Una giornata di tumulti ad Ancona

Una giornata di tumulti ad Ancona Una giornata di tumulti ad Ancona Cruento scontro tra repubblicani e carabinieri - Due morti é sei feriti gravijtra i dimostranti - Sciopero general^ di protesta, (Per telefono e telegrafo alla STAMPA ) Ancona, 7, notte. Per la giornata d'oggi da alcuni sodalizi del partito anarchico, socialista e repubou cano era stato indetto un grande comizio pubblico di carattere prettamente anfora,» Htarista: il comizio era infatti stato org*« nizzato e annunciato per una solènne pray testa contro le compagnie di disciplina e a favore di quel tale Masetti che a Bologna^* mentre stava per partire per là guerra li bica, sparò un colpo di fucile contro: il co lonnello che parlava di patria e di discipltna ai giovani partenti. Le autorità, data l'eccitazione dògli animi e in considerazio- ne della solennità dello Statuto che chiàma in .città molta gente dal contado e dalle altre terre marchigiane, proibirono il comizio. Allora gli organizzatori indissero u ria riunione suburbana a Villa Rossa, dove ha sede la sezione del partito repubblicano. Le assicurazioni dell'anarchico Malatesta Le autorità pubbliche, appena conosciuta i'intenzione di tenere questa riunione extra \moenia> diede ordini severissimi per impedire disordini e per il mantenimento deii<ordine Nelle prime ore di stamane ven)]ero operati aicuni arresti di anarchici: fra u arrestati vi era anche il noto pubbli cista agitatore e oratore libertario Enrico Maiatesta, che gode molte simpatie ed esèr cita un.alta autorità nel mondo anarchico j anconìtano. Enrico Malatesta, dopo una breve permanenza nei locali della Questu■ n rilasciato, avendo dato garanzia afifi'coalsQqaucmche non sarebbero avvenuti disordini e che non si sarebbero deplorati neppure le eoe- nate e i piccoli tumulti del mattino, che avevano provocato l'intervento dogl^ agenti durante, la rivista militare. Il pomèV riggio invece è stato ben triste e fosco: la cittadinanza ha vissuto qualche ora d'angoscia profonda e ci sono e si deplorano due morti e sei feriti gravi. Per tutto il pomeriggio infatti sono seguiti, in varii punti della città molti tumulti e continue zufi*e, menti-e a-Vilhv Rossa* si-teiVrt>Aì ileo* inizio degli iscritti ai partiti estremi, al 'auale intervennero però in maggioranza !i repubblicani. Al comizio hanno partecipato ipietroni' della Camera del .Lavoro> "Je ! pubblicano Bennrai, l'anarchico ^Enrico Ma ■ln testa' Ercole c,ardl Per " i ferrovieri e Pelizza per il comitato di agitazione contro le compagnie di disciplina. Tutti i discorsi, rne sono stati vfolentissi mi contro l'esercito e la guerra sono stati, interrotti da applausi: l'accenno alla proi-|bizione del comizio che era stato indetto iper stamane provocò un urlo di fischi e di ingiurie contro le Autorità costituite. Invano* gli organizzatori del comizio suburbano incitarono alla calma. Quando allo 18 il Comizio fu dichiarato chiuso colla votazione per acclamazione di un vibrato ordine del giorno, la folla degli intervenuti, anziché allontanarsi alla spicciolata, si formò in piccole ma serrate colonne con l'evidente intento di entrare in città e fare una dimostrazione. La sass'aiola contro i carabinieri Innanzi a Villa Rossa, fra le due vie Torrone e Montebello, i dimostranti trovarono però un ostacolo formato di due cordoni di carabinieri, forti di una cinquantina di militi, i quali non permettevano assolutamente ni dimostranti di passare e di penetrare nelle vie della città. Nacque subito una colluttazione violentissima con pugni o bastonate. Dalla muraglia di Villa Rossa vennero lanciati prima una fascina e poi un panchetto contro i carabinieri i quali cercavano di indurre i dimostranti a tornare indietro, avendo avuto l'ordine assojuto di non lasciarli passare. Dur6| qualche minuto il silenzioso urto fra i cinquanta carabinieri e circa 300 dimostranti,' molti dei quali anarchici. Il delegato di P. S. infine ordinò gli squilli : ma, anziché allontanarsi, i dimostranti fecero di nuovo impeto contro i militi con una carica