Venticinque interrogazioni sui dolorosi episodi dello sciopero

Venticinque interrogazioni sui dolorosi episodi dello sciopero Venticinque interrogazioni sui dolorosi episodi dello sciopero Le dichiarazioni di Salandra e gli attacchi dell'Estrema Sinistra e r filo diretto per telefono 11 STA. M! Roma. il. notte. La. seduta è aperta alle ore 14,5. Subito dopo la lettura dei processo verbale, U deputato socialista on. BESTINI chiede la parola,. Egli dice: — Dichiaro che se fossi flato presente alla seduta, di ieri avrei votato •' favore della mozione Calda perchè Esordio tempestoso PRESIDENTE : — Basta la sua dichiarazione Idi voto. BENTINI: — Devo dire le ragioni: Avrei votato contro il Ministero, perchè il ministero Salandra. vietando i comizi per la abolizione delle compagnie di disciplina, ha dimostrato che non aveva il più elementare concetto del principi della libertà. (Rumori, proteste.) Poi, .ho una domanda da lare alla Camera, 'vorrei che il ministro degli Interni fosse in Questo ^momento presente alla Camera perchè dichiarasse il numero delle vittime dei luttuosi avvenimenti di auesti giorni. Le vittime sono imir troppo molte. Il paese ha il diritto di 'essere informato. (Rumoii). PRESIDENTE.: — Ma di questo parlerà a suo tempo il ministro degli Interni. I BENTINI : — Ai caduti mando intanto un 'mesto saluto. ((Applausi su lutti i banchi della Camera). L'oratore, vedendo che anche dai banchi della'Destra partono approvazioni al suo ■saluto, si risente e grida.: — No, voi, conservatori « nazionalisti, dovete almeno essere leali, non commettete l'ipocrisia di associarvi ai saiuto alle vittime. Voi avete ieri approvato il contegno- degli uccisori. Queste parole dell'on. Beutini provocano un tumulto, i deputati nazionalisti protestano vivacemente «ridando: — Noi non abbiamo provocato uccisioni, noi abbiamo isoltanto apprezzato il contegno della forza pubblica. Dall'Estremi si replica: — No. voi avete inneggiato ai 'fucilatoli del popolo. Siete solidali con gli assassini! I nazionalisti ribattono e gridano all'Estrema: — Voi volete avere il monopolio di ogni cosa. Siete dei gesuiti, provocate i tumulti e poi vi nascondete!.... BENTINI ai nazionalisti: — Voi siete dei provocatori, voi avete tentato di sollevare la borghesia di Boma contro il popolo per una dimostrazione nazionalista. Il PRESIDENTE •scampanella e richiama all'eroine tutti gli interruttori: — Questo contegno è indegno dei ^Parlamento! — 1 deputati dell'Estrema continuano lo scambio, di apostrofi coi deputati di ^Destra fra le vive proteste del Presidente. Finalmente, ristabilita»! un po' di calma, prende le parlare l'on. MODIGLIANI, il quale dice: '— Ho due domande da muovere al Governo '. WVoci ironiche da Destra-. Sentiamo!) Sentirete e vi brucierà la lingua. La prima domanda è questa: Sa il Governo" che ieri, in un l>abbico caffè, sono stati aggrediti due nostri colleglli della Cantera-, gli .onorevoli AlwtoeUi e La Pegna. Se lo sa. pub il Governo esprimere la sua deplorazione per questi atti incivili? • MODIGLIANI: — Il Governo deve esprimere -la sue deplorazione'.per questi atti" compiuti' ieri a Roma'da canaglie, i. Voci da Destra: Non erano canaglie, erano nazionalisti. . • MODIGLIANI: — Quella gente non ha il di-^j ritto d'appartenere ad alcun partito. E' canaglia1 avida solo di farsi' imi po' di reclame. Sono, stati .solleticati-gli istinti più" reazionari, mentre in altre città d'Italia VI proletariato, doveva piangere sui morti lasciati tutto il giorno nelle [vie. Il ministro degli Iruemi avrebbe doyuto sentire il dovere di essere qui' in questo momento per deplorare le aggressoni a danno di due deputati. Egli non £ qui. peggio per lui. La 'seconda domanda, che intendo rivolgere, '6'questa: Quando il Governò ci darò notizie iprecise sulle vittime creale dal piombo borIgnesef Nessuna delle mie domande riceve risposta.. Noi prendiamo atto del contegno del Presidènte del Consiglio e questo contegno sapremo anche meglio stigmatizzarlo quando egìi, l'on. Salandra. sarà qui. 'MARANGONI: — Deploro che il Presidente del Consiglio non abbia sentito il dovere -li vèntre qui a rendere conto dell'operato della forza pubblica. L'on. Salandra ha mancato agli obblighi che la sua carica gli impone. > « In questo momento però un'altra cosa ci preme più della sua presenza, vale a dire che ci siano fornite intimazioni precise sui fatti che tutta l'Italia ha dovuto deplorare. Noi sappiamo che tali fatti luttuosi sono dovuti al condegno del Governo, il quale lia manifestato chiaramente le sue intenzioni reazionarie nel discorso pronunciato alla Camera. Ora, io devo domandare se l'Italia deve continuare a pagare con lutti continui la politica reazionaria del Ministero Salandra. Intanto constato la fuga dell'on. Salandra dal banco del Governo. (Rumori. Proteste deli'on. Celesia, sottosegretario .'di Stato agli Interni). „Ho detto e ripeto: la fuga del presidente del Consiglio, ed'aggiungo che il Governo fugge... ». ' Una dichiarazione di Nuvoloni • NUVOLONI: — Devo fare anch'io una dichia*a?lone di voto. Io non ero presente alla seduta di ieii. Ma oggi sono qui per dichiarare che il mio vjto sarebbe stato contrario alla mozione i I TrtCalda. Dichiaro che, se devono essere -rispettati 1 diritti delle masse, devono pur essere rispettati i diritti dei cittadini. ;• BELTRAMI: — Queste sono buffonate! ii NUVOLONI : — Lo dice lei. Sentite quello a cui ho assistito io. Mi trovavo alla stazione di .San Pier d'Arena. La folla entrò