Le condizioni poste dagli insorti albanesi al Principe "O sotto il Sultano o sotto l'Europa,,

Le condizioni poste dagli insorti albanesi al Principe "O sotto il Sultano o sotto l'Europa,, Le condizioni poste dagli insorti albanesi al Principe "O sotto il Sultano o sotto l'Europa,, Il Principe all£ trincee — La restituzione dei prigionieri (Par telegrafo dal nostfo inviato speciale) i a n - i è e , Durano,-' 24, ore 20. - (Telegrafato da Brindisi, il 25 seraj: Ecco la cronistoria drgli avvenimenti occorsi da ieri notte, quando gli insorti consentirono la sospensione delle armi sino a questo momento. Alle ore 22 di' ieri giungevano a Duraz'so,: dal campo degli insorti, il, capitario òlandrse Saltar e il principe Sturza, addetto militare■ alla Legazione di Rùmcnia, quest'ultimo fatto prigioniero per errore. Tutti e due sono stati rilasciati sulla parola. I due ufficiali portano al Re la conferma della intransigenza degli insorti. Un centinaio di uccisi? -Ali mattino, aUe ore 8, qualche carrella parte da Durazzo per la località del combattimento per raccogliere i morti: si raccolgono venti uccisi, in massima parte nazionalisti, pochi insorti, e dieci feriti urlanti per il dolore, nei cespugli dell'acquitrino. Altri numerosi morti rimangono insepolti. Il totale degli uccisi di ambo le parti pare ammonti a un centinaio. Dai feriti si apprende che tj prigionieri, fra i quali il Ministro dell'Istruzione Giirachachi.. e Gliika, vennero trasportati a Siak, che è il quartiere generale degli insorti. Intanto, la sospensione delle armi ottenuta ieri dal Ministro d'Italia .Miotti, ha consentito alle poche forze di Guglielmo di riannodarsi al ponte della Palude: si tratta di una cinquantina di gendarmi .rinforzati da qualche nazionalista. 7 cannoni, che ieri si davano come perduti, sono ancora in potere nostro c rappresentano l'estrema difesa di Durazzo. Questa difesa si. limila ad occupare il ponte della Palude, che, com'è nolo, ù poco distante dalle ultime case, di. Durazzo. E' stala scavata una trincea dorè i cannoni e i gendarmi sono appostali Più innanzi qualche centinaio di metri, si incontrano gli avamposti degli insorti. ti Re alle trincee illc ore 10, per consiglio del barone Alìolii, il Re monta a cavallo, attraversa Durazzo e si reca al ponte fra i suoi difensori. Il Re è seguito da von Troika, da Ekrem beij e da due valletti. Il Re procede a capo hino, in atteggiamento d'infinita rassegnazione: pare vada all'olocausto. Le vie che attraversa sono deserte, nessuno dei suoi sudditi lo segue nè lo acclama. Giunto alle trincee, Guglielmo dirige qualche parola, ai suoi e rimane fermo, in mezzo alla strada, a guardare innanzi dove si scorgono gli insorti, che, più- che nemici, gli si sono dichiarati ostili cocciutamente e non vogliono saperne di lui, e gli hanno di già mandato due volle a dire che torni donde è venuto. La -mattinata è coperta, un'aria plumbea e triste, rm'afa greve, incombono sulla palude. Il gruppo triste dei cavalieri sembra l'apparizione della inulìlità nello sfondo dell'inconsistente. Questo nobile atto di Guglielmo,' di .recarsi qitasi a sfidare i ribelli cade nel vuoto assoluto: la città non se ne è accorta, benché un'ora prima siano sbarcati a terra, la maggior parte dei rifugiati. -. Alle óre 10(10 il ministro Aliottì dà incarico a Itenente-coloniiello Muricchio di recarsi dagli insorti. Il Muricchio è.un valoroso ufficiale, reduce da un lungo soggiorno nell'interno albanese, dóve si recò a distribuire soccorsi alle popolazioni immerse neila^miseria della co^ttr'offensiva serba., ài principio dell'anno..'Accompagna il Muricchio il comandante Moltedo. Lo scopo dei due ufficiali è di soccorrere i feriti degli insorti. Essi passano il ponte sull'automobile dell'ingegnere Mosca; sul dinanzi della vet- m tura sventola la bandiera italiana e quella della Croce Rossa. ■'.''