corpo a corpo, seguita da una violenta sassaiuola che durò qualche istante: si videro parecchi militi colpiti; alcuni furono costretti a curvarsi per non essere feriti dalle scheggio di silice... Il momento fu veramente spaventoso. Ad un tratto, mentre la mischia era al colmo, rimbombaro- . lno Parecchi colpi danna da fuoco: chi dice ,treTnta- chi d,ce sessanta1 o e i - e e - o a e e prima linea, che fino allora avevano cercato di opporsi con tutti i mezzi pacifici e meno gravi all'irrompere della massa, minacciati, paurosi di dover rompere i cordoni, senza che fosse dato alcun ordine di fuoco, spararono. Le- vittime Fu un fuggi fuggi generale, fra urla di terrore. Ritornata un po' la calma, vennero trovati sul terreno un giovane di 20 anni, certo Giambrignone, tappezziere, che è stato colpito in pieno petto; un altro, certo Antonio Casaccia — di professione commesso — venne trasportato all'ospedale e vi mori poco dopo : duo altri feriti gravi sono stati trasportati all'ospedale: più tardi furono trasportati al nosocomio altri feriti. Immediatamente gruppi di dimostranti sono accorsi in città per far sospèndere il concerto che suonava sulla piazza Roma. Anche i trams e le carrozze sono stati fatti n-'ritirare. Tutti i bars e i caffè vennero chiù-■i per, ordine della folla dei dimostranti. *li i'aa Dinnanzi all'Ospedale, alla prefettura e agli ediflzi governativi per tutta la serata, fino a tarda ora,-è rimasta stazionata una folla imponente e dolente dei fatti che hanijo turbato la grande "solennità civile d'oggi. 'Aia versione di un testimonio oculare Sull'origine e sulla causa 'dello scontro corrono stasera versioni diverse e anche opposte: è impossibile, per ora, mentre le autorità procedono a un'inchiesta, e data l'eccitazione degli animi, controllare quale sia la verità : oltre la versione che vi ho. più sopra data e che se pure contiene1 Qualche inesattezza, è auella data dalle'qualche inesattezza, è quella data dalle autorità, ho creduto opportuno interrogare un testimone oculare, il quale ha cosi ricostruito gli avvenimenti luttuosi: « A Villa Ravssa — ha detto il mio informatore — non si sono lanciati sassi contro i carabinieri... In quella località si erano 1 dati convegno non più di 200 persone, appartenenti ai partiti estremi per protestare contro il vietato comizio del mattinò. Avevano parlato diversi oratori: finita la riunione, senza incidenti, i comizianti stavano rientrando in città alla spicciolata, uno per uno, quando hanno trovato tutti gli sbocchi adiacenti al centro di Ancona sbarrati dai carabinieri. Si sono agglome; rate cosi oltre 500 persone: ì dimostranti volevano passare, ma i carabinieri non permisero questo passaggio. Fra le proteste verbali delle persone uscite dal comizio sono quindi avvenute parecchie- -olluttazioni. I dimostranti sono stati respinti e sono ritor- nati verso Villa Rossa: durante questa spe¬ * eie di carica non sono mancate anche le bastonate. Fra i più esasperati è nato il proposito di contrassalire i carabinieri, ma prevalse il criterio dei più prudenti i quali continuarono a. tornare indietro. « Non un sasso — ha detto il testimonio — è stato .lanciato contro la forza pubblica, solo dalla muraglia di Villa Rossa è stato gettato sui militi un fascio di canne. I-carabinieri, che éràWùna^cìnqùantfria^. intimavano eonttnuarhpnte r'i sciogliersi. Dalle finestre e dalle mura di Villa Rossa si gridava: Assassini! vigliacchi! lasciateci passare! non vogliamo far niente! In quel momento un dimostrante ha fermato un tenente dei carabinieri che faceva l'atto diestrarre la rivoltella, ma una guardia estraeva, l'arma esplodendo un colpo. Fu il segnale del crepitìo delle rivoltelle che ha , seminato la strada di feriti. Furono intesi |non meno di 30 colpi: il Giambrignone, u ino dei morti, è stato colpito mentre si tro e 6| ' a o u - e i e r i è o e i . i l . ti to'.'Numerosi ^ii^l^'T^er^:é^mÌHOTlai^ vivamente l accaduto, hanno atteso fino a tar-da ora la decisione della Camera del lavoro, la quale ha proclamato, verso il tocco, lo scio, pero