I casi d'Albania e la nostra azione in Asia Monire nelle dichiarazioni del Ministro degli Esteri

I casi d'Albania e la nostra azione in Asia Monire nelle dichiarazioni del Ministro degli Esteri I casi d'Albania e la nostra azione in Asia Monire nelle dichiarazioni del Ministro degli Esteri L'Italia nell'Egeo - Le giornate |5| ....^ <;^?,^.,r.,. fil-o.: diretto; Du razzo - L'accordo !#*\e fon o- Roma, te, aera. L'attesa per la seduta di oggi era eccezionale. La {ricerca dei biglietti per le tribune è stata ìeobriie. Neu'aula sono presenti, sin dai principio della seduta, trecento deputati. Al banco dei Ministri siedono, accanto ail'on. Di San Giuliano, gli onorevoli: Salaudra, Rubini, Ricci. .Grandi, Ciuttelli, Rava. Le tribune sono gremitissime, uà quella dei senatori assistono gli onorevoli : Di San Martino, Podestà, Santini, od altri. Le tribune diplomatiche sono pure rigurgitanti. Fra gli altri, sono pre. senti l'Ambasciatore d'Austria, 'quello di TurAia, l'Incaricato d Affari di Serbia, quello di Bulgaria, il Ministro della Svizzera, e numerosi « attaché» ». L'on. 'Di San Giuliano entra nell'aula alle 14 precise, e si trattiene a colloquio nell'emiciclo con l'on. Sacchi. Egli b subito circondato da numerosi deputati. Sono presenti, fra le personalità parlamentari, gli onorevoli: Luzzatti, Sonnino. Bettoli?, . Pantano, Bissolati. Sono'al loro posto tutti gli hiterroganii, .meno l'on. Mosti. Presidènza del vice-presidente Cappelli. La seduta comincia alle li. "■ GIRETTI, rispondendo ad un rilievo fatto ieri sul processo verbale dall'ori. Federzoni in risposta ad una affermazione dell'oratore, rileva che l'on. Federzoni confermò sostanzialmente Il fatto che l'oratore "aveva segnalato nella seduta di sabato, fatto che è di pubblico dominio e sul quale riserva ogni libertà di apprezzamento. ' iPRESIDENTE comunica un telegramma di risposta ai saluti e agli auguri della Camera inviamogli dal ministro della marina. Il Dodecanneso • DI SAN GIULIANO, ministro degli affari esteri (segni di attenzione) risponde alle Interrogazioni degli on. Galli.. Soderini e Federzo4i i relative alle isole del Dodecanneso. Egli dice testualmente: «Se avessi voluto attenermi ai termini letterari delle interrogazioni degli on. Galli, Sederini e Federzoni, avrei potuto rispondere non appena esse furono presentate. Ma io ho voluto che le mie dichiarazioni trovassero conferma nei fatti. Da ciò il ritardo, che mi auguro parrà giustificato ''agli onorevoli interroganti ed alla Camera. -- "Una definizione dì "Slf "tSfey"*"' . * * • «.Dopo la presentazione dell'interrogazione fall'on. Galli, fu pubblicato quasi per intero il. testo della nota di Sir Edward Grey, la quale prèndeva atto della nostra dichiarazione che le isole del Dodecanneso saranno restituite alla Turchia, alla data e alle condizioni che i Governi italiano e turco stabiliranno, e riconósceva che la questione interessa In pri ma linea l'Italia e la Turchia: ma in un inciso definiva come « anormale • la situazione derivante dalla nostra occupazione delle isole dell'Egeo. Le osservazioni del Governo italiano « Sebbene la parola « abnormal » In inglese abbia un signillcato alquanto diverso che In italiano pd in francese, ed io conoscessi le Intenzióni amichevoli del Governo britannico tuttavia, sapendo anche, per personale espe rieùza: che prima condizione por conservare cordiali rapporti con l'Inghilterra è la più aperta franchezza, non nascosi a Sir Edward Grey la mia impressione e 1 motivi per cui quella^frase poteva avere per effetto di ritardare; anziché affrettare l'evaauazione delle 1sole, da noi occupate, anche perchè, contro le intenzioni di sir Edward Grey, avrebbe potuto determinare la Turchia a resistere alle nostre giusto domande. « Seguirono conversazioni molto cordiali ed amichevoli tra me e l'ambasciatore d'Inghilterra e tra l'ambasciatore d'Italia a Londra e Sir Edward Grey, la quali, benché ciò fosse superfluo, mi confermarono subito nella convinzione