Il problema albanese

Il problema albanese Il problema albanese DI S\N GIULIANO [segni di vivissima attenzione) risponde alle interrogazioni degli onorevoli Galli, Colonna di Cesarò. Cirmeni, Mosti-Trotti, .Eugenio Chiesa, T/reces, Barellai, Rampoldi e Capece-Minutolo. « La situazione attuale in Albania richiede da parte del Governo le più vigili cure,, poiché vi sono connessi gravi interessi dellltalia, la quale non potrà mai. in alcun caso lasciare che venga modificato a suo danno l'equilibrio dell'Adriatico (vit'e approvazioni; scrosciano molti: Bene! Bravo! alla Destra ed al Centro. L'Estrema Sinistra sorride, scetticamente). • Indicherò l criteri generali e i capisalditdèlia linea di condotta che il Governo intende, seguire. Ma nei particolari debbo mantenere un riserbo, da cui non potrei dipartirmi sen za danno di alti interessi del Paese. «Altri paesi, nel primo periodo della .lordiindipendeuza, hanno superato difficoltà rum meno gravi di quelle che travagliano 15/ nia; ed è da sperare che cosi avvenga anci per'questa. Ma'una delle condizioni essenzialiper raggiungere questo.scopo è che le diffi-colta attuali vengano esaminate ed affrontate con calma serena e con pronta e prudente energia, guardandole nella loro vera natura ed entità, senza esagerazioni e senza attenua- ziont. ' t 7 « L'occupazione internazionale! di Scutari el'opera illuminata del colonnello Inglese Phil- lips giovarono ad impedire gravi complica-zioni nell'Albania settentrionale. Molti passi si sono fatti per la soluzione delle difficoltànell'Albania meridionale. Ma da circa due set-limano circolavano, e poi si aggravavano voci di malcontento nell'Albania Centrale, dove è scoppiata una insurrezione, che in parte ha carattere sociale, agrario e democratico, inparte ha carattere d'opposizione inussulmanaad un temuto predominio di minoranze cristiane, e in parte corleiste nella tradizionale ripugnati-za albanese al pagamento delle imposte... (Voidall'Estrema: C'è un po' da per tutto. — EUGENIO CHIESA: — Anche il popolo italiano sente la stessa ripugnanza (rumori, si ride) ... al servizio militare obbligatorio e a tutto quel complesso di esigenze di uno Stato moderno . ed occidentale, che sono personificate nella scelta, desiderata anche dai mussulmani più colti, dì un principe europeo. Il dissidio fra Essad e la gendarmeria olandese « E poiché l'insurrezione minacciava iDurazzo, s'impose l'urgenza di misure di difesa, che venivano intralciato da vivi dissensi ,tra gli ufficiali olandesi, scelti dall'Europa per la organizzazione della gendarmeria, ed il ministro della guerra, Essad pascià. « Nessuna prova si è finora raggiunta intorno ai sospetti sorti sui disegni riposti, attribuiti da varie fonti ad Essad pascià. Ma il fatto che il Sovrano e gli ufficiali olandesi nutrissero tali sospetti, rendeva più difficile e meno efficace la difesa, di Durazzo contro il pericolo, da taluni giudicato gravissimo ed imminente, da altri giudicato assai meno grave, da cui la capitale. Il Sovrano ed il Governo albanese si sentivano minacciati. «Il 17 maggio sera giunse al suo stadio più acuto il dissidio fra Essad pascià e il maggiore olandese Schleuss. il quale si rifiutava di obbedire agli ordini del ministro della guerra.'