Il programma dell'Unione Liberale Monarchica

Il programma dell'Unione Liberale Monarchica Il programma dell'Unione Liberale Monarchica Il Comitato elettorale dell'Unione Liberate Monarchie» ha rivolto al Corpo elettorale il seguente comunicato: « Elettori 1 — Voi siete chiamati a rinnovare la vostra rappresentanza comunale. Cresciuto con un suffragio ausai universale il numero degli elettori, incombe un compito anche più difficile che non per il panato al nostro partito liberale, che, tenendo alte le antiche tradizioni, deve mostrarsi compreso di tutti i bisogni economici e sociali che si vanno svolgendo ed impongono la loro legittima soddisfazione nel campo politico come in quello amministrativo. «Le condizioni del nostro Comune non sono gravi, ma non sono facili. Tutto il programma che altra volta abbiamo' proposto alla rappresentanza comunale non è stato adempiuto come l'avremmo voluto, e nell'adempierlo si san pure commessi errori che avremmo voluto evitati. Cosi accade In ogni cosa umana. Ma è doveroso riparare alle manchevolezze, rilevare a correggere Sii errori. Questo Bara, uno dei compiti che dovrà assolvere il nuovo consiglio Comunale. > Non occorrono innovazioni profonde che sarebbero pericolose, non nuovi orientamenti sociali che produrrebbero scosse dolorose, ma un progredire continuo in quella via di civiltà e di progresso che sono la via ed il programma del partito liberale. -Noi crediamo che basti all'uopo il segnare In punti e postulati precisi quetfo che è da fare e quello che chiediamo ai nostri1 amministratori ohe facciano, perchè Torino sia e rimanga la citta moderna che tutti vagheggiamo, dalle industrie potenti e dai commerci fiorenti, esteticamente simpatica, colta ed operosa nella sue classi maggiori, istrutta ed educata nelle classi popolari, in condizioni per tutti di vita, meno disagiata, ordinata in ogni manifestazione della vita cittadina, con un'amministrazione corretta e sagace, con finanze salde e sicure. Designati i punti del programma già da noi pubblicati il comunicato prosegue: « Elettori! — Per adempiere questo programma preciso nei suoi punti e largo nei suoi Ani, noi vi additiamo gli uomini che crediamo capaci di misurarne il valore e di curarne l'attuazione, i « Riconosciuto il diritto del voto ad una nuo< va falange di elettori, s'imponeva l'obbligo, di chiamare alla rappresentanza del Comune elementi nuovi che dei nuovi bisogni fossero l'espressione, e ne veniva la necessità di rinvigorire e di ringiovanire 11 Consiglio Comunale eon nuove energie, non distratte per giunta dal cumulo di cariche. E cosi abbiamo dovuto ve dere eliminati dal novero dei candidati venerande figure di uomini benemeriti della città nostra per antichi servigi, ma forse per questo meno adatti a quell'azione più vigorosa che 1 tempi nostri chiedono. Con vivo dolore non li auspichiamo più nostri rappresentanti al Comune, serbando per loro la memore riconoscenza, ed augurando per l'avvenire che le nuove energie valgano, sappiano e possano quello che essi valsero per il passato. . i Elettori ! — Chiamati dalla fiducia delle Associazioni cittadine a riunire ne] nome del partito liberale tutti gli uomini che si inspirano agli ideali di ordine'e di liberta per coniporne le forze e guidarle in questa lotta amministrativa al raggiungimento degli scopi comimi, noi crediamo di avere serenamente adempiutò il compito nostro, < A voi, elettori, chiediamo di compiere il vostro dovere accorrendo vigili e coscienti alle urne, votando compatti i candidati che vi abbiamo proposti a consacrazione di quel prò. grnmma che deve assicurare l'avvenire e la fortuna -della nostra Torino, g vTorino, 2 giugno 191,4. • r '-* ' - "Il Comitato:Cesare Ferrerò di Cambiano — Annibale Boritone — Lorenzo Bonino — Enrico ■Boyer -r- Cenare Bozzalla — Davide Calandra ' — Antonio Carle — Enrico D'Ovidio — Dante Ferraris — Vincenzo Giacchetti — Vittorio Guyot — Giuseppe Montaldo — Guido Rey — Alessandro Rovaserida di-Rovasenda — Giovanni Saccherl. • la rinunzia d'un candidalo costituzionale 11 cav. Eugenio Oderio, candidato costituzionale, ha inviato al Presidente del Comitato delle Associazioni Industriali, Commerciali e di Esercenti, la seguente lettera: « Mentre rinnovo a Lei ed agii amici di cotesto Comitato i miei più cordiali ringraziamenti per avermi scelto e designato candidato al Consiglio Provinciale, debbo insistere su quanto già ebbi a dir loro, che cioè non mi è possibile di accettare l'onorifico mandato. « Altri più di me autorevole potrà coprire drgnl'importante carica alla quale non potrei dedi- canni col necessario zelo se gli impegni di commercio e di altre cariche che assorbono tutto il mio tempo. «La prego di voler comunicare questa mia . Irrevocabile decisione al signor Presidente del Comitato Elettorale che fa capo alla Spett. U-nione Liberale Monarchica ((Umberto I», rin-graziandolo anche della proclamazione delmio nome e provvedendo che la presente sia pubblicata dal giornali cittadini. « Con ossequio Dev.mo Eugenio Oderio ».

Luoghi citati: Torino