che quella frase non aveva alcun significato poco amichevole verso l'Italia. {Avviatisi). L'atteggiamento leale dell'Inghilterra « E a queste leali e amichevoli parole di Sir Edward Grey corrisposero i fatti. Infatti alla domanda dell'on. Federzoni se quella frase di Sir Edward Grey possa giovare alla piena e completa esecuzione del patti del trattato di Losanna e al conseguimento degli adeguati compensi per le spese e 1 sacrifizi sopportati in causa della inadempienza della Turchia, io rispondo intanto: Un primo passo notevole si è fatto nella via, probabilmente ancora lunga e laboriosa, pel conseguimento dei nostri ■tini, e si è fatto appunto per il contegno singolarmente amichevole del Governo britannico verso di noi. Fin dai primi, di febbraio Sir Edward Grey ci disse che, trattandosi del l'Italia con la quale. l'Inghilterra desidera mantenere le più cordiali relazioni, non si Sarebbe opposto alle concessioni chieste dai capitalisti., italiani. In una zona cosi-vicina ad interessi inglesi, naturalmente sotto riserva dei diritti della Compagnia inglese per la ferrovia Smime-Aaidiu. derivanti dallo diverse sue convenzioni col Governo ottomano, li pri ma delle quali rimonta al 1856. L'accordo con l'Inghilterra per Adalia « Sono ora- lieto di annunciare alla Camera che l'ostacolo derivarne da tali riservo inglesi è stato eliminato. Infatti il giorno 19 corrente è stato Armato tra 11 Sindacato italiano e la Compagina inglese Smirne - Aidin l'accordo definitivo riguardante le ferrovie-italiane ed inglesi dell'Asia Minore. «Come è noto mercè l'appoggio del Governo italiano, si potè ottenere nell'agosto dell'anno scorso dalla Sublime Porta, un leskcré di studi per concessioni portuali e ferroviarie nella regione di Adalia che, senza pregiudizio di ulteriori domande, ha condotto, dopo maturo esame e sopraluoghi, ad una domanda di costruzione e di esercizio di reti ferroviarie facenti centro rispettivamente ai porti di Macri e Adalia. La rete ferroviaria che fa capo ad Adalla comprende un tronco di ferrovia in direzione nord, che ha richiesto lunghe trattative con 1? Compagnia inglese SmimeAidin. • L'art. 2 della Convenzione anglo-turca del 1906 impegna infatti 11 Governo ottomano a non accordare, senza il consenso della Compagnia inglese, qualsiasi concessione di ferrovie, che nel raggio di quaranta chilometri dalla ferrovia inglese possano fare concorrenza ad essa, uè di ferrovie che, partendo da Adalia. giungano alle linee della ferrovia Smirne-Aidin, a quella dell'Anatolia, a quella della ferrovia tedesca di. Bagdad. • A cagione dei diritti ed interessi derivanti alla Compagnia inglese da ausato e da altri cIl o a o n l a o a a i ri articoli della predetta Convenzione e di quelle precedènti, il Sindacato italiano fu messo in contatto con la Compagnia inglese, ed avviò cosi con essa trattative che condussero a diversi decordi preliminari, riassunti è concretati in un .unico accordo definitivo, che è quello del 19 corrente, e a cui dianzi accennavo. . , I benefici dell'accordo-del 19 maggio « Questo accordo consente al Sindacato italiano di costruire, per quanto concerne la Compagnia inglese, uua propria ferrovia da Adalia sino ad una località sita precisamente la quaranta chilometri dalla linea inglese; stabilisce le modalità dell'esercizio delTa*)inea. nonché la presenza di consiglieri italiani i^lla linea inglese, e di consiglieri- inglesi nclÌW linea italiana. Come già viene praticato per altre linee analoghe, stabilisce un superarbitro, appartenente ad un terzo Stato, nelle questioni controverse. E, quello che ò molto importante, consente. che la linea italiana, pur restando perfettamente indipendente nel tronco proprio, si allacci alla linea inglese e comunichi cosi direttamente con tutto il restante del sistema ferroviario asiatico. « Naturalmente occorre ancora avere dal Governo ottomano la concessione di costruzione e di esercizio delle ferrovie e porti sovradetti. Ma anche sotto questo punto di vista l'accordo tra il Sindacato italiano e la Compagnia inglese avrà utili effetti, inquantocnè le due Compagnie si sono impegnate ad agire presso il Governo ottomano, d'accordo e reciprocamente, il Sindacato. italiado per ottenere le linee sovraccennate — che sono a sud della Smini e-A iti in — e la Compagnia inglese per ottenerne delle altre analoghe a nord di essa e in direzione della Bagdad. «La Convenzione, firmata tra il Sindacato italiano e la Compagnia inglese, sarà quanto prima portata ufficialmente a conoscenza del rispettivi Governi italiano ed inglese. 