nella stazione .con intenzione di fermare tutti i treni in arrivo ed'in partenza. Nel treno in cui io mi trovavo bisognava vedere l'indignazione dei viaggiatori contro qu&sti atti teppistici. • MAZZONI: — Ma voi non pensate alle vittime del piombo dei soldati. . MODIGLIANI: — Le sassate ad un treno non sì possono paragonare alla soppressione di vite .umane. NUVOLONI continua : — Sarebbe vigliaccheria in questo mometo parlare solo di diritti eia parte del proletariato e di doveri da palle della borghesia. (Rumori all'Estrema Sinistra). I socialisti continuano ad' apostrofare l'onorevole Nuvoloni gridando: — Forcaiolo, forcaiolo! NUVOLONI, rivolto all'Estrema: — Voi avete ;la ragione della vostra forza e del vostro Numero. La gran maggioranza dei deputati inonarchici è sempre latitante, perciò voi potete lare da padroni. Se anche fossi rimasto solo avrei protestato contro gli atti teppistici verificatisi ieri. (Rumori altissimi all'Estrema). SI, protesto e protesterò sempre, fino a che me ne rimarrà la forza. Dichiaro che, se ieri fossi stato presente, avrei votato contro la mozione Calda. (Urla all'Estrema, dove, si grida: Forcaiolo!). Ripeto che sono più liberale di voi. ALTOBELLI : — 11 treno assaltato, nel quale, si trovava l'on. Nuvoloni, non è stato teatro di quegli incidenti luttuosi di cui tutta Italia si occupa. (Rumori e proteste a Destra. Voci a Destra'-: Cosa volevate facessero?). Dico soltanto' che in quel treno non vi fu nessun 'morto, mentre i morti vi furono in molte città ed à Napoli... (Voci a Destra: Siete profeta di •ventura!). A Napoli vi fu un morto. Io presenterò, un'interrogazione e chiederò all'on. Salandra risposta immediata. Vóci: — Salandra non c'è. • ALTOBELLI : — Questo non mi riguarda-, deve" venire,'1"A proposito dei due deputati aggrediti ■ ALESSIO, vice-presidente: — Devo dare al enne spiegazioni alle domande rivoltemi a proposito dell'aggressione ai deputati Attobelli e La Pegna. La persona del deputato è sacra a qualunque partito appartenga. Contro qualun qae attentato alla vita dei deputati o all'esercizio del mandato parlamentare è possibile un re al amo al ministro degli Interni. Quanto alla acconto domanda che mi è «tata mosca, eioè tè M ItMi iiii non rtoroede subito alla in-•alani latte in mimi giorni, io dichiaro che il regolamento è molto esplicito e lascia al Governo facoltà di rispondere subito, oppure quando verrà il turno delle rispettive interrogazioni. Ora dò la parola al sottosegretario di Stato agli Interni. CELESIA si alza per rispondere, ma l'Estrema Sinistra non lo lascia parlare. Infatti incominciano gli onorevoli MODIGLIANI, BELTRAMI, ALTOBELLI, MAZZONI ed altri a gridare : — Le interrogazionLsono rivolte all'onorevole Salandra. VogliamCfclie parli Salandra. PRESIDENTE: — 11 sottosegretario agii Interni rappresenta appunto il presidente del Consiglio on. Salandra. A questo punto, mentre l'on. Celesta, in piedi, ceti le Braccia incrociate, attende di poter parlare, la Camera si divide in due falangi di coristi, alquanto stonati. L'Estrema canta in coro, allegramente: « Salandra, Salandra! », e il resto della Camera risponde, cantando in coro,: « Celesia. Celesia! ». Lo spettacolo originale sarebbe divertente per gli spettatori delle tribune, se non pensassero che così non si fanno gli interessi del Paese. Il PRESIDENTE si alza in piedi, e, agitando il campanello, protesta contro l'ostruzionismo a danno dell'on. Celesia. E grida: — Dove credoio di essere? Mi meraviglio di loro. L'Estrema risponde, ridendo: — Noi ci meravigliamo di lei! BELTRAMI: — Lei è peggio dell'on. Marcerà. L'on. ALESSIO resta per un istante interdetto, mentre i due cori continuano a sgolarsi, con intarmerò di apostrofi, dalle due parti della Camera. FRA'DELETTO, indignatissimo, grida: — Questo è indégno della Camera! — Poi, rivolgendosi, irritàtissimo, all'on. Alessio, grida: — Ma cosa fa lei? PRESIDENTE: — lo so il mio dovere. La seduta è sospesa L'on. ALESSIO fa un'altra ramanzina alla Estrema, ma le sue parole si perdono, nel chiasso. Allora l'on. ALESSIO afferra il cilindro e si copre, esclamando: — La seduta è sospesa. Finalmente, alle H,S0. il PRESIDENTE rientra nell'aula, e la calma ritorna. Il PRESIDENTE dice: — Ho dovuto sospendere la seduta In seguito al contegno dei deputati dell'Estrema, che mi hanno obbligato a questo provvedimento. Io faccio osservare che ogni più larga discussione è consentitama che non si trasforma l'assemblea parlamenfare in un Comizio o in una Convenzione. Sopratutto, è illecito togliere il diritto di parlare, con rumori, e togliere questo diritto al Governo, specialmente quando deve difendersi dall'accusa di non avere saputo tutelare l'ordine pubblico. Dò nuovamente la parola al Sottosegretario agli Interni, on. .Celesia. perchè continui. Voci all'Estrema: — Ma se non aveva neppure'cominciato. (Ilarità). La parola all'on. Celesia CELESIA: — Bevo anzitutto dichiarare che, tanto il Governo, quanto lo, personalmente, siamo dolenti degli incidenti avvenuti ieri, a danno dei componenti l'Assemblea. Deploro quanto è avvenuto. Aggiungo che. se altri provvedimenti sono possibili, oltre a quelli che abbiamo presi, per far rispettare i deputati, preghiamo di indicarceli. Noi li prenderemo. Se abbiamo mancato, ditecelo, siamo qui per rispondere. 