La banda degli abiti neri

La banda degli abiti neri La banda degli abiti neri a l a Dal 1835 *al 1845, per tutto un decennio Panai fu battuta regolarmente da una banda di scassinatori d'urta' abilità singolare a cui ogni più audace colpo infallantemente riusciva. Chi non riusciva a nulla era la polizia, la quale si estenuava in. vane ricerche. Lo slesso re Luigi Filippo si preoccupò della trista faccenda interessali dosene direttamente in frequenti colloqui còl suo prefetto di polizia. I furti erano perpetrati con tanta certezza di risultati, con si perfetta conoscenza delle cose c delie abi tudinì delle vittime designate, che evidentemente gli « operatori » dovevano avere indicazioni molto precise. Da ciò l'induzione che questi dovessero essere organizzati in banda e che questa dovesse comprenda re, non soltanto volgari murinoli e straccioni di basso fóndo, ma anche qualcuna di rango più, elevato, uscito dalla « buona società». Alcuni arresti a casaccio confermarono la polizia di Luigi Filippo in tale supposizione, finché potè essere chiarito che tra i ladri, da dieci anni infestanti impunfimente Parigi, v'erano delle « personalità » a cui mai si sarebbe potuto pensare. Poi vennero le rivelazioni, le delazioni, qtialchc incidente imprevisto, e cosi la poli sìa\ molto aiutata dal caso, riuscì ad ac ciuffare i malfattori e a mandarli all'Assise, nel gennaio del 18i5. Ma il pubblico parigino già da un pezzo aveva designato e definito per conto suo convenientemente la masnada misteriosa ed inafferrabile ; considerando che nella nidiata dovevano esserci dei... gentiluomini, la chiamò'; [li banda degli abiti neri E l'appellativo è ancor oggi popolare in Francia quanto popolari sono Cartouchc e il a processo dei veleni », quanto lo sarà nell'avvenire la banda Bonnot degli automobilisti... Ora tutto ciò è storico, e non si può negare che, vedute a distanza di settant'anni, tante ladresche imprese cosi abilmente condotte e. misteriosamente compiute, hanno un sapore di avventura mollo interessante e possono essere raccontate senza pericolo di riuscire involontariamente ad- un corso gratuito sull'arte del perfetto ladro che non fallisce mai e scappa sempre: infatti, questi it abiti neri » sono di un taglio e di un gusto troppo antichi per essere oggi imitabili... Eppoi, siamo in pieno romanzo. Felice Duqvesnel ha tratto dalle sudate carte della. Polizia di Luigi Filippo c dai giornali dell'epoca, gli clementi, reali, di questo decennale « fattaccio » dell'avventurosissima B A3XT1DA ■ne ha ricalcato le silhouettes più caratteristiche, ha preso date, nomi, ambienti; :na tutto ciò egli ha elaborato in una composizione romanzesca che, lungi dàll'aridume delle cronache di vecchie gazzette, ha la sbrigliatezza viva e il sapore e il colore delle concezioni fantastiche. Questi o alcuni di essi incominceranno a profilarsi in una nuova appendice della Stampa, domenica, prossima 31, ed è facile prevedere fin d'ora che questa benedetta, banda di espropriatori per propria utilità privala della roba altrui, che tanti pensieri delle a quel povero Delessérl prefetto di polizia di Luigi Filippo, appena in moto nella nostra, appendice, ne farà, tanto per incominciare, una delle sue: ruberà di colpo l'attenzione di migliaia di lettori. Ed il. più bello sarà che nessuno griderà al ladro. udiulWtrNtactdeCtsmrSGTBBRBCGLDRCSLFVMomPp• TTSTTTPTPTCCCKRT

Persone citate: Bonnot, Luigi Filippo

Luoghi citati: Francia, Parigi