1 quali saranno invitati ad adoperare i loro migliori sforzi per. la sua attuazione. L'iniziativa italiana nella regione di Macri « Le Iniziative alle quali ho accennato riguardano particolarmente la regione di Adalia. perchè ivi particolarmente si estrinsecano cri. Anche colà, oltre l'adattamento del porto omonimo. Si Intende sviluppare una rete ferroviaria in direzione est ed ovest. « Il Governo è stato inoltre- sollecitato a da re 11 proprio appoggio ad oltre Iniziative italiane del genere, aventi di mira lo sfruttamento di foreste e miniere site Dell'hinterland di Adalia e nel Dodecanneso, ed io l'ho dato e continuerò a darlo volonterosamente, cercando da un lato di coordinare le iniziative dei singoli capitalisti, onde non vi sia dispersione interna dl»sforzi, e dall'altro di agire efficacemente presso il Governo ottomano, per vincerne le consuete lentezze e le possibili ingiustificate diffidenze. r>ltre che ordinate, le iniziative italiane non devono rappresentare, il monopolio di alcun capitalista privato {approvazioni). «Sarà quindi cura del Governo, quando si saranno ottenute dalla Turchia le varie concessioni economiche sollecitate, di promuovere la costituzione di un più vasto Sindacato, in cui privati capitalisti e Banche nazionali sitino rappresentati equamente ed in modo analogo a quello del Sindacato per la progettata ferrovia Danubio-Adriatico [commenti). Per l'integrità e la potenza della Turchia « Ho detto pure che sarebbero ingiustificate le possibili diffidenze della Turchia verso la nostra attività economica in Asia. Minore, perchè abbiamo un interesse politico ed economico di primo ordino al mantenimento dell'integrità territoriale della Turchia e all'incremento della sua prosperità e potenza, che costituisce uno dei capisaldi essenziali della nostra politica mediterranea. ; TORRE : — Sono le stesse parole, che leL pronunciò nel 191Ì, alla viglUaJlella spedizione di Tripoli. ■ , '• *, . Di SAN GIULIANO: — Non credevo che lei parlasse da deputato turco I TORRE : — Lei parla, ora, da Ministro turco. Non credo che lei abbia sempre agito da Ministro italiano. ■ , . DI SAN GIULMNO : — La sua opinione mi è indifferente. TORRE: — A me non può essere indifferente la sua azione di Ministro. Lei dovrà' renderne conto.' DI SAN GIULIANO: — Io ho piacere che mi interrompano i deputati, che hanno il coraggio di sostenere le loro opinioni qui dentro e fuori di qui.' TORRE: — Io le.sostengo qui dentro e fuori di qui. Foci dall'Estrema, rivolte all'on. Torre: — Allora, perchè votate sèmpre à favore? CHIESA EUGENIO : — SI, non dovreste votaer a favore del Ministero. Il PRESIDENTE scampanella, c l'on. DI SAN GIULIANO riprende il suo discorso:. _ « E' superfluo dire che l'accordo firmato il 19 corrente deve essere guardato non soltanto, anzi non principalmente in se stesso come affare e per le singole stipulazioni One contiene, ma sotto due altri aspetti assai più importanti. « Esso 6 non soltanto una prova di più della intimità e cordialità del rapporti esistenti tra i due Governi d'Italia e d'Inghilterra, ma un mezzo per renderli ancora più intimi e cordiali, perchè trasforma in causa di cooperazione e collaborazione leale ed amichevole quella slessa questione, che aiti! .onorevoli interroganti — e non ad ossi soltanto — parvo che potesse divenire causa di discordia fra due grandi nazioni, unite da costanti e tradizionali simpatie. EUGENIO