La lugubre distesa dei cadaveri restituiti dal fiume

La lugubre distesa dei cadaveri restituiti dal fiume La lugubre distesa dei cadaveri restituiti dal fiume Pietose strette materne - La strage degl'innocenti (Nostro tmlogrmmmm partloolmre) a i r o e e e a n a "tntfldctapdfsfncsat! 1 e ri r a e e mdi e di ca e e a, a e ne el or1di ò- Rimouski, 31, notte. La maggior 'parte dei superstiti dell'Imperatrice d'Irlanda sono partiti per Quebec e per Montreal; essi tono tornati verso la vita. L'dkgoscià che è nel loro cuore, lo stordimento che li pervade ancora, vedranno guariti dal tempo. Essi hanno trovato due grandi e ricche città canadesi che li ospiteranno, troveranno cosi del sole, dell'anello, dei sussidi. A Bimoushi rimangono i morti. ( ' Cduavéri a macchi Nel pòrto, ove oltre 300 naufraghi hàn trovato la salvezza, ora rimangono questi cadaveri. Il Sari Lorenzo restituisce le sue vittime a poco a poco. Le acque del fiume sembra strappino, non ti sa-come, dalla carcassa del transatlantico gli uccisi: li sol leva alla superficie, li culla sino a'.he braccia pietose non si tendano nell'acqua dalle scialuppe per raccoglierli e. trasportarli a tetra e dar loro pace in una fossa, l cadaveri pestati coti, via via, qua e là, per ld tragica distesa delle acque, vengono posati in una. vasta cernerà mortuaria improvvisata ed allineati in lugubre schiera, in attesa della identificazione e finalmente della sepoltura. I.primi cadaveri trasportati a Bimoùski giunsero col Lady Evelyne. Sul ponte di questa nave 134' morii giacevano sparsi insieme coi primi superstiti raccolti', t quali sembravano pur essi cadaveri, avendo smarrito ì sensi appena scampali dalla morie, appena saliti a bordo dopo ore di ansietà mortale e di inaudite sofferenze. 1 134 cadaveri vennero deposti in un ampio magazzino e i§l allineati nella penombra, ricoperti atta' megiio con gli indumenti trovati loro indossò, oppure con sacchi, con stuoie, con lenzuoli racimolati nei dintorni del locale. In gran parte quei miseri avanzi umani erano quasi nudi. , Giunse poco dopo l'Eureka con altre 60 vittime, lì magazzino rigurgitò allora di cadaveri. Èi^dovetie requisire uri altro fabbricato- nelle vicinanze nel quale però soltanto U secondo piano era disponibile, 1 marinai dell' Eureka montavano, le scale con il loro fardello-di morii e colmammo il locale di cadaveri, Bisognò allora trovarne un ter*p,.e.POÌ un quarto. ; Identificazioni impossibili OH agenti della Canadian Pacific si trovano ora di fronte, ad una tremenda difficoltà: quella della identificazione. E' quasi impossibile identificare i cadaveri dagli indumenti che si riducono a camicie da notte, a pigiama, a camiciole. Nel frattempo, d'ora in ora, tumefatti dall'annegamento, 1$ fattezze di questi raccapriccianti rèsti umani diventano rapidamente irriconoscibili, 1 funzionari della Compagnia non hanno preso alcuna decisione definitiva sul da farsi. Senza dubbio, gran numero dei cadaveri saranno trasportati via dai loro amici e VEsejrcito della Salute da parte, sua spera di poter rinvenire tutti iikembri del-, la comitiva, che si erano imbarcati sull'Imperatrice d'Irlanda e rimuoverne i cadaveri fino a Quebec. Si è lanciata Videa che U vapóre Lady Grey, giunto qui da Quebec, sia convertito in nave funeraria, e che tutti quei cadaveri Che qui a. Bimoushi non vengono immediatamente riconósciuti siano trasportati a Quebec è. tumulati colà. Mamme e bambini Tra i passeggiai di terza classe se ne sono trovati alcuni con addosso dei biglietti o pezzetti di carta scritta, che, sebbene macerati dall'acqua, servono ancora a stabilire approssimativamente la identità della vittima. Talora anche questi pezzetti di cafta, quasi illeggibili, riescono a narrare qualcosa della storia della vittima, com'è il caso di un certo Martina Sierinyk, uno splendido e muscoloso giovane, il cadàvere pòrta una busta attaccala al collo'con uno spago. Nella busta sono stati .trovati dei rozzi biglietti infradiciati : erano, delle ricevuto di vaglia pattali, che lo sventurato aveva spedilo a sua madre in un oscuro villaggio della Bussia centrale. ll.Stcrinuk\si trovava in viaggio da Fernie, una cittaduzza della. Columbia inglese, verso la sua patria. Aveva lavorato a Fernie-da bifolco. Di lui non si saprà mai niente altro. Ciò che pia raccapriccia è òhe trai cadaveri nelle