generale a cominciare da domani Lo sciopero generale sarà continuato fin dopo la sepoltura dei morti, che dovrebbe av- venire, secondo l'espressa volontà degli orga-nlzzatori e del dirigenti i sodalizi e He leghe, in forma solenne, con intervento di tutti i la-voraiorl. Si temono per domattina altri rtisor-vava alla finestra della sede del partito repubblicano ». Questa la narrazione del testimonio oculare: egli ha confermato che i feriti gravi sono sei : tre sono stati trasportati all'Ospedale militare e tre all'Ospedale civile: pare però che ve ne siano altri i quali si sono fatti condurre alle rispettive abitazioni. Concludendo la cronaca dolorosa della giornata d'oggi, ripeto che è impossibile dare un giudizio sicuro sui fatti. Mentre i dimostranti affermano che i carabinieri hanno sparato senza ragioni di sorta, le autorità ■ affermano che la minaccia era molto grave: pare, per altro, che un istante di calma da parte dell'agente e dei carabinieri che avevano fino allora opposto all'irruenza dei dimostranti tanta calma, sarebbe stato provvidenziale e avrebbe potuto evitare questo episodio cruento destinato, qualunque sia il risultato dell'inchiesta, a lasciare una scìa di rancori e di odi fatti di dolore e di tristezza profonda. , La proclamazione dello sciopero generale Ancona, 7, notte. Dopo mezzanotte tutti i ritrovi pubblici, i caffè e i bars sono stati chiusi in segno di lut- il ini. Da lesi e da altre città .sono chiamali telegraficamente rinforzi. ti Per lutto cittadino ti I dimostranti costringano a ritirare la bandiere da Consolato degli Stati Uniti - Sassaiola contro il Consolato di Russia. Napoli, 7, notte. Secondo le notizie pervenute al Mattino, di Napoli, sui fatti di Ancona, i colpi di rivol-tella sparati furono circa settanta. Intantoaltri colpi di rivoltella venivano sparati dallealtre case di fronte a Villa Rossa, dal dime-strantl. E' stato un fuggi fuggi generale, traurla ed imprecazioni di spavento. Passato li primo momento di confusione e sgombrata la strada, si è constatato che purtroppo vi erano parecchi feriti e due morti, j Un gruppo di persone, che trasportava all'ospedale uno dei feriti, colpito da colpi di- jrivoltella alla gamba sinistra, passando pertao rese^J.^ commettendoviolenze inaudite contro i cittadini e le signore, che erano seduti al caffè. Sono stati roveso'latl sedie e tavolini, rotti i bicchieri e le tazze. Il servizio dello, musica è stato sospeso e gli esercizi sono stati subito chiusi.' Questa sera si sono fatti numerosi arresti. Verso le 19, poi, una folla composta di appartenenti ai partiti estremi, ha cominciato a percorrere il Corso, gridando i soliti t Abbasso! ». Un gruppo di dimostranti, avendo scorto sul marciapiede il giovinetto Corsi, appartenente al partito giovanile monarchico, sfizpe ha cominciato a bastonarlo. Il povero giova- sne. grondante sangue, sempre inseguito daijzfacinorosi, che continuavano a malmenarloj tesenza pietà, si è visto costretto a rifugiarsi j pnel portone della Prefettura. Più tardi è stato maccompagnato all'ospedale, dovo è stato di-jchiarato guaribile in 20 giorni, salvo com- ^ plicazioni. La massa, sempre più eccitata, si è recata sotto il Consolato russo, che è in piazza Plebiscito, chiedendo invano» il ritiro della bandiera italiana: poiché ciò non fu ottenuto, furono lanciati sassi, frantumando i vetri del Consolato. Compiuta questa opera vandalica, i dimostranti sono andati via; ritornati sul Corso, hanno ottenuto che dal Consolato degli Stati Uniti fossero tolte la bandiera italiana e la bandiera americana. L'Autorità giudiziaria si è recata sul, posto per una inchiesta. Si hanno a deplorare tre morti : il giovane Nello Pulini, ferito al fianco destro, ed operato di laparatomia, è morto a sera alta. Gli altri quattro feriti gravi sono certi Petrèlli Luigi, ferito alla gamba sinistra; Lupizzo Giulio, ferito alla gamba destra; Focoso Dante, ferito alla spalla; Senigallia, ferito alla testa. E' stato inoltre assodato che 17 carabinieri sono feriti e guaribili fra i 10 ed i 20 giorni. . La