11 nostro rispetto, per la Camera è cosi grande, che ieri abbiamo fatto tutto il possibile per impedire che giungessero nell'Assemblea, mentre ei deliberava sulla politica del Governo, voci e impressioni dall'esterno. Abbiamo fatto ciò anche quando si trattava di una manifestazione, che ci avrebbe giovato. (L'oratore allude alla •imponente dimostrazione nazionalista di ieri, che giunse in piazzi Cavour, e che intendeva arrivare a Montecitorio, proprio nel momento del voto. La Polizia respinse i dimostranti, mantenendo il vuoto attorno a Montecitorio). MODIGLIANI: — Bel merito avete avuto! A tutto ciò si riduce l'opera del Governo? CELESIA: — Abbiamo fatto quanto era possibile al Governo, per assicurare la sincerità del voto. (Applausi a Destra ed al Centro). Più tardi verrà alla Camera l'on. Salandra.. MARANGONI: — Ma se è nei corridoi, chePCTiLBSL\',' terminando: — U Presidente del Consiglio sarà fra breve alla Camera e darà tutte le risposte. La triplice elezione di Nunzio Nasi li PRESIDENTE legge le conclusioni delia Giunta sulle elezioni dei collegi di Cau-anissetta Palermo I e Trapani. La Giunta propone uiiia Camera di convalidare l'elezione deu'onorèvole Nasi nei tre collegi. SONNINO concorda nelle conclusioni. della Giunta, ma non nelle motivazioni di ossa. Non crede che la riabilitazione, che dalla Giunta si è ritenuta necessaria per l'eleggibilità dell'on. Nasi, possa ritenersi veiincata di pieno diritto, méntre occorre una decisione dell'Autorità giudiziaria, alla quale la Camera non potrebbe sostituire una sua propria deliberazione. Ma nel caso presente non è il caso di parlare di riabiiitazione. poiché la Corte Suprema, con la sentenza del Zi marzo 1914, ha riconosciuto i diritti j4l.eie"«,f'to deUonoK-vole Nunzio Nasi. Codesta sentenza non vincola la Camera, ina questa ha pei' costante e lodevole consuetudine di non sindacare le decisioni dell'Autorità giudiziaria, anche quando avrebbe diritto di farlo. A queste considerazioni, una se ne aggiunge di carattere altamente politico, ed è quella che impone il rispetto della volontà popolare. Presenta quindi il seguente ordine del giorno: a La Camera, ritenuto che. la sentenza della Corte Suprema di Cassazione del 24 marzo 1914 ha riconosciuto i diritti di elettorato dell'on. Nunzio Nasi, convalida le ire elezioni di l'alenno I. Trapani 6 Caltanisetta ». PRESIDENTE pone ai voti la prima parte dell'ordine del giorno dell'on. Sonnino, che e approvata. Pone quindi a partito la seconda parie dell'ordine del giorno dell'on. Sonnino, che coincide con la proposta della Giunta delle elezioni; e anche questa è approvata. Dichiara convalidate le elezioni dell'onorevole Nasi nei Collegi di Caltanissetta, Palermo I e Trapani. Assume la presidenza il presidente Marcora. Provvedimenti tributari Si riprende la discussione sui provvedimenti tributari. UELLOTTT dichiara che la esposizione fatta sabato alla Camera dal ministro del Tesoro, circa la presente situazione finanziaria10 ha convinto della necessità e dell'urgenza .dei provvedimenti proposti. Ricordundo i precedenti del disegno di legge, è d'avviso che gli emendamenti presentati dal presente Mi insterò abbiano miglioralo notevolmente le primitive proposte, sopratutto per essersi rinunciato a quella tassa globale sulle successioni, che rappresentava la più grave delle iniquità tributarie. Conclude' negando che 11 complesso dei prov vedimenti fiscali proposti dal Governo gravsulle classi noti abbienti e dichiarando che egl11 voterà, confidando'che gli istituti di controllo funzionino in modo piti vigile e che il presente Ministero vorrà veramente proporre un nuovo sistema di finanza che meglio corrisponda alle mutate condizioni dei Paese, (vive approvazioni; congratulazioni). Intermezzo rumoroso Dopo il discorso Bellottl, Marangoni tenta nuovamente un Intermezzo di baccano parlamentare riportando la questione del tumulti in tutta Italia. L'on. MARANGONI chiede la parola ricordando la promessa dell'on. Celesia il «iute ha dichiarato che, non appena l'onorevole filandra sarebbe venuto alla Cameraavrebb» rienaeto circa la taterrogaitoni auU o . a n ,,„ eiisam «be violenze fatte a deputati. Dice che il Governo non può accampare la mancanza di informazioni perchè i fatti sono acquisiti e pubblicati nei giornali. E' il solito sistema. Il PRESIDENTE richiama aU'ordine l'oratore; poi gli toglie la parola. SALANDRA: — Quando saranno lette le interrogazioni, risponderò a Quelle che riterrò urgenti e di pubblico interesse. Il rispetto dèi regolamento e tutelato assai bene dal Presidente. , Dopo questo breve incidente si terna ai provvedimenti tributari ed ha la parola l'onorevole Perrone. Una critica ai provvedimenti finanziari h PERRONE avverte che funzione dèU'impofsta è anche quella di correggere la inegualedistribuzione della ricchezza. E poiché ha udita in questi ultimi tempi ripetutamente parlare di o trucchi magi inneschi », crede doveroso ":cordare che il Magnani fu sempre assertore di una politica finanziaria sinceramente demo-cratica. - Invece afferma che i provvedimenti tributari ora proposti non solo mancano di organicità, ma non si ispirano ad un criterio di finanza democràtica. Lamenta che si aggravi anche ildiritto di statistica, il quale non dovrebbe avere soltanto una funzione fiscale, e vorrebbe che almeno ne fosse esentato il grano. Crede che opportuni freni debbano essere messi alla troppo ampia facoltà di coordinamento delle varie leggi finanziarie, che con questo progetto il Governo chiede, accennando ai gravi inconvenienti ed anche agli abusi cui potrebbe dar luogo. (Commenti). Si duole che coi nuovi inasprimenti fiscali si colpisca sopratutto il commercio e cita ad e6emplo l'aggravamento delle tasse cambiarie, a proposito delle quali si vuole ritornare su una legge, che tanti benefici aveva recato al traffico, e complicare ancor più le nostre leggi in questa materia, mentre ogni giorno più vivo si fa il movimento per l'unificazione del diritto cambiario anche nel rapporti Internazionali. Un centinaio di deputati, senza distinzione di partito, si recano a congratularsi.con l'onorevole Perrone. Fra essi" tutti i deputati di Estrema Sinistra presenti e l'ex-ministro SacchiL'ancor giovane deputato di Basilicata appare commosso di questa accoglienza. Le venticinque interrogazioni sul tumulti dello sciopero Sono le 18,45. 