camere mortuarie.:di Rimouski si trova gran numero di bambini: vi tono dei lattanti, dei fanciulli, dette fanciulle dagli otto ai dieci anni di età! Vicino alla porlasi vede una fanciullina di circa dieci anni. I suoi lunghi capelli castani, ormai prosciugati, stanno sciolti sul viso come se vi fossero itati tparti da un improvviso colpo di vento.: Accanto alla piccina vi è una giovane madre di, appena 25 anni, la quale ha avvinghiato al petto un bambino lattante. Le braccia deUa madre stringono it fantolino conve una morsa di aficiaio-. questa asprezza' suggellata dalla morte non può essere sciolta neppure a viva fona. Un'altra madre giace poco discosto: Usa tiene stretto ai seno un tuo bambino di quattro anni. Entrambe le braccia avvinghiano il piccino, ed in questo estremo abbraccio di amore i due disgraziati hanno incontralo la morte. ' Non pia di due. o tre, bambini, sembra, si sono talvati. La prevalenza di donne e bambini tra i cadaveri si tpiega pensando alla freddezza dell'acqua: quando il grande tuffo dei naufraghi avvenni, là corrente del fiume era qùati gelida i le donne e iérraMsnlo prisma di annegarvi. "Grazie, questa è mia sorella...,, Quei pochi parenti e conóscenti delle, vittime, i quali tono venuti a Rimouski, hanno dimostrato nella ricerca dei- loro cari tra guelfa miriade-di morti una mirabili fona d'animo. Un uomo che aveva pattato la notte presso oli Uffici della Navigazione di. Montreal, dopo essere rimasto' con il cuore sospeso per fatta la giornata, e giunto qui e fu%tubilo scompagnato in fondo al molo per cercare il cadavere detta prò., pria sorella. Giunto datanti al secondo cadavere ti soffermò. Qualcuno accese uri fiammifero netta penombra. — Grazie ! ■— egli disse. —■ Questa t mia sorella, Per piacére, aiutatemi a portarla fuori.,. ti vicino, una donna sopravvissuta riconobbe il cadavere di suo fratello che già* ceva in. metto, ad una fila di morti. Nessuna isterica esplosione di dolore è venuta a raddoppiare Vorrore di questo camposanto improvvisato, che uno sfolgorante sole oggi irradia con una dolorosa ironia. Una signorina che si è difesa... Sfa nessuno dei passeggeri che- sopravvivono al disastro ■ dell'altra notte ha attraversato peripezie così terrorizzanti come la signorina Baules. che fu la prima- donna sbarcata nel molo di mmusici dalla Lady Evelyne. « Viaggiavo in seconda, classe — mi ha raccontato la povera signorina ■— e nella mia cabina dormivano altre tre ragazze. Una scossa improvvisa mi fece sùbito temere che qual? che cosa 111 grave fosse accaduto al vapore. Udii poco dopo il disperato fischio della, strana; balzai dalla cuccetta; afferrai la cintura dì salvataggio 'appesa alfa rastrelliera della cabina, ed esortai le mie compagne a fare altrettanto. Esse, svegliate di .Soprassalto, si posero a ridere: non volevano credere alia imminenxa del pericolo. DovetìiHmpormi loro, per costringerle aà Indossare il salvagente. Furono salvate poi fortunatamente tutte e tre. « Come finii di trovarmi in acqua non ricordo bene. Ricordo (elianto di avere vitto una moltitudine di corpi che si dibattevano nella corrente accanto a"me. sembrava^ tot' ■vespaio. Tentai subito di nuotare al largò, in quel momento un ornane colla tetta Sanguinante avanzò disp e ratamente ile braccia verso di me e mi agguanta. Tentai dt svincolarmi dalla stretta' mortale: mi sentivo tirar sotto. Ad uà tratto, ménìfe.mi 'dibattevo. per la mia vita, vidi la testa del naufrago rovesciarsi indietro, boccheggiante. Era morto! Egli era scomparso. Non so chi fòsse e non lo saprò mal Fu un episodio orribile, ve io assicuro. « « Poco dopo, attratto dalla' mia cintura di salvataggio, un altro nuotatore, quasi esausto, fece alcune bracciale febbrili per raggiungermi, ma non vi riuscì, e scomparve ritil'acqua a un metro da me. vn quarto d'ora dopo mi venne incontro una. scialuppa, mi dia. dero una copèrta, mi' raggomitolai in essa, e per un'ora non fiatai e non mi mossi. Prego Dio di non avere mai più occasione di dover difendere la mia vita come in quella terribile circostanza. Uno ohe non si è nenyneno bagnato t Meno raccapricciante è il racconto del .caso toccato a quell'avvocato, che è scampato al naufragio senza nemmeno bagnarsi. Egli pattò'asciutto dal ponte dell'Imperatrice di Irlanda a! molo di Rimontiti. K' straordinario, mai.e cosi. ■ 'f 4 — Io — vii ha narrato — rimasi sul ponte mentre i marinài " tentavano di staccare le scialuppe ed abbassarle. Ma non vi riuscirono. Il piroscafo cominciò a .pendere rapidamente, e presto prese una pendenza tale, che nò» mi permise più di reggermi in piedi. « Mi aggrappai a qualche sostegno. Ciò nononostante rotolai giù dal ponte, ma non «addi: in acqua, bensì sopra una zattera pieghevole, che sf trovava sul poni*, filmasi «ulta zattera , i è o e o i o o k\senza che nemmeno una goccia d'acqua mi a . i i i a, . e o è a o o -. n . a i o , e o ne i. nKgpKcRmiiiitu■sspèvtvF[tdibagnasse. Poco dopo venni raccolto, completamente asciutto... *. M. H. MOORE. La diannatìti deposizioDe del capitano Kendal La respoitablìltà dello "Stentai.,, {Servizio s9t*Wi della Stampo) Londra, 31. notte. Una lista riveduta sul numero dei naufraghi dell'Imperatrice d'Irlanda fa ascendere il numero'del morti a 1021. Cosi,, un cablogramma Ufficiale giunto stasera da Montreal atsicura che i sopravvissuti sono,: prima classe 29, seconda classe 29, terza 50, equipaggio'tH. Sulle caute del disastra tono cominciale a «o*r.al ea Quebec le prime polemiche, ^ludi f sopravuissutt concordano nello spogliare da ogni responsabilità il Capitano Kendal. Lo • tutto non può dirsi del capitano dello Storstad. Uno dei superstiti. Vavvoeató Gotte- Un, un notissimo legale di Montreal, ha scritto oggi ad un giornale di quella città una lettera nella quale.accusa il capitano dello Storstad dt imprudenza e peggio. .-incne nella prima seduta di inchiesta, ene. ,„,.,„.. ,,w _ Bil" w MMhfc. -j.„1L..„fa iniziata Ieri a BlraosW, saribbi risultatoeh* il cenlsono del sommdeiu* dello Storstad non fu mollo regolare. Lo stesso capitano b. , ■ nKendal, nel suo interrogatorio, ha dato al ri-'aguardo notizieinteressantl. Ecco infatti il se- dputto della deposizione fatta dal capitano ! cKendal dinanzi, ai membri incartati dell'ir,!mchiesta aperta sul naufragio dell'Empress ot jRieiand. n capitano ha detto che quasi immediatamente dopo l'arresto delle macchine l bastimento Jece acqua da tribordo. Cc~ Avevo dato ordine net frattempo — ha piggiunto — di metterei canotti in mare; corsizio stesto a tribordo e ne staccai parecchi; ri- ctornai quindi sul ponte e mandai il primo Sunciale admvvertlre Ù telegrafata di fare it csegnale di soccorso. Fatto questo gridati ■ Pre- \ Gsto i canotti in mare!,. Circa sette minuti d0. po U vapore affondava. Fui gettalo tri mare, è aspirato dal vortice; ricordo soltanto di a- pcavere afferrato un pezzo di legno, ignoro quan- ^to rimasi così, nè potrei dirlo. Finalmente udlilvoci umane che gridavano da un canotto: * Ècco il capitano! Salviamolo ! Salviamolo ! » Fui Issato a bordo dell'imbarcazione ovc\\si trovavano già 30 persone. Cooperai allora al salvataggio e remando qua e là'traemmo dall'acqua, da 30 a 25 naufraghi; trascinando inóltre una diecina di persone sospese alla imbarcazione mediante .corde. Vedendo che era impossibile caricarne altre a bordo', ci dirigemmo verso lo Storstad, che st trovava, ad un miglio e mezzo. Feci imbarcare a bordo tutti coloro che avevamo raccolti e tomai sul i„„,„ , posto della catastrofe con.soll sei marinai per:cercare di salvare altri'naufraghi. Quando però giunsi colà non vi era più nessuno, tutti! erano scomparsi e invano esplorai il mare in-- tomo. Non potei scoprire alcun vivente; tot- nat allora a bordo dello Storstad. • — Quale fu la causa dell'urto? — ha chiesto un giurato, —■ Lo Storstad abbordò TEmpress of Ireland che era fermo — ha risposto il. capitano. Un altro giurato gli-ha chiesto se ricevette una risposta qualsiasi quando -avvertì ti capitano deKo Storstad di mantenersi lontano.- li ha affermato che è assolutamente impossibile che quella nave non abbia inteso. — Ho gridato cinque Volte. Pure quando ià Storstad era impegnato nel fianca dell'Empress of ireland hó gridalo di mantenere la capltano Kendall ha risposto'negativamente cdì■ -marcia in avanti. AAnche se il capitano- di „„m „„„„ „™ „„,„„ • . .... " . guella nave non avesse inteso, ciò avrebbe do-'vulo farlo netta sua qualità di marinaio- enti „„„,,. 1„ w_,„,. „, w „. ' . avrebbe dovuto conoscere Importanza di que- sta manovra. i

Persone citate: Empress, Ireland, Kendal, Kendall, M. H. Moore, Martina Sierinyk, Pure, Sari Lorenzo

Luoghi citati: Columbia, Irlanda, Londra, Montreal, Usa