« Il 18 maggio il dissidio Essad-Schleuss si trascina fra varie vicende per tutta la giornata fino a tarda sera, quando il Principe propende in favore di Schleuss ed Essad insiste .per dare le dimissioni. Allora il Principe le respinge e tenta nuovi passi conciliativi nella sera di quel giorno. Le dimissioni di Essad, ripresentatc, sono di nuovo respinte; ma intanto Schleuss rimane al comando della piazza e la fiducia gli viene riconfermata. Il Principe' fa richiamare la squadra italiana « Le notizie dall'interno intanto si fanno sempre più gravi nel pomeriggio. IL Principe prega il regio incaricato d'affari di richiamare la lettor Pisani e le squadriglie di torpediniere, partite alla mattina per Vallona. L'incaricato di affari si arrende alla preghiera del Principe tanto più che la sola nave italiana nella rada è lo yacht militare Misurata. « Il Principe prega pure che, per il caso di pericolo imminente, vengano tenute pronte sulle navi .compagnie di sbarco per proteggere Il palazzo e le Legazioni. D'accordo col ministro d'Austria-Ungheria si combinano le segnalazioni per chiamare gli uomini a terra in caso di bisogno. « La squadra arriva a Vallona verso la mezzanotte e l'ammiraglio italiano prende il comando dei;- forze di sbarco riunite italiane e austro-ungariche. I " nazionalisti „ . « Intanto gli ufficiali olandesi, con a capo il maggiore Schleuss; prendono disposizioni per la difesa della città. Vengono mandate due mitragliatrici al ponte ed alle 10 di sera vengono armati un centinaio dì cittadini, tra i quali il noto' gruppo, cosi detto nazionalista, composto quasi interamente di nemici di Essad Pascià. • GIUZUDEI esclama: — Anche là i nazionelisti fauna, i mitormlon», .. E. CHIESA : — Ma là sono nazionalisti per davvero [rumori, proteste. I nazionalisti dalla Destra rimbeccano Von. Chiesa gridando: — Cosa ne sa lei? non dica sciocchezze!), v DI SAN GIULIANO, continuando: ! « Poco, dopo la mezzanotte vengono appostati gruppi armati, composti in prevalenza di nazionalisti, alle -strade che coik' 'ono alla casa di Essad. Alle 2,30 di notte . ja.nnoni delle batterie, fornite rccentemenie dall'Austria-Ungheria, d'accordo con noi, che fornimmo in pari tempo i fucili, che si trovavano piazzati nei pressi della città, vengono trainati per ordine tdei. maggiore olandese ad un-terreno vicino mare poco lungi dal Palazzo Reale, in sejguìto al sospettò-che Essad celi in casa e at torno alla casa un centinaio di uomini armali, che lo Schleuss temeva che potessero mi i tacciare la sicurezza del Palazzo Reale e del-; ' ! L'assalto alla casa di Essad | «Alle 3,30, mentre i gruppi di nazionalisti ; armati ricevono ordine di. accerchiare più da vicino la casa di Essad, il maggiore;olandese j Schleuss si avvia verso la stesso,, dopo avere ordinato di tirare il cannone. Al fragore delle . prime fucilate, giunto vicino alla casa di Es- ;Sad, il maggiore Schleuss ordina il disarmo degli uomini che vi si trovavano. Ma essi re1 sistono. Ne conseguono fucilate, con un morto e due feriti. - «in quel momento vengono tirati sette colpi 1 di cannone,, di cui due colpiscono il tetto della la città, mentre gli insorti si avanzavano -day ìfil'tapH.-'-" ------ - * casa di Essad. Essad si affida all'Italia « Essad allora dice di vedersi affidare all'Italia. 11 regio incaricato di affari va subito da | Essad, questi gli domanda d'essere condotto a jbordo'con una scorta armata di marinai e cosi d viene fatto, soddisfacendo, dopo conversazioni e trattative diverse e dopo una sosta di circa venjiqùttttro ore a bordo della Stizetvar, il desiderio di Essud di essere condotto in Italia. « Il 19 maggio ha luogo davanti al Palazzo una dimostrazione, favorevole al Principe, di una quarantina di persone (i cosi detti « nazionalisti ») ostili ad Essad. GHAZIADEI : — Precisamente quanti erano i nazionalisti italiani al Congresso di Milano (ilarità). % FEDERZONI : — Rispettate