11 seguito della discussione suprovvedimenti finanziari è rimandato a domani. Slamo all'ultima parte — la più importante r della seduta, cioè alla risposta dePresidente del Consiglio alle venticinque interrogazioni oggi presentate da altrettanti deputati intorno agli avvenimenti che hanno accompagnato in Italia lo sciopero generale per l'eccidio di .Ancona. Queste interrogazioni sono state tutte presentate da deputati di Estrema Sinistra e riguardano gli argomenti più diversi : dalle vi luna delle dimostrazioni di NapoliBari, Bologna, Firenze ed altrove, alle percosse di agenti di P. S. a danno di dimostrantialle aggressioni avvenute in Roma a danno degli onorevoli Altobelli e Ciccotti. L'on. SALANDRA si alza per prendere la parola in mezzo al profondo silenzio della Camera. L'aula si è affollata di .circa 400. deputati. Le tribune sono gremitissime. Mentre l'onorevole Salandra si alza per prendere la parola, l'on. DE FELICE chiede la parola a sua volta e dice: — Vorrei rivolgere una preghiera al Presidente del Consiglio. Poiché si tratta d25 interrogazioni e poiché, secondo il regolamento, ogni deputato avrebbe il diritto di parlare almeno 25 minuti, se: noi svolgiamo oggtutte queste interrogazioni, finiremo verso mezzanotte. Il torto non è nostro. L'on. Salandra aveva promesso dì rispondere alle nostre interrogazioni alle ore 15. Invece, è venuto alla Camera alle 18. Quindi io chiedo al Presidente del Consiglio che egli faccia oggi le sue dichiarazioni in risposta alle venticinque interrogazioni presentate e che le repliche dei SS interroganti siano rimandate a domani. PRESIDENTE : — Va bene, cosi non la finiremo più. (Ilarità). . L'on. SALANDRA dichiara innanzitutto dnon poter acconsentire alia preghiera dell'onorevole De Felice. Egli si limiterà a dare una risposta rapida e precisa, materiata di fattsoltanto. I deputati interroganti dovranno inevitabilmente limitarsi a dichiarare se sono o no soddisfatti. '..Questo, almeno, sarebbe, credo,- il desiderio della Camera. (Approvazioni)PRESIDENTE: — .Allora ha la parola il Presidente del Consiglio per rispondere alle 25 interrogazioni presentate. Dichiarazioni di Salandra SALANDRA; dice: — Prometto alla Camera di portare innanzi alla assemblea la realtà deb le cose, poiché io sono convinto che la conoscenza della verità possa giovare più di qualunque artificio per nascondere ciò che è avvenuto. Il Paese così saprà la verità e potrà essere rassicurato riflettendo che non ci è altro oltre a quello che è stato portato al banco deGoverno. La prima interrogazione alla quale rispondo è quella dell'on. Altobelli. Egli mi ha interrogato intorno ai fatti di Napoli, suEa follìa omicida da cui — egli dice — sono invasin questo periodo gli agenti di P. S. Ciò che è accaduto a Napoli « Debbo rispondere all'on. Altobelli che purtroppo i tragici fatti di Napoli di ieri l'altro rispondono alla verità. Sono lieto invece ddire che niente di grave.è avvenuto a Napolda ieri. Oggi a Napoli è stato fatto il funerale della vittima dei disordini del giorni scorsiGli on. Arturo Labriola e Lucci hanno lodevolmente raccomandato la calma alla fine dquesto accompagnamento funebre. Però, una parte dei dimostranti si è sbandata riunendospresso Porta Capuana, dove, guidata da anarchici, ha commesso atti vandalici. Lu cavalleria è intervenuta, ha fatto delle cariche e disgraziatamente vari cavalieggerl sono cadutda cavallo. Durante la carica, uno di questsoldati ha riportato una ferita alla vòlta cranica, sicché si trova in gravissimo stato. Cómla Camera vede, nulla di-grave salvo questo fatto.... (Interruzioni all'Estrema: Cosa volevate che fosse accaduto?). Voci a Destra: — Ed-il fatto del soldato vsembra poco rilevante? I soldati non hannoforse, anche essi una madre?' L'oratore,-proseguendo: — Circa i fatti dNapoli, io non.li ripeterò innanzi alla Carneni, poiché essi sono ormai noti, e non ho varianti da introdurre. Debbo soltanto dichiarare che, essendosi, affermato che una delle vittmie'derdisordini di Napoli è morta in seguto ad. un polpo di moschetto,,. sparato da • un soldato di artiglieria, ho. dato' l'ordine di rcercare questo soldato, se esiste, e deferirlose responsàbile, immediatamente all'AutoritGiudiziaria. (A-pp'rOvazioni all'Estrema Sinistra). Quésto è il fatto più grava-d:ei giornscorsi. "" '• • * 1 ' •'•-'- L'on. Salandra si diffonde; quindi, a narrare gli episodi minori dei disordini di Nàpole poscia .conclude ; — Certo, i fatti sonòilutuosi, ed io non posso che deplorarli, me,* ep.me ho detto-in principio, é meglio ohe il pae se sappia la verità, e questa'è la verità: queloia che io ho esposto. Per la libertà della Camera «L'on. Marangoni mi interroga intorno alldimostrazioni avvenute per acclamare aglautori degli eccidi, avvenute nei giorni scorsi. Non posso rispondere all'on. Marangoni