città presenta un aspetto impressionante Tutti i locali pubblici sono chiusi. I soldati &ono scaglionati lungo la città per essere pronti a qualsiasi-evenienza. Intanto, ai temono altri disordini e perciò giureranno questa notte da Iesi e d^a Macerata altri rinforzi di truppa e di cavalleria. Tutti i teatri e caffè sono chiusi, come pure i negozi, in segno di lutto. I gruppi sovversivi ! continuano a scorrazzare per le vie fino a tarda ora, in attesa della decisione della Camera dei lavoro. La Camera del lavoro ha deciso di partecipare ai funerali delle vittime in forma solenne e di opporsi con qualsiasi mezzo a Che i cadaveri siano portati al cimitero alla chetichella La tensione degli animi è straordinaria. E' indubitato che, se l'Autorità politica vieterà il corteo che dovrà seguire i feretri delle vittime, si avranno a deplorare gravi disordini. La Questura ha proceduto all'arresto di trenta persone fra repubblicani ed anarchici che sono stati interrogati dal giudice istruttore e dal procuratore del Re. I carabinieri che si presume abbiano sparato contro la folla sono stati consegnati e chiusi in una stanza: vennero interrogati dall'Autorità giudiziaria. La versione ufficiale l carabinieri feriti sono 17 Le intimazioni legali - 2 morti e 4 feriti Ancona, 7, notte. Oggi, alle ore 16, alla Vida Rossa, sede del partito repubblicano, si riunirono circa sei cento tra repubblicani ed anarchici, che tennero un comizio privato per protestare contro U divieto della Questura di tenere stamane, durante la rivista dello Statuto, un comizio con' tro le Compagnie di disciplina. I dimostranti tentarono poi di uscire in massa per tarmarsi in corteo e recarsi a tare una dimostrazione in Piazza Boma ove suonava un concerto musicale. Essi furono, affrontati da funzionari, da carabinieri ed agenti che fecero le inumazioni legali. I dimostranti cominciarono allora a sassi contro la forza pubblica, meque .un conflato gravissimo. Diciassette carabinieri rimasero colpiti da sassate, riportando ferite ouaribili fra i cinque -ed i dodici giorni. Ai dl rivoltella partiti dalla forza tic Oserò certo Giambrignone. tappezziere, e feri rono gravemente due altre persone, una delle '.auaU. cerl° Antonio Casacca, mori all-ospeda &• Vi sono pure tre o quattro feriti leggermen\te- storila giudiziaria, al/.a quale la Prefet!'w« "a trasmesso il suo rapjjcrlo, sta proce- demio ad indagini per stabilire anche da chi fu sparato il primo colpo di rivoltella che sarebbe partito da una casa di via Torrone contro il gruppo di carabinieri. (A. Stefani). L'impressione a Roma Nessun ordine di "fuoco!,, - Un terzo morto? Roma. 7. notte. I giornali di Roma nelle quarte edizioni pubblicano i primi particolari sui gravi fat¬ a o i -'ti di Villa Rossa o! n Giornale d'Italia, dopo la narrazione e'dei fatti, aggiunge: « Si è saputo che i -1 carabinieri hanno sparato senza ordine di a'sorta: pare pero accertato che dal muro i a o i r di Villa Rossa si sia lanciato sulla forza pubblica un pesante panchetto ». Il corri spondente della* Tribuna dice che, subito dopo accaduto lo scontro, i dimostranti so no accorsi in città per far sospendere il servizio alla musica del Buon Pastore che suonava in piazza Roma. 1 due morti sono^a, feriti gravi c'era anche certo Antonio Casa zza, ex tipografo: egli fu trasportato in fin di vita all'ospedale. I sanitari hanno riscontrata lesioni al.cuore e al polmone sinistro. Secondo il Giornale d'Italia, il Ca«; sazza sarebbe morto. La Commissione esecutiva della Camera' del Lavoro di Ancona si è riunita d'urgenza per prendere deliberazioni. Stasera nei circoli giornalistici della ca-i pitale corre la voce, voce che vi trasmetto; per debito di cronaca, che i carabinieri che j erano di servizio a Villa Rossa abbiano i sparato sulla folla ad un ordine d'un fun- ! jz'onario. il quale non avrebbe atteso l'ef-l j tetto dei tre squilli. Anche.a Roma rinvi j pressione .per i tragici fatti di. Ancona è| molto grande e dolorosa. Si conferma che, jè Probabilo per domattina la generale so ^Pensione dal lavoro.