gli altri partiti, non scherzate su cose serie. GRAZIADEI : — Dico soltanto che siete in pochi. I nazionalisti replicano dicendo: — Questo non vi riguarda. Col tempo saremo più di voi. LUCCI, socialista: — SI siete in pochi in Albania come in Italia, e in Albania i vostri amici preti sono scappati (ilarità). Voci da Destfa: — Scapperete voi! DI SAN GIULIANO, continuando : — I nazionalisti continuano a girare armati per la città con aria vittoriosa, e nell'erronea credenza che Essad rappresentasse l'influenza italiana, esprimono biasimo al rappresentanti d'Italia e gioia per la caduta di Essad. «Giòia passeggera, perchè due giorni dopo la situazione era radicalmente invertita a danno loro. Oggi tra gli albanesi nemici di Essad molti sono scoraggiati ed altri sono mussulmani convertiti in suo favore. Ma tutto ciò in Albania suole essere effimero e mutevole. « I marinai, sbarcati nella notte precedente, in seguito ai segnali convenuti (150 italiani e 60 austro-ungarici), rimangono a guardia del Palazzo e delle Legazioni. Notte tranquilla. « Il 20 maggio, dopo aver firmato la dichiarazione di non tornare in Albania senza consenso del Principe, Essad trasborda, accompagnato dal dragomanno italiano, sul Bengasi, che parte immediatamente per Brindisi. « Nello stesso giorno il Principe prega i ministri di rimanere in carica per la gestione degli affari. Alle ore 7 arriva da Brindisi il regio ministro, barone Aliotti, il quale si era recato per brevissimo tempo a Roma, per trattare di persona di alcuni affari importanti, rimanendo però a Durazzo 11 nostro incaricato di affari, funzionario sperimentato e degno dèlia maggiore fiducia. « Le notizie dell'interno diventano sempre più gravi. I marinai italiani ed austriaci rimangono a guardia del Palazzo e delle Le «azioni. • • Il 21 maggio nella mattina hanno luogo davanti al palazzo dimostrazioni di lealismo di un centinaio di persone venute da Kroia e di circa 120 mulissori cattolici, che il Principe a-veva di propria iniziaijva fatto venire da Scùtari, i quali si mettono a disposizione del Principe stesso per la guardia del palazzo. • Giungono pure da Scutari l'ufficiale olandese Kroon, con una cinquantina di gendarmi, il generale De Veer ed il maggiore olandese Thompson, da Vallona. Nel pomeriggio vengono rimandati a bordo una parte dei nostri marinai sbarcati, rimanendone a terra una sessantina, in numero eguale til reparto austriaco. • Il maggiore olandese Schleuss continua a prendere provvedimenti per la difesa di Du razzo, valendosi di un centinaio di gendarmi e di circa.duecento volontari, tra cui predominano i nazionalisti. Le notizie dall'interno continuano ad essére oscure e minacciose, ma la giornata e la notte passano relativamente tran quille in città. « il 2* maggio i ministri si sono dimessi per .fcauh* di atti dello Schleuss, che esei ritengo- no iaoQBttpaUbOi con la loro dignità. Il prinoi- y per la guàrdia" del Principe.' -"' >>• j^'-ma-ttsscTtf-'towfirn^^ I gendarmi ed i volontari sono 'rimasti a a r pe insiste perchè rimangano "in carica. Essendo giunte, voci che la presenza dei man ss ori cattolici, venuta a conoscenza degli insorti, vi ha causato una viva agitazione, 11 regio ministro insiste -presso il Principe perchè non venga, dato cagione allo scatenarsi'di odi religiósi, che complicherebbero sempre di più la situazione e perchè i malissori siano al più presto possibile allontanati. La sconfitta di Cavaja « Nella serata gli ufficiali olandesi, con un reparto di gendarmi, i malissori, due mitragliatrici ed un cannone, partono alla volta di Cavaja, dove