snon questo, lo non posso supporre che la. Nazione italiana possa inneggiare ad un 'indviduo, che abbia commesso un eccìdio. Sl'on. Marangoni allude alla dimostrazioncompiuta dai nazionalisti a Roma, lo dirò al dì Triti Aimaatrazlone sono stat informato soltanto all'ultima ora; io nulla sapevo di questa dimostrazione, quando fu ideata, nè l'ho provocata, ed, anzi, l'ho respinta da Montecitorio, quando si è presentata, infatti, ieri, mentre avveniva il voto politico alla Camera, la dimostrazione, forte di oltre diecimila persone, giungeva presso Montecitorio, e si avvicinava alla Camera. Quando lo seppi, pregai 1 due Sottosegretari di Stato, che erano presenti, perchè esprimessero all'Autorità di Pubblica Sicurezza il mio preciso ordine che quésta, come qualunque altra manifestazione, fosse allontanata da Montecitorio, poiché, secondo me, la deliberazione dell'Assemblea nazionale deve essere tenuta lontana dalle pressioni della folla. Questo ho latto, per mantenere in un .ambiente alto e Béreno le deliberazioni della Camera intorno alla condotta del Ministero. (Approvazioni a Destra; rumori all'Estrema). La reazione - Il numero dei morti e feriti > L'on. Treves mi ha interrogato, per conoscere lì pensiero del .Governo intorno alle manifestazioni dì parte reazionaria, le quali tendono' a prolungare lo sciopero generale, mentre questo era stato dichiarato cessato. Io ho' a dichiarargli questo: che il Governo desidera che l'armonia sociale sia possibilmente' completa. Se elementi dissenzienti manifestano a predominare nelle pubbliche agitazioni, 10 non sono alieno dallo studiare quali fatti e. quali circostanze possono esercitare un'operadi pacificazione fra questi elementi sociali, onde il contrasto deplorato non abbia a ripetersi». . MODIGLIANI, interrompendo: — incominci a comporre lo sciopero delle Manifatture dei tabacchi. Vi sono le sigaraie, che da 60 giorni soffrono la fame. SALANDRA, senza raccogliere l'interruzione : — Un altro deputato dì Estrema mi ha chiesto 11 numero dei morti e dei feriti, tanto da par te dei militari, quanto da parte del borghesi, nelle manifestazioni di questi giorni. Non posso dire, nè una cifra, nè l'altra. Il Ministro della Guerra non è, in questo momento, alla Camera e non è ancora accertato il nùmero dei feriti, che, pur troppo, crescerà. .- , iMAFFl: — Crescerà? Che cosa vuol dire con questo crescerà? SALANDRA: — Io ve lo dico subito, onorevole Maffl, che cosa significhi questo crescerà. Significa, pur troppo, che i fatti dolorosi continuano' e continuano ad esservi nuovi feriti fra gli agenti della forza pubblica. Mi giunge, in questo, momento, un telegramma del Prefetto di Pisa, il quale mi annuncia che a Piombino un commissario di Pubblica Sicurezza è stato aggredito, in piena; via, e colpito da due colpi di rivoltella, e si trova in istato molto grave. Ecco un caso, che fa crescere il numero dei feriti, (Approvazioni a Destra). , .DE .FELICE : — Ma questo non è per lo sciopero. (Rumori altissimi). MODIGLIANI : — E' una cosa estranea, cosa da nulla».. Voci: — Già. è cosa da nulla, in confronto agli eccidi proletari... Già, sono tutte cose da nulla, quelle che voi non portate alla Camera. (Approvazioni a Destra). L'on. SALANDRA Continua a leggere i telegrammi, che gli sono pervenuti, intorno ai nuovi feriti fra gli agenti della forza pubblica.'Ne legge uno. proveniente da Pisa, in cuisi„ annuncia che un capitano ed un. tenente dei carabinieri sono stati fatti segno, nella strada, a due colpi di rivoltella. Miracolosamente, i due ufficiali sono rimasti illesi, ma uno di questi colpi di rivoltella ha ferito uno studente, trapassandogli una coscia. — Come vedete. — dice l'on. SALANDRA, — il numero dei feriti fra gli agenti si accresce; (Approvationi.a Destra). ■ MODIGLIANI : — Ma vedrete che cresceranno anche le vittime del proletariato. MAZZONI : — Non ci avete ancora detto il numero "precìso dei morti. Lo vogliamo conoscere. BELTRAMI: — Tenete nascosto il numero dei morti. Avete paura di dirlo. SALANDRA. rivolto a coloro che lo interrompono: — Vedano, onorevoli dell'Estrema Sinistra, io rivolgo loro una preghiera. Vogliano usare delle parole pacate e serene anche aui dentro, perchè le parole gròsse dette in quest'aula, ripetuto dalla stampa, esercitano fuori un effetto eccitante e 60no talvolta generatrici di disordini. (.<ppro«arfoni vivissime a Destra;- urla all'Estrema Sinistra, dove si grida : Siete voi che provocate, siete voi che eccitate. Noi facciamo opera di pacificazione! Speculate sul morti!) Le compagnie di disciplina SALANDRA, continuando: — L'on. Eugenio Chiesa mi interroga intorno al pensiero del Governo sulle compagnie di disciplina. Non è questo il momento di dire su due piedi, da parte del Governo, una parola su una questione così grave, la quale è in parte di competenza del-ministro della Guerra. EUGENIO CHIESA: — Ma dica almeno una parola rassicurante. .SALANDRA: — Io posso dichiarare che comprendo ì difetti e là necessità di modificare il funzionamento delle compagnie di disciplina. DE FELICE: — E allora perchè lo avete taciuto /ine ad -ora? SALANDRA : — Io. non posso che dire la mia impressione: è una materia che riguarda il ministro della Guerra. Un rebus L'on. Mazzoni poi mi ha chiesto come il Governo possa conciliare la violenza della repressione delle manifestazioni proletarie con il favoreggiamento, da parte della forza pubblica, di dimostrazioni reazionarie. Questa interrogazione è per me un rebus. L'on. Mazzoni dovrebbe dirmi a che cos - egli allude. MAZZONI.: .