L'Assemblea generale della Società Premotrice dell Belle Artie

L'Assemblea generale della Società Premotrice dell Belle Artie L'Assemblea generale della Società Premotrice dell Belle Artie ieri, nell'Aula Magna dell'Accademia Albertina, lui avuto luogo l'annunciata assemblea dei soci dell'antica Società Promotrice di Belle Arti, chiamati a discutere, tra l'altro, le proposte della Direzione sulla cessione dell'antico edilizio sociale di via della Zecca alla Società delle Scuole di San Carlo, sul nuovo costruendo edilizio al Valentino, sull'Esposizione del 1915, e a deliberare sulle proposte di modificazioni allo Statuto sociale. L'assemblea è riuscita davvero solenne per il numeroso intervento di soci, artisti e non artisti: la vasta sala accademica era quasi gremita: al tavolo della presidenza, ai lati del presidente, Davide Calandra, c'erano i membri della Direzione, gli scultori Leonardo Bisiolfl, Edoardo Rubino, i pittori Grosso, Cavalieri e Levis, l'ingegnere Bonicelli e l'avv. De Vecchi; al tavolo della Commissione incaricata dello studio per le modificazioni alla carta statutaria, sedevano Guido Rey, il pittore A. Carntti di Cantogno, l'avv. C. Felice Roggeri e l'avvocato Simondetti. Tra i numerosissimi intervenuti — notevolissimo il gruppo dei giovani — ricordiamo il comm. Magni, il comm. Reycend, Cesare Maggi, il conte Cibrario. Alberto Falchetti, Matteo Olivero, G. Contemo, Osare Biscarra, il comm. Carlo Follini, il Montezemolo, il comm. Marco Calderìni, il Pollonera, il Carpanetto, Piero Giacosa, Giorgio Ceragioli,. G. Giani, 11 .Vercelli, il Ferraudi, il Micheletti, il Monti, e altri moltissimi. Terminata là lettura del verbale (atta dal segretario comm. Levis, Davide Calandra, dopo zlCdcCvrdptrvVdcmdggctcidpaver scusata l'assenza dei membri della Dire- czione senatore Pio Foà e conte d'Agliasco, con i iuna breve e semplice relazione espose il molto tlavoro compiuto dalla nuova Direzione, le ] srscsfzStrattative condotte in porto felicemente per dotare ' la Società di uno stabile idoneo a una grande esposizione. Ricordò il successo avuto colla concessione del terreno municipale del Valentino, la somma in L. 140.000 assicuratasi dalla vendita del palazzotto dl via della Zecca alle Scuole di San Carlo, le promesse e le assicurazioni avute da enti cittadini per sottosorizioni ohe sàra&no destinate a coprire — senza far debiti e toccare il patrimonio sociale — a completare la somma di L. 200.000 preventivata per la costruzione del palazzetto. Alle obiezioni dei' soci Calderini e Magni, risposero, dando tutte le assicurazioni, l'avvocato Simondetti, Tavv. De Vecchi e 11 presidente, il quale insistette sai successo avuto dalla Promotrice nel poter trasferire, senza gravi oneri, in località migliore la sua sede e la sede per le sue affermazioni. Il socio Carutti deplorò ohe un socio della Promotricc abbia, contro la rhanifastq affermazione dell'assemblea, voluto biasimare la scelta del Valentino come località per la nuova sede. Lodò l'opera attivissima della nuova Commissione ed invitò i giovani a voler aiutarla, con fervore di propositi, in tutte le sue iniziative. Dopo una proposta dell'avv. Prandi che invitò la presidenza della Direzione a comunicare alla Amministrazione Civica e al Consiglio la riconoscenza degli artisti e dei soci per la concessione dell'area del Valentino, si passò alla votazione del seguente ordine del giorno proposto dai soci avv. Simondetti, Guido Rey, avv. C. F. Roggeri e pittore Carutti : ' L'assemblea, udita la relazione del presidente in seguito alia intervenuta discussione, delibera di dar mandato di fiducia a] presidente ed al segretario perchè congiuntamente fra lort: a) cedano all'istituto delle Scuole Tecniche di San Carlo l'attuale sede sociale di via della Zecca, n. 25, pel prezzo di L. 040.000 (ceni oiiii ara marnila) restando metà delle speee di contratto a carico della Proinotrice. e. stipulino quelle successive