era pure scoppiata una rivolta. '«'11*83 maggiosi viene a sapere nella mattinata che questa spedizione si; è incontrata con bande di insorti, che i malissori non.hanno vo* luto combattere, dicendo-'di essere venuti solo città ti quattro o cinque chilometri, dove hanno impegnato con gli insorti piccoli combattimenli. ma sono respinti. Giunge pure notizia che quattro ufficiali olandesi, una trentina di gendarmi e due mitragliatrici sono caduti In mano agli insorti e che vi sono morti e feriti. I Principi s'imbarcano sul "Misurata,, « 11 panico cresce dopo che Mchomot pascià, mandato a parlamentare, riferisce che gli insorti, considerando l'attacco della notte e il cannoneggiamento come una'inutile provocazione, accennano a marciare sulla città. Il'fragore, delle fucilute si avvicina e si estende. Gii eiiropei. insieme con molti albanesi, accorrono per rifugiarsi nelle Legazioni. « 1 'Principi, benché al principio ' riluttanti, vengono consigliati e si decidono ad imbarcarsi sulla regia nave Misurata, coi Principini e col personale di Corte. La grossa paura dei nazionalisti « La popolazione si riversa, sul pontile per rifugiarsi sulle navi da guerra. Splendido è il contegno in questa circostanza dei nostri marinai e degli inficiali. Tra quelli invasi da maggior panico si nota un numeroso gruppo di cosi detti «nazionalisti» (si. ride), alcuni dei quali, che pure avevano gridato alla vigilia contro l'Italia, chiesero di rifugiarsi nella nostra Legazione, e molti di loro furono accolti a bordo della regia nave Iride. Voci. dall'Estrema: — Proprio cosili cosi detti nazionalisti: dovreste dire lo stesso in Italia. (Rumori e proteste alla Destra e al Centro, di dove si grida ai socialisti: — Buffoni, ciarlatani!). L'on. DI SAN GIULIANO interrompe il suo discorso, e si rivolge all'Estrema, che offende i nazionalisti, esclamando: — I nazionalisti italiani hanno le loro virtfi.»_i loro difetti, ma non*hanno certo il difetto di scappare davanti agli avversari, come i nazionalisti albanesi. {Approvazioni vivissime a Destra). Il Ministro, continuando, dice: • « Tra i primi ad essere imbarcati furono i malissori. che furono condotti sullo stazionario austriaco. Poco dopo l'imbarco dei Principi, i marinai vengono ritirati, tranne quelli lasciati a guardia delle Legazioni. Il niTnistro austro-ungarico si imbarca sullo stazionario Szigelver. L'opera del barone Aliotti # e degli ufficiali « 11 barone Allotti, insieme col ministro di Rumatila e il consigliere della Legazione austro-ungarica e coi delegati inglesi e francesi alla Commissione di controllo, parte, in automobile, per parlamentare con gli insorti. Incontra l'ufficiale olandese -Sarr. prigioniero, fra due'insorti con bandiera bianca., i quali domandano di mandare al Principe una delegazione per esprimere i loro desideri, e che l'ufficiale olandese Sarr ritorni quella stessa sera al campo degli insorti con un salvacondotto firmato dal Principe per la detta delegazione, che si recherebbe in città l'indomani .mattina. Intanto i prigionieri vengono iratftenuti dagli insorti come ostaggi. In seguito a tale abboccamento, è "ritenuto opportuno che il Principe ritorni a Palazzo, li nostro tenente di vascello Pini ed il tenente Andreoli addetto alla Legazione, pollano questo messaggio al principe ed egli sbarca di nuovo con la principessa, verso le ore 19 e firma ^a lettera di salvacondotto, che viene mandata agli insorti. « Per desiderio del principe, rimasto a terra con la jnincipessa, vengono sbarcati di nuovo i nostri marinai, che rimangono lu notte a guardia de! palazzo, mentre