Le elezioni definitive in Francia

Le elezioni definitive in Francia Le elezioni definitive in Francia La vittoria dei socialisti unificati Jaurés futuro Presidente della Camera ? fffentwlo speciale détta Stampa), Parigi, 10, notti. '■ La seconda giornata elettorale destinata alla battaglia conclusiva si inizia con una nota poco simpatica per coloro che devono recarsi a compiere il loro dovere di citta- •lini: piove. Abbiamo la certezza quasi assoluta che nelle sezioni non avverranno tumulti, essendo l'acqua la miglior seonsigliatrice degli assembramenti. Il malteminfuria non solo a Parigi, ma in tutta a Frància. Cosi come quindici giorni or sono si può dire che è in tutta la Francia che oggi, si vota. A Parigi e nel circondario della Senna vi sono ancora 26 posti da occupare, 233 ve ne sono nei diversi dipartimenti e tre nelle colonie. Pochi sono i dipartimenti in cui la prima giornata e-letterale ha dato un risultato definitivo:tra questi pochi sono i dipartimenti degli !Alti e Bassi Pirenei. Gli uomini della mon- tagna hanno dimostrato di essere i più matori al suffragio universale. L'accanita lotta à Parigi ' Le ultime riunioni della notte i hanno avuto per conseguenza di affollare stamane di elettori i ventisei collegi di Pa- rigi riconvocati per i ballottaggi. Da per tutto i candidati sono nettamente divisi, specialmente sulla questione militare; quia-'di un maggior fervore in tutti per la lotta 'decisiva. L'affollamento mattinale alle ur- ìì- » j i- i_ i- i- - -« j :j !_ aì ne è dovuto in parte anche al desiderio di torale per poter prendere poi la via dei campi, sebbene la giornata grigia non siatroppo tentatrice. A Parigi, dove sono in ballottaggio i de-putati uscenti socialisti, la lotta è accani-tissima e grande il concorso alle urne. Inalcuni collegi della periferia oggi a mez- «giorno gli oratori socialisti arringavano ancora nei caffè e sui marciapiedi i ca-pannelli di elettori che riuscivano a crear-si d'attorno. Anche nei collegi interni, dovela lotta prò e contro la ferma triennale è più intensa, il concorso degli elettori è grande. Tra i deputati uscenti che si trovano inballotta ftgio vi sono otto ex Ministri, e nonci- tutti è sicura la rielezione. Le sinistred'opposizione, alleate coi conservatori, lot-tano con accanimento speciale in cinque collegi esterni di Parigi per far trionfare i loro candidati, tra i quali spiccano prin- eipalmente il notissimo nazionalista Mar; cello Hubert che era l'amico più fidato di Deroulède e l'ex prefetto Lépine Si rievoca la Fuicelia d'Orleans : I socialisti e i radicali non fanno che agitare il pericolo clericale e lo spauracchio del militarismo, i nazionalisti di destra e.di sinistra presentano sotto tutte le formo la patria in pericolo, i tedeschi alle Iporte e la corruzione governativa. . Sull'£cfto de Pam il generale Cherfils è ricorso financo a Giovanna d'Arco. « Siamo tornati, scrive il generale, ai tempi della Pulcella d'Orleans. Da cinquantanni 'il nemico della Francia, che ha sostituito l'Inghilterra, si infiltra tra noi, occupa i punti essenziali del nostro suolo, fa vivere a Parigi duecentomila dei suoi, eleva fortificazioni in tutti i crocevia dove una battaglia può essere decisiva. Come nei cattiWi giorni della guerra dei Cento anni, i vassalli dello Stato si sono rivolti contro la patria. L'anarchia è dappertutto. Tutte le grandezze morali che formavano la potenza della Francia sono devastate e coprono ila terra con le loro rovine. Come allora occórre un miracolo per ridonare al paese la stabilità e la vita ». Inutile dire che il generale Cherfils si dimostra convinto della vittoria dei nazionalisti e come lui tutti gli 'agitatori del pericolo tedesco predicono la littoria in grande maggioranza dei sostenitori della ferma dei tre anni. ■ Non meno convinti della vittoria sono i radicali, forti dell'appoggio dei socialisti. 