Parla il capitano Bosi

Parla il capitano Bosi Parla il capitano Bosi Si presenta nell'emiciclo il capitano Pier Emillo Rosi, il nolo autore di Spade azzurre e di altre opere di letteratura militare. Il teste ncomlncia cosi la sua deposizione: — Ho conosciuto la famiglia Oggioni cinque anni fa. Frequentavo la casa a tutte le ore. o ho riportato la convinzione che la conessa fosse un modello di sposa e di madre o godevo tutta la fiducia del capitano Oggioni, che mi è carissimo amico; io ebbi occaione di fare' anche lunghe passeggiate con a signora contessa, e durante quelle passeggiate ebbi modo di avere confidenze da lei 1 conoscere tutto l'animo suo. E' per questo che la mia convinzione è fondata e non può sbagliare Essa parlava sempre di suo marito, chiamandolo il « mio Ferruccio », e dei bambini veri angioletti, i quali bastavano da oro ad allontanare la madre da ogni pensiero di colpa La contessa, al ricordo dei suol bambini, piange silenziosamente. Presidente: — Conobbe ella anche il soldato Polimanti? — Sissignore: era nella mia compagnia. Egli mi chiedeva sovente dei permessi se aii; io però glieli concedevo, perchè non aali; io glieli concedevo, perchè non avevo ragione alcuna di rifiutarli. Molti alta" ufficiali mi esortavano a non essere corrivo con lui. perchè mi sarebbe potuto succedere un giorno o l'altro qualche cosa di grave, per ;hè essi ritenevano il Polimanti un mascalone ed una canaglia, ma lo non avevo fatti pecifici per poter negare i permessi che mi ihiedeva. Non mi piaceva certo il contegno del Polimanti. che ora appariva spavaldo ed ira si presentava a me con atteggiamento ,'esuitico. 11 capitano Oggioni però me lo aveva raccomandato. Del resto, secondo me casa, perchè f'i bersaglieri, nonoo, cioè i piedi bersagliere si i i.o reggimento e p0i per poterlo assumere come al tendente. Vidi anche sovente il Polimanti ai bagni che o frequentavo più degli altri ufficiali: esciu- do in modo assoluto tutte quelle chiacchiere. -rweioni si tirò il male in casa ègl? che loi fece mettere ne"bereag L&nt*ttXìfunSWSTacito? vlaUl Quando il Polimanti fu bei adoperò per farlo assegnare al Lo che non so se sono più feroci o pivi sciocche, che furono fatte sul conto della contessa c dell'ordinanza, accusandola di una intimità non troppo commendevole. Vidi anche la conessa quando era ai bagni, e vi stava da mezzogiorno alle 15. In quel tempo la contessa era ola, perchè al bagni non vi erano altre per ona. Nondimeno mantenne sempre con 1 ordinanza il conteano più irreprensibile. Avv. Del Bello: — Atto a verbaleI La conessa frequentava l bagni dalle li alle 15; il che ieri il teste Luccioli, in confronto del Poimauti Parme, voile e»cluuere Avv. Conti: — A che epoca si riferisce lei. signor teste 1 — Mi riiensco all'estate scorsoi Avv. Couti: — bd uivece il Luccioli si riferiva all'aimo 1912. Il capitano bosi aileruia poi chJ la contessa prelevava la sua nobiltà soio nel »uoi sentimenti Era invece uuiiiisaiuia in tutta la sua vita e' non si faceva mai chiamare contessa. » E' strano — esclama il teste — che ora il popolo si rovesci con tanto odio coiuro questa doùna che fu sempre umile e che ebbe verso l popolo cosi benigni e buoni sentimenti ! ». P. M.: — La giustizia non guarda ciie l'Imputata sia o no una coniessa! — Io dicevo il popolo, e non la magistraura! Avv. Rossi: — Lasci stare U popolo: esso manifesta i suoi sentimenti come li sente e come può. — Una volta — continua il teste — mi imbattei nella contessa la quale era tutta affannata e correva a chiamare in caserma il marito. MI invitò anzi ad accompagnarla e stra da facendo mi disse che l'attendente ie aveva mancato di rispetto, che era stanca ormai del -*olimanti, perchè era divenuto in^opportar bile, facendo da padrone in casal, quasi quasi rattava la padrona come una serva l Perciò 0 aveva scacciarci. Giunta in quartiere, la contessa chiamò li marito il quale si affacciò ad una finestra. La contessa gli disse: Fa 11 piacere di scendere giù!». Il capitano però rispose: > No, non posso! ». Allora la contessa insistette dicendo : « Guarda, ti debbo proprio parlare, perchè tu devi cacciare via il Polimanti. che me ne ha fatto una glossa ». 1 capitano parve molto contrariato ed esclamò: «O santo Dio! Bene, vieni su! ». — Non ebbe elle, occasione di andare In casa Oggioni la sera prima del fatto? — domanda il Presidente. — SI: la sera prima del fatto mi recai In casa Ogcioni ed il capitano mi disse che era molto preoccupato perchè sua moglie era ammalata e da una ventina di giorni non prendeva ch*> poco cibo e deferiva n vista d'occhio. Giunse poco dopo la contessa, la quale m| apparve senza esnp-ernzione, un'ombra! Parlava a stento si dnle'a ili <w?ere affatisnta niche perchè non aveva più la persona di servizio, ed, era sopraccaricn per le faccende di cosa. P. M. : — Il capitano non le parlò delle cause del deperimento della contessa? — Nossignore! Seppi poi dalla madre Helln contessa che questa nei primi mesi di gestazione era solita a soffrire molto... P. M.: — Non le parlò 11 capitano Oggioni della gravidanza della moglie? — Nossignore: del resto non credo die queste confidenze si facciano tanto facilmente.... Raimondo: — Del