un picchetto armato di marinai austro-ungarici viene accostato sul pontile. Una parte dei rifugiati sulla nave ritorna a terra, la nostra Legazione ospita parecchi diplomatici e notabilità albanesi. « Tutti, dal ministro * dall'ammiraglio fino all'ultimo marinaio, compirono con attività, con calma e fermezza il loro dovere. (Benissimo) Alcuni italiani, fra cui il tenente Poscia, addetto alla nostra Legazione, si segnalarono per avere portato, fra 1 primi, soccorsi ai feriti con rischio della vita» (Approvazioni) Le trattative \ con la Commissione internazionale « n ti. maggio, nella mattinata, 11 capitano olandese Sarr viene in citta per.comunicare khe gli insorti non intendono pio mandare la delegazione, ma domandano. invece che vadano a loro i membri della Commissione Internazionale di controllo. , «A questi, che vengono accolti con deferenza degli insorti, essi 'esprimono i loro desiderii, e cioè o il ritorno1 sótto il dominio turco — sopratut^o pei' tutelare il rispetto alla loro;re» llgione .— ovvero l'intervento europeo. Nello stesso tèmpo, -sopratutto-per l'opera di persua-: sione elllcacemeute spiegata presso gli insorti' del nostro dragomanno', cav. Jtaniseu, si ottiene con grande sollievo'la liberazione degli ostaggì. , . ; La situazione ririiaiic oscura. Le bande df insorti più vicine alla città ammontano a c'uv ca duemila armati, .rita sembra che parecchie' altre migliaia di armati vadano accumulane dosi dietro di loro.'tè'trattatlve sono rese difficili pei- il fatto che i capi degli insorti si ua-> scondono e riesce quasi impossibile trattare' con la massa ignorante o indisciplinata. « lutanio si annunziti che gli ufficiali austriaci di artiglieria hanno lasciato Durazzo nella1 notte fra. il it e il- 23 -e che il maggiore olandese Schleuss sarà allontanalo da Durazzq edi inviato nell'Albania meridionale .commenti); « Il 25 maggio la notte passa tranquilla, gli insorti accennano a muoversi in direzione ' di' Cavaia, che è in piena rivolta. I principini nella mattinata vengono ricondotti dal « Misurata > al palazzo : ciò che dimostrerebbe che la situazione non presenta pericolo imminente. Il contrammiraglio austro-ungarico, giunto sulla nave « San George » Insieme con tre cacciatorpedinieri austro-ungarici e tre torpediniere, comunica al. contrammiraglio italiano' (più anziano di lui) la decisione di far sbarcare di nuovo i marinai austro-ungarici, per. unirsi ai marinai italiani rimasti a-terra pee là protezione del palazzo. «Il principe si recS personalmente'con'la sua corte militare sui posti ove ebbe luogo il combattimento del giorno primo, prende in» formazioni, conforta i feriti. Un certo numero» di feriti viene condotto al posto .di medicazione istituito nell'edificio delle nostre scuole a diretto da un nostta tenente medico di marina, np. « Fino a questo momento non 3i ha notizia ohe fra ieri ed ogifi siano succeduti altri avvenimenti di qualche importanza. le basi dell'accordo pieno e laale con l'Austria k ; < I fatti che ho riassunto, la situazione che ne deriva e gli eventi ulteriori che sì possono' produrre, hanno formato e formano oggetto tra me ed il conte Berclitold di un attivo; scambio di idee. ■ ispirato a quella reciproca. flducJu e a quella perfetta lealtà, che hanno' sempre formato, formano e continueranno »! formare in avvenire la salda nase dei nostri- cordiali ed intimi rapporti. EUGENIO CHIESA interrompe, esclamando:: — Il pcpolo italiano tollera tutto. DI SAN GIULIANO, continuando: « I risultati di tale scambio di idee si possono riassumere uei termini seguenti: 