- ' ' Duecento insorti ricevono il Muricchio e il Mottèdp sulla, collina, ringraziando.' Ma declinano ogni offerta, protestando di non avere'nessun bisogno di soccorsi. Ai tentativi del Muricchio, esperto nella lingua e nei costumi albanesi, d'intavolare i prodromi delle trattative,' gii insorti rispondono che non p.oskòno perdonare alla città di Durazzo, ili avere tiralo su di lóro coi cannoni, e che prenderanno Durazzo ad ogni costo. Allora il colonnello Muricchio e il comandante Moltedo ritornano alla Legazione. Un atto cavalleresco Alle ore 15 ti Ministro Aliotti rimanda Muricchio e Moltedo al.campo degli insorti. Questi li lasciano giungere sino a Sciak per vedere, i prigionieri, tra i quali il. comandante Moltedo scorge un ufficiale olandese, che nella notte dell'assalto alla casa di Essad lo aveva minacciato colla rivoltella. L'ufficiale olandese stende la mano al Moltedo chiedendogli scusa dell'affronto fattogli. — Non. mi dovete nessun^ s-.nsa — dice il Molledo. — In quel momento voi facevate il vostro dovere,, io il mio. L'ufficiale olandese chiede al Moltedo qualche lira e l'antico eroe di Macallè passa al camerata sfortunato e prigioniero tutto quello che ha in tasca •< quattro marenghi. 'A'-:-; S:-A^- . -. £ Mentre 'il ' "SfolU&o ''"e ' ff'ìlmriccHì'o "sono a Sciak vi giungono anche'il baróne Aliotti con la Commissione'del controllo europeo, meno il commissario italiano Leoni. Le Iratlatire fra gli insorti, il nostro Ministro r i commissari europei si svolgono dalle 16 sino a sera; ma il risultato della labn riosa discussione è negativo. Gli insorti sembrano irriducibili-, insistono sulla offesa ricevuta perchè, avanzando verso Durazzo, sono stali presi a cannonate e dicono della irreparabile provocazione ricevuta con l'allontanamento di Essad. Non vogliono più saperne del Principe — Noi non veniamo per combattere per Essad pascià — aggiungono — ma il Governo del Re, offendendo il Pascià di Tirana, ha colpito lutti noi mussulmani. Il Re è responsabile di questa offesa: noi non vogliamo assolutamente più saperne nè di Ini nè di altri, re albanesi che potrebbero sostituirlo-. noi vogliamo o essere- sudditi del Sultano di Costantinopoli o avere l'occupazione europea. Che l'Europa Jrovi il mezzo di governarci mandando i suoi soldati qui. Alle ore 20 il barone Aliotti ritorna e riferisco al Re il risultato dei suoi colloqui con gli insorti. Sino al momento che compilo questo dispaccio si ignora quale risposta aMia dato il Re. L'arrivo di Turkhan pascià lascia però adito a sperare che le trattative continueranno per un pezzo ancora. Il Ministro austriaco Lovenlhal ha fatto una fuggevole visita alla sua Legazione e quindi è tornato a bordo del Szigetvar. Tutti i marinai austriaci sono stati ritirati. Nella sera è giunta la corazzata austriaca San Giorgio ,con cinque siluranti. Va notato che la. marina austriaca, a cagione della presenza, della Vettor Pisani, con squadriglie di siluranti, si trovava in lieve inferiorità numerica rispetto alle nostre forzo navali presenti a Durazzo. A'erso un governo europeo? Oggi, nella guisa più sommaria, è stata posta, la prima pietra della nostra futura Lrnplu?ds Legazione presso'-il Re d'Albania. Una et-,, rimonta sarebbe stata-una derisione: il Mv nlstro Aliotti era. assorbito'in ben altre cure ■ I cadaveri raccolti attorno' al ponte dilla . < palude erano lutti denudati; com'è /noto,., la costumanza albanese impóne quel feróce* uso agli uccisi del vinto: ì Sembra naturale prevedere che se il Re ?/on rimarrà a Durazzo, l'erede immediato del Governo albanese sarà la Commissione di controllo europeo e chissà che questa strana forma di Governo collettiva non sia . nel momento là più opportuna. Va intanto ■ rilevato il fatto che gli insorti vi hanno accennato come alla sola per essi accetta' tuie.. , , , ' ' ARNALDO 01 POLLA. - \ Marinai italiani in pattuglia nella vie di Durano don o stato prootamato lo «tato d'attodio