resto U teste, non 6 un'ostetrico 1 * comle Elcaquoodivirefuocdenibunadecaienìochtenremcipr:oderiohbaavqul'hvopigibiciqudoritcad'taciqucele unchcodecoCofanecoave avneundealbrdunucaPegogresICnli-lm•adgaalsadeL'tozi Presidente (al teste): — Ella vide mal la contessa in abito un po' discinto? — Mai: anzi mi parve che si vestisse In modo più che corretto e succinto. Avv. Rossi : — Ella disse che i suoi colleghi' e dicevano che il Polimanti era una canaglia* Ella che è uomo di lettere, cosa vuole significare con tale parola? Nessun ufficiale usò. qui all'udienza mai questa parola contro il oovero Polimanti: Ad ogni modo, come ella diede del permessi ad « una canaglia? ». — Non c'erano fatti specifici, ripeto, che mi vietassero di dargli questi permessi, e del resto il capitano Oggioni 11 sollecitava.... Aw. Rossi : — Sa che sole tre vòlte, e per futili cose, fu punito il Polimanti? — Non lo so; del resto io non liu mai avuto occasione di punirlo.... — Sa che tre capitani si sono adunati per decidere una sollecitazione al capitano Oggioni di licenziare il Polimanti per la sua poco buona condotta? — No: lo seppi solo dal resoconto dei giornali. Siccome il P. M. insiste in minuziose domande e solleva anche mormorii nel pubblico per capere perchè il capitano Mosi iiesse permessi ierali ad un soldato che qualifica come canaglia il teste dice che la parola canaatia ìol gergo militare non ha il grave significato che le si dft nell'uso comune. D'altra parie 11 teste dice che ciò non è un suo giudizio personale, ma lia solo riferito le parole che correvano fra gli ufficiali sul conto del Polimanti. „ Avv. Del Bello: — Ma chl_a6*o questi ufficiali? Il colonnello, nui. all'udienza, ha detto proprio il contrario, qualificando il Polimanti :ome un buon soldato. — lo non posso sapere quale sia il parere del colonnello. Del resto questo pare non mi riguarda. — Ma ella non può affermare delle parole ohe non risultano dette da altri ufficiali! — ribatte l'avvocato Del Bello. Il teste concitatissimo, replicai — Le ripeto, avvocato, che da parecchi ufficiali sentii dire quella parola riguardo al Polimanti e se io l'ho ripetuta è perchè l'ho sentita direi — La prego — ribatte ancora una volta l'avvocato Del Bello — di essere più prudente e più sereno nei suol giudizi. Il teste grida ancora:—Ripeto che 6 un mio giudizio personale. A questa parola scanaglia ■ bisogna dare il significato che ho già detto, cioè di un bersagliere mal disciplinato, frequentatore di donne leggere e di malaffare. Avv. Rossi: — Non tutti gli affari con le donne leggere sono mali affari... Tesie • — Del resto è logico che se io avessi ritenuto che il bersagliere Polimanti era una canaglia, non gli avrei concesso il permesso; d'altronde se fosse stato veramente una cataglia non avrebbe potuto rimanere nell'esercito. Avv. Rossi: — Può dirci il teste chi ereno quegli ufficiali che la consigliarono a non concedere al Polimanti il permesso? — Non lo posso dire. Ricordo i fatti, ma non e persone... — Sa che si dicesse che il Polimanti aveva un medaglione col rifratto della signora? — SI. lo seppi dopo la tragedia. Espressi anche il parere che era facile per II Polimanti, come del resto per ogni altro attendente, prendere in casa dei padroni una istantanea'della contessa e farsi un medaglione col ritratto.Cosi, per esempio, il mio attendente potrebbe fare la stessa cosa... Avv. Del Bello: — Sa però che nel medaglia, ne vi era una ciocca di capelli biondi, legati con un nastrino turchino? Sa che la signora, aveva premura di ritirare quel medaglione? — Veramente non lo so... L'accusata si indispettisce e si alza in piedi, e rivolta al P. M„ esclama: — Capirà che non avendo regalato al Polimanti quel medaglione, tenevo a che non restasse nelle sue mani un ritratto coi capelli. Avv. Conti: — Mi pare che questo desiderio della signora era ben legittimo. Il Presidente avverte che dovrebbe muovere al teste delle domande che ritiene un po' scabrose, e lo fa in una sedute a porte chiuse seduta che annunzia si farà domani e sarà tenuta rigorosamente segreta per cui quanto accadrà non potrà essere rivelato al pubblico. Però, per la venta, bisogna osservare che l'argomento che si trattela in questa seduto segreta non riguarderà altro che i rapporti che esistevano fra la signora e 11 marito. L'udienza è tolte: sono le ore 18 circa CINI. Un teste -interrogato per rogatoria Bologna, 1.1 notte. Stesserà, al'e ore 18, Il comm. Angelo Mo- Ioni, Presidente del Comitato regionale della Croce Rossa è s'alo Interrogato, a casa sua. dal nostro Procuratore dei Re. assistito dal cancelliere rapo. II Modoni era indotto come teste a -lifesa della contessa Oggioni-Tiepolo. ma la malattia che lo obbliga a letto ha Indotto II •-osM-t-'p della Corte di Assise di oneglla ad ordinare che egli fosse interrogato per rogatoria. Il comm. Modont ha riferito intorno alla conoscenza, che egli aveva con la conteasa quando questa faceva parte, della Scuola delle infermiere della Croce Rossa di Boioana. L'interrogatorio è italo lunghissimo, ma in. torno a suoi particolari, secondo le disposizioni del nuovo codice, ti, ""°tl'w % 4

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