1. - L'Italia e l'Austrio-Ungheria sono ora, come in passato, risoluto e concordi nel volere il consolidamento dello Slato albanese e dell'autorità del Principe Cuglielmo. Gli avvepi-' monti recenti non possono neanche modificare lò decisioni già intervenute per la- questione dell'Epiro ed anche in questo l'Italia ' e l'Austria sono ferme e concordi. • "■'■'.;' 2. - l due governi faranno ogni sforzo per. evitare un intervento armalo in Albania edi essi intendono richiamare il più presto paesi-: bile i distaccamenti di marinai sbarcati a Du-; razzo per provvedere alla sicurezza del PrirW cipe, della sua famiglia e delle Legazioni Italiana ed austro-ungarica. 3. - t Governi italiano ed austro-ungarico hanno già aderito, qualora naturalmente tutte le Potenze vi consentano, all'invio a Din-ibo di un distaccamento dello truppe internazionali di Scutari. Il Governo italiano ha fatto e continua a fare dei passi presso tè altre Po' tenze per indurlo ad aderirvi (u)>prot;ajio/ii).j «4.o I Governi italiano e austro-ungarico: sono concordi nel volere, che, di fronte alla presenti, difficoltà e nei modi che saranno giù-: dicati migliori, la Commissione internazionale di controllo dia un efficace appoggio al Governo albanese pei- superare le difficoltà di questo; momento critico. L'opera suu, del resto, oltre: che nel suo compito ordinario, si è rivelatautile anche negli ultimi eventi di Durazzo e nelle trattative che, salvo approvazione dèli Governo albanese, essa ha condotto felicemente a termine con gli insorti epiroti. per una; soluzione amichevole. e sostanzialmente conforme alle nostre vedute nella questione dell'Epiro. ■_ . • 5. - All'osservazione dei nostro ambascia-' tore che possano l'orJe. all'insaputa dej,' Gò-: verno auetro-ungarioo. persone private consi.dorale come austroflle avere avuto parte nell recenti eventi, il conte Berchtold ha risposto' che se alcuni albanesi che possano perdali-! strohli hanno fatto oi>era a preparare il' rt-S volgimento di Durazzo, essi non erano affatto, ispirati da'. Governo . austro-ungarico (com-\ jmenti), il quale non ha alcuna intenzióne de: ingerirsi negli affari interni dell'Albania, giusta: gli accordi presi co] Governo italiano. Anche! uoi naturalmente larcmo altrettanto. Si arida dall'Estrema: — Siete tanto inge-: nui? Volete che. l'Austria vi confessi il suo la-' vorlo segreto a danno dell'Italia'? L'on. Di San Giuliano si ferina, guarda)coloro che-interrompono. ... / CHIESA ed altri: — E'.sempre la stessa sto» rial '- ,: " '' '• DI SAN ' GIULIANO, j continuando : « lu paesi cne almeno per qualche tempo ~ ancora non possono sperare di essere in condizioni di stabile equilibrio, facilmente mutano il pensiero, la. volontà, gli interessi, ìli potere, la fortuna dei c'àiji è gregari.' L'amico d'Oggi è l'avversario di 'domani, l'uomo eha oggi-è al potere domani è in prigione o in; esiliò., per ritornare posdomani in "auge, per. cadere, e.: ricadere un'altra volta (commenti animati). Noi dobbiamo serbare con lutti gli uomini influenti in Albania amichevoli 'rapporti. Ma dobbiamo fondare la nostra influenza sulla fiducia che deve ispirare alla nazione albanese la nostra politica, scevra di ambizioni territoriali e diretta a consolidate l'indi' pendenza dell'Albania, a svilupparne la prò-, sperità. economica e partecipare sempre più coi giostri commerci e con le opere feconde della clv'ltà. del progresso e della pace hrtwe approvazioni). La ferma volontà dell'Italia • Senea lasciarci illufflere da un \ieco mismo, ne accasciare da un eeageràtocsmo, noi intèndiamo fronteggiare t '