CHIESA, ed altri: — Questa è roba vecchia.' Diteci cose nuove. Queste sono inezie. DI SAN GIULIANO: — Del resto, non si può ottenere sempre quello che si vuole. « Inoltre l'accordo del 19 corrente pone per la prima volta l'Italia nel novero di quelle nazioni che hanno nella Turchia Asiatica quel complesso di interessi economici più o meno Intrecciati con altri interessi europei ed ottomani, il quale costituirà il locus stanili ad una base concreta per esercitare la nostra influenza politica, per cooperare più efficacemente tanto all'equilibrio del Mediterraneo ed al mantenimento dell'integrità territoriale della Turchia e della sua indipendenza economica, quanto all'incremento ed allo sviluppo del nostro commercio, all'espansione gradualo dell'influenza, della lingua e del prestigio dell'Italia («pprovaitont). nd Le repliche degli interroga L'on. Odili ,f;| GALLI-prende atto con vivo compiacimento delle dichiarazioni, dell'onorevole ministro, le quali confermano, la fiducia che l'oratore-hasempre avuto: che le dichiarazioni fatte nella; nota del- ministro sir Edward Grey a proposito delle isole del Dodecanneso, non potevano essere in contraddizione col programma del Governo italiano e con le tradizionali simpatiedei Governo britannico per il nostro paese.-; Conviene poi con l'onorevole'.-ministro nel riconoscere che l'itaUa debba scrupolosamente eseguire i patti del trattato di Losanna.. e restituire a suo tempo le isole alla Turchia. Deve però ricordare che sulla sorte-definitiva di queste isole statuirà il Congresso delle grandi Potenze europee. Ritiene inoltre, che" il-'Governo italiano non dovrà restituire'quelle is'ole senza garantire una equa e civile amministrazione a quelle popolazioni cristiane.. -.; L'on. Soderini SODERINI è lieto egli pure che le dichiara- pi•.. pioni,dell'onorevole ministro degli,affari esteri ;sotvàno a dissipare la penosa impressione prodotta in Italia dalla, Nòta di sir Edward; Grey ed a confermare la persistenza degli a-' inichevolt rapporti fra il 'nostro Paese e l'Inghilterra. Convinto cho non si deliba -abbinare 'la questione delle isole con quella dei Balcani, è soddisfatto che nulla vi sia di mutato, per. quanto concerne:questo, che-fu principio fondamentale del contratto di Losanna, e che resti integra all'Italia il diritto di regolare 1 propri interessi ed 1 rapporti che Intercedono tra essa e la Turchia [Bene!. . L'on. Federzoni FEDERZONI è. lieto che il ministro degli Esteri abbia ufficialmente confermato la notìzia delle concessioni italiane in territorio di Adalia, parziale compenso dei sacrifici da noi •fatti nella guerra contro la Turchia e per la occupazione, del Dodecanneso. Confida che .agli accordi colla Società inglese ■'Smirne-Aidln .seguiranno gli opportuni accordi col Governo ottomano; Il deputato.di Roma conclude dicendo: — Dopo1 tante illusioni fatte sorgere nell'opinione pubblica italiana in seguito all'occupazione delle ièole dell'Egeo, sarebbe un doloroso risvéglio' il constatare- una completa rinuncia' dell'Italia alle isole occupate. Ltffalia ha fatto sacrificio di vite nell'Egeo, dove il generale Ameglio ha spiegato ■ un'opera meravigliosa tanto in guerra quanto in tempo di pace. Orbene,' il Governo italiano non deve dare causa vinta, alla stampa estera' ohe ha creato tanto malumore ed ha" contrastato le aspirazioni dell'Italia'. Quanto alle concessioni di • Adalia, le notizie che vengono pubblicate all'osterò autorizzano a temere che la ratifica delle* concessioni a>inùnclàte oggi dal ministro degli esteri abbia ad essere tardiva o possa anche-non avvenire. Le concessioni annunziate- oggi dal Governo di privilegi per la nostra Nazione a Aduliti non possono essere efficaci se non sono assistite da una politica estera energica ed efficace del Governo italiano, il quale non deve nutrire rispetto eccessivo per i] principio di nazionalità artificiosamente invocato dalla Grecia circa le terre.di Oriente, di cui vorrebbe operaio la conquista.-