri salgono ai ban chi della Giunta, il segretario comincia a fare l'appello per ordine alfabetico. Ogni consigliere chiamato'scende-nell'emiciclo a deporre nel l'urna la sua scheda. E' appena cominciata la chiama, che entra nell'aula il consigliere on. Casallni, il quale riesce cosi ancora a votare. Lo stesso non succede però a Gherardinl, 11 quale giunge quando l'appello nominale è quasi finito. L'estrazione delle schede dall'urna è' fatta dallo stesso senatore Foà, il quale ue dice ad ulta voce il contenuto. ,^ Quando lo spoglio è finito, Foà, tra la più intonsa attenzione di tutti, dice: « La votazione Ila dato i seguenti risultati: Votanti ses santanove : Teofllo Rossi ha avuto 55 voti schede bianche U E' quindi eletto Siadaco tì senatore Teofllo Rou)i ». « Ed ora si dovrebbe procedere alla elezione della Giunta, ma siccome in tale elezione deve intervenire naturalmente l'opera del Sindaco, essa è rinviata ad altra seduta. L'ordine del giorno nostro 'sarebbe cosi esaurito, se non si dovesse approvare ii prooesso verbale di questa nostra seduta odierna. Prego quindi di dare lettura di esso » ieriangte ciztornè DoDOnfolgiodanucaprbacalvetstasvnaspMil cite piadi priticpopidi corine In Li degosime infinracodèl'cdelamditotalastmcuratr!astciil tagil'Aeddsal'otipnili Pochi minuti il verbale è letto ed approvato, e l'aula si va' lentamente stonando. Su per'lo scalone, sotto il porticato, sulla piazza sono parecchi gruppi di curiosi che si additano l'un l'atro i consiglieri che escono, specialmente quelli diparte popolare. Alla seduta di ieri hanno preso parie questi consiglieri: Alberiteli, Allasia, Avezzano, Bachi, Balsamo-Crivelli, Barberis, Battistini, Bartola, Bocca, Bolmida, Bona, Bonelli Bonetto, Bono, Borini, Bosio, Bosso. Cagno,'Campora, Casallni. Cattaneo, Cauvin, Cavaglià, Ceriàna, Cbevalley, Corsi, Dagasso, De-Bemardi, Depaiils. Emphn, Fino. Foa> Florio. Garizio, Gasca, Ghernrdini, Gobbi, Govone, Grassi Guido, Grassi Luigi, Gribaudi, Invrea, Laclaire, Lanza, Marconcini, Maschio, Mazzini, Meroandiao, Molinari, Morra, Mussi, Negri, Norlenghi Olivieri, Palherti, Pomba, iPrestinari, Ratti,' Rey, Reyneri, Romito, Rubino, Rufftni, Sacerdote, Sincero, Tabacchi, Timossi. Usseglio, Vicari e' Zaccone. , ' . ' . ACegnmPTTVGPCCGKRC

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