condizioni relative alle modalità ed alle cautele del pagamento e relative alle clausole concernenti la vendita che loro sembreranno più opportune; b) accettino dal municipio di Torino la concessione di un'area al Valentino da destinarsi a eede sociale sulle basi della deliberazione del Consiglio comunale dellì 30 maggio 1914 approvativa di deliberazione della Giunta delli • 4 maggio 1014 e stipulino ogni opportuno atto fissandone i patti e le modalità; c) provvedano aila costruzione sulla detta area della nuova Sede sociale erogandovi la somma di lire 200.000 (duecentomila) o quell'altra che potrà occorrere procurandosi i fondi necessari in quanto eccedenti le disponibilità sociali ed addivenendo ad ogni opportuno contratto coi fornitori e con chiunque altro possa occorrere ». il presidente Calandra passò poi a trattare „dell'Esposizione del 1915: disse che è necessa- pcdpnnave^adgFsdpepssdttctmdzpf,iiptpmafrgutndludcsisCGVidcmlspnstTrcldtccdncuprio mettersi subito all'opera pei- impedire rcile sorgano altre iniziative simili o eguali; tricordò che nel 1916 avrà luogo la consueta mMostra di Venezia. Aggiunse che, dato il carat- mtere nazionale della Mostra e 11 favore che fin Td'ora trova nel. Municipio, nello Stato, in CCasa Reale, essa riuscirà degna di Torino e rdelle Arti: accennò all'Interessamento e alle ilpromesse fatte à lui e ai colleghi dai più noli ae più insigni artisti Italiani di voler concor- : snere alla gara e terminò incitando i giovani a1 prepararsi con fervido amore aHa baltaglia. L'oratore fu appio uditissimo. Il socio avv. Simondetti lesse poi l'ampia relazione, della. Commissione incaricata di redaere in modo 'più organico te disposizioni simularle. Alla fine, dopo una breve discussione, in qualche momento vivace, alla quale parteciparono il Calderini. il Magni, il De Vecchi, il Giacosa. l'avv. Nicolello. l'avv. Roggeri, il comm. Lavini. venne, votato il seguente ordine del giorno che reca le firme dei soci Reycend. Coragioll. Follini, Lavini. e che dice: i L'assemblea, udita la relazione della Commissione all'uopo nominata sul nuovo progetto di statuto sociale; udita la discussione generale: constatando la necessità delle riforme accennate nella relazione stessa della quale fa proprii i criteri che la ispirano, segnatamente per quanto riguarda: a) la rieleggibilità del presidente e dei consiglieri: b) te modalità delle votazioni nella assemblea ed ì poteri a questa affidati: c) la destinazione dei proventi sociali all'acquisto di opere d'arte; di'libei-i! di accettare i concetti informatori ilcila relazione della Commissione e passa aliti diffusione degli articoli». Rapidissimamente si passò all'esame del singoli articoli, ad alcuni del quali venne apporiuta qualche modificazione più di forma che ili sostanza. Un vivace dibattito si svolse tra a leu ni soci sulla percentuale da lassegnarsi alla Società sulle opere esposte: se cioè al,debbo calcolarli sul prezzo di catalogo anziché sul prezzo effettivo di vendita. La discussione ebbe una conseguenza morale che registriamo fon piacete perchè dimostra che una più alla dignità artistica è penetrata nelle coscienze: si invitano cioè gli artisti a segnare per ie opere esposte prezzi non proibitivi e ad un i enino n non ridurli, pur di vendere, a prezzi di liquidazione faliimentare ! I soci Giacosa, Carutti e Roggleri. che parlarono in questo senso, riscossero un'ovazione significabili 5SÌ111 il. Prima di chiudere la discussione, il socio avv. Nicoletta augurò che la Promotrice possa affermarsi, olire che nella consueta Mostra nniinàlé. in altre più modeste ma pur utili'zesposizioni. Il presidente Calandra dBbiaft che l'augiino del Nicoletta sarà proso in molta considerazione e chiuse la seduta •-- nella liliale la concordili è s«ua pressoché generale — niigurohdo agli artisti torinesi ogni soddisfazione e alla Società un sempre maggior incremento. csG

Luoghi citati: Torino, Venezia, Vercelli