— Glie lo dico subito. Alludo.-'all'operato del capitano delle guardie in borghese di Roma, capitano Cassetta, il quale è stato Il primo promotore della dimostrazione nazionalista dì ieri, che inneggiava al piombo omicida dei giorni scorsi. . SALANDRA: — Io non so nulla di quello che lei dice.. MAZZONI: — Ma lo sappiamo benissimo noi: eravamo presenti e sappiamo quello che si è' fatto. SALANDRA : — Non ho informazioni in proposito, non conosco il capitano Cassetta.. Ho solitilo parlare di lui come di uno dei più abili funzionari della Questura di Roma e mrfiuto di credere che un funzionario di P. Spossa abbandonarsi alla leggerezza di favorire una dimostrazione. Può darsi che questo capitano e le sue guardie abbia séguito la dimostrazione ed in questo non c'è niente di malemaritò). Se l'on. Muzzoni e altri deputati dell'Estrema 'hanno qualche fatto concreto da citatoti, me lo citino. - MAZZONI: — Durante le. dimostrazioni nazionaliste un funzionario di P, S. ha fatto un discorso dalla, finestra inneggiando , alia ■dimostrazione reazionario. . , ".. . SALANDRA :. — Se è vero il. fatto ebe iella afferma, il'funzionario' sarà punito. ;. I due deputati aggraditi L'oiv. Marangoni poi mi interroga'circa le cosidette aggressioni avvenute' 'a Roma iercontro gli onorevoli Altobelli e Clccottl. Innanzi tutto non si può portare di veru aggressione. Ad' ogni modo, gli onorevoli A'.toboiii e Ciccotti debbono sapere con quale cuore in.-h.ì ammiro il loro ingegno da tanto tempoubbia appreso la notizia della manifestazione alla quale essi sono stati fatti segno, io credo '•he le manifestazioni contro due deputati napoletani siano disonoranti Per qualunque persona che se ne sìa rosa l'autrice ed a qualunque partito essa appartenga. Ad ogni modo, che cosa posso fare? Se le manifestazionsono avvenute, ino lo dicano gli stessi deputati dell'Estrema Sinistra. (Ilarità a Destra). ALTOBELLI : — Noi non vogliamo repressioni per nessuno. SALANDRA : — L*% Chiesa chiede al te> verno pronti provvedimenti per liberare i numerosissimi arrestati di tutta Italia durante le manifestazioni di questi gorni. lo rispondo che molti arrestati sono stati liberati senz'altro: altri saranno liberati in seguito ad indagini, qualora non siano pregiudicati. Saranno monfenuti soltanto gli arresti di quelli i quali sono stati trovati in possesso di coltello o di rivoltella. Io credo che nessun uomo civile, nessun deputato possa ammettere che un cittadino vada con la rivoltella od il coltello in tasca in una dimostrazione. (Approvazioni da tutta la Camera). La politica del Governo L'on. Merloni infine mi chiede migliori affidamenti circa la politica del Governo in materia di manifestazioni pubbliche. Io gli rispondo che la Camera ha già giudicato con il voto di ieri. MERLONI : — Ala il voto di ieri ebbe carattere sospensivo. SALANDRA: — No, ebbe carattere decisivo, non sospensivo. L'on. Calda mi chiede a sua volta se io sia a conoscenza dello violenze dei nazionalisti contro cittadini inermi dei partiti popolari in Bologna. Non ho informazioni precise in proposito; ne assumerò e risponderò. Mi si chiede poi quale contegno io intenda tenere di fronte alle agitazioni demagogiche organizzate dagli elementi reazionari del Paese, (ilarità vivissima). Quest'interrogazione, un po' curiosa, mi è stata mossa dall'on. Cappa, (Ilarità). Orbene, io debbo dichiarare che, se veramente datazioni demagogiche verranno organizzate dai partito nazionalista, io userò verso gli stessi nazionalisti dei poteri che voi deputati di Estrema Sinistra nonavoléte concedermi di usare verso i vostri amici del partiti popolari. (Ilarità vivissima). Credo che più di questo non potrete pretendere. Se poi realmente la reazione turberà la pace pubblica, io dichiaro al cospetto della Camera che questo turbamento della pace pubblica mi troverà qui al mio posto, pronto a reprimerlo. rifossimo stato d'assedio L'on. Chiesa mi ha mosso poi una interrogazione che mi riesce preziosa. Al Governo egli chiède se sia vero che l'Autorità civile di Ancona abbia ceduto i suoi poteri all'Autorità militare. Dico subito all'on. Chiesa che il fatto è vero, ma non nelle proporzioni cui è stato annunciato. Lo stato d'assedio non è mal stato proclamato ad Ancona. Soltanto è avvenuto un fatto alquanto strano, al quale io non ho tardato di provvedere. Dichiaro innanzitutto che non ammetto il passaggio dei poteri civili all'Autorità militare se non in casi di straordinaria gravità. Sarebbe questo un fatto gravissimo, che io cercherò sempre di evitare. (Approvazioni all'Estrema Sinistra). Detto questo in linea generale, vengo al fatto di Ancona. Il vice1 prefetto di Ancona, Cossu, durante le manifestazioni dei giorni scorsi, ebbe un istante di smarrimento. Egli, sentendosi forse impotente a reprimere l'agitazione, per una sua stessa strana iniziativa ha ceduto i poteri. dell'Autorità civile al comandante del Corpo d'armata, generale Barattieri. Io. sono convinto che 6i tratta di un fatto assolutamente isolato. BELTRAMI : — Vedremo se sarà un fatto Isolato. SALANDRA: — Ad ogni modo, dichiaro che ho provveduto mandando subito ad Ancona il prefetto di Perugia, comm. Taddei; anzi, essendo la linea ferroviaria interrotta per guasti alla stazione di Ancona, il prefetto di Perugia è giunto ad Ancona in automobile 'e si è immediatamente Insediato; sicché la potestà militare è durata solo poche ore. Ma non a questo mi sono limitato. Ho sospeso telegraficamente