11 Ronnct Rouge, loro organo, scrive: « Oggi i radicali, dopo avere stretto l'accordo coi socialisti riconquistati alla Repubblica, getteranno a mare i signori Pa;thè, Marcello Habert, Lépine, Norcier e gli :àltri rappresentanti dei partiti equivoci e ■significheranno loro che i tempi del dispotismo dei maestri cantori della politica è 'terminato. ' « I socialisti e i radicali hanno sentito pelare sul paese fino dall'ultima legislatura la minaccia delle più dispotiche imprese. Essi si sono ritrovati fianco a fianco, uniti /flal medesimo desiderio di progresso, stretti alla medesima fede nella democrazia, trascinati dalla medesima corrente irresistibile verso il medesimo ideale di giustizia ». La fede nella vittoria, come vedete, è in tutti: resta a vedere a chi gli elettori daranno ragione. Certo dei pronostici se ne fanno, ma è meglio lasciare il posto ai commenti a scrutinio avvenuto. Anatole France in scena ■ Nel pomeriggio la vivacità alle sezioni si fa maggiore, nonostante la pioggia continui a cadere con insistenza. Le sale di votazione sono affollate. La maggiore confusione, la maggiore affluenza si hanno nel decimo circondario, dove si trovano in lotta il « mezzo-commediografo » Giacinto Loisòn contro il nazionalista Pathè. In questo collegio tutti i grandi condottieri si sodo preoccupati per sostenere i loro amici. Si .è visto comparire anche Anatole France a sostegno di Loison. La curiosità per l'esito è grandissima. A Montmartre, al pittoresco, per modo di dire, e colorito Montmartre, la lotta procede con grande animazione. In tutte le sezioni si vota con intensità, si chiacchiera, si commenta con energia. Dal circondario e dalla provincia mancano notizie precise, ma si telefona che vi è grande animazione e che gli esiti sono incerti. Un solo incidente viene segnalato da Verdalle. I partigiani di uno dei candidati visto che le sorti volgevano a male per il loro amico, hanno senz'altro portato via le urne da una sezione. Non vi sono feriti gravi, ma certo i contusi non devono essere pochi. Il 26 aprile, giornata del primo scrutinio, gli esiti dei collegi parigini si sono avuti verso le 20. E' a quest'ora che anche oggi la folla comincia ad ingombrare _ i boulevards, dove si trovano i giqrnali, in attesa che sulla tela siano proiettati i risultati. Non vi è però la grande folla domenicale, sìa per il fatto che i maggiori uomini politici sono già fuori combattimento, la pioggi» ape, sebbene minuta, 4 cadere, i*%mBtmàih non è mol- ta, poche guardie bastano a tenere il ser vizio d'ordine, senza ricorrere alla Guar dia repubblicana. Non vi è gran clamore. Nessuno dei nomi che passano sullo scher mo è di grande notorietà : il valore vieneloro più dal nucleo che vanno a ingrossare che dalla persona Ma questo calcolo non si può fare osservando semplicemente lo schermo lumi noso, bisogna a mente fredda sommare le cifre al tavolino. Alle 20,30 si comincianoa proiettare i primi esiti che sono accolti con mormorii di intonazione diversa a seconda del genere della folla, ma senza fischi e senza applausi. I collegi per i quali vi era grande attesa erano quelli di Pathè e Painlevè. L'uno eil'altro deputato sono rieletti: Painlevè, il famoso collaboratore gratuito del « Guerin Meschino ». il distruttore della flotta ita- liana nel giro di pochi minuti, è riuscito a tornare a Palazzo Borbone per il rotto della cuffia perchè per soli ottanta voti ha superato il suo avversario. I primi risultati A Parigi sono stati eletti, oltre Painlevè, radicale o quasi, Despalts radicale, Grous sier socialista, Tournade democratico, Pa thè della Federazione delle Sinistre, Igna ce della Federazione delle Sinistre, Petit- Jean .rad., Navarre socialista, Bracke so- cintista, P.oirier della Federazione delle bs—s-x »-« !