dall'ufficio e dallo stipendio il vice-prefetto di Ancona, deferendolo al Consiglio di disciplina. DE FELICE: — Bene, bravo! Anche la bandiera nazionale!... «L'on. Giacomo Ferri — continua SALANDRA — mi chiede poi come mai si siano potute esporre aUBotna delle bandiere nazionali che erano una provocazione all'indomani degli eccidi 'proletari, orbene, io non posso credere mai che urna bandiera nazionale possa costituire una provocazione qualunque, lo non credo poi che le bandiere che si sonò, esposte a Roma abbiano avuto il significato di inneggiare a chi aveva ucciso. Nessun italiano 6 capace, io credo, di un sentimento simile. SALANDRA: — Quanto poi alle dimostrazioni nazionalistiche di ieri, io ho già spiegato innanzi alla Camera quello che ho fatto perchè esse non avessero alcuna pressione sulla volontà della Camera. L'on. Treves mi chiede poi conto delle dimostrazioni nazionaliste di Bologna. Ripeto che assumerò informazioni. L'on. Cavaliere si lagna con me della violenza della forza pubblica contro i dimostranti. Io gli debbo dichiarare che non .posso naturalmente escludere che violenze siano state usate da parte della forza pubblica, ma però bisogna tener conto della provocazione a cui si sono abbandonati ì dimostranti. Per parte mia, quando un atto di violenza da parte di un funzionario della forza pùbblica mi è stato' denunciato, ho provveduto; cosi farò per l'agente di P. S. il quale a Roma, durante la dimostrazione, ha schiaffeggiato il deputato socialista qn. Dugonl. MARCHESANO: — Ed il delegato, che era presente e non arrestò questo agente, lo premiere te forse? SALANDRA: — Anche il delegato, se risulterà responsabile, sarà punito. (Approvazioni all'Estrema Sinistra; rumori sugli altri banchi). Mi sono, poi state presentate altre interrogazioni sui morti che si sono dovuti deplorare a Firenze.. — Qui l'on. Salandra'narra i particolari già noti dei tumulti di Firenze e viene quindi alla conclusione, a Queste sono genuinamente, in base ai rapporti che Ilo ricevuto dai Prefetti, le notizie che io posso comunicare alla Camera. Altro non so. Io sono pieno di telegrammi, lo dichiaro che i respon sabili, se ve ne sono, di ferimento o di omicidio a danno di cittadini italiani, saranno deferiti immediatamente all'Autorità giudiziaria. E con cò ho finito; ma faccio prima una preghiera ai deputati che debbono replicare. E la preghiera è questa. Si attengano essi ai fatti, non usino parole grosse, incendiarie, che ottengono un effetto deleterio fuori di qui.-Non si servano di armi polemiche per abbattere l'autorità del Governo. Essi siano d'accordo con me e con il Governo nell'esercitare, in questo momento, una opera di pacificazione » (Applausi vivissimi a Destra ed al Centro SÌ lenzio' all'Estrema Sinistra). L'on. SALANDRA siede, ma subito dopo si alza per dire: — Mi sono dimenticato.di fare un'ultima comunicazione che dimostra la imparzialità del Governo. Il Prefetto di Milano ha proibito il manifesto dei nazionalisti di Milano perchè era concepito in termini provocanti. a> MODIGLIANI: — Ha fatto male. SALANDRA: — Non slete mal contenti. (Ilarità). Le repliche Il fatto personale di Ciccotti CICCOTTI, per fatto personale, espone che ieri sera ul Corso, da. un aggruppamento di persone fu fatto segno nd insulti, a cui egli rispose con ironici ringraziamenti. Allori uno del gruppo, avvicinatolo, lo inveiti con turpi parole. « Se costoro — dice — sono nazionalisti, non mi congratulo col partito che li annoveri fra i suoi membri ».-Afferma che le offese furono rivolle a lui nella sua qualità.di deputato e per il discorso pronunciato ieri alla Camera. Crede perciò che la Camera debba interessarsi del suo caso. ALTOBELLI afferma che a Napoli molti sono i feriti gravemente tra gli scioperanti perchè gli agenti della forza pubblica furono'Invasi da una vera follia omicida. Alla stazione ferroviaria furono sparati in aria fino a cento colpi duucsdfissnpvss11agsvvPdgdapeddpnorutpstdagn'ji | I. di moschetto, con grave panico del pubblico} uno dei colpLfu rivolto verso la folla ed ucciso uno dei dimostranti. Fino a che non muta il contegno degli agenti della forza pubblica non sarà possibile il ritomo alla calma. MARANGONI afferma che ieri sera un gruppo; di dimostranti, sf recò ad applaudire sotto lo finestre della Questura. Aggiunge che la dlmostrattone fu protetta dalla forza pubblica. Con-, stata poi che in questi primi giorni del Governo dell'on. Salandra si noverano più vittima proletarie che in molti anni del passati GnV verni. TREVES insiste sulla necessità di un'inchie-sta, se non parlamentare, almeno legislativa, sui mezzi adoperati dalla P. S. per reprimere 10 sciopero generale. Finisce dicendo: « Invito 11 Governo a voler liberare al più presto gli arrestati innocenti ed affrettare 11 giudizio de* gli altri, provvedendo infine a che la Magi-' stratura sia un organo di giustizia e non di vendetta ». . salandra : — Nonne d'ubili. TREVES: — Non ne dubito se il Governa' vuole occuparsene sul serio. BENTINI prende atto delle dichiaraiionj del Presidente del Consiglio circa le compagnie di disciplina e si riserva di tornare sul grava argomento : nota che lo sconcia delle compagnia di disciplina 6 tanto grave in quanto che vi si assegnano soldati incensurati e rei soltanto df professare idee politiche avanzate. i MAZZONI constata - che, mentre 1 socialisti erano bloccati alla Camera del Lavoro da cor» doni di truppa; si svòlgeva una numerosissima-' dimostrazione con bandiere. Dice: Non de,: ploro che siasi permesso una dimostrazione nazionalista; sarebbe fuor di luogo. Ma è vero o non ò vero che quelle dimostrazioni divennero un corteo in piena regola, capitanato da un ufficiale di polizia! La diversità di trattameli.' to è manifesta. MAZZONI: — Noi vogliamo fare opera di' pacificazione anche perefiè sarebbe follia insistere nello sciopero generale. A che cosa potrebbe portarci lo sciopero? Se fossimo sicuri di poter buttare giù la monarchia, diremmo' al proletariato: Scioperate! DI BAGNO: — Viva la monarchia! La Destra raccoglie il grido dell'on. Di Ba-1 gno e.fa un applauso al grido di: Viva la mo-1 narchia i 1 DE felice, ricordando che ieri, to. uno del principali caffè di Roma, gli onorevoli Altobelli e Lapegna furono insultati, afferma che codesti insultatori, come coloro che oltraggiarono l'on. Ciccotti, sono indegni di appartenere a qualsiasi Partito, Le aggressioni degli onorevoli Lapegna ed Altobelli sono vergognose. CAPPA dichiara che -con la sua interrogazione non ha 'inteso invocare repressioni di manifestazioni reazionarie; ma ha chiesto quale sarebbe l'atteggiamento del Governo di fronte ad una manifestazione di questo gene-' re, avvenuta a Bologna, che -riaccese le agitazioni. Deplora che a Milano sia stata proibì*' ta l'affissione di un manifesto dei nazionalisti; perchè egli desidera la libertà per tutti e peri tutti parità di trattamento.. Accenna ad un funzionario di Pubblica Sicurezza, il quale, ieri, si trovava in ubo stato pericoloso di soi vraeoeltazione, e pronunziò, presente l'oratore ed altri colleghi, fpili parole di minacciai contro le masse popolari. L'on. CAPPA termina, dicendo : — Debbo la»» mentore che, ieri, la Pubblica Sicurezza abbia bloccato la Camera del lavoro, ed afferma' che il Pretetto-di Roma ha dichiarato a lui ed a altri colleghi, come quel provvedimento fosse prodotto da un equivoco del funzionario di servizio il quale, invece, l'eri stesso, a lui. ed all'off. Chiesa, disse: — CI sono pochi feriti, purtroppo, fra la folla, perchè c'è stato proibito di sparare. (Vive proteste all'Estrema} commenti sugli altri banchi). Era conveniente allontanare quel funzionario, ed io non so che sia stàio allontanato. . jSALANDRA: — lo so adesso questo fatto, (Commenti). GIRETTI ricorda l'insegnamento del conte di Cavour che le Idee si combattono con le idee e non con le baionette. Rileva la gravità della dimostrazione di ieri per il suo evidente carattere antiparlamentare. CHIESA EUGENIO trova pravissimo quello che è avvenuto ad Ancóna, e nota che se colà non sì fosse trovato a reggere la provincia un uomo che si è rivelato inetto al suo ufficio, forse non si sarebero dovuti deplorare quei fatti che ebbero un seguito cosi doloroso in, tutta Italia. s. FERRI GIACOMO non è soddisfatto CaVA-LLERA deplora vivamente la scarsaeducazione civile cosi degli operai come degli agenti e dei dimostranti clerico-nazionalistl. La responsabilità dei dolorosi avvenimenti odierni è dunque un po' di tutti, ma più specialmente delle classi dirigenti « del Governo. PESCETtI lamenta con viva commozione Usanguinoso conflitto avvenuto a Firenze,, sul quale avrebbe desiderato dal Presidente deli Consiglio più precise notizie. Nota che anche a Firenze l'eccidio fu determinato dagli eccessi e dalla impulsività degli agenti di P. S. Il paese nostro, figlio della rivoluzione, non totlererà mai la violazione delle pubbliche libertà;La seduta termina alle ore 21,15. Nota alla seduta Rema, 11, notte. Come vi sono stati nella varie città strascichi allo sciopero generaJe, inevitahilmecte ai è avuto nell'aula di Montecitorio: uno strascico della discussione- di ieri. C'è stato inoltre una cosa veramente nuovissi-ma. Prima ancora che fosse approvato il processo verbale della seduta precedente^ si è fatto un gfande chiasso perchè il Presidente del Consiglio non era al banco deiMinistri per rispondere ad una miriade diinterrogazioni non ancora all'ordine del giorno. Non, erano nemmeno fra lo annunciate ma venivano presentate proprio nel momento- in cui si gridava a squali ago i a. contro il Presidente del Consiglio assente.' Il chiasso ha assunto, ad un certo punto,proporzioni allarmanti perchè l'Estrema Sinistra ha letteralmente impedito di aprirbocca al sottosegretario di Stato per gli ln-terni, on. Celesia, ed il Presidente è statacostretto a sospendere la seduta. Tutto ciò— pare impossibile — sul processo verbale/ della seduta precedente. La triplice elezione di Nasi, che pareva destinata a provocare una lunga discussione, invece è passata quasi senza discussione, essendosi la Camera trovata concorde nell'approvare la proposta di Sonnino. Auguriamoci cho il voto concorde della Camera abbia l'efficacia, universalmente desiderata; di far cessare le agitazioni in Sicilia! Ripresa la discussione del disegno di leg-gè per i provvedimenti tributari è stata subito interrotta da un nuovo incidente provocato dall'on. Marangoni, al quale il Presidente ha tolto la facoltà di parlare, e pol fu nuovamente ripreso, ma non hanno potuto parlare che due soli oratori, gli on. BelottJ e Perrone, perchè è stata fatta la lunga discussione che l'Estrema Sinistra avrebbe voluto fare in principio di seduta. La caratteristica di essa è etata questa : die sugli stessi fatti sono state presentate moltissime interrogazioni e perciò, avendo ogni interrogante diritto di replicare, e non essendo stati osservati 1 limiti di 5 minuti, la discussione si è protratta fin dopo le 21 ed un quarto.