-i ■ ■• <- » Sinistre, Aubriot socialista, Levasseur so- Sinistre, Cachin socialista, Layarrigue so- ci alista o quasi radicale. In totale favorevoli alla legge dei tre an-jni cinque, contrari dieci. L'esito del se-: condo scrutinio è controbilanciato per Pa- rigi dal primo, che ha dato una grande roasrrinranza di nazionalisti di destra e dij sinistra. | Anche gli esiti dei circondari non si fan-;no attendere molto. Alle 22.30 sono giunti anch'essi. Sono eletti : Lavalle socialista, Bokanowsky radicale. Bonn socialista, ; Lortierrepubblicano indipendente, Dubois! repubblicano indipendente, Poncet sociali-asta. Thomas socialista, Majeras socialista, Coutant socialista, Longuet socialista, Ne- ctoux socialista In complesso sono favore- voli alla ferma dei tre anni due, contrari nove. Particolarmente notevoli sono le di- sfatte di Habert, l'amico intimo di Derou- lède, di Lépine, ex-prefetto di polizia, e dell'ex deputato operaio Colly. Da notarsi anche la disfatta di Wilm, un socialista puro radiato dal partito perchè amico di Briand e colpevole di essere stato con lui in automobile, non solo, ma anche di essere stato vittima, col deputato di Saint Etienne, di una disgrazia automobilistica. Nè è d alasciar passare inosservata la disfatta di Marco Sagnier, rimasto soccombente contro il socialista Nectoux. L'epera del Sagnier è troppo nota in Ita-Ha per i suoi contrasti col Vaticano, periche si debba ora illustrarla. Egli ha assun-to un carattere poco diverso da quello as-sunto dall'abate Lemire, fermamente de-mocratico e repubblicano, ma schiettamente nazionalista, cui la vittoria sfatta è dovuta to contro di lui che si sono affermati senza dissidio sul socialista unificato Nectoux. Vittoria socialista? La vittoria socialista si ha se si tiene conto del risultato del pri¬moscrutinio. Nel secondo, in complesso; lavittoria spetta ai nazionalisti, per quantosia innegabile che i socialisti in questa eie-zione hanno guadagnato un gran numerodi posti, acquistando cosi il diritto, comegià ha fatto osservare un giornale, di portare Jaurès candidato al posto di Deschanel, alla presidenza della Camera. Incidenti ed episodi I risultati in provincia Gli esiti della provincia tardano. Verso le ventitre qualche esito comincia a giungere, e contemporaneamente giunge pure notizia di qualche incidente. Già vi abbiamo segnalato il caso occorso a Verdalle. A Lilla sono stati arrestati parecchi elei- votare volte0 A^rto Vecchif^quetdi Bonifacio, si è dovuto portar via un\r-na perchè minacciava di essere distruttatfe^LV,VT°re ^ me8S° Vna..bu:?.t?.-un^?0._d\..esca ac,c.?sa. quindivotazione è continuata senza altri inci'den-ti Ecco ora i orimi nomi eiunti dalln nrn vinde P ^elahave il famoso inm.ioitnrA HaIIorJ~~u%S~ i- am^fÌL*„ Q • .deUaCommissione di inchiesta nemico giuratoai Caillaux e riuscito eletto a Cholet Eglitornerà alla Camera per riprendere, cunruil!o»T Berry, la campagna contro Caillaux, comeha promesso ai suoi elettori. Egli vuoleuna nuova Commissione di inchiesta sul-una nuova Commissione di inchiesta sull'affare Ruchette. E' stato pure eletto Augagneur, relatore del contro-progetto della ferma triennale. Egli era riuscito vincente a Lione. Augagneur è a capo del gruppo di radicali dissidenti che sono uniti da un doppio filo con i radicali del congresso di Pu e coi socialisti. • E' stato eletto a Versailles Lebey, il deputato che ieri incrociava la spada col giornalista Almereida, del Bonnet Rouge, e feriva l'avversario. Altri nomi si succedono sullo schermo di proiezione. Sono nomi che non dicono nulla, nomi che conteranno solo come cifre quando si potrà fare la somma degli eletti dei diversi partiti: e questo non lo si potrà fare che domani. li Journal si limita ad osservare che la nuova Camera avrà un aumento di socialisti unificati del gruppo di destra, conservatori e azione liberale, perchè sono questi i partiti estremi che hanno riportato le macerjori vittorie. Il Journal des Tiihnts, notando la vittoria dei socialisti unificati coi radicali (il che porta ad una opposizione assai forte nella nuova Camera) invoca « il fascio dei partiti per scongiurare l'avvento di una politica presieduta da Jaurès, che si avvererebbe entro sei mesi dalla riapertura dello Cnmera ». E Poincaré? ci si .domanda. Come verrà a trovarsi! lturbolento successore del pacifico cacciatore Fallières? All'estero indubbiamente, con un governo di Jaurès si potrà riposare più tranquilli. L'Italia avrà meno noie nella sua politica mediterranea, ma non si"può che notare che la Francia, come di questi giorni, sarà una volta di più una bella nave senza Umona*